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Reprimere il desiderio di un altro

di Hopeful
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 16 Febbraio 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 363 commenti

Pagine: 1 4 5 6 7 8 37

  1. 51
    rossana -

    Hopeful,
    “sono stata tradita anche io, però credo che lo si debba accettare (e non funziona che se siamo stati traditi, non potrà mai capitare a noi di dover tradire).” – questo è, secondo me, l’atteggiamento più equilibrato per non vivere drammi senza fine laddove si possono ricevere ferite in linea generale abbastanza frequenti. non che mal comune sia mezzo gaudio; si tratta di evitare la parte di dolore, inflitta essenzialmente al proprio ego, che è possibile alleggerire, senza sentirsi per questo superiori.

    difficile rispettare sempre i comandamenti o anche soltanto la propria coscienza. basti considerare questo aforisma per rendersene conto appieno: “Il denaro è la misura dell’incapacità dell’uomo di amare il suo prossimo come se stesso” (Bruce Marshall).

    probabilmente se ti conoscessi di persona mi sarebbe difficile accettarti in tutte le sfumature del tuo “vivace” temperamento. tuttavia, a costo di essere considerata lecchina, come spesso accade qui, oso affermare che quelle che hai espresso (sincerità, onestà con te stessa, tolleranza) mi piacciono molto.

    buona vita!

  2. 52
    Samuel Bellamy -

    >> Se nella preistoria questo bisogno di esistere si limitava al cibarsi, riprodursi e difendersi dai nemici di ogni genere, insomma, a sopravvivere, oggi succede la stessa cosa, ma in maniera più sofisticata, perchè nel frattempo “quelle regole” hanno creato un “percorso” culturale attraverso il quale gli istinti fondamentali si esprimono, a volte in maniera anche illegibile sotto l’aspetto diciamo etologico, cioè diamo una giustificazione etica ad un bisogno atavico. Questo perchè le pulsioni fondamentali passano ormai attraverso il “filtro” di quelle regole, che ha le maglie della rete piuttosto deboli per spinte così potenti.
    Andiamo sulla Luna, facciamo carriera, cerchiamo un certo benessere, desideriamo quell’uomo o quella donna perchè ci fa star bene, e ci piace nel rispetto di certi paradigmi culturali cui mi riferivo, ma è pur sempre un modo di affermare il proprio “lecito” egoismo, la propria “esistenza”, nella vana ricerca di un’eternità che purtroppo quella mente ci ha fatto scoprire non essere possibile.

    Senza fare troppa filosofia, quello che voglio dire è che la mente umana, proprio perchè strutturata nella maniera che conosciamo, crea poi attraverso l’intelligenza (intra-legare) tutte quelle “personali” e caleidoscopiche espressioni nella ricerca di “quegli” scopi istintuali, che consentono tutte le vostre apprezzabili considerazioni e obiezioni alla mia teoria, ma il grande mandante dei nostri bisogni e desiderio e l’istinto.
    Le obiezioni riguardo i vari tipi di depressione sono giuste, quanto, però, le possibilità di curarle con i farmaci adatti, compresa la psicoterapia, che comunque, e Heavy lo sa di certo, modifica a sua volta i livelli chimico-elettrici cerebrali, quindi dobbiamo pensare che quando riteniamo che siano le emozioni a modificare la chimica del cervello, queste non arrivano da un’entità trascendente, ma sono indotte dai bisogni e dai desideri che attengonio a quella profonda, ancestrale ricerca di vita e di sopravvivenza cui accennavo in precedenza.

    Caro Heavy, non so se il mio sia da definire cinismo o solo realismo. Riguardo alle donne, e all’intuizione che hai avuto circa l’immagine che di loro ho, è giusto che ti dica che intanto non intendo generalizzare, ma riferirmi solo alle mie esperienze e forse alla più importante, per la quale ho tratto le conclusioni che mi hanno portato alle considerazioni che hai letto. Ma non sono nè deluso nè offeso delle disillusioni che ho riguardo all’amore, sono solo pragmatico.
    Non posso darti nessuna indicazione riguardo i metodi di conquista dell’altro sesso, solo perchè, tra le altre cose, nelle mie storie non mi sono mai illuso di aver conquistato alcunchè. Tanto per restare coerente con quanto ho scritto, credo sia stata l’avvenenza giovanile (all’epoca) e i feromoni che l’abbiano fatta da padroni, ma sappi che ci sarà sempre qualcuno che, di questi ultimi, ne avrà di migliori, o più apprezzati, come la storia di Hopeful insegna e la Natura comanda.
    Un saluto a tutti

  3. 53
    rossana -

    Samuel Bellamy,
    – “diamo una giustificazione etica ad un bisogno atavico.”
    – “il grande mandante dei nostri bisogni e desiderio è l’istinto.”
    – “non so se il mio sia da definire cinismo o solo realismo”
    – “non sono nè deluso nè offeso delle disillusioni che ho riguardo all’amore, sono solo pragmatico.”

    concordo, e apprezzo il tuo modo pacato e puntuale nel riscontro. mi piacerebbe, a tesi ultimata, averne copia.

    cordialità.

