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Perché in amore ce l’ha sempre vinta chi ti ha presa in giro?

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Lettera pubblicata il 5 Giugno 2013. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 92 commenti

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  1. 21
    bimba -

    Andrea, volevo aggiungere alcune cose a ciò che hai detto. 🙂

    “Ho capito allora che aveva anche dei pregi, o meglio, delle qualità che io non possedevo. Era senz’altro più carismatico di me, era una persona che si impegnava nel cercare di piacere, sia dal punto di vista delle amicizie, sia sentimentale. Era ruffiano, che uno fosse l’amico o la possibile “preda” femminile, faceva di tutto per fare colpo.”

    Le persone che si comportano come questo tuo amico in realtà sono molto insicure, per questo il continuo impegnarsi a piacere e far colpo.. e poi sì che diventa un copione, come hai scritto esattamente. Io conosco una mia amica che è così, non le basta mai! I complimenti e gli apprezzamenti degli uomini, la fila chilometrica che ha di uomini che la vorrebbero, niente le basta mai, va sempre in cerca di conferme, e ha questo atteggiamento seduttivo anche con le amiche. Poi c’era anche un mio amico che si è sempre impegnato tanto nella conquista.. e pure lui, se ci parli un attimo, salta fuori che non si ama e non si stima…infatti come hai detto tu, non sono pregi questi.. neppure qualità intese come caratteristiche positive della personalità, perché appunto sono segno di insicurezza che ti porta a fingere e recitare…

    “…Inoltre era bravo a far scattare in loro lo spirito da crocerossina. Diceva loro cose del tipo: “lo so che non sono bello e che a te sicuramente piacciono i fighi però con me stai bene”.. oppure faceva la scena che solo lei lo capiva e poteva salvarlo, che con lei era cambiato, che metteva il suo cuore nelle sue mani. E come abbiamo visto anche dalla lettera di Elis, le donne vanno pazze per questa roba. Sentirsi così importanti, sentire questo potere su uomo fa scattare in loro qualcosa.”

    Sì, non è tanto per il potere che le donne sentono di avere sull’uomo che dice queste cose (o non solo per quello), ma è perché queste parole le fanno sentire uniche, le uniche donne al mondo che sono riuscite a “vincere il cuore di quell’uomo”.. quindi superiorità non tanto sull’uomo, secondo me, ma proprio su tutte le altre donne (che quel tizio magari ha avuto e ha ancora, e loro lo sanno) che invece in questo hanno fallito…loro sono state “le uniche a riuscirci, le migliori”, per intenderci…

    “Le donne, essendo fondamentalmente narcisiste, di fronte a uno che si impegna nel conquistarle iniziano ad apprezzarne questi lati.”

    Sì, è così ma non solo per narcisismo, ma perché sbattersi per conquistare una donna a lei fa capire quanto quell’uomo davvero ci tiene… è una dimostrazione insomma (quelle di cui le donne vanno matte e che ricercano sempre più o meno nella vita anche durante i fidanzamenti lunghi e i matrimoni, e se calano queste dimostrazioni ecco subito che pensano: ”lui non mi ama più” e di conseguenza anche il loro amore tentenna…). Anche a me colpisce uno che si fa in quattro per conquistarmi, senza fare lo zerbino… questo suo comportamento mi dà la “garanzia” di come potrò contare su di lui anche in futuro, e sul suo amore..

  2. 22
    Andrea -

    “..ma è perché queste parole le fanno sentire uniche, le uniche donne al mondo che sono riuscite a “vincere il cuore di quell’uomo”.. quindi superiorità non tanto sull’uomo, secondo me, ma proprio su tutte le altre donne..” E’ vero, è sicuramente anche per questo motivo. La competizione femminile è molto forte e il sapere di averla spuntata sulle altre è qualcosa che sfama l’ego femminile.

