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Tradimento, umiliazione, narcisismo

di albanascente
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 12 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 253 commenti

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  1. 221
    viola -

    Ragazze 🙂 buongiorno, non ho potuto leggervi fino in fondo. Sono stata a casa perchè la piccola ha un otite.. Vi ringrazio per la solidarietà per la mia situazione.. proprio ieri mi sono molto “arrabbiata” con mamma..insomma gli ho detto che non puo’ angosciarmi con la sua storia perchè lei in fondo non vuole lasciarlo.. Alba..forse se mio padre volesse fare l’amore con mia madre lei lo farebbe e ne sarebbe anche felice (credo!) ma sono anni che lui non la cerca più..anzi..la dispezza. Ieri mi ha detto che si sente un rifiuto umano.. io la capisco.. mi dispiace vederla soffrire, ma il problema è che lei non vuole uscire da questa situazione, le ho detto che dovrebbe andare da uno psicologo.. ma poi dico ha tanti di quei problemi di salute e lei pensa sempre a mio padre! ma che palle.. Le ho detto che purtroppo anche se lei soffre perchè mio padre ha un’amante con 20 anni di meno (lui dice che non è vero e mia madre si incazza perchè mente e vuole smascherarlo di nuovo- lo smascherò già dodici anni fa e furono tragedie poi di nuovo insieme ma sempre con litigi e con il vero problema non risolto)il vero problema è che lui non l’ama più o forse non l’ha mai amata. Ma diamnine come si fa ad accettare questo a 72 anni? Non ci sono speranze.. è una DISGRAZIA..c’è poco da fare.. una grande sfortuna che la farà morire infelice e che mi lascerà sempre dentro una grande amarezza.
    CIAO CARE.

  2. 222
    rossana -

    Alba,
    adesso sta diventando più chiaro il TUO cambiamento (che avevo intuito) con il relativo, progressivo (sia pur doloroso) prendere le distanze da tuo marito.

    ti preciso subito che non credo nell’amicizia tra un uomo e una donna e che, a mio avviso, o hai in fondo in fondo una mezza idea sul tuo “amico del cuore” o sarebbe profondamente ingiusto che gli permettessi di illudersi.

    è umano, anche se non apprezzabile, che si abbia bisogno di aiuti esterni per poter uscire da situazioni consolidate insoddisfacenti. mi sembra giusto, nel tuo caso, precisare che ha ragione tuo marito quando afferma che anche tu l’hai tradito. non basta “non toccarsi nemmeno con un dito” per comportarsi in modo scorretto…

    saranno i tuoi figli a pagare sia la “durezza” di tuo marito nei tuoi confronti che il tuo, pur legittimo, desiderio di “evasione” verso altri lidi, anche se nessuno potrà mai nè vedere nè provare cosa ti ha portata a negare amplessi al tuo coniuge, cosa che resta sanzionabile in termini legali.

    sii chiara con te stessa: segui il tuo sogno, se vuoi, ma consapevole di cosa stai facendo e delle motivazioni che ti guidano.

    scusa la mia franchezza.

  3. 223
    Aura -

    Cara Alba, ti ho riscritto ancora via mail, tanto qui vedo che non scrive più nessuno. 🙂

  4. 224
    rossana -

    Aura,
    non è vero che qui non scrive più nessuno.

    a mio avviso, il proseguimento del confronto dovrebbe continuare qui, altrimenti sarebbe come gettare il sasso e ritirare la mano, che non è il massimo per confutare quello che sempre dicono gli uomini delle donne.

    la mentalità maschile, che è giusto combattere e migliorare, non cambia in una sola generazione, e nemmeno quella femminile, purtroppo…