  4. 54
    elisabetta -

    Vedo poca partecipazione da parte dell’autrice del post!

  5. 55
    Nadir -

    Ciao Samuel,

    Nell’altra lettera parlavi dell’istinto materno: “è uno degli istinti più potenti che esistono, spesso superiore a quello della sopravvivenza” in questa sembra prevalere l’stinto sessuale.

    Gli istinti sono molteplici, volendo guardare anche la “solidarieta” (se vuoi chiamalo egoismo positivo) e’ un istinto naturale, L’aiuto reciproco e la cooperazione sono un fenomeno riscontrato nel comportamento umano, animale e direi persino a livello cellulare…

    Come hai scritto vi sono spinte fondamentali identiche per tutti, ma sono molte (e a volte in contrapposizione). Come interagiscono e si bilanciano lo decidiamo a tavolino, con una formuletta come quella che proponeva Heavy????

    I nostri pensieri, emozioni e comportamenti hanno certamente meccanismi biologici, ma questo non significa che sia possibile separarne e quantificarne in maniera esatta le varie componenti.
    Rigetto il riduzionismo: Il tutto è più della somma delle sue parti.

    Qui la natura, piu’ che il ruolo di mandante dei nostri desideri e bisogni mi sembra la si faccia diventare capro espiatorio…

    Nel caso di hopeful, leggendo la descrizione che fa del compagno, asettica come quella che si farebbe nell’annuncio per un appartamento in vendita (bello e senza difetti troppo marcati…) personalmente credo il problema sia a monte, ben prima dell’arrivo in gioco del tenebroso collega maschio alfa naturale.

  6. 56
    Heavy rain -

    Rossana
    Hai ragione.Ti chiedo scusa … sono stato fuori luogo.

    Bellamy
    Immaginavo: Scienze antropologiche e etologiche. Sono temi che riguardano “l’infinitamente grande” quindi non fa al caso mio perché mi stuzzica di più “l’infinitamente piccolo”. Hai costruito il tuo bagaglio e la tua rappresentazione del mondo. Buon per te.
    Certo che esiste l’istinto non so in che modo sai rapportabile con il resto … esiste anche il “pregiudizio” quello che ci permettere di non chiedere l’ora ad un ubriaco che agita la pistola …
    Comunque ho già espresso il mio pensiero e non vorrei ripetermi perché divento noioso.
    Caro Samuel del tuo realismo ne riparleremo quando ti prenderai una bella sbandata e le endorfine ti faranno credere a babbo natale! Hahahahaha
    Mi dispiace molto per quello che ti è successo. Ma questo non ti cambia una mazza lo so
    “Tanto per restare coerente con quanto ho scritto, credo sia stata l’avvenenza giovanile (all’epoca) e i feromoni che l’abbiano fatta da padroni, ma sappi che ci sarà sempre qualcuno che, di questi ultimi, ne avrà di migliori”
    Allora stai tranquillo i ferormoni sono sempre quelli di quando eri giovane … al limite te li spruzzi (li fanno in boccette).
    Cazzate a parte ti saluto. in bocca al lupo per le tue ricerche e metti il naso fuori ogni tanto non farti risucchiare dai libri

  7. 57
    Samuel Bellamy -

    Ciao a tutti e grazie per i riscontri, sempre utili ad aggiustare il tiro, relativamente alle idee e ai concetti qui esposti.
    In questo monento non ho molto tempo per rispondere adeguatamente alle vostre considerazioni, ma pur cercando di dare una motivazione, il più possibile oggettiva e modestamente scientifica alle mie tesi, relativamente a certi fenomeni che caratterizzano il nostro essere, ho notato che le critiche – che accetto sempre volentieri – sono più improntate allo scetticismo che non a dichiarazioni supportate da riscontri effettivi, cioè mi sembrano opinioni legate alla speranza che sia come dichiarate, più che altro. Ripeto non voglio che appaia come una critica da supponente, ma piacerebbe avere qualche prova in più, e non sapete quanto.
    Voglio dire, la mia sarà pure una visione eccessivamente positivistica, con la quale si mette in dubbio la possibilità di un “anima” che trascende la bruta realtà fisica, ma quanto meno gli effetti fisici di quei fenomeni di cui parlo sono stati misurati, il resto, con tutto il rispetto, sia chiaro, sono supposizioni, gradevoli, romantiche, ideali ma pur sempre supposizioni.
    Ovviamento rispetto chi non la pensa come me, e vorrei tanto essere smentito, ma fin’ora questo non è successo.
    Quanto alla solderietà, sono d’accordo con te, Nadir, che esiste in natura, ma sempre per un vantaggio reciproco. I pesci pulitori che si fanno proteggere dal pesce più grande tenendolo pulito, il pesce pagliaccio che si protegge tra gli anemoni di mare togliendogli i parassiti e molti altri ancora, non solo tra gli abitanti del mare, sin ad arrivare alla nostra società, dove, agli esordi, si sono resi conto che l’unione delle forze dava vantaggi reciproci, ma alla fine, pur sempre di un “egoismo” si tratta.
    Comunque, ne parleremo più avanti.

