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Dovrei lasciarlo ma lo amo

Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 1 Giugno 2016. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 129 commenti

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  1. 31
    markus -

    …I nostri padri e i nostri nonni, invece, si sposavano e facevano figli a iosa pur non avendo di che sfamarsi a volte.
    Tutti deficienti oggi o qualcosa non torna nella nostra società in cui è sempre più sovente bloccarsi di fronte all’evento più naturale del mondo ?
    In ultimo: “chi ama (veramente) resta”
    D’accordissimo: “non si lascia chi si ama”

  2. 32
    maria grazia -

    markus
    una volta ci si sposava molto giovani e si sfornavano figli a valanga perchè TE LO IMPONEVANO la società, le convenzioni, la famiglia di origine, ecc… e dietro alla figliolanza numerosa c’era una specifica esigenza contingente: quella di fornirsi di manodopera gratuita o a “basso costo” da poter poi far lavorare nelle terre o nelle aziende di famiglia. Oggi, per tanti motivi ( anche sociali, economici e politici ) quel sistema si è scardinato e a sposarsi e a fare figli sono rimasti perloppiù coloro che lo fanno per reale desiderio e convinzione e non solo per conformarsi a una consuetudine. O perlomeno, coloro che ci credono IN QUEL MOMENTO ( salvo pentirsene in una seconda fase). Se da una parte tutto questo contribuisce al drastico calo delle nascite, è anche vero però che in questo modo i figli li concepisce solo chi li vuole realmente e in questa maniera i bambini, salvo casi estremi di maltrattamenti o stragi familiari, saranno più curati e seguiti rispetto a quelli del passato e riceveranno più affetto, essendo figli non “imposti” ma desiderati.
    Per quanto riguarda i nostri moti istintivi, questi purtroppo non saranno mai controllabili e arginabili del tutto perchè sono una componente imprescindibile del nostro essere, anche nel più evoluto e illuminato degli individui. Ma i più risolti di noi, riescono perlomeno a “limitare i danni” della compresenza dei moti istintuali nella nostra personalità ed esistenza quotidiana. Il che è già un traguardo non da poco, considerata la complessità e talvolta la “brutalità” dell’ epoca in cui viviamo.

  3. 33
    Golem -

    Markus, io parlo spesso degli istinti perche questi NON sono visibili al livello della coscienza, ma ne determinano le scelte, molto piú di quanto pensiamo. Il ragionamemto di Giuli è elementare, le piace il ragazzo, per una serie di motivi che forse non conosce bene neppure lei ma che tuttavia contengono sicuramente una forte componente istintuale. Oggi Giuli sta facendo due conti sulla sua vita e su quello che ritiene possa relizzarla come donna e come persona. Tra queste c’é il desiderio di maternità, che é istintintiva ovviamente, ma che viene “regolata” dalla ragione e dalle norme sociali dove certe esigenze si manifestano. Tutta la storia dell’umanità è caratterizzata dall’emergere della coscienza sociale via via semprs poù elaborata e complesssa che tenta di incanalare le spinte primordiali. Quindi é logico che Giuli volesse un figlio da un uomo che le piace, da realizzarsi ovvuamente secondo le norme sociali che ne “benedica” le modalità. Ma il punto non è questo. Il punto è che Giuli decide che lascerà questo ragazzo, che dice di “amare”, perchè non trova una risposta alla soddisfazione di una sua importante esigenza. Ma lei non ama questo, ragazzo e non ne è riamata , almeno secondo le mie ormai stranote teorie. Stanno bene insieme, si vogliono bene, ma OGNUNO PENSA PER SÈ.
    L’amore prevede che si sia creata una tale inttesa inellettuale tra i due che non si dovrebbe neppure giungere a questo bivio, perchw se vi si arriva è evidente che manca un bel oezxo fo conoscenza dell’altro. E cosa “ami” se non conosci?
    Lo lascerà amandolo? No, lo lascerà e basta. Quando arrivi ad amare VERAMENTE (e ad essere riamato allo stesso modo) non puoi lasciare un amore del genere per…realizzarti, perchè sei già realizzato.
    Ma capisco che non è facile comprendere questo concetto “altro” dell’amore, giacchè lo star bene insieme e la soddisfazione sessuale sono indicatori spesso sufficienti per usare quel termine. Ma sono ingannevoli, perché indirizzati da istanze “elementati” come quelle di cui abbiamo parlato, e non dalla “fusione” di due menti e di due cuori, istanze quelle destinate a cambiate nel tempo. >>>

