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Scambio di coppia, il gran ritorno

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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 4.815 commenti

Pagine: 1 60 61 62 63 64 482

  1. 611
    clarice -

    Orfeo è semplice: tu come la vivresti una relazione con una persona che ti dicesse “ok, te vuoi fare sesso con altre persone, sconosciute più o meno, conosciute più o meno, io no, quindi tu vai e fallo pure, io me ne resto a casa, al cinema , a un teatro, a un concerto, a leggermi un libro, a scrivermi un pezzo, a pensare, in pratica a farmi i beati c.... miei di quelli che mi piacciono; poi, quando tu torni a casa, io ti amo uguale, io sono qui uguale, noi continuiamo uguale. In sintesi: è tutto ok; purchè tu faccia ciò che vuoi senza obbligare /convincere me a fare lo stesso”.
    Capisci cosa intendo ora? Tu accetteresti un rapporto di questo genere? Io l’ho avuto per 17 anni e non è finita per motivi legati al sesso, ma perchè lui è diventato un manager rampante e io sono rimasta la libertaria che sono. Per 15 anni è stato un rapporto bello, intenso, complice, amorevole, indimenticabile. Lui era abitudinario; gli piaceva il bordello periodicamente e non voleva/poteva farne a meno. Io ci ho provato quasi subito a testarmi sul campo. Il primo “night” (era in Svizzera e si chiamava proprio night club :-)) l’ho visitato che avevo 23 anni. Poi ho ritentato forse un dieci volte. Mi sono sempre annoiata a morte. Stavo in mezzo al lago e mi sentivo come all’asciutto della riva; il mio corpo durava ma la mia testa no. Infine diventavo insofferente, mandavo tutti a fare in culo e me ne andavo in qualche modo. Non è questione di critica, di luogo, di gente, di cosa si fa o non si fa. E’ questione di interessi; di quanto un contesto mi coinvolge oppure no; di cosa ho in mente di brigare nella mia vita e che non si affianca a certa operatività sessuale ma a certa altra operatività che a me produce orgasmi che durano dei giorni. Semplicemente, gusti differenti. Capisci? Dunque per 15 anni siamo stati in paradiso perchè lui andava e tornava, eravamo insieme al 100% nel rispetto di ciò che ciascuno di noi provava verso l’altro e verso sè stesso.
    Poi ha avuto l’ennesima, attesissima, promozione. Ha deciso che amici, ambiente, argomenti della sua vita andavano adeguati ad altri standard, ha deciso che i miei ambienti, amici, stili andavano adeguati a quegli stessi standard. Io ho provato per un paio di anni in cui, ma lui mi sembrava sempre più distante, ignoto, sconosciuto. Mi è piaciuto meno. Sempre meno. Non abbiamo più scopato nè fatto l’amore. Abbiamo continuato a volerci bene , ma oramai eravamo amici che hanno preso strade diverse. Che è quello che siamo oggi. Amici, affezionati profondamente, su strade diverse, con compagni diversi, che hanno fatto scelte diverse. Racconto questo perchè forse lo devo a questo forum, dopo che tu hai raccontato di te, dopo che Mari ha detto di sè, dopo Seb, Gnosienelli, dopo Aldebaran, dopo Womama che mi rimprovera sempre per via che sperimento poco.
    E allora, adesso, io ti richiedo: tu accetteresti di avere una compagna che ti lascia libero senza partecipare?

