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Con la fine di un amore inizia un’opportunità

di Andrea 1974
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 21 Agosto 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 1.285 commenti

Pagine: 1 5 6 7 8 9 129

  1. 61
    nasone12 -

    ciao Antonio

    a parte che la persona del primo topic al quale ti allinei non è stata lasciata, ma ha lasciato, in secondo luogo non dice di essere tormentata dai sensi di colpa ma semplicemente sembra che non abbia capito bene neanche lei perchè ha lasciato il suo ex.

    L’abbandono è sempre indice di cambiamento ? Beh a volte è indice di paure inespresse e di poca fiducia in se stessi.
    Il desiderio di cambiamento spesso non ha niente a che vedere con il partner, solo che lui è il bersaglio più facile.
    Ci sono tante persone che hanno mandato a quel paese la storia della loro vita e poi si sono pentite nel tempo. Il coraggio a volte non è abbandonare, quello è facile anche se brutale, ma tenere vivo un rapporto senza caricarlo di tensioni che non lo riguardano.

    Inoltre io credo che soffrire non sia un taboo, ma una fase necessaria. Se hai amato, poi soffri è normale. Perchè negarselo?
    Dici che la tua storia di 10 mesi è finita senza un perchè. Guarda che per quanto scomodi i perchè ci sono sempre…la gente non si comporta mai senza una ragione.

  2. 62
    giulietta -

    La persona giusta è quella con cui stai bene e che ti fa stare bene con te stesso. Quella che ti ama per quello che sei, ti capisce nel profondo e vuole solo il tuo bene. Quella con cui condividere pensieri e sogni. Se chi ti sta accanto ti fa stare male con te stesso, se non ti capisce e ti mette in discussione e ti fa entrare in crisi con la persona che sei, se ingigantisce le tue paure e insicurezze, ti colpevolizza invece di starti accanto….allora non è la persona giusta. Questo almeno è quello che penso…Devi sentire che ti scoppia il cuore e pensare:come sono fortunato, voglio questa persona accanto a me per sempre…è l’unica che voglio. Non è chi ti sta accanto a doverti rendere totalmente felice…la tua serenità dipende innanzitutto da te stesso…se tu non ti ami non potrà farlo un altro…però nel rapporto con un’altra persona devi sentirti felice…deve essere fonte di gioia non di sofferenza o frustrazione. Quando dico complertamente felice…intendo con l’altro, nella coppia…non completamente felice nella vita. Posso essere infelice, avere problemi, ma nella coppia voglio trovare la mia oasi di pace, una persona che mi ama e mi capisce e non una che mi giudica e mi colpevolizza. Allora forse non è la persona giusta perchè, per quanto mi ami, mi fa sentire a disagio con me stessa…mi fa sentire sbagliata e inadeguata, mentre cerco solo comprensione e affetto.

  3. 63
    Andrea -

    Cara Giulietta, magari fosse così facile!

    Credo che ormai nella società moderna con tante e tali “distrazioni” provenienti dall’esterno l’amore vero e puro forse è diventata merce rara.
    Purtroppo oggi vedo che nelle unioni prima o poi uno o l’altro comincia a guardarsi intorno per vedere se c’è di meglio.
    Ti ama? mmmh… magari è un pò povero, vediamo se c’è uno che mi ami e che abbia pure i soldi…

    Ha i soldi…mmmh, quello mi sorride e mi fa i complimenti, forse è lui quello che cerco!

    Mi ama e farebbe di tutto per me? mmmmh… però ha i fianchi un pò larghi, di certo quella fi.. è meglio per me!

    Salvo poi, una volta fatto il patatrac, darsi mille volte del co....../a per avere rovinato la più bella cosa mai capitataci.

  4. 64
    paolo -

    ciao Andrea,sono appena uscito dalla mia prima storia d’amore(ho 17 anni). Seppur sia durata 8 mesi e mezzo, è comunque stata molto intensa.Ho provato per la prima volta cosa significa davvero essere innamorati ed è davvero bello condividere la propria vita con un’altra persona, ma ahimè è finita e tutto ciò k hai espresso nel tuo primo messaggio(la storia del cammino ecc.)è ciò k sento dentro. Mi è abbastanza servito ciò k hai scritto, però continuo ad avere paura, paura di andare avanti di perdere quella persona, k essendo stata la mia migliore amica per due anni,ho visto crescere.
    Spero che te capisca ciò k sto provando ora.
    Se mi potresti dare qualche dritta o comunque qualche consiglio su come reagire, perchè è un mondo ancora un pò buio per me..anche se sarò l’ennesimo a dirlo, complimenti per le tue risposte davvero molto incisive e significative..
    Grazie

