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Amare un uomo sposato… quanta sofferenza!!!

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Lettera pubblicata il 29 Marzo 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 715 commenti

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  1. 51
    AGATA -

    Ma quanto scrivi Luna??? Nessuno si interessa cosi’ approfonditamente delle tue vicende personali. I tuoi scritti sono confusi e caotici, la lettura risulta poco piacevole, non penso che ci sia qualcuno disposto a leggerli fino alla fine. Divaghi troppo. Relax. Prendi fiato. Non rivangare, non pensare troppo. E’ deleterio.

  2. 52
    LUNA -

    AGATA: sorrido :)))) metti pure il giudizio sotto i commenti tipo fossero dei temi di scuola :)))) senza manco leggere i contenuti, perché conta solo la TUA esperienza e la tua pseudovisione newage da lettura, ma sommaria, di Riza Psicosomatica (infatti non avresti neppure capito che cosa dice Morelli, a cui forse ti rifai). E non hai manco afferrato come funziona un forum :DDDDD e mentre dici che gli altri non conoscono la tua splendida vita da eterna seconda e non possono giudicare, oltre ad essere incapace di empatia (almeno questo emerge dall’atteggiamento che hai nei confronti delle esperienze e del sentire altrui in questo forum), ti metti a fare tu perizie psicologiche agli altri stabilendo, da uno scritto, se la gente rivanga o non è rilassata, e non capisci manco la differenza tra il rivangare e un passato integrato. Ahi ahi…
    Ma chiederti cosa non funziona, realmente, nella tua vita immagino sarebbe pensare troppo 😉
    Le gente non scrive sul forum per risultarti una lettura piacevole, tipo tu sfogliassi una rivista :)))) e non siamo a scuola o a un concorso di scrittura creativa.
    Per il resto, onestamente pare che pur di rifiutare dei concetti che non ti piacciono o che potrebbero portarti a riflettere (anche in antitesi, chi dice di no) e a dialogare, saresti capace di dire che un testo è scritto in egizio antico :))))))
    E mi fa sorridere anche il tuo uso di “estremi”, TUTTI GLI PSICOLOGI, A NESSUNO, A TUTTI ecc.
    Un atteggiamento che cozza con la tua stessa visione “new age” e “psicologica illuminata” che credi di vivere e proporre. Pare, comunque, che dovresti imparare tu ad avere un po’ di rispetto per le esperienze degli altri, anche se fanno scelte diverse dalle tue o se non si nascondono dietro il dito di un’ottusa, e non liberale, visione del “carpe diem”. Anche come… si carpa il diem una certa differenza, nella vita di ciascuno, la fa, almeno secondo me. E non è questione di testa o di pensare troppo. Forse è questo il concetto che ti sfugge, tanto più perché ti sei messa o malgrado sei in una situazione che non ti permette di avere una visione più ampia del tuo sentire e della tua vita. Il futuro non lo conosciamo, ma in potenza lo seminiamo ogni giorno. Di fatto un presente così tu non puoi viverlo. Hai un pesante limite, che non dipende da te. Non ti resta che metterla giù come la metti con te stessa. Hai le tue difese per adattarti a questo, e chi te le tocca. Si vede che ti sono necessarie.
    Auguri! 😀

  3. 53
    sarah -

    @agata
    io ho letto tutto e considero luna una persona molto profonda,il fatto che tu dici “non pensiamoci è deleterio” è sintomo di grande vigliaccheria e superficialità,non concordi con ciò che dice luna?perfetto ma se li vedi confusi e caotici forse è perchè tieni troppo a lungo spento il cervello per comprenderli.

