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Tradimento, umiliazione, narcisismo

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Lettera pubblicata il 12 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 253 commenti

Pagine: 1 23 24 25 26

  1. 241
    albanascente -

    viola,
    un abbraccio affettuoso, innanzitutto, pensaci a noi quando ti senti sola, sei nell’orizzonte dei miei pensieri e anche di aura, sento come ti sta vicina, è un bel sentimento, gioisci di questo, come un raggio di sole che ti scalda e ti accompagna.
    Mi dici che anche tuo marito ha qualche atteggiamento simile al mio.
    Io mi chiedo se invece lo avessi accettato per quello che era, se avessi capito che per lui l’amore era amore fisico per sè e per farmi godere sessualmente, se avessi capito che costitutivamente era così e non avrebbe mai potuto darmi di più io penso che lo avrei accettato, se lo avessi capito, se si fosse fatto capire e non fosse stato ambiguo ambiguo, sprezzante, mai gratificante se non sessualmente, cioè se fosse stato rispettoso, non aggressivo, mi avesse parlato del suo modo di vedere e non della scientificità ed oggettività del suo modo di vedere, io credo che non avrei ingaggiato questa battaglia per vedere fino in fondo che personaggio era. Avrei avuto certamente un rapporto mancante di qualcosa di sentimentale ma non sarei mai arrivata alla chiusura dei rapporti sessuali, io credo. Mi bastava un poco di gentilezza. Poi con i “se” non si può mai dire ma se penso alla fatica che sto facendo per lasciarlo andare…….credo proprio che sarei stata bene lo stesso.
    Rossana, mi dispiace sentirti sulla via d’uscita, anche se non siamo in sintonia, anzi proprio per questo il tuo parere è stimolante, ci/mi permette di confrontarmi e di pensare, di relativizzare un pò o di essere maggiormente convinta della mia posizione, secondo me faceva bene a tutte, hai visto che approfondendo un poco avevamo trovato molto stimolo nel tuo modo di vedere e stare in una relazione.
    Il punto di vista morale, le cose nell’ordine costituito mi fanno pensare parecchio, non vorrei che mi condizionassero ma sono pur sempre il nostro brodo culturale e con queste bisogna farci i conti. E’ difficile liberarsene ma devo trova una ragione mia intima per aderirvi, se ci riesco non le prendo perchè costituiscono un valore sociale, ci devo credere io, perchè altrimenti mi sembra di cadere in una trappola e vivere e agire roboticamente.
    Un abbraccio fortissimo, spero di rivederti apparire ogni tanto.
    Ciao Aura, a dopo.

  2. 242
    Aura -

    Cara Alba, credo che sia giunto il momento di dirti che da dopo questi ultimi miei ultimi interventi non ti scriverò più qui.
    Ciò a causa degli interventi di Rossana, che se inizialmente volentieri leggevo e trovavo – talvolta – interessanti, oggi però considero sostanzialmente negativi.
    Soprattutto nelle intenzioni, cosa ben più grave del “pensarla diversamente” (tutti, in realtà, la pensiamo diversamente, non c’è un essere umano uguale identico all’altro, e lo specificare ogni volta che “si pensi diversamente”, non fa altro che evidenziare che uno, invece, questo non lo abbia molto presente…).
    Le intenzioni, per me, sono importantissime, nelle persone.

    Ma insomma… Ormai ti voglio bene, mia cara, e bramo sempre nuovi episodi del tuo romanzo vero, ma non sono disposta – per questo – a sacrificarmi fino al punto di dovermi sorbire anche la lettura di frecciatine infantili, moralismi, pensieri offuscati, depressi, deprimenti e altre sciocchezze di una Rossana che tra l’altro, tra quando entra ed esce, nemmeno saluta.

