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Mondo del lavoro in Italia: non laureatevi in ingegneria!

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Lettera pubblicata il 17 Aprile 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 387 commenti

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  1. 61
    Pino -

    Secondo me fanno molto bene a non prenderti.Un ingegnere deve anche saper parlare in italiano: non puoi scrivere “glielo detto” senza “h”

  2. 62
    mic -

    Sono d’accordo con l’autore.
    Il fatto è che sulla figura dell’ingegnere se ne è parlato tanto, troppo direi.Ci sono persone che scrivono per sentito dire e non sanno niente di come funzionano le realtà produttive.In queste discussioni addirittura si parla della forma grammaticale della lettera..senza avere il coraggio di dire le cose come stanno (ma del resto parlano ancora di classifiche universitarie nel 2013!!).Il succo della questione resta il fatto che oggi (ma credo anche ieri) l’università non paga più.Se io vi dico che servono persone che devono saper usare solo i cad e una infarinatura di disegno e tutto il resto non conta (soprattutto per figli di nessuno)cosa mi rispondete? Lo dico io: che un diplomato che sa usare il PC ha fatto 13 senza un minimo sforzo e nel mondo del lavoro vero vale di più di un laureato che ha studiato per 10 anni.Se io vi dico che in Italia non sono mai serviti ingegneri voi che dite? Immagino vai all’estero.Bravi.
    Ora pensate ad ex studenti fuori sede (magari del sud) che hanno studiato nelle città del nord e sono figli di nessuno e non conoscono nessuno.Ho visto persone che occupano posti di lavoro più o meno buoni e non sono certo degli Einstein, ma guarda caso erano del posto e con molte “relazioni sociali” (che di per sé non è un male assoluto, ma neanche un bene infinito). I problemi non si affrontano per i sentito dire.
    Saluti a tutti

  3. 63
    Pk -

    Oh tu, uomo politico, piazza i tuoi uomini nelle società con la raccomandazione.
    Oh tu, imprenditore, assumi il perito o il letterato che di parola sa far virtù.
    Non assumete gli ingegneri. Loro sono pretenziosi.
    Emigrate impertinenti e altezzosi ingegneri. Per voi, qui non c’è posto.
    Io Germania vi apro le porte, vi pago profumatamente, vi cullerò come miei figli, perché ho molto da guadagnare dal vostro aiuto.
    Guardatemi, sono la Germania e vi vendo le auto affidabili che voi non riuscite a costruire, vi tengo in scacco con la mia tecnologia, creo abbondanza alla mia gente…mentre voi vi disfate con ignoranza delle vostre menti migliori, delle persone più istruite, di quelle che possono fare la fortuna del vostro popolo.
    Favorite i letterati, vi racconteranno una poesia quando sarete nella miseria.
    Favorite gli economisti, vi diranno in ogni momento quanto state affondando economicamente e quanto debito avrete.
    Favorite i sociologi, studieranno quanto la vostra società sia in decadenza.
    Favorite gli avvocati, nella miseria serviranno per risolvere le controversie tra poveri.
    Lasciateci a noi i vostri ingegneri. Noi sappiamo bene come tenerceli stretti.

  4. 64
    Chicco -

    Sono un ingegnere con più di dieci anni di esperienza alle spalle laureato con 107/110.
    Credo che tu abbia confuso un punto di partenza con quello di arrivo (la tua laurea): devi dimostrare di saperla mettere a frutto, e non pretendere di sfruttarla pensando che bastino venti cv inviati per farti assumere. In tal senso sono d’accrodo con chi ti ha detto che la laurea non conta niente. In bocca al lupo!

  5. 65
    incazziados -

    Ma vacci te a vivere in Germania scemo!! Vai te a vivere in un Paese dove gli italiani vengono considerati come il letame .. idiota che non sei altro
    Io sento sempre dire che siamo nella me**a, che non c’e’ lavoro che siamo una generazione senza futuro… che dobbiamo emigrare, emigrare emigrare e che dobbiamo andarcene da questo paese del cazz0 ma MAI MAI QUALCUNO CHE DICE DI AVERE LE PALLE PER RIMANERE QUI A METTERE A POSTO LE COSE!!! Siamo tutti pronti a lamentarci a dare la colpa a questo quell’altro l’Italia, i politici la mafia Berlusconi l’euro il vaticano, Letta Monti Dio, ma la verita’ è che non riusciamo a guardare oltre il proprio orticello del cazz0!!!

  6. 66
    Michele -

    Mi fai ridere quando scrivi: “Su una ventina di aziende ai quali l’ho mandato, solo uno mi ha risposto e per dirmi che non aveva bisogno”.
    Se credi che 20 aziende siano tante, sei fuoristrada.
    Dovresti aumentare di un paio di zeri la cifra, come minimo.
    Se non ti rispondono sono aziende di basso livello, le multinazionali di un certo tipo quantomeno di mandano un’email automatica.
    E comunque le candidature spontanee vanno bene, ma non puoi certo basare la tua ricerca usando solo quelle. Anche perchè le Hr delle aziende appetibili ricevono migliaia di email ogni giorno.
    Va bene la candidatura spontanea, ma necessariamente va affiancata ad un buon cv con una bella foto (indicando anche esperienze erasmus e eventuali master), che deve essere inoltrato tempestivamente ad una ricerca attiva. Se sei tra i primi iscritti ed il profilo corrisponde in pieno ti contattano subito.

  7. 67
    Michele -

    “Le altre volte in cui mi è andata “bene”, mi hanno fatto il colloquio e poi chi si è visto si è visto.”
    Eh ragazzo, qui dipende da come sei tu. Evidentemente non sei abbastanza convincente, e devi lavorare su questo. Se sei così non vai farai fatica anche con 100 lauree a pieni voti.
    Mentre un laureato in scienze della comunicazione, che si vende meglio di te, può avere opportunità di crescita maggiori di quelle che potresti avere tu se non fossi ciò che sei.
    “Potrei raccontarvi di quando ad un mio colloquio, l’ingegnere che doveva assumermi, mi ha detto papale-papale che la laurea non conta niente.”
    Questa è una sciocchezza, ragiona con la tua testa, non con quella degli altri, chiunque essi siano.
    La gente dice un mare di cagate.
    Senza laurea non si fa carriera, soprattutto al giorno d’oggi, dove il numero dei laureati è abnorme rispetto al passato.
    J.P Morgan, Boston Consulting Group, ecc, non ti considerano nemmeno se non hai una laurea a pieni voti.

  8. 68
    omar -

    Il titolo: non laureatevi in ingegneria! è troppo generico, non è detto che laurearsi in ingegneria sia tempo sprecato solo perchè uno non trova subito l’occupazione sperata con un generoso stipendio. Bisogna iniziare piano piano con stage o praticantato anche non retribuito, ma almeno riesci a formarti.
    Io personalmente sarei doppiamente stupido visto che ho preso due laure triennali in ingegneria una in tlc e l’altra in infomatica, ma non ho sperato in un lavoro subito, ho fatto diversi corsi post laurea di formazione vera in aziende e poi ho trovato un impiego adeguatamente retribuito, bisogna avere pazienza, non disperare e mettersi in gioco con la giusta tenacia e al tempo stesso umiltà.

  9. 69
    Patrick -

    Bravo Omar, questo modo di pensare mi piace.

  10. 70
    Nicola -

    ridicolo…

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