  2. 612
    orfeo -

    Clarice, sono mortificato per quanto t e’ successo. Ma tuo marito cosa pretendeva da te in termini d standard? Ho avuto una sola ragazza rampante in passato, ke m faceva indossare solo cio’ ke diceva lei per portermi ai suoi party. E quando dovevo fare shopping d abbigliamento dovevo prosciugare la mia paga mensile, allora ero dottorando e bastava poco. E’ finita per bancarotta. Ahah! Meglio scherzare. Io imparai ke da allora dovevo essere me stesso coi miei jeans vecchi ma dignitosi e spendere i soldi in cose + belle, altrokeprada. Solo la mia ultima relazione e’ stata improntata da me su uno scambismo vacanziero ed estemporaneo, e ricordo d relazioni felici senza nessuno scambio. Quindi credo ke riuscirei ad avere relazioni senza questa condivisione. Tanto + se m si concede cmq d fare sesso con altri. M piacerebbe pero’ ke perlomeno questa donna venisse cmq in vacanza con me, intendendo ke il sesso (promiscuo o no) riveste solo una breve parte della giornata, e del resto della giornata anche io m nutro d altre bellezze, scrivo, vedo film leggo romanzi e viaggio…nn solo Cap D’Agde. Ritornando a te, ne deduco ke devi esserne innamorata per sco.... con qlcn. E’ questo ke t ha inibito, oppure in questi luoghi dove t portava il tuo uomo hai conosciuto solo gente noiosa? Quelli ke parlano coi genitali per intenderci. Per me sono assolutamente uguali a ki pone esclusivamente la dialettica dell’amore, sterili, persone ke conoscono solo una piccola parte del viaggio kiamato vita. Oggi m hai intristito tu, ma in un modo gentile quindi lo accetto. Senza accusarmi, ma solo parlando della tua eccezionale esperienza d vita. Sai qui, nn so perche’ ma sono il bersaglio preferito d accuse 🙂 ma talvolta complimenti. Hai creduto nel tuo atteggiamento libertario anke se passivo fino in fondo e nn ha funzionato per sempre. Pero’ 15 anni sono tanti e questo m sembra nn male. Io purtroppo oltre i 3 nn c son mai arrivato. Ed ho amato, eccome. Ma sono in dubbio se le mie disfatte siano dovute alla normale complessita’ dei sentimenti oppure a qlcs ke devo ancora imparare.

  3. 613
    awomanaman.splinder.com -

    E’ successo.

  4. 614
    vik -

    ciao DA…. non potevi mettere un nik normale. dai che scherzo,bene allora io ti posso dare il mio contributo come ho già postato frequento un privee assiame a mia moglie da 2 anni,non abbiamo mai fatto scambio conpleto ( cio è penetrativo) ma solo giochi con coppie,ti posso dire che se non hai la mente aperta meglio lasciare stare e sopratutto se non c’è un’armonia di coppia più che ecellente.
    se il pensiero di vedere la tua lei toccata da un’altro ti fa bollire i sangue meglio giocare solo con la fantasia.
    Però se lei è attratta da questi giochi io ti consiglio di prendere la palla al balzo è un calcio di rigore che non puoi sbagliare,non sono tante le donne così.
    Poi puoi cominciare con andare in un privee e vedere cosa succede senza fare nulla anche perche non sei obbligato,poi decidi in seguito.
    ciao per ora . Vik