    Quanto però, infine, all’ennesima sciocchezza rossaniana, eccoci ora a questo “processo a un assente”, ma qui, gentile signora avvocatessa della difesa, si provava a far del bene a qualcuno, a partire dalle intenzioni di cui ho appena detto e che mi sembrano basilari, non a stare a parlare in astratto male del marito di una persona, nella fattispecie di Alba, di cui, finché egli non apparirà qui in persona, come per miracolo, a chiederci aiuto o consiglio o impressioni sulla base di quelli che potrebbero essere i suoi, invece, di racconti, c’importa, può importarci, poco o nulla. E’ Alba che è qui presente, in carne e ossa, dolori e piccole riprese, insonnie, preoccupazioni e piccole gioie e soddisfazioni, dubbi e ripensamenti, con un “report” continuo per tramite di correttissimi dialoghi (ti è sfuggito, Rossana, dopo giorni giorni e ancora giorni, che “riportare” dialoghi fra due persone possa essere il segno di una estrema correttezza? Per cui, se io voglio farmi un’idea più completa, lo posso fare, conosco le parole, oltre che i fatti, dell’uno e dell’altro; sì, anche questo deve esserti sfuggito…). E’ Alba che chiede aiuto, ed è Alba che noi qui si provava ad aiutare, non un “assente marito”. Inoltre, se Alba avesse avuto una sua particolarissima crisi esistenziale, per esempio, che nulla aveva a che fare con suo marito, forse avremmo potuto essere molto più “buone” e quindi concentrarsi esclusivamente su lei.

    (continua)

  3. 243
    Aura -

    Ma si dà il caso che viviamo nel mondo, non sotto a una campana di vetro, e spesso i nostri problemi riguardano le relazioni con gli altri. Se voglio analizzare me stessa e i miei problemi con gli altri, devo analizzare me stessa, ma anche gli altri, e Alba lo fa, in modo sano, resistente e costruttivo. Infine, già che ci sono (avrei potuto confutare ogni volta le sciocchezze che dicevi, ma non l’ho fatto, per un vago rispetto a una persona che non conosco, e che volevo impormi comunque di avere, e per non perdere tempo prezioso che potevo dedicare a due persone che, invece, desiderano stare bene e meglio, e si vede, ma il rispetto da parte tua nei miei confronti e soprattutto nei confronti di Alba io non sono ancora riuscita a vederlo, come non vedevo una reale partecipazione e interesse a far del bene), vorrei non lasciar passare “impunita” un’altra enormità (con tono di lezione educativa, poi…), e voglio proprio trattare ora anche di questo tuo essere “più moderata” rispetto a un’Alba, Viola e Aura, e che per te significherebbe “tendere a essere comprensivi e concilianti soprattutto con chi lo merita di meno”. A casa mia questo si chiama conformismo, stare con i più “forti” (leggi: prepotenti), stare con chi ha un potere maggiore o ne abusa o prova ad abusarne, stare con chi sfrutta una situazione più a lui favorevole tentando al contempo di approfittarsi di chi è più debole o tentando di indebolire chi è forte per natura e via discorrendo… Insomma, il tuo “stare con chi lo merita meno” è per me lo scegliere consapevole di stare con chi è peggiore, e quindi significa, di fatto (non a chiacchiere) scegliere di stare con chi prende a calci in culo un altro e dirgli anche, standoci, fai bene a comportarti come ti comporti: e questa è per me una cosa profondamente immorale. Come dire, per esempio, che io all’epoca dei miei genitori avrei dovuto stare con mio padre, che prendeva a calci in culo mio madre senza ragione. Purtroppo la vita c’impone delle scelte. Non è che siccome uno è mio padre, e io poverina soffro tanto, sono per questo legittimata a girare la testa dall’altra parte, e a negare che lui prende a calci in culo mia madre senza ragione. Se lo faccio, per me la vita è finita: tanto io non vedo niente, non so niente e nulla voglio sapere. Che vivo a fare?

    (continua: manca un’ultima parte)

  4. 244
    Aura -

    Suggerirei allora, per concludere, alla gentile avvocatessa della difesa, a proposito dell’essere “più moderati” – e del conformismo – la visione, o la re-visione, del film capolavoro di Bertolucci “Il conformista”, in cui il protagonista, scegliendo di stare “con chi lo merita di meno”, cioè con i fascisti, che picchiano e accoltellano senza problemi questo e quello (se non si adattano al più “forte”, oppure, secondo la logica rossaniana, “a quello che merita di meno”), un giorno va dal prete a confessarsi e gli dice che “vuole essere normale, avere una vita normale”. Insomma, è un “normale malato di mente” che alla fine, per essere “normale come tutti” (cioè per conformarsi all’andazzo “perverso”, non certo “normale”, del momento) è disposto finanche a uccidere. A uccidere (far uccidere) il professore che stimava, a uccidere (far uccidere) la donna che amava. E non lo fa con le sue mani, non certo perché è in fondo “buono” e “normale”, ma solo perché, oltre a essere un “normale malato di mente”, è un vile.