  4. 54
    Eme -

    Agata spiegami una cosa, se ti va.
    Prima ti domandi : “Io potrei mai rientrare in quel tunnel di disperazione?” Poi affermi: “ Io sono serena e felice cosi’, ho gia’ fatto tutte le mie valutazioni nel corso di questi anni e non ho nulla da rimproverarmi”.
    Sei felice ora? Ora che il tipo , messo alle strette, ha tagliato la corda mettendo fine ad una storia che ti stava stretta?
    Oppure sei felice di essere così open da accettare una storia clandestina come normalità?
    Il dubbio mi sorge nel momento in cui affermi: “io sono convintissima del mio ruolo e ti posso assicurare che non ho dubbi nel voler passare il resto della mia vita come sua amante, compagna non ufficiale ma sinceramente e appassionatamente innamorata e fedele”…….
    Mah….. un po’ di confusione, Agata, la vedo più nei tuoi post che in quelli di LUNA….
    Soprattutto se si aggiunge questo miserrimo particolare “certo è che ad un certo punto, esasperata da questa attesa ho voluto un confronto con sua moglie”.
    Cosa ti esasperava Agata? La felicità insita nell’essere amante piuttosto che compagna ufficiale? La convinzione del tuo ruolo? Le marmoree certezze con cui cassi qualsiasi opinione che non ti aggrada?
    Dai su, Agata, al di là di quello che ci si ama raccontare per digerire il peperone bollente che è una storia clandestina essere l’altra, quella che si vede di nascosto, quella che non viene salutata dall’amante in libera uscita con moglie e prole, non piace a nessuno.
    Comunque, sia quel che sia, chi ha o ha avuto una storia clandestina, tant’è finisce od è finito sempre lì…..a chiedere un qualcosa che, nella maggior parte dei casi, verrà negato: la presenza alla luce del sole. E di fronte alla fuga dell’innamorato ci si sentirà uno schifo, ci si racconterà un sacco di fregnacce sulla presunta bellezza di queste storie rese deliziose, uniche, sublimi dalla sofferenza. Oppure ci si inventerà mille balle sui romanticissimi perché di una fuga che sarebbe tecnicamente una fuga ma dato che si inserisce in una storia fuori dal normale non è una fuga è….qualcosa di indescrivibile.
    Poi magari lui tornerà e giù altre fregnacce su quanto è bello vederlo con i calzini a scacchi e non doverglieli lavare perché essere amanti è bellissimo: prendi il meglio e lasci la routine alla moglie. Calzini compresi.
    Mah…….
    Scusami Agata ma, forse, non ti farebbe poi così male prendere in considerazione un punto di vista diverso da quello che difendi con tanta forza. Pottresti non cambiare idea ma, probabilmente, ti muoveresti con meno nebbia intorno.
    Il che, dopo 8 (otto…..azz) anni non sarebbe male.

  5. 55
    LUNA -

    EME, SOME in un post, se non erro, scriveva del confronto diretto moglie/amante, cioè, se non sbaglio, che le pareva una cosa fuori luogo. Anche là, non dico di no, ognuno sa per sè, che dinamiche vengono a crearsi nella multiproprietà, nell’empatia o nella mutua assistenza (non sono ironica).
    Perché due donne si ritrovano a parlare dello stesso uomo? Ok… perché entrambe lo amano e lo vogliono…
    o perché hanno la curiosità di conoscere l’altra e la sua versione?
    Ma non c’è qualcosa che non va se sei costretta a chiedere all’altra la sua versione, quale sia la verità? Magari, chissà, è in quel momento, se davvero c’è di mezzo un bugiardo, che puoi vederci più chiaro, ma…
    Ho letto storie di donne che parlavano dello stesso uomo perché cercavano tra loro di capire come gestire la cosa… Chi era lui? Un inetto? Un pupazzetto?
    Era la moglie che doveva dare il permesso?
    Era l’amante che doveva lasciar stare?
    Non sono ironica, penso che queste situazioni siano di tale sofferenza che si possa arrivare a questo.
    Ma se giù nell’essere in troppi c’è qualcosa che non va, se devi parlare con l’altra non c’è ancora di più qualcosa che non va?
    Ricordo quando il mio ex di cui parlavo, il traditore cronico, riapparve con le sue sviolinate. In quel periodo era in crisi con lei, la sua fidanzata, ancora non moglie, e improvvisamente me lo ritrovai tra i piedi, non un giorno, ma per giorni e giorni. Un vero appostamento.
    E fu molto “chiaro” e “diretto” (le virgolette sono d’obbligo nel suo caso) nel parlare del suo grande amore mai dimenticato nei miei confronti e nel propormi un revival.
    Già dissi che si pigliò un calcio nel sedere.
    Poco dopo erano tornati insieme.
    Tempo dopo lei un giorno mi chiese – gentilmente – se era vera la versione che lui le aveva dato. La versione che lui le aveva dato era tipo che mi aveva incontrato per caso a dieci km di distanza, si era fermato a parlare cinque minuti e mi aveva chiesto l’ora solo perché era ubriaco. Per fortuna non aveva detto che ero io che gli ero corso dietro, perché sarebbe stato il massimo. E nella sua paraculaggine ne sarebbe stato capace. E’ che non era credibile che io potessi fare una cosa del genere, visto che anni prima quando lui aveva cercato di tenere il piede in due scarpe ero io che lo avevo mollato, e non mi ero messa a fare la lotta nel fango o le serenate per tenerlo con me.
    Io confermai la sua versione, quella di lui.
    E non fu per parare il sedere a lui, ma fu perché lei me lo aveva chiesto perché gliela confermassi.
    Perché sapevo che lei era tanto innamorata di lui, e io ero una delle sue grandi paure (non so se per gelosia generale, che riguardava anche me, o perché ero stata la donna prima di lei, e nonostante lei, almeno in teoria, “me lo avesse portato via”), mentre in realtà era di lui, semmai, che “doveva avere paura”, perché la sua insicurezza cronica lo portava a tradire.
    Sapevo benissimo che non era innamorato di me, ma anche se lo fosse stato non avrebbe fatto