  4. 34
    rossana -

    Markus,
    “E il compagno di Giuli89 non é “il migliore”, ma solo un uomo con determinate caratteristiche fisiche e caratteriale per il quale questa donna prova un sentimento.” – questo è per me il punto cruciale: un sentimento, non puri e semplici, incontrollati ormoni!

    i propri innamoramenti hanno diritto di cittadinanza; quelli altrui, invece, non sono che droga mentale. tutti burattini, specialmente le donne che amano chi E’ e non chi HA (pronto a garantire casa, famiglia e affini). Mezzi, non fini!

    non so come sceglierà Giuli, ma di certo sta facendo del suo meglio per conciliare istinto e raziocinio, come fanno quasi tutte le persone che hanno raggiunto un minimo di maturità, almeno all’età di essere abilitate al voto.

    concordo con quasi tutto quello che hai scritto negli ultimi post.

  5. 35
    Golem -

    >>>
    E per Giuli le cose sono già cambiate come vedi, di fronte ad una richiesta che se ci fosse stata quell’intesa di cui parlavo non avrebbe avuto bisogno neppure di essere discussa. Il volere o il non volere un figlio sarebbe stata una decisione all’unisono, che non prevedeva “sacrifici” da nessuno dei due, e che si sarebbe concretizzata o meno senza traumi né rotture.
    Per chiudere, Markus, i nostri padri e madri facevano figli a iosa per ragioni economiche e socio-culturali che oggi non esistono più, compresa la banale mancanza di metodi anticoncezionali sicuri, ma se pensi che prima si “amassero” più di oggi temo che saresti sorpreso dallo scoprire che c’era molta meno consapevolezza di oggi in quel senso, quando pensi che oggi ce n’è ancora poca sul vero significato delle relazioni amorose. Allora c’erano più molti più vincoli sociali e morali che davano l’impressione che ci fosse armonia, ma quei vincoli erano il contrario della possibilitá di esercitare il libero arbitrio, quindi di operare scelte consapevoli, e l’ordine familiare era condizionato GENERALMENTE da relazioni di dipendenza della donna verso l’uomo, e non dalla “intesa” tra i due, seppure questa c’era realmente in rari casi, più rari di oggi secondo me. In ogni caso una differenza abissale rispetto a quello che io immagino essere un reale rapporto d’amore.

  6. 36
    markus -

    Golem:
    “…Il ragionamemto di Giuli è elementare, le piace il ragazzo, per una serie di motivi che forse non conosce bene neppure lei ma che tuttavia contengono sicuramente una forte componente istintuale…”
    Scusa Golem ma chi lo dice questo ? Tu !
    Sei sicuro che lo dica e lo pensi anche lei ?
    Ma scusa un attimo una donna di 27 anni, che sta insieme ad un ragazzo da quattro, forse non conosce bene i motivi per cui le piace ?
    E poi chi lo dice che è logico volere un figlio da un uomo (o una donna a questo punto) che ci piacciono ?
    Per desiderare un figlio da un’altra persona credo che servano una serie di altri componenti che non siano solo quelli del “mi piace”.
    “Credo” che probabilmente saranno necessarie altre basi che possano far si che quell’uomo (o quella donna) possa essere genitori dei nostri figli.
    Da qui la differenza del “migliore” geneticamente che normalmente sceglie la natura.
    La natura caro Golem, è anche quella che fa si che un cucciolo di animale nato imperfetto venga abbandonato dalla madre per un discorso di selezione naturale. Cosa che tra gli “umani” non avviene. L’istinto del migliore qui non vale. E anche un povero bambino che nasce con problemi, verrà accudito e cresciuto probabilmente con più amore di quello che si riverserebbe verso un bambino sano.
    Da cio che scrive giuli, e si evince soprattutto nel suo post n. 7, attualmente non è cambiato un bel nulla.
    Lei si trova solo al centro di un dibattimento interiore, alimentato dai suoi desideri di famiglia non corrisposti, almeno attualmente dal compagno che comunque ama.
    Scusa Golem, se te lo dico, ma se sia lei che il compagno volessero matrimonio e figli, ma lei non amasse il proprio compagno, il problema non si porrebbe.
    Tu la fai troppo semplice Golem, o meglio, interpreti il ruolo di coppia ed eventualmente di desiderio di figli verso una persona come un qualcosa di stabilito dalla natura, dall’ istinto. Ergo: a me piace una donna, a te piace un uomo, ne sono attratto ma non si sa perché. Magari è un deficiente o una deficiente, ma io non posso farci nulla perché è la natura che decide per me.
    Ma non è così Golem: io istintivamente posso essere attratto da donne alte e bionde perché secondo te il mio dna naturale mi obbliga a quella scelta. Ma non tieni presente che invece potrei essere attratto da una donna bassa e grassa solo perché ha un modo di parlare che stimola la mia fantasia. E che che non potrei conoscere se non sentissi la sua voce.
    In…