    Quando Alba qui ha detto che il marito la spintonava e voleva cacciarla da dove si trovava in quel momento (e solo l’intervento della zia che, guarda un po’, si trovava a casa propria, e col giusto suo potere, da buona padrona di casa ne ha impedito la cacciata), non mi pare che l’avvocatessa della difesa abbia avuto alcunché da ridire, né che lei abbia mostrato un qualche vago dispiacere per questo, o anche una qualche vaga (almeno astratta) disapprovazione per quel gesto. Quando invece Alba diceva che aveva preso a schiaffi il marito (per gelosia e per autentica sofferenza, in conseguenza, questo sì, cioè a una volontà di umiliare un altro, cioè a una vera e propria molestia morale, quindi a una vera violenza), l’avvocatessa della difesa ha dimostrato ad Alba la sua disapprovazione molto chiaramente. Io invece, in quei casi, ho detto che da parte di entrambi le mani non si dovrebbero alzare: molto semplicemente, e che se anche comprendevo la reazione di Alba, lei doveva cercare di evitarla in tutti i modi.

  5. 245
    Aura -

    Quando il marito di Alba le sbatteva in faccia, per umiliarla, che l’aveva tradita con una sua amica, quando lui si fa i suoi “traffici telefonici”, per non dire “fisici”, e in abbondanza mi pare, “la difesa” non si scompone più di tanto (come a dire: c’est la vie, bellezza…), ma quando Alba esce con un suo amico, le dice che – con la stessa “filosofia” del marito – lei, è vero, qui si è d’accordo col marito, “tradisce col pensiero” (e qui non è più, improvvisamente, ma come mai? c’est la vie, bellezza?), e inoltre intanto si bacchetta Alba che sarebbe una “grave scorrettezza” (ma va? Addirittura?), da parte di lei approfittare di un amico che, poverino, deve essere non un uomo maturo e intelligente (bene in grado di valutare da sé di cosa deve o non deve fare, di cosa vuole o non vuole fare) affascinato da Alba che lui vorrebbe conquistare, ma un bambino un po’ cretino, che va protetto. Un piccolo panda, insomma.

    Ho concluso. A presto, my Beautiful Alba, sulla mail. Un saluto anche alla mia Viola, che pure è sempre nei miei pensieri, nella stessa identica misura di Alba. Insomma, a presto rileggerci, ragazze mie.

  6. 246
    rossana -

    sapevo che sarebbe finita così! a che pro continuare a sostenere la propria tesi quando non c’è coralità?

    Aura si è rivelata per quello che è (aggressiva e dominante), come ho fatto pure io (senza mai aggredire nè giudicare), ed è logico e naturale che non ci si trovi d’accordo.

    preciso una cosa soltanto (il resto non è per me di alcun interesse):
    non ho salutato entrando e uscendo perchè non mi sono mai sentita in grande sintonia in particolar modo con Aura ma nemmeno più di tanto con Viola, che pur apprezzo.

    ringrazio Alba per avermi rispettata, sempre.

    quanto al marito di Alba, a mio avviso, pur nei suoi limiti e nei suoi difetti, è più concreto e più positivo di gran parte dei rappresentanti del suo sesso.

    indubbiamente Alba è a un livello spirituale più elevato, ma questo non fa di lei, a priori, una persona migliore. si è espressa con onestà ma i difetti non sono mai evidenti in un contesto, se non si conosce il suono dell’altra campana.

  7. 247
    rossana -

    dal primo libro che mi è venuto in mano dalla biblioteca (Allan & Barbara Pease – “Perchè gli uomini sono fissati con il sesso… e le donne sognano l’amore?”):

    pag. 205: “… Gli uomini hanno sempre voglia di sesso, lo farebbero continuamente. …”
    pag. 206: “… il 54% degli uomini pensa al sesso almeno una volta al giorno. …”
    pag. 212: “… il 71% degli uomini ammetteva di mentire alle donne per convincerle a far sesso con loro…”
    pag. 215: “…Fingeranno tutto lo charme, la sincerità, l’ammirazione, le attenzioni, la gentilezza e le romanticherie necessarie per catturare la sua attenzione e tenerla a bada. … le relazioni sono sempre basate su uno scambio di beni e servizi. …”
    pag. 234: “… gli uomini sono fatti in modo da avere molto più desiderio sessuale, visto che producono una quantità di testosterone dieci o venti volte maggiore di quella femminile… ”
    pag. 235: “… Gli uomini, invece, considerano ogni coccola come un preliminare. …”

