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La mia paura è che pensi ancora al suo ex

di Giovy897
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 19 Dicembre 2019. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 274 commenti

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  1. 41
    Bohemien82 -

    “Io non ho mai dimenticato il mio ex e nemmeno voglio farlo”

    No non può esser così. Io non starei con te se sapessi ciò. Non potrei certo dartene una colpa ma é ovvio che il non voler dimenticare è sintomo di un rimpianto per ciò che poteva esser ed invece non é stato..il taglietto sul labbro che si rimarginerebbe se solo non continuassimo a stuzzicarlo con la lingua. Probabilmente ti ha lasciata lui? Ho amato immensamente la mia ultima ex eppure dimenticarla totalmente é stata la giusta conclusione a quella storia. Non per rancore ne per risentimento, semplicemente non mi interessa più la sua vita.

  2. 42
    Giovy897 -

    Io la penso come Bohémien perché come ho scritto prima , anch io ho vissuto la situazione e sono stato capace di avere una nuova relazione solo quando avevo capito che dentro di me la vecchia storia era sepolta, ergo quando ho provato indifferenza verso la mia ex.

    E come potrei mai avere emozioni verso un ex e stare con un altra?

    Per questo i miei dubbi. Sulla questione che basta uno solo che ami intensamente per portare avanti una storia ho forti dubbi sinceramente.

    Io la lascio libera di confidarsi anzi, ma è proprio lei che non vuole parlare del suo passato.

    @Suzanne
    Io intendevo dire anche quanto tempo è passato dalla rottura? E intendo per “superarla” se quando lo incroci ancora ti prende emotivamente , che ti giri a guardarlo e se ne parli tranquillamente con il tuo compagno , amiche , famiglie ecc.

    Nella vita non si può mai sapere , ma comunque è un rischio come avete detto. Che al momento ho intenzione di prendermelo.

    Che io sia un ripiego, o no , che lei ami o no il suo ex io non posso fare niente al momento se non lasciare che il tutto faccia il suo corso perché per delle mie paura non me la sento di lasciarla.

  3. 43
    Suzanne -

    Bohemien, ogni persona ha un mondo dentro di sé e solo poche, pochissime persone sono in grado di poterlo vedere e comprendere. Ho avuto la fortuna di provare questa sensazione di totale e assoluta comprensione ben due volte nella mia vita, e mi reputo una privilegiata per questo, perché so che la maggior parte degli uomini non saprebbe nemmeno lontanamente comprendere il mio linguaggio emotivo.
    Giovy, io avrei voluto mantenere una bella amicizia, ma purtroppo le cose sono andate un po’ diversamente. Se mi chiedesse aiuto non esiterei un istante, perché rimane una delle persone a cui voglio più bene al mondo. Col mio compagno sono sempre stata ultra trasparente, analizzando fin nei dettagli i miei sentimenti e i miei più intimi pensieri. È stato molto bravo nel travalicare ciò che per lui è sempre stata la normalità e accettare le mie strane, a volte esagerate, richieste. Questo ha contribuito a farmi innamorare di lui, perché se non mi avesse accettata in toto, passato compreso, non avremmo potuto proseguire.
    Fidati di me, non siamo tutte pronte a fregare il primo uomo che ci capita a tiro!

  4. 44
    rossana -

    Bohemien,
    non è affatto detto che il “non voler dimenticare” sia “sintomo di rimpianto”.

    per me, il dimenticare o il rinnegare sono sintomo di fragilità. a meno che non abbiano motivazioni talmente gravi o dolorose da renderne il pensiero insostenibile.

    perché cancellare sia il bene che il male che è derivato da un rapporto di coppia? perché una fetta di male sul finale ne può cancellare tre di bene, perdurate magari a lungo?

    dov’eri mentre vivevi quella relazione? perché l’hai portata avanti?

    scusa se sono un po’ brusca. si tratta solo del mio soggettivo punto di vista, con le domande che da esso derivano… ogni caso è a sé, ineguagliabile e insindacabile dall’esterno.

  5. 45
    Yog -

    Giovy, l’usato “sicuro” è una metafora babbiana, lascia perdere. Punta sul nuovo, sul fresco. Il resto è tempo perso, sono persone già decotte, ma ti so solo confermando ciò che già sai.