  5. 615
    gnosì69 -

    Clarice, clarice,clarice
    Non mi eri sembrata così ferita…e forse non lo sei..e nemmeno amareggiata….conscia dell’accaduto, si!
    Che dirti….in gamba lo sei sembrata subito, in più ora so per certo che sei dotata di un intelligenza superiore…la capacità di condividere tutto, è dimostrazione di intesa e complicità, ma in fondo lo è anche essattamente l’opposto, la scelta cioè di condividere solo quello che si vuole condividere.
    Il problema potrebbe essere quello di crescere su universi paralleli che convergono in un paroddosso geometrico e non solo.
    Alla fine il rischio è che faceste entrambi crescite in direzioni diverse che potevano forse sfociare in quello in cui sono sfociate, grande affetto e poco altro, troppo poco per essere ancora una cp. Mi piace come sottilmente fai notare , che lui poteva anche smettere per scelta sua e non per tua richiesta.
    e qui mi viene in mente una cosa che dissi ad ORFEO…non abbiamo mai vissuto questa trasgressione come necessità, come scelta di vita definitiva nè come modo di rapportarsi agli altri.
    se ne può fare serenamente a meno, non è un credo al quale affiliarsi per poi vivere secondo le regole…(ricordo frasi del tipo: “io posso stare mesi senza andare in un privè”….ma che è?!? scambisti anonimi?!? disintossichiamoci dallo scambismo???) chi la vive così l’ho già detto e lo ripeto…secondo me ha dei disagi seri… parabola significa: affrontare i disagi dell’altro in una cp (qualora si fossero riconosciuti come tali) è meglio che chiudersi in se stessi accettandoli come se fossero normali modus operandi, finchè non toccano il tuo universo???
    risposta: boooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    dovevi mandarlo a cag……….prima???? BOOOOOOOOOOOOOOOOOO
    non so clarice, non sarei così intelligente da capire che “Due mondi”(cfr. Mogol-battisti) sono meglio del tentativo di farne uno comune, ma sono talmente cretino da combattere la comodità dello status quo se la cosa non mi scompifera…
    Poi devo dire che hai espresso il tuo stato d’animo nei momenti vissuti nei night, talmente bene che a momenti ti vedevo….

    (in via di disintossicazione)

  6. 616
    Seb -

    Seb è ancora vivo, e, se vi fa piacere, continua, seppur stanco, a leggervi tutti.
    Purtroppo vive, pensoso, alcune crisi, forse anche alimentate da altri problemi…
    Crisi esistenziali,
    crisi di coppia,
    crisi di scambismo,
    crisi di atipicità,
    che certamente, visti i temi trattati ultimamente, non trovano in questo blog né risposte, né idonea collocazione.
    Nessuno ha mai avuto il coraggio di denudarsi completamente nelle sue debolezze come ho fatto io e ciò non mi sembra giusto solo perché io ho partorito questo blog.
    Speriamo in tempi migliori.
    Intanto:
    Orfeo, “l’arrapato” adesso korteggia Clarice, ma non si abitua ad usare le consonanti (la K sì);
    Gnosì, “l’eiaculatore precoce”, ogni tanto, dopo aver scambiato, si fa sentire;
    Clarice “la fattucchiera” “parolisce” che a leggerla ci vuole il Moment;
    Awomanaman “il saggio” “splindera” un po’ di quà un po di là;
    Mari “la calda astinente” scompare e ricompare e adesso crede siamo già a primavera;
    Seb, il “crisologo” ha ormai più lacrime che cartucce da sparare!

    Sebbene anche a me piaccia Fabrizio De Andrè, siamo in autunno e, queste sette poesie che seguiranno LE HO SCRITTE IO anni fa!!! Scusatemi SE CITO ME STESSO, poeta così tronfio e vanesio!
    Scusa direttore se una volta esulo il tema dello scambismo, ma io, come detto, sono scambista ATIPICO, dichiarato e certificato, quindi, me lo si consenta no?

    PERCHÉ L’AUTUNNO…
    Vorrei rifugiarmi, come un tempo,
    in quegli anfratti d’autunno:
    angoli di ovattata solitudine,
    dove silenzio e colori
    erano il mio animo.
    Vorrei fermarmi e non pensare,
    né più assoggettarmi alla mortale schiavitù
    del tempo che scandisce le tempeste.
    Vorrei perdermi nel vento
    e fra i fili di mille poesie,
    afferrando quelle mai finite,
    rimaste lì, anonime, quasi insensate,
    ma vive, vibranti e ribelli.
    E piangere…
    confondendo le mie lacrime
    fra il bagnato di chissà quale nebbia,
    nube o pioggia:
    perché l’autunno è il silenzio che piange;
    perché l’autunno è l’ultima oasi di pace
    dove il letargo dei sensi
    sì che è vivo e sincero.