    Alba, è vero che per accettare la mentalità culturale che ci circonda bisogna poterla accettare a livello soggettivo. tuttavia, a mio avviso, non si può non considerare che la maggior parte degli uomini, bravissimi a livello pratico e razionale, resta infantile e quasi del tutto incapace di analizzare e tanto meno di esprimere i propri sentimenti.

    che sia colpa di come li allevano le loro madri, oppure di come vengono percepiti ancor oggi in modo dominante dal contesto sociale? non provano il bisogno di capirsi e di farsi capire, come se fossero analfabeti, a danno di loro stessi…

    in passato ho difeso una donna assente come oggi ho fatto del mio meglio per difendere tuo marito. a mio avviso, ogniqualvolta è possibile, è bene dare al prossimo una seconda chance.

    tu sola sai se ne vale o meno la pena. il mondo è stato fatto in 7 giorni e non sono 40-50 anni a poter mutare l’atteggiamento dei maschi. se fossero soltanto un tantino più furbi (o più ipocriti) otterrebbero molto più facilmente quello che desiderano. sono soltanto stati abituati male: a pretendere anzichè conquistare…

    un abbraccio

  8. 248
    albanascente -

    rossana,
    un pungo nello stomaco la tua seconda chance a mio marito.
    Io penso che tu non abbia colto che manifestamente mi ha sempre disprezzato, squalificato, in modo sottile ma percettibile tanto più che non ha mai fatto nessun apprezzamento, soltanto sessuale.
    Allora io credo che non si tratta soltanto di voglia di sesso, di farsi più furbo per ottenerlo o di essere addirittura ipocrita. Lui mi ha fatto proprio del male psicologicamente e io non sono stata capace di leggerlo. In lui c’è una volontà sistematica di colpire che non posso parificarla a come sono gli uomini in genere. E poi, gli uomini possono essere come vogliono ma io voglio essere me stessa, della banalità seppure scientificamente provata del materialismo degli uomini non mi faccio persuadere, perchè saranno pure pochi, ma ce ne sono dei migliori e non sempre sono ipocriti. Come, allo stesso tempo, non ci sono solo donne brave e buone, ecc. ecc. le donnesanno essere altrettanto cattive. Non credo nemmeno che siano utili nella nostra riflessione le considerazioni sociologiche.
    Si tratta di comportamenti tra due persone: io e lui.
    Ho portato qui il problema che ho con lui. Da Aura e Viola mi sono sentita capita, nessun giudizio su di me o su mio marito, sono entrate nella mia storia con ciò che risuonava in loro e io mi sono confrontata su questo piano: ciò che mi dicevano e che mi risuonava dentro ha contribuito enormemente a fare chiarezza su una strada che avevo intrapreso ma mi era piuttosto difficile da capire. Io vado avanti in base alle sensazioni prodotte dal mio stomaco che si contrae o si distende a seconda di ciò che mi arriva e poi ci penso su.
    Purtroppo mio marito sta rivelando ai miei occhi una voglia di sesso esasperata, non fa che mettermi le mani addosso. In virtù anche delle tue riflessioni e pensando che comunque è stato mio marito per tanto tempo, dopo una domenica di tentativi da parte sua, gli ho detto: senti se vuoi sesso sarò io a dartelo quando ne ho voglia.
    Pensate che per tutto il giorno ad ogni mia frase rimbeccava e io tacevo, lo lasciavo perdere ma mi aveva un pò innervosito da farmi desiderare di andare a casa dal mio amico per assaporare un poco di buona accoglienza.
    (interrompo perchè devo accompagnare mio figlio a ritirare un’auto)

  9. 249
    Aura -

    “Aura si è rivelata per quello che è (aggressiva e dominante), come ho fatto pure io (senza mai aggredire nè giudicare), ed è logico e naturale che non ci si trovi d’accordo”.

    Aggressiva e dominante? Ho una forte personalità, credo. E’ diverso che essere aggressivi e dominanti. Tra l’altro, TUTTI siamo dotati di AGGRESSIVITA’: qualcuno la impiega bene e qualcuno la impiega male. Le inutili – e insistenti – frecciatine a qualcuno, senza avere il coraggio di dire le cose in maniera chiara e diretta, sono aggressività. E di certo non significa essere CONCILIANTI (come Rossana è convintissima di essere). Qualcuno lo spieghi a Rossana.

    “preciso una cosa soltanto (il resto non è per me di alcun interesse):
    non ho salutato entrando e uscendo perchè non mi sono mai sentita in grande sintonia in particolar modo con Aura ma nemmeno più di tanto con Viola, che pur apprezzo”.

