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Tradimento, umiliazione, narcisismo

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Lettera pubblicata il 12 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 253 commenti

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  1. 31
    colam's -

    Ciao rossana, in effetti si sono separati quando avevo 28-29 anni. Una mia sorella era ancora minorenne.

    La reazione di ognuno dei fratelli all’inizio era di “unirsi tra fratelli per far rinsavire i genitori”. Fallito questo tentativo ognuno ha elaborato a modo suo, io penso di essere il rancoroso, altri hanno, dopo i primi mesi di sofferenza, deciso di prendere le distanze dai genitori e le loro beghe.

    Grosso modo i miei per oltre 20 anni non litigavano davanti a noi. Il loro matrimonio penso sia andato in crisi quando mamma e’ andata in crisi psicologica e quando papa’ ha perso il lavoro.

    Ai miei non rinfaccio tanto il fatto di non volersi più bene, quanto il fatto che divorziando e fregandosene di noi ci hanno messo in una precaria situazione economica e famigliare. Da quel momento infatti si sono rovinati praticamente tutti i rapporti con i nostri famigliari (ogni genitore e’ praticamente tornato al suo ovile), e la gia’ precaria situazione economica della famiglia e’ stata peggiorata dalle beghe tra genitori, dalle spese per avvocati, dai dispetti, dalle vendite forzate o precipitose di case. Con la conseguenza che la serenita’ familiare ed economica di noi figli e’ andata a farsi friggere. Il che non era difficile da prevedere tant’e’ che noi glielo avevamo detto di non divorziare per evitarcelo. Ma loro, non curanti, sono andati avanti non ostante tutto. Ecco perche’ ce l’ho con loro.

  2. 32
    rossana -

    albanascente,
    vista la sintonia che intercorre con Aura, che ti fa sentire sufficientemente capita e rassicurata in questo momento così difficile per te, non dovrei intromettermi più.

    tuttavia, non posso che dissentire, per mia natura e mia formazione, da questa tua frase: “gli ho suonato ceffoni ogni volta che mi ricordavo umiliazioni subite”.

    ho subito tradimenti a cascata per anni, ho sofferto come un cane ma non mi è mai nemmeno passato per la testa di alzare le mani sul mio uomo. ricordo, sì, di aver tirato una zo......, mancandolo per altro, ma niente che non fosse qualche spintone, per rabbia e impotenza, neppure troppo forte…

    non credo che questo tipo di reazioni possa essere d’aiuto in nessun senso, anche se, devo ammettere, ogni situazione è diversa per la diversità delle persone che la compongono, per cui, per te può essere giusto anche così…

    ricordati, però, che se è vero che il torto e la ragione difficilmente si possono suddividere esattamente a metà, non è mai detto che la colpa sia da addossarsi totalmente a uno soltanto dei due. ognuno dà il suo contributo all’evoluzione di un rapporto.

    scusami la libertà che mi sono presa nell’esprimermi con totale schiettezza.
    un abbraccio