  6. 56
    LUNA -

    nessuna differenza. A parte che a me era passata da mo’ lui era per me, ormai, l’uomo a cui non crederei mai manco se ci fosse una macchina della verità attaccata. E poi la situazione… l’insicuro cronico che sbuca quando è in crisi con lei, non riesce a stare senza una donna nel mezzo e poi torna con lei.
    In realtà fondamentalmente pensai che erano solo affari loro.
    Certo che sarebbe stati affari miei se io avessi creduto alle sue sviolinate, o se davvero fossimo tornati insieme, fosse pure per un po’ e poi chissà… ma non era successo.
    Non era successo però perché io avevo detto no, e non perché lui mi aveva incontrato nella nebbia a dieci km di distanza. Lui se ne sarebbe fottuto altamente dei danni che avrebbe potuto provocare se gli avessi creduto, danni a me e anche a lei.

    Io non credo che lei fingesse di non sapere. Io credo che lei nutrisse la speranza che lui cambiasse, così come chissà quante donne avranno creduto alle cazzate che lui diceva. Posso dire, e non perché penso che tutte le amanti girano con le mutande in bella vista, che di ragazze che se ne sono fregate se lui era impegnato o no ne ho viste.
    Anche solo per farsi un giro in giostra o per sentirsi, per un periodo, più importanti di sua moglie. “se lui è stato con me, si vede che di lei se ne frega” mi ha detto una volta una mia conoscente.
    Io ancora oggi non penso che di lei lui se ne fregasse.
    Certo è altro che vorremmo dall’amore e dubito che lei sia mai stata veramente felice con un uomo così. E dubito perché l’ho vista triste prima che lui la lasciasse, definitivamente, per un’altra. Ma lui con lei è stato quasi due decenni, e hanno avuto due figli. E quel giorno, quando lui venne da me, lui non era uno che voleva tradire una donna di cui non gli importava niente, ma era un insicuro che, ogni volta che c’era un litigio o pensava che lei se lo filasse di meno, prendeva la porta e andava a cercare conferme. Poi raccontava un sacco di balle perché non voleva che LEI lo lasciasse. Infatti c’è stata solo una volta in cui ha detto la verità, ed è stato quando l’ha lasciata lui. Allora se n’è fregato dell’età dei suoi figli, degli assegni di mantenimento ecc ecc.
    E ha fatto un altro figlio immediatamente. E non ci sono voluti degli ANNI. Ciò non vuol dire che sia cambiato. Lo auguro a chi l’ha ardentemente voluto accanto a sè. Che sia la volta buona. Sennò che non litighino, lei non gli sembri mai distratta o che lui non si senta più insicuro.
    La sua ex moglie non mi ha mai fatto pena, mi ha sempre fatto più pena lui, lui incapace di affrontare anche l’amore quando lo ha provato (e probabilmente l’avrà, a suo modo, provato anche per me) e una relazione senza queste sue modalità. Lei mi ha fatto pena perché non ha fatto la vita felice che puoi fare con un uomo che ti è fedele e che sa affrontare la vita CON TE (cosa che sinceramente le auguro) non perché un uomo insicuro la tradiva o le raccontava un sacco di balle, che fossero pure per continuare a restare dov’era

  7. 57
    sarah -

    @Luna
    luna mi hai fatto ricordare una cosa. Io avevo chiamato lei per un confronto,avevo chiamato lei per capire cose che con lui non capivo ma come era stato vago lui lo fu anche lei.Mi disse la classica frase degli amanti “non non parliamo mai di te”,com’è comodo,lei pianse e ti dico in quel momento mi dispiaceva…che scema!Credevo fosse quella abbandonata credevo che entrambe fossimo vittime di un uomo non solo insicuro ma egoista e meschino,ma i fatti andavano contro alle sue lacrime di coccodrillo,dopo ebbi la certezza che lei stava da tempo con un altro e trovai le prove dei loro continui incontri,del loro rincorrersi,non era solo lui era anche lei.La chiamai per capire io comse stavano le cose e per cercare le risposte che volevo e che lui mi aveva sempre negato,non volevo aspettare la manna del cielo che lui aprisse bocca,ho passato due anni e mezzo a cercare di parlargli e lui non mi guardava e diceva che tanto non c’era nulla da dire.Dopo due anni e mezzo decisi di scrivere a lei e lo feci sempre per me e per nessuno altro.A lui avevo detto tutto quello che potevo dire ma a lei no e il conto mi sembrava in sospeso,lei non mi rispose e ti dirò so anche chi è il suo compagno e ogni tanto mi balinea l’idea di sputtanarla ma non conosco lui e lui potrebbe essere all’oscuro di tutto oppure lei gli avrà raccontato una favoletta e lui ci avrà creduto ma se non l’ho fatto è perchè questa storia la voglio chiudere anche se nel mio cuore non è ancora chiusa perchè il dolore c’è ancora e lei potrebbe anche diventare santa ma io la considererò sempre una gran puttana perchè almeno avrebbe potuto essere coerente con le sue scelte e non andare un pò da uno e un pò da un altro sapendo perfettamente della mia presenza,alla fine lei si è tenuta il suo porto sicuro nonostante il mio ex fosse libero,perchè io lo avevo lasciato libero.non ci sarà mai un perdono,non ci sarà mai un “pazienza si sbaglia”,certi errori cambiano la vita degli altri e se te ne freghi meriti solo di ricevere il doppio del male che hai fatto,io la penso così.