    No, tu sei solo una maleducata. Tanto è vero che quando hai messo qui un racconto per Viola, sia Alba che io lo abbiamo commentato, ringraziandoti di averlo pubblicato. Non hai risposto, né grazie, e né hai risposto almeno ad Alba. Rispetto ad Alba? Ah, sì? Un giorno sì, e l’altro no. E così facevi con le altre: una volta rivolgevi la parola e un’altra no. Il tutto naturalmente sempre con aria di sdegno.

    La tua listina sugli uomini è ridicola: in quanto si basa su stereotipi che rispondono a loro volta su stereotipi femminili. Ogni uomo è diverso dall’altro. Ed ecco quindi che finché ogni donna ragionerà (?) come te potrà trovarsi di fronte solo o uomini che pensano solo al sesso, o uomini che fanno qualcosa di romantico perché devono portare una donna a letto ecc. La tua (profondamente cinica, altro che moderata, altro che conciliante) visione delle cose ha del vero e del realistico, è ovvio, ma le cose non cambiano con una visione cinica, cambiano con il SOGNO. E’ sempre stato così. Tutti i cambiamenti della storia, tutte le scoperte, tutto il nostro progresso, tutta la nostra evoluzione, sono avvenuti a causa di qualcuno che sognava, grazie al cielo.
    Se era per te stavamo ancora nella caverna, a dirci: be’, mogliettina mia, fa freddino qui, ma d’altra parte è così, è la realtà. Gli uomini e le donne si accoppierebbero ancora come bestie e fine della storia. Anzi, della Storia.

    Per risolvere i problemi bisogna IMMAGINARE anche una soluzione, sognarla, pensarla. La “filosofia”, il messaggio, della tua ridicola lista, e così del libro, magari letto da milioni di persone, suppongo che sia

  10. 250
    Aura -

    suppongo che sia: gli uomini sono così. Punto. Adattati. Per cui, ad esempio, al punto in cui gli uomini al 70% dei casi fingono ecc., presuppone che anche le donne lo facciano. E il fatto che in così tanti fingano, se è così, non significa che vada bene. Sei stata in psicoterapia, hai detto tempo fa, ma a quanto pare non ti devono aver detto (ma forse non ascoltavi…) in psicoterapia, che i rapporti basati sulla finzione NON FUNZIONANO, NON VANNO. Nemmeno se è CONSUETUDINE, nemmeno se ormai è la NORMA per tutti (secondo quelli come te).
    Qui si parlava, inizialmente, non di uomini e donne che fingono, ma precisamente di due persone, reali, tra i quali una tradisce e umilia, di conseguenza si parlava dei problemi che arreca alla persona in questione, Alba, e di come risolverli. Dov’eri tu quando il marito la spintonava?
    Alba è una persona autentica, molto intelligente, viva, passionale, del quale il marito, per ragioni sue, e secondo me molto per ragioni CULTURALI (gli è stato dato il potere di farlo, da tutti: da uomini e donne, e infine dalla stessa Alba) ha tentato di reprimere per tutta la vita parti importanti della personalità: tutto qui. Ma questo “tutto qui”, si dà il caso che possa comportare gravi conseguenze a una persona. Mai sentito parlare di donne vittime di depressione, alcolismo, cancro (che ha SPESSO concause psicologiche, dicono), botte e ammazzamenti? O, infine, di loro stesse e i loro problemi?
    M’interessa meno se lui sia buono o cattivo (sono convinta che abbia anche delle grandi qualità, a allora?) per averlo fatto, ma più che gli effetti su Alba, se non avesse avuto una forte personalità, avrebbero potuto essere devastanti; mi interessa che lei non sosteneva più QUESTO TIPO DI VITA con lui e il dolore, profondo, che lui arrecava lei; mi interessa che lei non abbia più quel dolore, e non, girando la testa dall’altra parte, ma AFFRONTANDO il problema. Se tutte le donne facessero come lei, i problemi tra uomini e donne, potrebbero essere forse risolti. Quell’uomo, suo marito, non tutti gli uomini, non vuole cambiare? Preferisce stare com’è facendo stare male Alba? Liberissimo. Se Alba vorrà dargliene ancora potere, se tu permetti.
    Ergo, Rossana: gli uomini (certi, non tutti, diciamo quelli che piacciono a te) non cambiano perché possono avere donne come te. Che quando uno mette le mani addosso finanche a sua madre, girano la testa dall’altra parte. Che è la stessa cosa di quando vedi qualcuno incidentato per strada, e tiri dritto.

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