  5. 225
    Aura -

    Alba, strepitosa col bellissimo vestito cinese a 4.99 euro! :-)))
    Ti chiamerò beautiful alba. 🙂 senti, stavo iniziando a pensare… Ma perché non ti separi da tuo noiosissimo marito e non ti sposi con me? 🙂 scherzi a parte, che ti devo dire… In questa fase ti trovo irresistibile… Ma vedo che non sono l’unica a trovarti così… Comunque non esagerare eh, tu, coi pasticcini dell’amico, che mi perdi la linea magari, e non mi va bene… 🙂
    Ciao rossana! Viola! Bentornata! :-))) sono contenta che tu ti sia “arrabbiata” con tua madre. Posso dirti una cosa? Se tu le hai già offerto aiuto concreto (per esempio proponendole di venire a stare un periodo da te, ma non so), e lei lo ha rifiutato… Voglio dire: tua madre ha una concreta possibilità di andarsene da casa? Perché parliamoci chiaro, se tuo padre non se ne va, e lei sta male così, dovrebbe badare a risolvere il problema, che dovrebbe essere come stare meglio, ora, subito, senza aspettare piu’. Volendo continuare così, se ha un’alternativa materiale (che io non so se ha), tu non puoi fare niente, e il tuo problema, viola, diventa un altro, da ora in poi, mia cara: diventa come uscire tu da questo incubo. Come staccarti da tutto questo. Ti dico come sempre quello che penso, sulla base della mia esperienza: se tu continui a dare ascolto a tua madre. A compatirla. A soffrire insieme a lei, non la aiuti. La aiuti invece a compiere sempre gli stessi errori. La aiuti a stare dentro al circolo vizioso. Non solo ci sei entrata anche tu, nel circolo vizioso. Ne fai parte.
    Esci dal tuo circolo vizioso: quello è ora, qui, il tuo compito. Quando ne sarai fuori, lei sarà costretta, se vorrà, se potrà, vedendoti più lontana, a uscirne a sua volta. Se tu, viola, pensi che lei non ce la faccia, lei non ce la farà mai. Devi iniziare a pensare che lei ce la può fare, e che lo dovrà fare da sola.
    Quindi: metti delle regole. Dei limiti. Come hai già fatto va benissimo! Ma li devi mantenere. Non ci devi ricadere. Tu, se lei prova a farti ricadere, le devi dire: andiamo fuori, facciamo questo e quello, ma non sono piu’ disposta a sentire le storie tue e di papa’. Fate come vi pare. Punto. E tutte le volte che lei ricomincia, tu la interrompi e gli ridici questo. Punto.
    Io dissi così a mio padre, da un certo punto in poi. Gli dicevo: ah non ricominciamo eh? Se devi ricominciare con la storia della mamma, me ne vado. E lui non aveva nemmeno un nipotino da godersi… Non aveva nessuno, era solo e malato da tempo…

  6. 226
    Aura -

    Viola tu scrivi: “Ma diamnine come si fa ad accettare questo a 72 anni? Non ci sono speranze.. è una DISGRAZIA..c’è poco da fare.. una grande sfortuna”.

    Sbagliato! Come non ci sono speranze? Ha una figlia! Hai letto quello che ho scritto ad Alba ieri, che ho trovato scritto da qualche parte? (lo voglio ricercare, spero di ritrovarlo). Se una persona, anche la più infelice in vita, vive gli ultimi 5 anni della sua vita felicemente, allora la sua vita si può dire che sia stata felice. Mia madre ha la stessa età di tua madre. Se mia madre avesse oggi un nipote, per esempio, credo che diventerebbe la persona più felice di questo mondo, e io non voglio perdere questa speranza.
    E poi, Viola, tu dici “come si fa ad accettare questo a 72 anni?”, ma loro hanno cominciato tanti anni fa così, quindi lei era più giovane! lei lo “smascherò”, tu dici, 12 anni fa, ed è probabile che lui iniziò ancor prima, 20 o forse 30 anni fa, chi lo sa! Quello che conta, quello che è certo, come anni, è che lei HA PERSO 12 ANNI DI VITA SEMPRE NEGLI STESSI RAGIONAMENTI! Ti rendi conto? E ci sei entrata anche tu senza accorgertene…

    “Non ci sono speranze.. è una DISGRAZIA..c’è poco da fare.. una grande sfortuna che la farà morire infelice”: queste parole sono certa che sono quelle che ti ripete tua madre da anni e tu ormai le hai interiorizzate! Te ne rendi conto? Che poi dopo finisce che tu, sotto sotto, inizi a ragionare così ANCHE PER LA TUA, DI VITA.

    “Non ci sono speranze.. è una DISGRAZIA..c’è poco da fare.. una grande sfortuna che la farà morire infelice”: tu se pensi queste cose non potrai aiutare tua madre. Devi cambiare tu, prima, Viola cara, perché lei ti ha influenzata. Anzi: deve averti proprio trapanato il cervello con le sue storie. 🙂
    Inizia a pensare: C’è speranza, lei ha una grazia dentro, c’è molto da fare, una grande fortuna un giorno la farà morire felice. 🙂
    Vedrai che se tu pensi così, ma tutti i giorni, inizierà a pensarlo anche tua madre! 🙂

    Sorridi, Viola mia, sorridi! Pensa alla cosa bellissima che stai vivendo, e lo sai a che cosa mi riferisco! 🙂

  7. 227
    Aura -

    Rossana, quando ho scritto che non scriveva più nessuno è stato quando non leggevo più nessuno da un po’. E mentre Alba mi chiedeva di darle notizie. Niente di più ovvio che dirle scriviamoci via mail. Ero io tempo fa che dicevo di continuare tutte a scrivere qui (compresa te che dicevi di non voler scrivere più, non si capisce perché), quindi?