    “Anche a me colpisce uno che si fa in quattro per conquistarmi, senza fare lo zerbino… questo suo comportamento mi dà la “garanzia” di come potrò contare su di lui anche in futuro, e sul suo amore.”
    Questo punto è molto interessante e secondo me è una delle principali cause dei fallimenti della coppia. Io invece ho un’altra teoria: un uomo non dovrebbe “sbattersi” eccessivamente prima della conquista, semmai dovrebbe impegnarsi maggiormente dopo, durante il rapporto.
    Perchè dico questo? Innanzitutto perchè sbattersi prima della conquista, non è assolutamente garanzia che tale impegno resterà tale. Credo che una persona, in questo caso l’uomo, dovrebbe piacere e incuriosire una donna principalmente per com’è, per le qualità che ha. Se per conquistare una donna devo faticare, fare cose che comportano uno sforzo solo per poter far si che si innamori di me, significa che per continuare a piacerle, dovrò impegnarmi costantemente ogni giorno. E qui infatti si allaccia il tuo discorso, ovvero che quando l’impegno maschile cala, cala anche la convinzione della donna di stare con quell’uomo.
    Questo secondo me è uno sbaglio, sbaglio che commettono entrambi i sessi. Gli uomini nel forzarsi eccessivamente prima, per piacere, dando un immagine di loro stessi che fisiologicamente non può essere tale costantemente o che in alcuni casi, come abbiamo visto, è addirittura fasulla. Le donne a scegliere un partner sulla base della fatica che fa per loro e soprattutto a pretendere inconsciamente che la dedizioni resti invariata.
    Ma se le persone, in questo caso le donne, sapessero apprezzare quell’ uomo in sè, per quello che è e non per quello che fa per loro, resterebbero positivamente sorprese dopo. Non avrebbero aspettative troppo alte e non avrebbero standard con cui fare i confronti prima/dopo, ma avrebbero di fronte una persona che già stimano e che apprezzano per determinate qualità che hanno visto in lui. Perchè passata la fase dell’innamoramento infatti, sono queste qualità a far si che si venga ancora apprezzati dal partner e perchè un uomo (o una donna), trascorsa questa fase, torna ad essere quello che era. E se quello che uno era non risulta interessante, non lo sarà nè prima e nè dopo, con conseguente fallimento della coppia.
    Fammi sapere cosa ne pensi, sono curioso 🙂

  3. 23
    Samuel Bellamy -

    Ciao Andrea, mi ha fatto piacere il tuo ultimo intervento diretto a me e il fatto che tu ricordi la mia accorata “battaglia” protrattasi per mesi.
    Le tue considerazioni sono reali e non hai ignorato un elemento fondamentale del comportamento femminile, che continua e continuerà a convivere dentro di loro nonostante i progressi civili e la conquista di molti sacrosanti diritti: le donne amano più L’ILLUSIONE che la realtà.

    Ma come si spiega questo bisogno di ILLUSIONE? Leggi.
    Se mi sono interessato alla storia di Elis è perchè ci rivedo quella di mia moglie con quel suo ex, e con questo anche un possibile prosieguo che alla nostra protagonista potrebbe non giovare affatto, sentendola ancora “affezionata” al tipo.
    Elis mostra chiaramente che nonostante le ripetute dimostrazione di “immaturità” del suo, ora, ex ragazzo, non ha mai voluto utilizzare queste indicazioni come un segno inequivocabile di “egoismo”. Termine questo che con la possibilità di crescita di un rapporto c’entra come i cavoli a merenda. Tuttavia, per chissà quanto tempo la nostra protagonista ha preferito non prendere provvedimenti, autorizzando implicitamente il suo bello a perseverare nell’ondivago comportamento. Cosa si è venuta a creare? Una relazione nella quale lui, con i metodi di cui accenni tu, tiene sul filo del rasoio la sua lei e lei, blandita e solleticata nel narcisismo di cui parli, abbozza continuamente sino all’inevitabile epilogo che ci ha descritto.

