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Ho perso il lavoro mi è caduto il mondo addosso

di

ho investito un anno in questo nuovo lavoro in una ditta grande una ditta che pensavo fosse il paradiso, l’ho sempre sentita nominare vedere i camion giganti con l’insegna e quando dopo che la ditta dove lavoravo prima è stata venduta e ho perso il lavoro soffrendo come un cane, pensavo di essere stato fortunato a fare un colloquio qui…mi hanno offerto lo stipendio base nonostante ho 32 anni e un anno di contratto con la promessa di un contratto….un anno fa come oggi firmavo il contratto ero felice davvero …impaurito di entrare in un grande mondo ma felice.
è stato un bellissimo anno mi trovavo bn con i colleghi monenti belli e momenti duri….a volte 9 ore al giorno, e giuro mai un ritardo o una assenza mi sentivo bravo appagato e fiducioso.
mi sono fatto amico tutti, serate aziendali, pranzi e nel frattempo sono andato a convivere mi sentivo uomo, con un lavoro delle certezze una posizione.
finche 7 giorni fa da oggi sono stato convocato dai titolari (con cui andavo d’accordo) per dirmi che non andavo bn x il mio ruolo…che non piacevo…
un cratere, un buco nel petto, lacrime, disperazione, l’idea di dirlo alla mia compagna o ai miei…un delusione un trauma…
io non davo per scontato ma non esisteva un motivo per questa mossa non da loro non da una azienda così…colleghi hanno pianto, hanno combattutto perchè la mia figura serve…cm è posssible, a distanza di una settimana io ancora non ci credo…avevo trovato la mia dimensione.(certo a volte era insopportabile ma ormai era casa mia).
la cosa da fare era tirare su le mie cose e andarmene ma sono un uomo e fino a domani che l’ultimo giorno io verrò nonostante mi sennto una merda ma sono una persona per bene!
Sono stato così male solo come quando mi sono lasciato con la morosa…quel senso di vuoto di impotenza e di ingustizia…
di non capire perchè possono farti così male e sotto natale distruggendo me ma anche chi mi sta intorno.
e scusate il lagnarsi addosso ma nel periodo più triste dell’anno…non so se riuscirò ad uscirne.
la prima cosa domani dire addio a questo posto e uscire a testa alta…dopo di che piangere questo lutto.
e poi cercare lavoro ed è quello che mi fa più, paura….cosa troverò…dove…perchè?
fa male ….ero felice e mi hanno sparato bendato senza l’accortezza di farmi mettere in ginocchio…
sono buono bravo affidabile…perchè il mondo è degli stronzi??
ho bisogno di forza che non ho

Lettera pubblicata il 22 Dicembre 2022. L'autore ha condiviso 16 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Lavoro - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 5 commenti

  1. 1
    MisterT -

    Probabilmente ti hanno sfruttato per un anno a paga minima e ora che dovevi passare fisso e quindi andavano a pagarti di più ti hanno buttato nel cesso. Sicuramente al posto tuo prenderanno un altra persona per un anno che fará la tua stessa fine. Capisco che stavi bene con i colleghi ma pensa che datori di lavoro che si comportano cosi e meglio perderli che trovarli. Spero che riuscirai a trovarne un altro con persone piu serie e se proprio non sei con l’ acqua alla gola stavolta cercati un lavoro a tempo indeterminato fin da subito onde evitare spiacevoli sorprese.

  2. 2
    nikolas -

    Difficile commentare quanto accaduto se non si conoscono bene persone e circostanze, però si può ragionevolmente supporre che ci fossero state delle avvisaglie riguardo le tue prestazioni, che non hai saputo cogliere.
    La paga ad esempio. Una retribuzione bassa in relazione ad una presenza costante e prolungata fa pensare ad un ruolo facilmente sostituibile. Le responsabilità che con il tempo non crescono, sono tutti indizi che fanno temere il peggio.
    Certo anche i tuoi capi non hanno brillato per chiarezza. Non fornire alcun feedback al collaboratore su aspetti migliorabili, e poi metterlo alla porta è stato un gesto di scarsa sensibilità. Non credo che tu abbia perso molto.
    Il problema serio è la convivenza che non dovevi avviare senza un contratto indeterminato, un’altra scelta che fa dedurre che prendi sottogamba le situazioni.
    Fai tesoro di questa esperienza e vedrai che la prossima volta andrà meglio.

  3. 3
    Eugen79 -

    E adesso servirebbe un contratto a tempo indeterminato anche per una semplice convivenza? Oh complimenti, siete proprio degli uomini tosti e senza paure🤣 comunque lory, quando hai un contratto a tempo determinato (non c’è niente di male, specialmente oggigiorno) DEVI prendere informazioni sulle tue sorti almeno 6 mesi prima della data di scadenza. Chiaramente, se ti dicono che non stai andando bene, dovete stabilire se si può correggere il tiro e come. Se ti fanno capire che non c’è futuro, usi gli ultimi 6 mesi per cercarti il prossimo contratto altrove. Questo è il mondo del lavoro di oggi, le aziende lo sanno benissimo e tu dovresti sapere che trovare un nuovo ingaggio quando sei a spasso ti rende 10 volte più vulnerabile rispetto a quando hai già un contratto in corso. Buona fortuna Lory, il 2023 ti porti cose buone. E mi raccomando: se la tipa inizia un comportamento anomalo per il fatto che ti stai trovando senza impiego, LASCIALA senza ulteriori discussioni.

  4. 4
    Francesco -

    Purtroppo bisogna essere chiari con le aziende e contratti a termine si ma alcuni mesi prima della scadenza bisogna chiedere delucidazione sul futuro..spesso le persone tendono a lasciare le cose così come sono sperando che si risolvano per il meglio.
    Ma spesso accade il contrario.
    Un’azienda se ti vuole tenere non ti tiene in ballo mesi o anni senza stabilizzarti..

  5. 5
    Valeria -

    Caro Lory,

    Posso capire bene la tua situazione. Ma a mio avviso hai scasato un gran bel fosso. Se posso darti un consiglio pratico, fai tesoro di tutto quello che stai imparando da questa situazione. Vivitela ma non crogiolartici eccessivamente.
    Ora ti dico cosa ho imparato io:

    1. Come diceva anche qualcun altro, non è normale arrivare al giorno di scadenza del contratto senza sapere che sorte ci aspetta. Già questo è un grande campanello d’allarme. Almeno 3 mesi prima devi chiedere ed essere messo al corrente.

    2. A volte, less is more. Per esperienza personale ti dico che ammazzarsi di lavoro, specie in una situazione già abbastanza precaria di per sé, ha il risultato di mandarti al tso e basta. Fai meno, ma bene.

    3. Chiedi feedback periodici sulle tue prestazioni. Così facendo nessuno potrà usare la scusa del “hai lavorato male”.

    4. Se vali, questo emerge senza sforzo. Non mettere tutte le tue energie nel dimostrare chi sei.

    Ti auguro il meglio, un abbraccio.

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