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Il suicidio

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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

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  1. 14391
    Emanuela -

    e continuo dicendo che amare voi stessi è l’esempio di vita più efficace che esista per insegnare ad altri a fare lo stesso. io insegno in una scuola Primaria e insegno questi valori prima di tutto: il rispetto per se stessi e per gli altri, ma soprattutto volersi bene.
    Voi servite all’umanità, siete l’aspirazione più grande che possano avere.

  2. 14392
    rossana -

    Emanuela,
    “Non basate la vostra vita sui giudizi di persone insoddisfatte, fate solo ciò che vi fa stare bene.” – non basate la vostra vita sui giudizi di nessuno. voi siete unici e potete non volervi incanalare nel sentire comune, che fra l’altro rispecchia un periodo storico del tutto privo di valori umani, sopraffatto com’è, più che mai, da quelli a carattere sia economico che di potere.

    perfetto il tuo insegnamento. spero che TANTI piccoli allievi ne possano ricavare fin da subito benessere personale, innanzitutto.

  3. 14393
    rossana -

    Beppino,
    giorni fa ho incontrato, casualmente, una persona molto più sensibile di me.

    ero stanca e, nel sedermi accanto a lei su una panca di ferro, ho urtato in uno spigolo, esprimendo il dolore del colpo. si è messa a piangere, per me, sentendosi in colpa per aver insistito nel volermi parlare, nonostante avessi tentato di rimandare.

    ho dovuto essere io a consolarla, portandole un bicchier d’acqua. ha raccontato che la sua sensibilità, portata all’estremo livello di NON voler arrecare il minimo danno a nessuno, derivava dall’essere stata abusata da bambina, insieme al fratello, che si era poi suicidato. me ne ha mostrato la foto, che teneva nel portafoglio…

    lei ne era uscita con 7 anni di terapia ma il passato continuava a riverberare dentro di lei. per molti è il passato a condizionare il futuro, un passato ferito da traumi di vario genere, che si possono accantonare ma che difficilmente si riesce a neutralizzare del tutto.

    mi ci è voluto del tempo per rassicurarla che stavo bene…

  4. 14394
    Beppino -

    Rossana, grazie per il tuo post. Il passato… è sempre dentro me, e capisco la ragazza di cui parli, ipersensibile. I traumi…rimangono, indelebili, ed è difficile staccarsene del tutto, come dici. La terapia non “guarisce”…permette solo di esprimere ciò che avvelena una vita, un cuore, senza che il dolore se ne vada via. Di solito, nelle terapie, parlo moltissimo, ma non ascolto i consigli dello psicologo…Sono vani. Sono sterili. Non creano miracoli, e non lo possono neanche. Nessuno mai potrà mettersi “nella mia pelle”, e capire pienamente chi sono, ciò che ho vissuto e vivo.
    Nessuno. Solo io posso…cavarmela, contando su me stesso, su Dio, e sulla vita. Ci sono delle parole che guariscono, ma quelle non le dicono gli psicologi… perché fanno il proprio lavoro, e niente di più. Non hanno un amore reale, per il paziente, hanno solo una certa simpatia da professionisti…e tutto sommato sono lontani dal poter capire quello che gli viene raccontato.

    Un abbraccio tenero…

  5. 14395
    rossana -

    Beppino,
    essendomi sottoposta per circa sei anni a una dolorosa psicanalisi, che mi ha permesso di tornare alla normalità dopo essere stata seriamente ammalata per più di cinque anni, mi sembra di poter condividere con cognizione di causa il tuo ultimo commento.

    paradossalmente, sono stata spinta a reagire, quindi favorita nella volontà di guarire, dal senso del dovere nei confronti di un figlio. a volte una motivazione percepita come importante può essere di grande aiuto per raggiungere un decente equilibrio, anche se forse mai del tutto cristallizzato.

    abbraccio ricambiato con tenerezza.