    ANCORA L’AUTUNNO
    Ancora l’autunno
    che si specchia nell’umido e la foschia,
    e riflette nel silenzio
    la vuota agonia senza limite
    e senza scampo.
    L’ansia non trova più pace
    nei misteriosi e umidi angoli bui:
    anfratti di un passato
    di quadri vissuti e con forza sopiti,
    ma che si ribellano e riemergono
    al loro tempo, nel tempo, nel giusto tempo.
    Ancora l’autunno
    che piange ancora umido le foglie secche,
    sulla terra silenziosa di foglie vecchie,
    di quei boschi lontani
    che il ricordo afferra nella mente
    e non vorrebbe lasciar più sfuggire,
    né all’accecar dell’alba,
    né al silenzioso e ovattato tramonto,
    né al prossimo e ineluttabile tormento.

  7. 617
    Seb -

    SCENDE L’AUTUNNO
    Scende l’autunno,
    zittisce e si placa la vita
    e già s’imbiancano di silenzio
    le vette alpine e gli antichi sogni.
    E scorrono veloci come nubi al vento,
    silenziose come un film muto,
    le sequenze della mia vita.
    Scende l’autunno,
    zittisce e ferma i miei pensieri
    e il passato, coi suoi sogni e dolori,
    si accumula negli anfratti stanchi
    degli ultimi, ma eterni, ricordi.
    Le ultime note di un pianoforte
    rimangono a galla nel vuoto del silenzio
    quando la musica è finita
    e, senza applausi, se ne attende un’altra.
    Scende l’autunno,
    quel silenzio che, ovattato, avvolge
    tutti i vuoti senza senso e muti,
    quella nebbia di pianto di foglie
    che fa a pezzi i frammenti vissuti
    che poi il vento spazza e …spinge.
    Spinge ancora il tempo nel tempo:
    le attese lontane,
    divenute ormai melodie stonate,
    accarezzano comunque la mente,
    come il risalir delle nubi sul crinale del monte
    ci è sempre stato e sarà.
    Scende l’autunno… …trasale la vita.

    É L’AUTUNNO CHE VA
    Il grigio del cielo
    striscia sui tetti, silenzioso.
    Cade un’altra foglia
    da un altro albero che piange
    al vento del nulla, e di tutto.
    É l’autunno che va,
    e come, altrimenti?
    É il pensiero che va,
    e scivola nei ritardi della mente,
    sgocciolando il passato sulla realtà.
    E, nelle foto dei ricordi,
    non più tace la catena dei perché,
    che, dopo il silenzio, ricomincia
    a chiedere il senso di una logica malata.
    É l’autunno che va,
    un altro ancora,
    per meditare, nel silenzio del tacere dei letarghi,
    un’altra strategia;
    per prevenire, fra la calma della nebbia, non è vero immobile,
    un altro inganno.

    L’AUTUNNO
    L’autunno stende il suo velo
    e la valle si ricopre di giallo.
    Nel silenzio echeggia il suono di leggende
    come un ondeggiar di cortine di nebbia.
    Risale, dai camini, il fumo del ceppo
    e nel cielo sembra disegnarsi
    la calda scenetta familiare
    di visi e voci raccolti in un comune racconto.
    L’autunno cala la sua cappa
    e la città si ricopre di smog.
    Nel solito frastuono e frenetico via vai,
    anche il cader delle foglie è una noia da spazzare.
    Risale, dai camini, l’ossido di carbonio
    e, nel cielo opaco, nulla si disegna
    ed è meglio così, meglio non sapere
    degli aberranti sfoghi dello stress.
    L’autunno inietta sogni nel silenzio
    e la mente fugge dove più è opportuno…

  8. 618
    Mari -

    piu’ ascolto le vostre esperienze e piu’ sono felicissima del mio modo di essere ….al cospetto di lor signori mi sento un’adolescente ….mi spiace tantissimo Clarice……la percezione che ho di te sul net……è di una persona intelligentissima, ma a volte distaccata, con barriere confini (e adesso capisco il perchè il dolore diventa una sorta di confine …)
    mi ha colpito 69 perchè non ha confini….non ha recinti….
    sei una bellissima persona 69 come ti ho gia’ detto
    abbasso i recinti…..