  6. 46
    Giovy897 -

    Anche se sono ipocrita lo ammetto ma continuò ad essere d accordo con Bohemian. E non sono il suo ex ?, ma la vedo così perché anch io ho fatto la stessa identica cosa, indifferenza per me è sintomo di una storia sepolta.

    Fragilità o rimpianto per me equivale alla stessa cosa. La storia poteva durare anche 30 anni ma se una persona ti provoca ancora emozioni per me non è normale ed è quello che volevo capire scrivendo qui.

    Poi suzanne che ha vissuto una situazione simile mi ha confermato le mie paure quello che cercavo di farvi capire dal principio, non avrebbe esitato un attimo nell aiutare una persona che ha voluto bene, e questo secondo me è sintomo di trasparenza e lealtá verso il suo nuovo compagno ed è quello che incosciamente avrei voluto che facesse la mia compagna.

    Perché è palese come temevo che questo sia solo un residuo risentimento verso il suo ex, cosa che credevo fosse normale ma così non è.

  7. 47
    Golem -

    Quindi, non la lasci per delle tue paure, ma la pensi come Bohemian Rapsody, e cioè la lasceresti. Siete due bei tipi tu e lei. Anzi no, siete quattro bei tipi voi due.
    Guagliò, se vuoi conoscerti meglio, e quindi stare bene nella vita, devi percorrere le strade meno battute.
    Auguri. Merry Christmax.

  8. 48
    rossana -

    Giovy,
    per me la fragilità consiste nel non saper reggere la propria responsabilità in una storia, e quindi ANNULLARLA, come se non fosse mai stata, rinnegando ogni minimo beneficio da essa ricevuto. diventa, a mio avviso, anche un rinnegare il se stesso di un tempo, che aveva bisogno di quell’esperienza e che in essa ha accettato di misurarsi.

    il ricordo di una storia CHIUSA non ha niente a che vedere con il rimpianto e non comporta alcuna emozione, che invece si manifesta quando si desidera non perdere il contatto con la persona in questione o si provano emozioni in sua presenza. indice di una storia ancora IN SOSPESO, senza un definitivo bilancio finale.

    mi sta sorgendo il dubbio che i maschi tendano a considerare la compagna a grandi linee come un oggetto, che si può scartare e buttar via, magari anche dopo decenni di convivenza…

    resta comunque difficile comprendersi nel trattare per iscritto argomenti così soggettivi e così complessi.

  9. 49
    Mirko -

    se quello spiegato qui da alcune utenti fosse vero , e cioè che L ex non è loro per nulla indifferente (guarda caso prevalentemente gli ex che le han deluse/tradite/lasciate e non viceversa) , potremmo quindi facilmente desumere che :

    Quando e se L ex si farà vivo , non ci vorrà molto per farla cadere tra le sue braccia ed ovviamente sulle sue lenzuola (trafila dei messaggi, insistenza sua, lei che ci pensa, infine cede, corna, scappatelle, per concludere abbandono dell’attuale fidanzato/ripiego per tornare col precedente )

    Si leggono Infatti moltissime confessioni qui su internet su vari forum, di migliaia di donne riguardo questo evento, di ritorni brevi o duraturi con gli ex (spesso brevi perché il tipo Non la amava prima come ora).

    Se fossi in te , logicamente parlando, la lascerei domattina senza troppe inutili e controproducenti spiegazioni (che poi sarebbe L unico modo per farti rimpiangere in futuro come quindi è acclarato statisticamente succeda spesso)

    Insomma, han ragione Golem e Bohemien.
    anche a me Come maschio darebbe fastidio: o la mia ragazza ama solo me quanto io amo solo lei, oppure non è e non sarà mai la donna con cui voglio vivere! O me lo dimostra facendomi stare bene come pretende io faccia star lei, oppure ciao

  10. 50
    Golem -

    Come si possa restare “legati” ad una persona che sentimentalmente si è lasciata, o che ci ha lasciati, e uno di quei misteri femminili che solo Rossella potrebbe spiegare. La presunta “complessità” di cui si fa cenno è una tendenza alla “cavilleria” intellettuale di cui certe menti sono inutilmente ricche. È un po’ come voler convivere con un “cadavere”, e lo dico non solo in quanto anatomopatologo laddense. Diciamo che è una forma attenuata di necrofilia onanistica.

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