  3. 33
    albanascente -

    aura,
    sono anch’io d’accordo con rossana. Non è la soluzione una chiusura totale. Una mia amica mi ha dato una ricetta per valutare una relazione con un uomo. Lei dice “devo starci sufficientemente bene” altrimenti mollo. A me sembra una frase che ci tiene centrate su di noi stesse, sul nostro stato di benessere. E’ difficile quando si ama e si è trasportati dal desiderio di raggiungere il sogno. Ripetersela spesse volte in una relazione, quando si è dotati di empatia e sensibilità, ci fa bene, non è nè egoismo nè durezza. Abbiamo la vita dentro che vuole essere vissuta e non dobbiamo chiuderci troppo per salvarci dalle delusioni. Credo che bisogna calibrare bene la dose di noi da mettere in comune e non pensare ai romanzi tipo LIALA che leggevano le nostre mamme, forse per voi le vostre nonne, se potevano leggere.
    Stamattina ho scoperto un fatto che mi dilania.
    Ho trovato nel cestino pezzettini di un biglietto scritto da una donna un mese fa a mio marito, la calligrafia è di una donna non abituata a scrivere, è una calligrafia, direi, antica, quindi penso che questa donna non sia giovane. Parla di vibrazioni, di baci ed abbracci. Una lettera di persona innamorata.
    Ora ho ancora più confusione in testa. Mio marito vuole/non vuole spostarsi nell’altra casa e coltiva (ecco il perchè dell’altro cellulare con contratto you and me) una possibile relazione. Di sicuro mi sta lontano con totale indifferenza.
    Voglio agire in modo intelligente rispetto alla situazione.
    Ora non si tratta più di me e di lui, del mio voler dialogare e del suo rifiutare. Ha fatto la scelta meno impegnativa ma non la voglio pagare io. La data della lettera coincide con la sua permanenza al lago e anche con una richiesta di una camera doppia in Trentino nello stesso periodo. E’ chiaro, non può andare ogni settimana al lago per 3 giorni e passarli con la zia ultraottantenne…….anche se si prende dietro la sua amata bicicletta…..
    Che prove ho? La carta sim, la lettera, la risposta dell’albergo che non ha camere libere. Sono indizi, più che prove.
    Che fare?

  4. 34
    Aura -

    Albanascente, sono molto contenta che tua figlia abbia iniziato a voler capire e a capire qualcosa, anzi molto, anche se mi dispiace naturalmente che soffra. Vorrei rassicurarti però che il fatto che lei, ora un po’ traumatizzata, non riconosca più il padre per come lo conosceva, non significherà che non gli vorrà ancora bene. Tu ne avevi bisogno, di questa vicinanza, di questa solidarietà: perché una persona in un certo senso si sente come impazzire. Dopo il danno, la beffa. Non va bene. Ci vuole un po’ di comprensione e le cose vanno riconosciute. Stai certa che vedere la realtà le servirà in futuro: non so se sia impegnata con un uomo, ma se lei dovesse prendere qualche abbaglio, questa sua reazione di oggi le servirà per la sua vita. Non tutto il male, allora, viene per nuocere.
    Avuto un po’ di sostegno, un po’ di solidarietà, a grandi linee ti direi di non sovraccaricare i figli: non ripetere loro sempre le stesse cose (i miei lo hanno fatto per i restanti 25 anni da dopo la separazione, una cosa allucinante! e naturalmente, nel frattempo, si dimenticavano che anche noi figli avevamo i nostri problemi, e non erano pochi: la scuola, gli amici, gli amori, dove stavo io c’era droga dappertutto e in quegli anni ho visto che cos’era la morte tra i giovani, tra i miei amici d’infanzia; tanti, troppi morti; vuoi che questo non mi gettasse nella disperazione? ci sono stati anni della mia adolescenza che vagavo persa, non avevo veramente nessuno alla fine che potesse un po’ farmi da guida, in niente; non solo, ero continuamente marchiata come una sorta di “diversa/emarginata” e questo perché ero sola abbandonata ed ero povera, come se fosse colpa mia).

    Avevo letto di sfuggita di tuoi schiaffi per settimane a tuo marito e ora me lo ripeti. Diciamo che non avevo voluto troppo evidenziare quella cosa (c’era altro a cui pensare), ma… Albanascente, non lo fare, per carità, non alzare le mani mai. Capisco perfettamente la rabbia, i modi subdoli di qualcuno per tirarti fuori il peggio, vuoi che non conosca queste cose? Nonostante la violenza che ho visto e talvolta subito, non ho mai alzato le mani: al massimo mi sono difesa. Una volta sola in vita mia mi è successo di dare uno schiaffo, nemmeno un sonoro schiaffone. Uno schiaffo, quasi uno schiaffetto, ma il gesto resta sempre orrendo. Ricordo perfettamente quando e perché.