  6. 14396
    Beppino -

    Essere ipersensibili, è assorbire la personalità altrui, e far suo l’umore dell’altro. Inevitabilmente, quando vado a casa dei miei, che abitano a quattro passi dal mio appartamento, risento subito l’atmosfera che regna lì, e la assorbo. Divento quella, mi riempie. Un’atmosfera tesa mi tende. Risento tutto, e analizzo tutto. Non ho una personalità forte, tipo quella dei miei fratelli. La mia arriva sempre seconda. Sono quello che ascolta, riflette, osserva e analizza. La mia vita interiore è ricca, come la mia fantasia. Però sono agevolmente shockato. Al minimo shock, mi ritiro indietro, divento timido, scappo. E con certe persone sono così: distante, freddo, muto, mentre con altre…sono esuberante, aperto, estroverso. Passo dalla nervosità estrema alla tenerezza in qualche secondo, e viceversa.
    Penso al suicidio, alla vita che vorrei, alla morte dei miei genitori mentre sono tuttora vivi, e trovo vano il vivere perché un giorno finisce tutto.

  7. 14397
    Beppino -

    Mi preparo già ad affrontare il decesso dei miei, e del mio amato cane, come se avessi bisogno di anticipare il dolore da essi prodotto. Anticipare, per superare nel momento giusto, in modo adeguato. Quindi per me la vita è già una forma di lutto, anche se amo intensamente la mia famiglia e il mio cane. Rifletto spesso al fatto che non sono eterni, né io sono eterno.
    A novant’anni o anche prima, mi volgerò indietro, agli anni passati, e penserò: “che vanità…che vita vuota e vana”. Tutto qui, perché per me ci sarebbero volute mille vite. Il contesto mi imprigiona, mi lega ad un tran-tran doloroso e povero di significato. Eppure amo la vita, ma forse troppo. Amo la musica, gli animali. Mi piacciono molte cose effimere. I miei gusti sono semplici. Manca la semplicità in questo mondo storto e pazzo.
    Finora non ho conosciuto l’amore corrisposto, ed è meglio così. Chi vorrebbe sposarsi con un…con una persona come me. Forse il mio cane, sì…^^

    Un abbraccio a tutti.

  8. 14398
    Golem -

    Ma perchè sarebbe vuota la vita solo perchè finisce? Ha senso proprio perchè non è infinita, ma sai che palle se fosse eterna? Se non si accetta questa palese evidenza è chiaro che si vivrá sempre nell’angoscia.
    Tu Beppy ti riempi la testa di preoccupazioni inesistenti, e intanto la vita -che nel frattempo potresti riempire di “vita”- continua il suo corso senza di te. Smettila di fare anche tu l’empatico a tempo pieno. Sembra come ti sentissi in colpa per tutto. Non è possibile, neppure statisticamente. Non sei così “potente”.
    Anche tu come molti casi limite di disagio emotivo osservati su questo forum, mi sembri l’ennesima vittima di famiglie iperreligiose e formalmente ineccepibili ma che nei fatti hanno provocato più castrazioni ai giovani (al maschile quanto al femminile) di quante ne abbia fatte Saddam Hussein ai violentatori e ai sodomiti. Tu non sei “tuo amico”, non hai fiducia in te, e invece sei l’unico di cui dovresti fidare. “Amicati” al più presto e vedrai.

  9. 14399
    Emanuela -

    Ciao Beppino, …a parte che i cani sono gli esseri più amabili di tutti gli altri, per poter amare un’altro essere umano devi prima accettare il tuo bene, amare significa , per me, rendere felice chi ami e viceversa se prima non accetti di farti rendere felice per una carezza, un bacio o semplicemente per un gusto di gelato scelto solo perché piace a te, non godrai di queste gocce di felicità.
    Guarda te stesso da fuori, da un punto di vista diverso senza giudicarti però, tu sei bellissimo così come sei, non perché sei bello per gli altri, ma perché sei tu, esattamente così come sei, tu vali come persona perché hai i capelli arruffati e non te ne importa perché ti piacciono così e se non ti piacciono cambia taglio fai e sii solo come piaci a te stesso, solo quando ti accetterai e valorizzerai così come sei sarai libero. libero dal giudizio di altri , che pensa un pò … si creano un sacco di problemi per colpa del giudizio degli altri esattamente come facevi tu.

  10. 14400
    Emanuela -

    continua …
    Cosa diresti se scoprissi che la tua fragilità emotiva la puoi dominare? Girala a tuo favore sicuramente hai delle attitudini in cui eccelli perché sei ipersensibile , trovala e coltivala e non permettere a nessuno di giudicati.
    A volte un’espressione un pò colorita aiuta!

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