    “a mio avviso, il proseguimento del confronto dovrebbe continuare qui, altrimenti sarebbe come gettare il sasso e ritirare la mano, che non è il massimo per confutare quello che sempre dicono gli uomini delle donne”.

    Ma poi… Gettare il sasso, ritirare la mano… che non è il massimo per confutare quello che sempre dicono gli uomini delle donne? Rossana, ti senti bene? Ma cosa c’entra col fatto che da due giorni leggevo solo Alba e mi diceva pure di non aver ricevuto mie notizie via mail? Il gettare il sasso, ritirare la mano… Mah.

    Inoltre:

    “la mentalità maschile, che è giusto combattere e migliorare, non cambia in una sola generazione, e nemmeno quella femminile, purtroppo…”.

    La mentalità maschile? Io rigetto una mentalità maschilista, no maschile. La mentalità maschile mi va benissimo, anche perché non la considero poi così diversa da quella femminile: quando è sana di mente e non ha pretese assurde (tipo doppia morale, tipo due pesi e due misure). Purtroppo.

  8. 228
    albanascente -

    cara viola innanzitutto,
    quanta sofferenza e come ti capisco, come sento questo circolo vizioso dal quale sembra non poterne uscire e tu ci stai in mezzo come in una tenaglia. Anch’io con mia mamma ho dovuto spezzare interiormente, se ce la fai a non sentire il suo dolore, ad immunizzarti, a fartene una ragione, cioè che in fondo è lei che senza saperlo sceglie che è meno peggio stare lì che andare via, se ce la farai (io ho dovuto fare così con mia mamma che si lamentava di essere sola dopo la morte di mio padre, un dolore durato 13 anni e io ero lì sempre con lei per non farle sentire il vuoto, ma non era mai abbastanza, ho rinunciato a viaggi, ferie, serate, perchè ogni giorno aveva un disturbino e io mi sentivo il salvatore della patria, lei senza chiederlo ma molto subdolamente mi voleva vicino, se le ero vicino pareva che le passasse tutto il dolore ma prima di lasciarla mi lanciava un messaggio che mi faceva capire quanto grande fosse il suo dolore e questo era sufficiente per farmi ritornare da lei appena possibile. E io che la giustificavo, era rimasta sola, per forza stava male. E via che cercavo di sopperire fino a quando un giorno le ho detto: “mi sento come se avessi 75 anni” era vero e da quel momento piano piano mi sono distaccata senza sensi di colpa, ero matura per il distacco quindi mi uscivano parole diverse, sentivo meno il suo dolore, riiuscivo a dare interpretazioni diverse prima impossibili. Lei era sola, comunque, come prima, io andavo da lei però non assorbivo più, ero diventata più impermeabile. Mi ero accorta che la mantenevo assopita a compiangersi e non l’aiutavo affatto) se ce la farai vedrai che ti cambia un poco la vita. Lei ha fatto la sua scelta anche se non ne è consapevole.
    Non crdo che bisogna dire chissà che a tua madre, sei tu che devi fare la rivoluzione copernicana dentro di te. Hai una bambina che ti offre mille motivi per pensare meno a tua madre; se lei ti vede felice incomincerà a goderne anche lei e ad uscire dal suo buco.
    Vorrei invitarti a leggere il commento n. 48 di Yanta a “se vuoi mio marito lo puoi prendere”. Riguarda l’amore delle persone che non sono più giovani. Sei una ragazza in gamba che si è caricata sulle proprie spalle, sei una donna che ama troppo, devi rispettarti e rispettare la vita, sento che ce la farai. Io mi sono tenuta questo problema fino a 7 anni fa, una cosa tragica, ti capisco. Se vuoi aiutare tua madre devi chiudere dentro di te la porta da cui assorbi il suo dolore. Abbraccio.