    Il fatto è che per motivi che a noi maschi sfuggono, vi sono uomini che nonostante quelle “recite” comportamentali riescono ad aprire porte, anche strumentalmente, dell’animo femminile che nessun altro, per quanto più sincero, interessante, intelligente, coerente e “bello”, riesce a fare, come mai?
    Nel caso specifico, io (e l’ho già detto) non ho dovuto “corteggiare” per frequentare una donna, neppure con la mia attuale lei, quindi, non ho avuto bisogno neppure di attuare strategie, che NON AMO, che solleticassero quel narcisismo di cui parli.
    Mia moglie, ma credo tutte le donne, ama il corteggiamento, mentre il sottoscritto lo ha sempre ritenuto una finzione di circostanza, un pò ipocrita, per la quale entrambe le parti sanno che è una recita, ma fanno finta di crederci. Durante questa recita, i due, anche in buona fede, cercano di dare l’immagine migliore di sè, il tutto per giungere al sospirato momento del sesso. Che la donna deve “giustificare” col finto romanticismo della corte del pretendente, e il corteggiatore come premio allo sforzo che la recita ha richiesto.
    Dopo questa fase, raggiunto l’obiettivo, di solito lei si innamora mentre il marpione cerca altre opportunità. Lei, se è una tipa come mia moglie, deve rassicurarsi che quella “concessione” (la “prima” nello specifico, quindi figurati) sia stata ben riposta, e se i fatti lentamente NON lo dimostrano, allora diventa una missione nei confronti di sè stessi cercare di dimostrare il contrario, col che si entra in un giro vizioso duro da… Continua

  4. 24
    EU86 -

    Ciao @andrea
    “Ma se le persone, in questo caso le donne, sapessero apprezzare quell’ uomo in sè, per quello che è e non per quello che fa per loro, resterebbero positivamente sorprese dopo. Non avrebbero aspettative troppo alte e non avrebbero standard con cui fare i confronti prima/dopo, ma avrebbero di fronte una persona che già stimano e che apprezzano per determinate qualità che hanno visto in lui”
    Quello che dici tu è vero.
    Ma se un uomo(/donna) si comporta facendo vedere e conoscere alla donna una persona che non esiste, mi spieghi come fa la donna ad apprezzare le sue qualità se quest’uomo, vuoi perche insicuro, vuoi perche ha problemi a relazionarsi (vuoi anche perche è il classico bast…), come fa una donna ad apprezzare qualità che non esistono?
    Già una persona che si mostra per quello che non è…
    Qualche problema ce l’ha sicuro.
    Piu che altro bisognerebbe chiedersi fino a che punto si ha voglia di avere a che fare con questo tipo di persone in base a come si è.
    Quindi bisogna scegliere tra persone che sono completamente da evitare e persone con cui vale la pena relazionarsi perche possono apportare dei miglioramenti alla nostra vita.
    Tutte queste strategie, giochi di ruoli, reggono fino ad un certo punto.
    Io per prima so che una persona va accettata per i suoi difetti, ma se quella persona mi fa vedere e mi da cose belle e di colpo l’inferno di Dante mi spieghi come fa una donna a capire quella persona o accettare cose inaccettabili?
    Su, ora stiamo parlando di cose tollerabili ma io credo che Samuel si riferisse a un tipo di persona che non ha tutte queste qualità nascoste dell’esempio che volevi riportare tu.
    Io ho avuto a che fare con un tipo simile a quello che capitò a sua moglie. Ho avuto molta pazienza, sono stata in mille modi diversi, proprio perche volevo conoscerlo per quello che era.
    Risultato? Sempre peggio, sempre problemi, sempre cose negative.
    Quello che facevo non andava mai bene, regnava l’imprevedibilità, l’egoismo, l’incomprensione.

  5. 25
    rdf -

    io non so se vi rendiate conto dell’egocentrismo di una donna…che bimba ha onestamente descritto nel suo ultimo post. Insomma loro devono esere venerate, l’uomo si deve fare in 4, ti amano solo se tu ti schiavizzi per loro, vivono solo della propria immagine e del “fascino” che esercita su quei 4 babbei che si fermano solo ad essa per apprezzare una donna.

    Amici uomini ma vi rendete conto o no? Cioè voi volete questo amore? voi volete questo ricatto? a voi soddisfa ricevere in cambio questo ipocrita, debole, fragilissimo amore?

    ma ce la fate o no? io dico che sono queste sceme che si devono sbattere e spezzare la schiena per conquistare la nostra fiducia e protezione. Suvvia un po’ di dignità…per due tette di carne e un sedere puzzolente voi vi umiliate fino as to’ ounto? ma siamo pazzi????

    che siano lro a sudare camice e farci sentire unici.Uomini svegliatevi caxxo, ristabiliamo un equilibrio!