  5. 35
    Aura -

    Ricordo molto bene il viso, l’espressione, prima dello schiaffo, di quella persona, che mi aveva fatto di tutto (eccetto la violenza fisica, ma ci sono molti molti modi di fare violenza… Ci sono violenze psicologiche che possono distruggerti): mi aveva detto cose per me terribili, soprattutto false, e con aria di sfida. Voleva portarmi al suo livello, mi spiego? Quello era veramente un caso in cui si può dire: quella persona VOLEVA lo schiaffo, o comunque qualcosa per portarmi in basso, perché sapeva di essere una persona schifosa, che faceva cose schifose e non ce la faceva più a confrontarsi – inevitabilmente – con una persona come me. Lui era uno indegno di stare con una come me e quando tutti i nodi erano venuti al pettine, se solo mi guardava, probabilmente si faceva schifo. Quindi la cosa migliore era che io diventassi schifosa come lui, così un giorno avrebbe potuto dire: eh ma anche tu hai fatto questo e quest’altro (lo stava già facendo: mi aveva appena detto in faccia cose completamente false sul mio conto, mentre prima almeno ammetteva i suoi torti e certo non mi accusava di cose che non avevo fatto, altrimenti sai dove lo mandavo?). Lui, dietro la sua iniziale maschera di ottima persona, era seriamente disturbato psicologicamente, uno che usava le persone, mentiva, e solo dopo, quando eri ben coinvolto sentimentalmente, iniziava, poco alla volta, a mostrare tutte le sue mancanze e infine la sua incapacità di fare del bene, ma la sua perfetta capacità di fare del male.

    Quel giorno stesso, Albanascente, io lo lasciai. Certo, era già finita, ma lui sperava di continuare, portandomi all’inferno con lui poco alla volta. E col cavolo! Dopo lo schiaffo mi sono fatta schifo, non sai quanto (e lui ne godeva soddisfatto), ma ho recuperato immediatamente la mia dignità perduta, lasciandolo solo nel suo inferno. E guarda caso, nonostante tutta la sua vergognosa finta scena melodrammatica per lo schiaffo, per riversarmi addosso tutto lo schifo d’uomo che era, mi ha cercato, ovviamente si disperava, perché una come me col cavolo che la ritrova. E lo capisco che si disperava, il poveraccio, doveva andare a rivedersi il suo bell’inferno che si era costruito da solo, perché io non ce lo accompagnavo di sicuro. Io ne ero fuori prima, poi c’è stata una parentesi in cui lui – perché ero innamorata e ancora inconsapevole – mi ci ha fatto entrare, e dopo era di nuovo solo, nel suo inferno. Io ne ero fuori, come ne ero fuori prima di conoscerlo.

  6. 36
    Aura -

    Rossana, nemmeno io riesco ad accettare quella mia frase, a dire il vero. Mi dico, ma come è possibile?
    Ma sarebbe troppo lungo spiegare…

    Riguardo il tuo uscire da questa discussione, perché Albanascente sente una certa sintonia con me, perché dovresti tacere? Qui le voci di tutti hanno importanza e Albanascente ha dimostrato di tenere molto anche alle tue parole. Come vedi poi, coincidenza, sugli schiaffi, le abbiamo detto la stessa cosa, ma anche se qualcuno ora le dicesse altro ancora, magari potrebbe portare un pensiero diverso, che potrebbe servirle.