  7. 37
    markus -

    ..di cio che scrivi nei tuoi ultimi post mi trovi in sintonia solo quando scrivi questa frase: “..Quando arrivi ad amare VERAMENTE (e ad essere riamato allo stesso modo) non puoi lasciare un amore del genere per…realizzarti, perchè sei già realizzato…”
    Verissimo, ma nonostante ciò qualche dubbio lo avrai sempre. Come dicevano i nostri antenati che un po’ di sale in zucca lo avevano “…si conosce bene una persona quando avrai mangiato insieme a lei un quintale di sale…”
    I nostri antenati si, quelli che secondo il tuo pensiero (ma anche quello di maria grazia)facevano figli a iosa per ragioni economiche e culturali, nonché per forza lavoro, o per mancanza di metodi anticoncezionali.
    Li non prevaleva l’istinto, bensi la ragione, o la tecnologia mancante.
    Non posso approvare il tuo pensiero soprattutto quando sostieni che all’epoca dei nostri nonni c’era mancanza di scelte consapevoli riguardo le scelte amorose.
    Scusa sai, ma fermo restando le problematiche dell’epoca, la possibile mancanza di armonia in qualche coppia e anche, se vogliamo doveri morali e sociali, non avallo proprio il fatto che ci fosse meno sentimento.
    Il sentimento caro Golem è carente nella nostra epoca. E lo si vede chiaramente anche nei rapporti non di coppia, come l’amicizia, ad esempio che oggi è contemplata come quella su Facebook.
    No Golem, una cosa è certa. Molta più libertà sicuramente al giorno d’oggi senza dubbio. Ma sentimento zero. Non possiamo mettere in dubbio una cosa certa della vita di oggi.

    Un piccolo accenno al post n. 34 di Rossana. Forse mi trovo in sintonia con lei, non lo so.
    Certo è che non posso contestare due sue semplici frasi:
    “…questo è per me il punto cruciale: un sentimento, non puri e semplici, incontrollati ormoni!…”

    “…non so come sceglierà Giuli, ma di certo sta facendo del suo meglio per conciliare istinto e raziocinio, come fanno quasi tutte le persone che hanno raggiunto un minimo di maturità,….”

  8. 38
    Golem -

    “E il compagno di Giuli89 non é “il migliore”, ma solo un uomo con determinate caratteristiche fisiche e caratteriale per il quale questa donna prova un sentimento.”

    E da dove nasce quel sentimento? Dal fatto che è uno qualunque per cui è “partito” il sentimento?
    È chiaro che quell’uomo è il “migliore” perché al momento raccoglie in se quei parametri che “stimolano” i sentimenti.
    Probabilmente nel mondo ce ne saranno altri duecento “meglio” dell’attuale, ma valli a incontrare. In ogni caso il “sentimento” di Giuli è nato certamente da attrazioni che le hanno smosso il sangue, e attivato il sentimento, che è comunque istinto sessuale stramoralizzato o romanticizzato dalla cultura, ma DOPO casomai, con l’ossitocina. E poi, alla fine, il “sangue” chi lo smuove? L’ormone di mamma Natura, come sempre.