  9. 619
    Mari -

    orfeo sei sicuro di avere 40 anni …..???Clarice mami una carezza sul cuore…..Seb non sono l’unica a dire cattiverie……mi spiace per le tue lacrime…..
    Clarice mi chiedo come sei riuscita a vivere una situazione del genere a me solo pensare di vedere un bordello mi da il voltastomaco….
    è bello essere amati sul serio …..
    amati dentro nell’anima…..un amore totale infinito grande come il mare….non potrei mai accettare una persona che mi porta in un bordello mai e poi mai…..
    mi spiace Clarice un bacio sulla tua anima…..dolce Clarice….
    mi spiace davvero …..

  10. 620
    clarice -

    Che bello. La vibratilità di certi momenti in questo blog(?) è un fatto bello. C’è poco da dire.
    Cosa è successo, Womama? …piazzato lì nel mezzo…..
    Seb le tue poesie le ho lette, ed ecco cosa mi viene in mente…. 10 anni per te non sono mai passati. E’ una cosa buona o cattiva, per te?
    Per me sono senz’altro passati. Con l’ex marito si è stati molto a zonzo e si sono fatte tante cose diverse. Per crescere, vedere, conoscere, lavorare, dare e ottenere il massimo dalle nostre aspettative. Ci si è dati, sostenuti, e anche desiderati, tanto. Siamo diventati adulti senza mai dimenticare di essere lì, uno per l’altra. Quando mi confessò cosa aveva dentro, lui aveva 22 anni e io 17. Abbiamo deciso insieme che lui seguisse il suo “dentro” , senza che io rinunciassi al mio. Un percorso di crescita realmente condiviso. Non ho mai sofferto di nulla circa la “sua condizione”. Uno straordinario compagno di viaggio per il tratto di vita . Un uomo per davvero. Il nignt si è alternato anche a “feste” private, e week end in montagna. Non ho mai subito nulla. Ho dato poco e niente ma nessuno si è offeso. La gente è la stessa che gira al supermercato e in palestra o per strada. Ho chiesto io di accompagnarlo. Volevo vedere quel suo “dentro” manifestarsi. E l’ho visto. Mi è servito, sai Mari? Mi è servito ad una cosa bella: l’ho capito come non avevo mai capito nessuno prima, e ho imparato meglio a capire.
    Poi anche lui è cambiato negli anni e la sua fiamma sè consumata. Così, come iniziò certe pratiche, le diradò e poi le smise. Fasi, latenze, esultanze, periodi, vita.
    Quanto poi ai motivi del lasciarci sono sempre gli stessi. Si cresce per lunghi tratti insieme, si diventa altro, si devia. Non è questione damore o non amore. Ma di essere esseri umani, liberi di diritto e per natura e per rispetto. Come potevo stare lì a fingere che certi discorsi, certi ambienti , certi valori e vedute e interessi , mi potessero appartenere?!? Il fatto è che lì non potevo non condividere, perchè quelli erano aspetti che impregnavano interamente le nostre esistenze, ogni giorno, ogni azione, ogni scelta. A patto di vivere due vite distanti e diverse. Allora si discuteva, ci si cominciava a detestare. Dio che tristezza quegli ultimi due anni. Quelli sì che sono stati tremendi. Io andavo al circolo del golf un paio d’ore e poi funzionavo a maloox per dei giorni. Criticavo tutti e lo stordivo con il mio disagio. Lui portava pazienza e poi scoppiava. Una tortura inaccettabile. Ho compreso che non ce l’avrei mai potuta fare. E abbiamo resettato il brutto per tenerci il buono. Senza mediocrità, ipocrisie, recrudescenze, cancrene nascoste. Solo l’affetto della nostra conoscenza speciale. La mia anima è illesa, ma la carezza di Mari me la prendo lo stesso:-) Belle le carezze:-)

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