    Albanascente, con l’ultima tua, sui frammenti di lettera ritrovati nel cestino, mi confondi un po’: sembri di nuovo una donna che sembra avere appena scoperto il tradimento e cadere traumatizzata dalle nuvole. Mi fai venire il dubbio, che altri che ti dicevano qui che tu amavi ancora tuo marito, avessero ragione. Non capisco. Ma non eravamo rimasti al punto che tu avevi chiesto la separazione? Che tu non lo volevi più in casa? Che tu soprattutto volevi almeno un cenno dai figli, di solidarietà e non di disapprovazione? Che tu avevi almeno chiaro che con lui non avresti più voluto stare? Che ti importa allora, di scarpe, frammenti di lettere, di movimenti suoi in alberghi, spostamenti, ecc.?
    Non so, ti servono prove per la separazione? Te le ha chieste l’avvocatessa? O sei lì, invece, che aspetti ancora qualche prova da parte sua, per una riconciliazione?
    Capisco che sia dura, durissima, ma non capisco ora, davvero, che cosa vuoi. Devi dirlo tu che cosa vuoi veramente. Altrimenti non posso darti pareri. E ricordati che persino un avvocato si trova in difficoltà, se vede uno sposato che non è sicuro di separarsi: ma come fa un avvocato a muoversi, se non sei sicura di volere una separazione?

  7. 37
    albanascebte -

    carissime,
    sonod’accordo con voi che non si devono alzare le mani, non andartene rossana e nemmeno tu aura.
    Purtroppo sono d’accordo con voi ma se ritornassi indietro glieli darei di nuovo perchè lui per un nulla si era permesso un giorno di schiaffeggiarmi e mi intimavan con altre gelosie assurde e quando ho saputo del tradimento con la mia amica ho sentito tutte le ipocrisie e le umiliazioni che riaffioravano nella mia mente che si ribellava, lui era già un traditore e faceva la parte della persona perbene.
    Chiudo questa pagina, considerate che mi ha detto del tradimento per umiliarmi, questo mi ha fatto sentire malissimo.

    Per quanto riguarda ciò che trovato ora, ciò che fatico ad accettare è l’esplosione della mia famiglia, è il vederlo granitico, ipocrita, con altre storie in ballo mentre mi aggredisce verbalmente quando può, falso all’inverosimile con i figli, l’aver trovato altre prove di tradimento, mi discolpa; ammetto che sono legata a mio marito e non avrei mai creduto che si opponesse con tanta durezza rifiutando il dialogo e rifiutandomi così pesantemente e poi dicendo ai figli che voleva tornare con me e con me invece si comportava pesantemente. E’ vero che vorrei che si potesse ricompattare la famiglia, ma mai alle passate condizioni e su qusto punto ho conferme che è impossibile perchè io per prima, alle passate condizioni non voglio.
    A volte non è sufficiente amare per tenersi una persona se quell’amore non ti fa felice. Io non voglio nè cambiare l’altro, nè mettere me stessa sotto i piedi. Ho consapevolezza che non voglio più stare in questa situazione anche se mi costa, anche se piango lacrime amare, se accettassi sarei comunque più sola di prima perchè il marito avrebbe la certezza di potermi usare e bastonare come vuole tanto io ci sarei. NO.

  8. 38
    Viseminara -

    La cosa non va meglio nemmeno
    con i kanzienzi/e
    o
    kazzienzi/e
    questi o
    quelli per
    me
    pari sono,di troppi facili costumi!…e
    quelli le case le vorrebbero intestate..bisogna stare
    attenti…..