  5. 65
    biba -

    Quello che ho capito dalla fine della mia storia durata 3 anni con un uomo è che da subito capiamo quali sono i limiti di tale storia e non vogliamo vederli perchè in quel momento non ci fa comodo!!!Credo che ascoltare il nostro”sentire”ci risparmierebbe molte soffereze…ma non sempre siamo disposti ad accettare la verità.per 3 anni ho sentito nel mio cuore che lui era ancora innamorato della sua ex e sapevo benissimo che stava con me solamente x colmare un vuoto.Non volevo vedere non volevo credere e soprattutto non volevo essere sola.Ho accettato bugie e ho accettato il suo amore “indifferente”senza ascoltare la mia vocina interiore che mi spronava a dire BASTA.Ero corrosa dalla gelosia di non sentirlo mai abbastanza mio ma dopo le sue lusinghiere rassicurazioni mi dicevo che la mia vocina sbagliava e così è andata avanti x 3 anni..anni veramente pazzeschi dove la mia autostima perdeva sempre più colpi fino alla sua quasi distruzione.Alla fine di questo rapporto così tormentato che mi aveva tolto un sacco di energie lui mi ha lasciata ..ovviamente.Il risultato è che lui è tornato dalla sua ex molto più innamorato di prima e che di questo tempo con me non gli resta niente.Il mio commento è questo:dobbiamo imparare ad ascoltare le nostre sensazioni e il nostro sentire perchè ci guida nella strada giusta e rendersi conto che non si è quasi mai vittime ma che il nostro fallimento lo abbiamo costruito da soli.Rendersi conto di questo è il primo passo x ritrovarci più sereni e meno delusi.Siamo sempre responsabili degli sviluppi della nostra vita.

  6. 66
    MarcoM -

    Ciao Biba

    ho letto la tua lettera che mi ha commosso: se fossi una donna, sarei in lacrime ma essendo un uomo…..

    Hai scritto una sacrosanta verità.
    In alcuni momenti della nostra vita ci fissiamo per una persona sapendo, in fondo al cuore, che non è la persona adatta a noi (vale non solo negli affetti).

    Forse ci soddisfa un bisogno particolare, forse ci crea una illusione ma sappiamo in partenza e lo sentiamo nel cuore che stiamo sbagliando,…. eppure non riusciamo a fermarci! Ma perchè? (XX mi autocensuro!!!!)
    Tanto alla fine andrà male e lo sappiamo!

    Ci sono molti momenti in cui non siamo in grado di essere onesti con noi stessi, che è la cosa piu’ difficile del mondo.
    Se ci guardiamo allo specchio, quante volte possiamo in franchezza, dire ” si, sto facendo la cosa giusta, sto seguendo quello che è giusto per me, chi sono, sono onesto,rispetto gli altri, cosa voglio, quanto sono disposto a pagare per ottenerlo?”
    Il tutto con estrema trasparenza e lealtà!
    (Esclusi gli egocentrici che sono falsi x definizione, ndr)

    Ma sopratutto. quante volte ci poniamo queste domande?

    Siamo deboli (almeno chi scrive qui) e sensibili. Spesso, accettiamo compromessi, talvolta allucinanti, magari per avere qualche briciolo di affetto.
    Per non perdere quel poco che abbiamo ottenuto siamo disposti a essere anche tappetini, sapendo che comunque la strada, alla fine, portera’ molto piu’ dolore delle briciole di gioia ottenute?

    Me lo chiedo spesso ultimamente.

    Quando si sta bene e “parzialmente” felici, non si ha ne tempo e ne voglia di vedere nella propria anima… molto piu’ facile mentire a se stessi, dire che va bene così..

    Nei periodi di sofferenza, invece, quando si sta male da piegarsi sotto al lavandino a piangere, quei pochi che hanno coraggio possono specchiarsi e trovarsi a tu per tu con se stessi.
    La prima volta che accade è dolorosissimo. Io lo ricordo come fosse oggi. Avevo 30 anni, da poco. Tutto il mio mondo era crollato!! Ma in realtà non era quello che volevo, 30 anni buttati per un falso progetto di vita che apparteneva ad altri e non a me!!!!

    Con l’esperienza si imparano tante cose ma, almeno per me, non sempre si riesce a essere costantemente onesti con se stessi.

    Purtroppo anche io ho vissuto un ultimo anno, forse piu’, di menzogne con me stesso e con le menzogne delle persone che amavo e a cui ho aperto il mio cuore.
    Ora mi trovo di fronte a quel(c.xx.) di specchio a farmi quelle domande a cui non ho risposte! Pazienza, mi dico, ancora un po’ di tempo e arriveranno!
    E potrò di nuovo a vivere da uomo… e non da pupazzo
    (Pupazzo= uomo falso, che non ha anima, che non ha dubbi, che non ha idee, che non sa soffrire, che non ha la consapevolezza di se stesso).

    Biba: quando scrivi “dobbiamo imparare ad ascoltare le nostre sensazioni….” non è facile, io lo avevo imparato e, purtroppo per me, dimenticato.

    Tra un po’ inizierà una nuova opportunità!