    Voglio tranquillizzare Heavy. Non sono un topo di biblioteca, tutt’altro: se mi vedessi. Sono curioso, questo sì, e continuerò ad esserlo. E’ proprio grazie alla curiosità e a quella “dotazione” che si chiama intelligenza che l’umanità si è liberata dalla schiavitù della natura, almeno per quanto riguarda i bisogni elementari della sopravvivenza: il cibo, una casa e il miglioramento della salute. Ma non siamo ancora riusciti a capire le dinamiche del sesso e dell’amore che vi è collegato. E’ per quello che intriga tanto scrittori, poeti e scienziati, perchè è legato all’istinto di sopravvivenza, attraverso il lascito di immortalità che il sesso, con l’amore, trasmette al futuro e all’eternità con i figli. Ecco perchè, per me è sì l’istinto più vicino al “divino” che esista, ma resta pur sempre un istinto, e come tale agisce.
    Un salutone a tutti

  8. 58
    Andrea -

    Nadir: mi permetto di intervenire perchè nei tuoi commenti vedo che ripeti a nastro sempre le solite frasi. Sempre. Cerca di aprire un pò la mente, di guardare oltre.
    Scrivi: “I nostri pensieri, emozioni e comportamenti hanno certamente meccanismi biologici, ma questo non significa che sia possibile separarne e quantificarne in maniera esatta le varie componenti.
    Rigetto il riduzionismo: Il tutto è più della somma delle sue parti”.
    E io rispondo..ma si, ma si, abbiamo capito!

    “Qui la natura, piu’ che il ruolo di mandante dei nostri desideri e bisogni mi sembra la si faccia diventare capro espiatorio…”
    Aridaje.. se ti riferisci ai commenti di Samuel o di Rossana, non dicono questo, però tu è come se avessi impresso questo concetto e sempre su quello martelli. Scusa se te lo faccio notare ma è proprio evidente.
    Non capisco perchè, per te una componente che oggettivamente può influire in minima parte o in massima, debba diventare un capro espiatorio. No, è solo un dato di fatto!

  9. 59
    Andrea -

    Intanto premetto di condividere al 90% gli interventi di Samuel. Il 10% lo metto come tolleranza perchè non ho letto tutte le parti con attenzione.
    Hopeful, difficile darti il consiglio “giusto”.
    Credo che l’ideale sarebbe poter vivere seguendo la linea di minore resistenza, come diceva Jack London. Ovvero vivere in un modo tale che non costituisca per noi uno sforzo, ma un naturale evolversi del nostro essere. Al tuo posto ci sono persone che non sentono minimamente la spinta verso altri quando sono fidanzate e altre che la sentono costantemente.

    Ad esempio, ora sei combattuta tra resistere o lasciarsi andare, pensa se anche il tuo fidanzato stesse vivendo la stessa cosa..immagina che abbia conosciuto una nei confronti della quale prova grande attrazione. Tu che gli consiglieresti di fare?

    Sarebbe una situazione paradossale, entrambi combattuti, ma forse per te anche un sollievo.
    Oppure lui lo è già stato e ha resistito o magari ha ceduto. O magari verrà messo alla prova in futuro.

    Comunque stiano le cose, ho due consigli: agisci con sincerità e qualunque strada tu decida di prendere, cerca di farlo serenamente. Della serie, se vuoi capire quello che provi per l’altro, chiudi con il tuo fidanzato e buttati senza guardarti indietro.
    Se decidi che non ne vale la pena, però vivila poi serenamente. Perchè ci sono tantissime coppie, che per forzare il loro istinto, vivono poi con rabbia, con rancore, scaricando sul partner la propria frustrazione. Tanto vale allora reprimersi.

  10. 60
    rossana -

    Samuel,
    scusa se non faccio che approvare quanto mi sento di approvare, per evitare di rimettermi in gioco.

    un sassolino dalla scarpa però me lo voglio togliere cavalcando la questa tua considerazione: “le critiche – che accetto sempre volentieri – sono più improntate allo scetticismo che non a dichiarazioni supportate da riscontri effettivi”.

    ecco: nella discussione sullo stesso tema, che si è svolta in un thread diverso, sfociata in polemiche e insulti, soprattutto nei miei confronti, i riscontri concreti sono stati ben pochi e di contenuto parecchio limitato.

    persino un premio Nobel per la medicina e la fisiologia come Lorenz è stato preso sottogamba e, a tratti, deriso, o meglio, usato per svalutare il mio contributo alla discussione. attenzione, quindi, a parlare di pesci per spiegare l’egoismo umano!

    bella la tua sintesi sul mistero del sesso e dell’amore, legato alla sopravvivenza della specie, istinto che più si avvicina al divino, anche perchè, secondo me, nell’essere umano l’amore in senso lato si è affinato nel tempo, oserei dire con l’evoluzione psichica, di cui, volendo, si potrebbe parlare…

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