  9. 39
    albanascente -

    Rossana dimmi, come stai ora? come fai a superare i continui tradimenti? Io oggi mi sento ancora più ferita. Quando penso che tutto è iniziato perchè dopo anni ho posto una condizione al nostro rapporto a seguito del suo comportamento come AURA ha spiegato bene del suo compagno. Pensavo che fosse semplice da capire,soprattutto perchè lui mi voleva o meglio voleva rapporti sessuali, senza se e senza ma, altrimenti mi diceva “non vuoi perchè non mi ami,io invece ti amo e il mio affetto passa di lì, il resto sono stupidaggini”. Invece con i duri, niente da fare e vedete in che bel guaio sono ora.
    Essere convinta di non volerlo più non significa affatto chiudere una porta e amen, è durissima. Oggi è stato un bruttissimo giorno, spero domani sia migliore. Sono a casa da sola fino a giovedì sera, poi lui arriverà e saremo in due fino a sabato,ci eviteremo come sempre, poche occasioni di incontro. Voglio rasserenarmi. Ho in programma di andare alle terme mercoledì e venerdì.E’ dura senza un nuovo affetto, ma anche prima l’affetto mancava, era solo un’illusione perchè eravamo marito e moglie. Ora voi siete serene?
    Aura, ho parlato con l’avvocato per chiedere come si svolge una eventuale separazione, non ho dato incarichi ancora.
    La storia si trascina inutilmente per le lunghe perchè da 4 mesi dice che se ne andrà e ora devo aspettarne altri due ma non pare che ci sia una grande intenzione di farlo, vuole salvare la faccia con i figli e tende sfide e trabocchetti a me mentre coltiva una storia seria. Vi pare che debba pazientare fino alla fine di settembre?
    L’avvocatessa mi aveva detto di andarmene da casa a seguito di una allucinante aggressione verbale di mio marito,ci sono stata 10 giorni ma soffrivo troppo, mi sentivo in prestito, stavo malissimo mentre lui faceva l’angelo del focolare e manipolava i figli. Durante la mia assenza ha assicurato a mia figlia che entro settembre se ne andrà. Che vergogna, mia figlia mi dice sempre di non chiedergli nulla perchè a me rifiuta tutto mentre lei riesce ad ottenere da lui. Impazzisco, ora voglio dormire e spero di alzarmi talmente indifferente da non riuscire nemmeno ad accorgermi della sua presenza.

  10. 40
    rossana -

    albanascente,
    forse non ricordi, ed è comprensibile nella tua situazione, che mi sono separata da mio marito, dopo una dozzina d’anni di matrimonio, dopo ripetuti tradimenti da parte sua (anche in casa, con la baby sitter).

    onestamente, devo ammettere di averlo fatto perchè mi è capitato di innamorarmi per la prima volta. altrimenti sarei andata avanti con lui, in quanto avevamo un figlio da crescere.

    entrambi avevamo problemi psicologici irrisolti ma anche una splendida intesa intellettuale (mai più trovata in seguito). con il senno del poi, devo ammettere che il nostro era un legame di reciproca dipendenza.

    non so se per via del suo rincorrere altre gonne, poco dopo un anno dalle nozze, o per un mio blocco psicologico sulla sessualità, determinato essenzialmente dall’educazione, non ero disponibile quanto lui avrebbe voluto per i rapporti sessuali.

    non era questo però il principale motivo dei suoi tradimenti. quando l’ho incontrato intratteneva sei diverse relazioni. stupidamente avevo pensato che, poichè a 40 anni non si era mai sposato, se lo faceva con me, era perchè era convinto di aver trovato la persona giusta. beata ingenuità!

    tuttavia, non è affatto da escludere che il mio problma con il sesso non abbia influito sull’andamento del nostro rapporto. avrei dovuto essere capace di fare un salto di qualità e di non prendermela se andava a letto con altre, visto che continuava a desiderare di stare con me. purtroppo, non ne sono stata capace: ero troppo giovane e ancora non sapevo che quasi tutti gli uomini tradiscono, prima o poi, almeno una volta… è importante solo che la moglie non lo venga a sapere…

    come sto adesso? mi sto abituando a vivere sola dopo che mio figlio ha deciso di convivere con una compagna. non è piacevole ma in futuro potrebbe essere pure peggio, per varie ragioni.

    non ti parlo della relazione che ho ora, dopo quasi vent’anni di vita da single, per non scoraggiarti troppo. l’amore adolescente è una cosa, l’amore nella terza età (quando ancora si riesce a provarlo essendo stati in grado di superare tutte le delusioni e tutti gli inganni), è ben altra cosa.

    mi ha ulteriormente insegnato che fondamentalmente bisogna sapersi accontentare…

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