    Una buona notte a tutti

    MarcoM

  7. 67
    ippocampo -

    Quanto condivido cio’ke hai scritto!Ma a volte,quando ci si ferma in quel percorso e lucidamente ragioni,senza la disperazione di restare soli,e capisci i tuoi errori e ke cio’ che hai fatto appartiene ad una immaturita’ interiore sentimentale,allora non puoi fare spallucce,ma correre a riprendertela,cercare di far capire che non e’ cosi’ e se poi il bivio che prende e’ diverso dal tuo,e allora ci vuole l’EGOISMO UMANO!Ci sto tentando, quanto e’ difficile, ma devo farlo perche’ ci credo troppo in questa ragazza…..POI tutto andra’ come deve andare, ma per ora IL DESTINO non lo aspetto!

  8. 68
    biba -

    ciao Marco..ho terminato ora di leggere la tua opinione e devo dire che sentire che un uomo la pensa così mi rincuora…sento di essere meno sola e più compresa insomma un pò in famiglia.Ti devo dire che comunque sceglierei sempre me stessa e le persone sensibili e trasparenti come me perchè le persone che non sanno dare non sanno ricevere.Sono certa che un giorno arriverà la mia felicità e anche la tua.

  9. 69
    Andrea -

    Ippocampo, solo tu puoi sapere.
    Ma se il riparare ai tuoi errori significa modificare il tuo essere per adeguarti ai suoi desideri, al suo modo di intendere il proprio partner sappi che stai sbagliando.
    Il rapporto si deve basare su due persone che riconoscono nell’altro un’altra persona e “semplicemente” la amano.

    Se cerchiamo di cambiare noi stessi o il partner stiamo semplicemente sbagliando; E ogni cosa che si fa in tal senso sarà poi come un castello di carte che crollerà senza far rumore ma che si disintegrerà completamente.
    Due persone sanno già da subito se stanno bene insieme oppure no, se avranno un futuro oppure no. Troppo spesso si assiste ad un rimandare l’inevitabile e quando succede si è li a recriminare o ad accendersi in false speranze…

    Di una cosa son certo, ognuno sa dentro di se la risposta; basta ascoltarla! (… e state tranquilli che non è quella “sbajata”) 🙂

  10. 70
    MarcoM -

    Ciao

    Biba: la vita non è sempre lineare. Nel corso degli anni si passano molte fasi, spesso imposte dalle circostanze esterne.
    La mia vera crisi in cui mi sono messo per la prima volta di fronte a me stesso è stata 10 anni fa, durissima (vivevo una identità, valori etc. voluti da altri ma non da me), un anno di completa agonia ma poi sono rinato diverso…abbruttito ma almeno mi piacevo.Mi vedevo!
    Ma non sempre si riesce a mantenere nel tempo la coerenza e quella onestà.

    Per quello che mi riguarda, da oltre un anno, causa emergenza, avevo iniziato piano piano a mentire a me stesso, a non vedere i segnali che dava il mio corpo, il mio comportamento…non ero piu’ io!. Avevo perso l’identità, il mio cammino. Arriva la crisi e crisi forte ma dopo qualche mese di sofferenza (perchè fa male guardarsi dentro)… sto riacquistando me stesso, almeno sto trovando il cammino…
    Mi si e’ riaperto un mondo a colori dopo mesi di grigiume… una nuova rivelazione, come 10 anni fa.

    Ti dico la verità, ho perso molto, sopratutto in termini di affetto e “salute” ma mi sto riavvicinando a mio vero io… e sto di giorno in giorno … sempre meglio (consapevolezza).

    Ippocampo:

    non si tratta di fare spallucce. Per grazia di D.. non ho mai avuto paura di stare solo, anzi… serve stare soli, le crisi di identità si affrontano da soli.
    Ma si fanno nuove esperienze, si conosce gente nuova, si cresce!

    Per il mio affetto perso ormai è tardi, la consapevolezza acquisita è arrivata dopo 3 mesi, ho capito i miei errori con lei, ho capito che l’avevo trascurata x i miei problemi.
    Non solo, ho fatto del male (inconsapevolmente) alle persone che mi stavano vicino.
    Le voglio ancora bene, la ricordo volentieri… ma (a malincuore) fa parte del mio passato.

    Lo diceva il mio oroscopo che i periodi bui finivano con novembre!!!!!…interminabili giorni.

    Mi sento come Calimero quando esce dalla lavatrice…tutto bianco, o quasi 🙂

    Sermone della sera:

    Che la voglia di cercare la felicità non vi abbandoni, credeteci,la fortuna è dietro l’angolo.
    Non dimenticate il passato, fa parte di voi. Assorbitelo,assaporatelo, fate che arricchisca la vostra esperienza, il vostro sentimento, la capacità di amare… non si finisce mai da imparare, dagli altri ma sopratutto da se stessi..
    Il dolore è un bravo insegnante.

    Siate voi stessi, non l’immagine voluta da altri, non forzate la vita e i sentimenti, lasciate scorrere.
    L’Amore è un fluido magico che abbraccia, non fugge.

    (ho sbagliato professione? predicatore?…..naaaaaaaaa!!)

    Ciao Amici e buonanotte

    MarcoM

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