  8. 58
    AGATA -

    I momenti di scoraggiamento e di tristezza ci sono anche per me… sono meno frequenti di tante altre donne insicure e frustrate… ma mi capita di avere ripensamenti e senso di smarrimento quando non lo vedo per un po di giorni o lo sento lievemente distante. Ecco… sentire la sua mancanza in maniera forte in occasioni in cui lui e’ particolarmente preso ed impegnato a livello famigliare e lavorativo, mi fa soffrire e mettere in discussione questo rapporto. Ma si tratta di episodi isolati perche’ lui c’e’ quasi sempre per me, mi telefona cinque volte al giorno e si tratta sempre di lunghe e appassionate conversazioni, mi scrive dolci sms, cerca in tutti i modi di svincolarsi da impegni per organizzare un incontro e se ho bisogno di qualcosa non si tira mai indietro. Durante l’intimita’ e’ molto attento a me e molto affettuoso. Insomma… tutto questo non proprio tutte le donne fidanzate e sposate lo hanno dal proprio uomo!!!! Non sono confusa e non sono contradditoria. E’ solo che la situazione per quanto bella, appassionante, sensuale, piena di emozioni, piena d’amore, e’ comunque difficile. E poche donne riuscirebbero a tenere il ritmo con l’umore sempre al massimo. I momenti di scoraggiamento capitano e sono normali all’interno di una coppia ufficiale figuriamoci in una coppia come la nostra!!!!!!!! Ma ribadisco di essere convinta al 90 per cento di voler continuare. E sono felice. Non felicissima come potrei esserlo ad averlo con me h 24, ma felice

  9. 59
    LUNA -

    non credo che il parametro sia ‘non tutte le donne fidanzate e sposate hanno ciò dal loro uomo’, anche se ho capito il senso che dai alla frase. – sarah, cosa avresti guadagnato a dire al suo lui che è stato tradito? Lo avresti fatto contro di lei, ma usando una persona incolpevole? Non è un’accusa la mia, rifletto. Penso che chi viene a sapere di un tradimento in questo modo, che abbia pure, poi, gli elementi per decidere, subisca una violenza doppia, tanto più quando l’intento non è stato solidale, ma vendicativo. Ci si vendica di chi ha co-causato il tradimento ma su chi lo ha a sua volta subìto? Auspicando magari una reazione emotiva che, per quanto violentissima, non sarà quella cercata? Cioè che il traditore sia ‘punito’ e ‘cacciato’. I traditi soffrono, in ogni caso. E se perdonano o cercano di perdonare affrontano un percorso terrificante, in loro stessi. Sarah, esco dal tuo vissuto in ciò che ora dirò, anche se comprendo che ti potrà fare inc… il concetto stesso, trovando tanto più ingiustificabile, nel caso che si entri nella vita di altre persone, il fatto che un tradimento possa essere un ‘errore di percorso’ che la coppia ufficiale supera perché, al di là della violenza dell’episodio, chi è ‘passato’ non ha lasciato il segno. E’ il caso in cui molti traditi

  10. 60
    LUNA -

    preferirebbero non sapere. E non per essere presi in giro, ovviamente, continuare ad essere traditi e vivere in una bugia. A chi mai potrebbe ‘piacere’? Non può piacere a NESSUNO, nè a chi sopporta, perdona, nè a chi, come dice qualcuno, quasi ‘autogiustificandosi’, ‘finge di non vedere’. Chi ‘finge di non vedere’, immagino, non è stupido, ma cerca di proteggersi da un dolore troppo grande. – Ma parlo di coloro che, nel caso di un sbandamento che la persona risolve da sè, tornando REALMENTE a casa, chiudendo REALMENTE una parentesi senza strascichi, preferirebbe non sapere. Tenere una vita che non è stata realmente compromessa, sentirsi amati (realmente) senza soffrire per una ferita, dando un’importanza estrema a ciò che non ne ha. Conosco traditori che ‘tornando’ a casa si son sentiti come naufraghi che hanno potuto ritornare, fortunatamente, a riva. E non sentendosi quelli che l’hanno fatta franca e lo rifaranno.

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