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Il suicidio

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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

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  1. 14401
    Xavi -

    Come recita un vecchio adagio: I cani saranno anche gli esseri più amabili di tutti gli altri… ma i gatti non diranno mai agli sbirri dove nascondi l’erba.
    Basta con sta litania sui cani…
    Anche perchè vi dimenticate di dire che pagano le tasse e fanno la differenziata…su ditela tutta.
    Solo chi è cinese (a ragione) può affermare se i cani siano buoni o meno.

  2. 14402
    rossana -

    Beppino,
    la risposta ai tuoi ultimi commenti è abbastanza in linea con quelle di Emanuela.

    So di ripetere concetti che quasi certamente conosci ma lo faccio lo stesso: valorizza al massimo, ogni giorno, non solo quello che sei ma anche quello che hai.

    Un appartamento tutto per te, la compagnia di un animale affettuoso e sempre presente, un lavoro che ti piace (anche se non con il posto fisso), una famiglia che abita poco lontano (come punto di riferimento, con pregi e difetti), la passione per la musica e il sostegno della fede. Ti pare poco?

    Se si riesce a focalizzarsi sempre di più sul positivo, pare che il cervello ne registri stabili cambiamenti neuroplastici, favorendo momenti di benessere psichico. Prova: non perdi niente nel tentare!

    quanto alla sensazione di inutilità dell’esistenza, benché se ne possa fare un gran can-can, la vita di quasi tutti svanisce dopo la terza generazione. prendi la tua per com’è e per quanto di buono ti può dare!

    un caro saluto.

  3. 14403
    Mark -

    Buongiorno

  4. 14404
    Beppino -

    Grazie per i vostri commenti,

    Ho un nemico particolare: lo stress. E ogni cosa mi stressa. Sono molto ansioso, e quando sono sopraffatto dallo stress, vado in depressione. È sempre così. Penso spesso di finirla, e in realtà sono vivo, non so perché. Certo, ho un appartamento, un lavoro, un cane, la famiglia vicino…ma spesso sprofondo nella disperazione. Le medicine non risolvono niente, e non lo faranno mai. Sono un perpetuo angosciato, eccetto quando vivo una fase eccessivamente “eccitata”, che si concluderà con una discesa verso la “normalità”, o la depressione.
    Vivere, è soffrire. Credo sia veramente così, anche se esistono anche dei momenti di pace…troppo rari, secondo me. Essere affetto da disturbo d’ansia cronica, da fobie che al quotidiano mi fanno soffrire, alla fine mi stanca.
    Al lavoro, su venti ore, devo lavorare pressoché dodici o tredici ore. Non riesco a fare di più.
    I farmaci mi uccidono, per la stanchezza che producono.

  5. 14405
    Beppino -

    In realtà, voi sapete, per quelli che sono stati sul forum sin dal 2005 che in quegli anni ero in depressione, ma senza aver visto un medico. Solo nel 2010 ho cominciato ad essere curato, e seguito da uno psichiatra. Poi, dal 2010 al 2014, più volte sono stato ricoverato in ospedale psichiatrico. Tre volte, esattamente. E dopo il 2014 ho attraversato alti e bassi, come se fossi sull’otto volante. Il mio stato si è “stabilizzato”, ma le mie emozioni sono sempre esacerbate, intense, troppo intense. E lo stress, dal 2005 in poi, mi ha sempre spinto verso la depressione, la voglia di suicidarmi, e una certa paralisi morale e fisica pesante. Apprezzo la vita, so come amarla, e Ve lo dico: AMO la vita, ma certi giorni sono giù di corda, e non provo interesse per niente. Solo per il letto, la musica negli orecchi, e Filù che mi sta accanto.
    In certi momenti, non voglio vedere nessuno, né parlare. Ed in altri…vivo al duecento per cento! 😀

  6. 14406
    rossana -

    ciao Mark, ciao Beppino,
    concordo: per qualcuno, purtroppo, la vita é molto piú dura che per altri.

    in alcuni casi non c’é quasi niente che si possa fare, se non del proprio meglio per imparare a sopportarla, a prendere quanto di buono da essa si puó ricavare, anche se magari pochissimo.

    secondo me, é giá molto importante non avere sensi di colpa. essere immuni dal pensiero di essere stati noi, con le nostre scelte o il nostro modo di essere, a crearci condizioni esistenziali tanto punitive.

    un abbraccio a tutti e due.

  7. 14407
    Beppino -

    A dire il vero, senza il mio cane, dove sarei oggi…? Per me, Filù è…un raggio di sole, nel buio più completo. Grazie a lui, non vado in ospedale, non tento il suicidio, e inoltre lui mi segue dappertutto, giochiamo insieme, dormiamo vicini l’uno all’altro, e…posso parlargli, accarezzarlo, prendermi cura di lui…Sono innamorato del mio cane. È un tesoro.

    La mia vita sarebbe un inferno, senza il potere tranquillizzante di Filù. A casa, con lui, mi sento meno solo, e quando lo porto dai miei genitori, se ci sono i nipoti, sono contentissimi di poterlo coccolare. A Filù piacciono i bambini, e ogni persona gentile. È proprio un cane a cui cedo tutto, purché lui abbia una vita bella, e appagante. Appena gli capita qualcosa di spiacevole, se devo portarlo dal veterinario, sono divorato dall’ansia… così come lui lo è quando si tratta di andarci!
    Per me, Filù è essenziale. Lo chiamo mio “ESA”, per “Emoțional support animal”, cioè animale che mi sostiene emozionalmente.

  8. 14408
    Beppino -

    Il contatto con quasi tutti gli animali mi fa stare meglio: asini, pecore, galline…cavalli…Penso che al loro contatto si placano le mie angosce. Dovunque io vada, stringo “amicizia” con dei cani, gatti, o altri animali.

    Un’altra cosa che mi fa stare meglio è passeggiare in campagna, o per la foresta, da solo. Mi piacciono tanto gli uccelli, gli alberi, la natura…

    Però quando sono depresso mi rintano in camera, con Filù e non vado fuori. Poi, parlo con mia madre: le dico tutto quanto mi sta nella mente. E spesso mi sento meglio, dopo aver parlato.

    Non mi piace la relazione con gli psicologi. È solo un rapporto da professionista a “paziente” o cliente, e non c’è affettività, sono contatti freddi, neutri…Preferisco parlare con mia madre, o con un’amica.
    Mi danno fastidio le relazioni tra paziente e infermieri o medici, o psicologi, appunto perché sono fredde, ed io ho bisogno di una dose immane di affetto…

  9. 14409
    Golem -

    Cambia medico. È solo bipolarismo e si cura.

  10. 14410
    Beppino -

    @ Golem : non è semplice come pare. Ho paura di cambiare medico.

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