  6. 26
    Samuel Bellamy -

    Segue
    .. interrompere.
    Cosa succede, che quando il “conquistatore”, ha raggiunto lo scopo e dimostra meno interesse per la preda ormai “sbranata”, quest’ultima risente della mancanza delle moine che la facevano sentire così importante, inoltre l’allontanamento di lui verso altri interessi, fa scendere l’autostima di fronte al fatto che il conquistatore appare “indipendente” dalle richieste di attenzione della lei in argomento, la quale intravede in questo un valore assoluto di mascolinità, e si “accontenta” anche delle briciole che, a questo punto, il Nostro le concede, mantenendo così la pollastrella all’interno del suo pollaio dove ama fare il galletto.

    Se chiedessimo a 100 donne se quello che ho scritto è vero, credo che 90 direbbero il contrario, che non è vero, che sono rimaste fregate, che non sapevano, che non avrebbero mai immaginato e via di questo passo, e la prima sarebbe mia moglie. In realtà c’erano tutti gli elementi per capire, ma preferiscono non farlo, perchè in questi comportamenti ci sono arcaici fattori psicologici che non è gradevole accettare. Il latente masochismo femminile, l’istinto materno, la conquista del maschio più “richiesto dal mercato”, il bisogno di corteggiamento come soddisfazione di quel narcisismo di cui parli e mille altre componenti, che nascono solo ed esclusivamente da una parte che nessun essere umano può controllare: L’ISTINTO.

    Quando una donna incontra un maschio, che per quanto non bello per la media, non particolarmente attraente per la maggior parte, non una cima di intelligenza, eccetera eccetera, ma che le fa “sangue”, stai tranquillo che troverà tutte le scuse verso se stessa per giustificare quella scelta. Saranno scuse che dovranno soddisfare i parametri della cultura corrente, ma credimi che troverà il mezzo per farlo, perchè mamma Natura vuole che lei si riproduca con QUEL maschio, anche se questo è un tamarro, scioperato e scansafatiche, oltre che un pallista professionale.

    Questo è successo alla mia lei, altrimenti non si spiegherebbe perchè stai dietro per 6 anni ad un balordo senza arte nè parte che t’ha presa in giro sin da subito. Nè si comprende perchè ti deve interessare la sua vita, seppure come pettegolezzo, quando sei certa che lui di te non si è mai fregato niente, e addirittura conservarne lieti ricordi come di una simpatica canaglia, e non come un deliquente che ha finito per rubare a lei e agli amici.
    Se di un individuo del genere la mia lei non fosse stata presa “dall’istinto” di cui sopra, che le ha fatto tollerare tutto, penso si vergognerebbe di essere scesa al livello di un personaggio del genere, ma non è così. Perchè? Perchè per L’ISTINTO quello era il maschio della sua vita, come ho detto in altre occasioni, e io l’uomo della sua vita, ma sono due “mondi” diversi.

    Non so se Elis ha toccato certi punti di “dipendenza” come quelli di cui ho parlato, spero di no, ma se mi sono permesso di intervenire è solo per evitare che accada.
    Per il resto ho voltato pagina, e come

  7. 27
    wwf -

    ahahahahhaha rdf troll
    e il tuo egocentrismo non lo vedi?buffone!

    il vero rdf non usa dire “amici uomini”, sei così patetico, ti si sgama subito!

  8. 28
    EU86 -

    Caro @Samuel Bellamy, è lodevole il modo in cui ti esprimi e l’analisi che hai fatto.
    Non potevi fare un’analisi migliore.
    Hai descritto perfettamente l’atteggiamento di queste persone.
    Posso ben capire quello che scrivi perche è quello che mi è capitato.
    E quando subentra la dipendenza in un rapporto bisogna farsi delle domande ed entrare a contatto con la parte piu profonda di noi stessi, per capire quello che è successo.
    Si, perche anche io come te, mi sono fatta le stesse domande: “una persona che non mi ha dato nulla, mi ha fatto stare male, si comportava male, come poteva piacermi? Come potevo ancora non liberarmi di lui? soprattutto dal punto di vista mentale?”
    Non potevo semplicemente perche non riuscivo piu a distinguere l’illusione dalla realtà. La mia speranza era diventata illusione e quando succede questo, sono problemi. E perche succedeva?
    Perche il fatto di esser tenuta bene bene sul filo del rasoio (dopo essersi mostrato completamente diverso, non dico che mi ha fatto promesse ma sembrava una persona diversa sensibile, amabile, piacente, MOLTO VICINA A ME), il gioco del bastone e della carota, l’essere ambigui, mi facevano entrare in confusione e non riuscivo ad avere chiara la visione di quel personaggio che mi stava semplicemente manipolando.
    Io ora vedo le cose diversamente, sono consapevole e nonostante questo a volte ricado per poi dovermi rialzare.
    Questo porta ad essere dipendenti, e la dipendenza non è mai sana.
    Ma non succede questo perche si è stupidi o altro, ma perche c’è qualcosa di fondo…un problema.
    Una precisazione: il narcisismo, non va riferito alla donna in questione, se vogliamo parlare di atteggiamenti narcisistici. Perche il narcisismo se vogliamo riferirlo al mito inteso solo come “il fatto di piacersi” è un conto, ma ci sono personalità narcisiste e li parliamo di altro e di cose molto piu serie dal punto di vista psicologico.