  9. 229
    albanascente -

    carissime,
    rossana innanzitutto, ogni giorno parlo al mio amico come parlo con voi e dal suo pc gli ho pure fatto leggere alcune vostre lettere; lui mi chiede ogni tanto perchè una donna (io) lo vada a trovare quasi ogni giorno dauna settimana e gli racconto le mie cose.
    Gli dico: è solo perchè ne ho bisogno e qui mi trovo bene e niente di più; se pensi oltre non vengo più; lui mi dice, lo so che prendouna palata sui denti, io non ti chiedo nulla,infatti è molto educato e corretto, tu non devi smettere di venire. Gli dico che non c’è solo un tipo di relazione tra uomo e donna, ci può essere comprensione senza che ci sia un’attrazione fisica, io dalle mie amiche ricevo cose diverse da ognuna ed è così anche con i miei amici, il sentimento amoroso qui non c’entra. Mi dice a me va bene così, non ci avevo mai pensato.
    Sui “doveri coniugali”: non ci sono più nel nuovo diritto di famiglia o meglio non sono più considerati un dovere come una volta. Devono esserci i presupposti, se questi ci sono allora il matrimonio li contempla ma se non ci sono (rispetto, libertà reciproca delle proprie idee e della personalità) non sono “dovuti”. A me questa interpretazione piace moltissimo perchè è un invito a coltivare il piano della relazione per potere realizzare un rapporto. Io non l’ho spiegato bene ma se ritrovo questo passo tra le mie carte lo ricopio pari pari.
    Ieri sera dopo aver scritto un commento il pc si è bloccato. Ora cerco di ricostruirle, era un commento importante per me e ora faccio fatica a riprendere il discorso.
    Non so se vi ho già detto che ho capito sotto sotto che l’attuale comportamento di mio marito, i miei tentativi, le sue risposte, ecc. mi hanno aperto una breccia sull’interpretazione del passato. Avevo chiuso dentro il rapporto io e tu il problema tra di noi, i problemi miei, i problemi suoi e non andavo fuori da questa logica. Hai ragione aura, mio marito non è mai cambiato quindi era libertino anche quando ci siamo sposati: vedi 1° tradimento di cui sono a conoscenza, mi passano davanti agli occhi tante scene in cui giustificavo il suo comportamento come amichevole ma ciò che mi rimaneva dentro era un pò inquietante e ora riesco a leggere gli abbracci alla mia amica di scuola avevano un accento particolare, ecc. ecc. tante altre cose di questo tipo, e poi il suo non voler parlare per chiarire……..spero che mi capiate, ora il passato lo vedo tal quale il presnte.
    Hai ragione ancora, Aura, ora fa il geloso e gli fa pure comodo che

  10. 230
    albanascente -

    Io esca per poter dire che mi faccio gli affari miei da sempre e poi che lui ha i vuoti interiori e deve pure, maschio, trovarsi della compagnia.
    Ieri era molto teso, ieri sera a cena mi dice per ben due volte: oggi sono andato a raccogliere noci, in quel posto ce ne sono molte, è ancora presto e in terra non ce n’è ma io le raccolgo dalla pianta.
    Era un modo per invitarmi a dirgli dove ero andata ieri pomeriggio per tre ore. Io non ho detto una parola in proposito, gli ho fatto qualche domanda sulle noci.
    Poi, come quando è nervoso, chiede dov’è andato a finire il boccione dell’olio che non trova più, lui ne aveva usato solo due litri quindi l’olio non è finito, deve esserci, perché avete vuotato l’altro olio nelle bottiglie d’acqua che non si potranno più usare, dovevate metterle nelle bottiglie di vino.
    Io gli dico il boccione d’olio non c’è più perché l’abbiamo usato io e mio figlio, abbiamo vuotato l’olio da una tanica di plastica, c’era un caldo soffocante, nelle bottiglie che avevamo a disposizione.
    L’ho detto in modo non giustificante come facevo di solito per rabbonirlo, ma fermo e deciso, non mi importava proprio nulla del suo non riuscire a spiegarsi un altarino messo in piedi da lui a cui la realtà delle cose non corrispondeva. Conoscete questi perversi meccanismi? lui doveva rognare, quante volte ha rognato e io, con tutte le spiegazioni del caso gli fornivo continui appigli per continuare a dire quanto avevo sbagliato e che non avevo competenza, ecc.
    Infine mi preparo per uscire con una mia amica. Lui è in poltrona, mi affaccio e gli dico “CIAO”
    Balza in piedi mi segue: “vai fuori?”. Sì, dico, ciao.
    Non gli ho detto “vado”.
    Penso: che personaggio: avrebbe potuto riappacificarsi, tenersi la famiglia unita, in fondo sono la madre dei suoi figli, i suoi figli che ama tanto, nemmeno per loro ha tentato un comportamento adeguato alla situazione e alla sua età. Le sue donne se le sarebbe ritrovate.
    Quindi penso: se vuole rifarsi una vita allora fa bene, morto un papa se ne fa un altro e si riparte, ma se si comporta così solo perché si ritrova con qualche femmina intorno…….che miseria, quando mi ha spintonato davanti alla colf……….
    Sapete che mi sta uscendo dal cuore, dalla mente, quando lo guardo vedo un’altra persona! E non è ancora finita.
    So che sono stata sconclusionata, la lettera di ieri sera era molto più viva, ora primo scrivo in word poi copio altrimenti perdo la freschezza.
    Un grande abbraccio

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