    Un uomo o una donna ci mettono tre secondi a sapere se “piace” un potenziale partner. Lo fanno col sentimento? Purtroppo no: lo fanno coi SENSI, come succede quando facciamo un qualunque investimento. Valutiamo i pro e i contro, e se il risultato è positivo ci si…innamora.
    Siamo fatti di chimica, e se una pastiglia di psicofarmaci ci cambia la vita, figuriamoci se non lo può fare la dopamina che è a chilometro zero.

    Piccola enciclopedia popolare.
    Gli ormoni dell’ammore.

    “Feniletilamina (PEA), dopamina, noradrenalina
    È una sostanza chimica stimolante, la vera responsabile dello stato euforico e della trepidazione caratteristici degli innamorati, stimola la libido ed è alla base dell’atteggiamento positivo che la maggior parte di noi sperimenta all’inizio di un rapporto amoroso. Ad alti livelli può dare gli stessi effetti delle anfetamine (agiscono sugli stessi recettori). Dopo il culmine dei primi mesi il suo effetto comincia gradualmente a scemare. La coppia è pronta per passare alla fase successiva dell’amore, dove il legame affettivo è stabilizzato dall’ossitocina, ormone prodotto specialmente durante l’allattamento”.

  9. 39
    camy -

    lascia perdere markus, ragionare con golem è come voler ragionare con un mulo (o anche un muro): è assolutamente inutile spreco di energie, non vuole capire altri punti di vista, per lui esiste solo questa sua spiegazione fantascientifica dovuta solo ed esclusivamente al fatto che lui ha avuto bisogno di giustificarsi un innamoramento passato della moglie, verso un uomo che per lui non valeva nulla, e non si capacita di come sua moglie possa essersene innamorata all’epoca, ed ecco tutta sta tiritera che propina come l’olio di ricino a ogni possibilità di infilarla in una nuova lettera, e stavolta è stato imbeccato da te. negare questa sua tiritera per lui equivarrebbe ad ammettere che sua moglie ha amato un altro che non era lui, nella sua vita, e questo lui non può accettarlo.

  10. 40
    markus -

    Golem, post n. 38….
    Ma dai Golem…cosa dici????
    Ma quale migliore il compagno di giuli ma quale migliore….ma quale ossitocina!!!!
    Il compagno di giuli é un uomo normale, o non normale per il quale giuli prova un sentimento. Perché con lui si trova bene, perché probabilmente condivide con lei molte idee, perché la fa ridere, perché si diverte insieme a lei, perché a loro piace mangiare le stesse cose, perché tifano per la stessa squadra di calcio, perché hanno amici in comune, perché a letto condividono le stesse fantasie. Devo continuare Golem?
    Ma di tutto questo la natura che ne sa?
    E non confondere il tre secondi per i quali uno di accorge di essere attratto per una donna o un uomo. Può essere un falso allarme! Ti accorgi che una persona ti attrae perché ben vestita. Magari una donna con i tacchi alti che sembra ti atteagga. Poi magari si toglie le scarpe e ti accorgi che ha i piedi storti che a te notoriamente fanno schifo!!!!
    E allora i tre secondi di mamma Natura si vanno a far benedire!
    Non é detto che il sentimento nasce da attrazioni che smuovono il sangue. Forse per gli uomini é così. Per le donne no. Un uomo se non é attratto fisicamente da una donna c’e’ ben poco da fare. Per una donna no. Le emozioni, i sentimenti la fanno da padrone. E per una donna il sentimento cambia la storia dell’attrazione fisica. Ma di cosa vogliamo parlare? Vogliamo rovesciare il mondo nel 2016? Il mondo già esisteva milioni di anni fa e non siamo noi a cambiarlo.
    Ma secondo te, tua moglie si innamorò del portoghese perché era il migliore? O perché glielo imponeva la natura? Ma che? Magari a lei quello scricciolo sosia brutto del fratello di benigni non la smuoveva per nulla dal punto di vista fisico. Però….pero’…magari la faceva ridere ed era simpatico.
    Mi ricordo anni fa un consiglio che mi davano i ragazzi più grandi che sapevano “agganciare” le belle donne: …”prima di tutto le devi far ridere…”
    Mamma natura comica!!! Forse c’e’ anche questo!

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