  9. 29
    Samuel Bellamy -

    Prima ho replicato ad Andrea, mentre si aggiungeva EU durante la mia replica e Bimba aveva commentato in precedenza, sottolineando che per mia moglie non sono secondo a nessuno. Sì Bimba, ma su quale piano quando si è dato tutto a uno che non ti dà niente? Si può paragonare un rapporto ricambiato con uno non ricambiato dove sei sempre disponibile?

    EU, hai praticamente detto le stesse cose che ho sostenuto io, dove il marpione è sempre in agguato e una giovane donna, in preda a quegli istinti e bisogni di cui accennavo, resta facilmente vittima (?) di questi personaggi. Ma come il bellimbusto anche se giovane sa istintivamente come comportarsi per far capitolare la “vittima”, anche questa, giovane a sua volta, lo capirebbe se volesse, ma preferisce NON farlo, e sta al “gioco” inconsciamente, tanto forte è il desiderio che quel meraviglioso sogno che il corteggiatore le prospetta possa realizzarsi.
    EU dice giustamente: “come si può capire con chi si ha a che fare se quel tipo finge continuamente qualcuno che non è?” Anche a EU vorrei chiedere come ho fatto con Elis, se, ragionando a freddo, non vi fossero indizi per capire che qualcosa non andava tra quanto dichiarato e quanto dimostrato. Io credo vi fossero. Credo che un “purgatorio” prima di quell’Inferno dantesco si fosse manifestato, ma si fa fatica a pensare che quel meraviglioso, immaginario, principe azzurro (che magari ti ha deflorato) sia un semplice stronzo che poi si vanta con gli amici dell’impresa. Significa ammettere a sè stesse di essere delle stupide, incapaci anche di conquistare un…tamarro, e quindi inferiori persino a lui, ed è dura ammettere questo.
    Andrea, io la penso esattamente come te riguardo al “corteggiare dopo” e credo di aver fatto così, ed è importante in una relazione che ha una speranza di durata che vi sia questo impegno più serio e realistico, che non l’ebbrezza dell’illusione cui accennavo.
    Ma puoi giurarci che nessuna donna al mondo rinuncia a quella finzione cinematografica di quel “tipo” di corte, anche se questa arriva da un balordo di mezza tacca, per i motivi istintuali che ho spiegato e per il piacere che l’illusione romantica dà confrontata con la realtà. Se trovano chi sa toccare i tasti giusti, anche se ha l’aspetto buffonesco di un Benigni (senza la sua intelligenza), per loro sarà l’uomo più attraente, carismatico e persino più “bello”, solo perchè le sa prendere in giro adeguatamente.

    E quando tutto sommato si sono avute quelle “finte” gratificazioni, succede un pò come quando qualcuno di noi maschi va dalle prostitute, che lo fanno sentire il più “macho” che hanno mai incontrato, così il cliente… ritorna. Ecco, in fondo per quelle donne è un pò così, solo che sperano che il “puttano” di turno che le ha illuse sia innamorato. Loro invece sì che si innamorano del prostituto, anche se questo le moine e le promesse le dispensava solo…finte .
    Amo mia moglie, ma dire che alla mia età abbia capito cosa vogliono veramente le donne, mentirei.

  10. 30
    immacolata -

    il più forte comunque, in una storia, è sempre cii ama meno o non ama affatto.

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