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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 21.313 commenti

Pagine: 1 222 223 224 225 226 2.132

  1. 2231
    suzanne -

    Markus, il mio ragionamento non era esattamente questo. Il nostro modo di amare evolve, muta, perché cambiamo noi e al contempo le nostre aspettative e priorità. Pertanto non è detto che ci innamoreremmo ad ogni età e in ogni situazione della stessa persona, o comunque, nonostante il primo forte impatto, potrebbe non durare. Altro discorso concerne l’evolversi dei sentimenti per una stessa persona ma, anche in questo caso, sono possibilista. Le situazioni della vita possono essere davvero molteplici; alcune ti conducono a radicali cambiamenti e non sempre coincidono con quelli del partner. Così come Golem sa di aver risolto la sua crisi matrimoniale, io so con altrettanta certezza che ho amato per tredici anni un ragazzo, ma la storia è terminata ugualmente. Perché? Bé, molto complesso da spiegare; riassumendo in estrema sintesi, siamo cresciuti diversamente, e non siamo riusciti a far evolvere nella stessa direzione la nostra storia. A parte questo, rimane una delle persone più importanti della mia vita. La definiresti mutevolezza? In parte lo è, ma spesso i soli sentimenti non bastano. In ogni caso credo che i miei sentimenti mutino molto poco nel tempo; i miei affetti più cari me li porto dietro da anni, però non mi accontento di situazioni che non mi rappresentano. E comunque, in questo caso specifico, ero io a sapere quello che volevo, lui un po’ meno…

  2. 2232
    Piccolastella78 -

    L’amore che desidera il bene per sé stesso è detto amore possessivo. L’amore che offre il bene è detto amore oblativo o dilezione. Nel primo caso la persona che ama cerca il proprio bene; nel secondo caso la persona che ama cerca il bene della persona amata.

    Amore di desiderio e amore di dilezione oblativa non si escludono a vicenda, possono benissimo coesistere in un medesimo atto. Però non è detto che essi naturalmente e sempre si edifichino a vicenda; possono anche non collaborare e crearsi vicendevoli difficoltà: in particolare, il desiderio, fortemente tentato di egoismo, molte volte insidia e distrugge l’oblazione verso gli altri e anche verso Dio.

    L’amore oblativo può dirigersi verso una persona senza che questa lo ricambi: Cristo sulla croce ha amato anche i suoi persecutori. Tale è anche il pregare per la conversione dei peccatori o di un marito infedele o di un figlio ingrato, e così via dicendo, sempre alla ricerca, in Dio, del bene dell’altro.

    Però può anche essere ricambiato; anzi, chiede e suscita lo scambio e la risposta: e quando ciò si verifica in modo consapevole ai due, abbiamo – per esempio – l’amore di “amicizia”, che è uno dei più grandi doni del vivere umano. Santa notte.

  3. 2233
    markus -

    Ciao Suzanne
    Parli di aver amato un ragazzo per tredici anni. Non specifichi quanti anni avevi all’epoca., ma precisi che non eri tu a non sapere cosa volevi.
    Scrivi che i tuoi sentimenti mutano poco nel tempo e che ti porti dietro da anni gli affetti più cari. Scrivi inoltre che il ragazzo dei tredici anni rimane una delle persone più importanti della tua vita.
    Non ti conosco e non ho la presunzione di conoscerti, ma da quanto scrivi non mi sembri una persona incline alla mutevolezza. Posso sbagliarmi ovviamente.
    Quando scrivi che ad ogni età e in ogni situazione non ci innamoreremmo della stessa persona mi trovi sostanzialmente d’accordo. Vale infatti quanto ho scritto sul fatto che troppo spesso, soprattutto in giovane età, non si conosce se stessi e non si sa cosa di vuole.
    Mi fa piacere ancora una volta riscontrarti con delle idee piuttosto chiare. Cosa rara al giorno d’oggi.

  4. 2234
    suzanne -

    Ciao Markus, l’ho conosciuto al primo anno di università, quindi eravamo entrambi piuttosto giovani. Siamo cresciuti insieme e abbiamo sempre avuto un’intesa mentale perfetta; l’ho sempre considerato la mia versione al maschile, per quanto fossimo sulla stessa lunghezza d’onda. Crescere però significa affrontare tanti cambiamenti: la fine degli studi, capire cosa si vuole diventare, mettersi in gioco, pur tra paure e incertezze. Anche una relazione deve trovare nuovi spazi e modalità diverse di esprimersi, ma noi siamo rimasti cristallizzati in un legame in un certo senso insensibile allo scorrere del tempo. Io ho iniziato a sentirmi “scollata”, come se la mia vita sentimentale non fosse più in linea con tutto il resto. Ho atteso e provato svariate volte a svoltare, ma lui era rimasto ingabbiato in un immobilismo a tratti sconcertante. Pian piano ho perso fiducia nella nostra storia, seppur la stima e l’affetto nei suoi confronti non siano mai scemati. Ti assicuro che è stata dura prendere una decisione e andare avanti, ma a volte sembra non ci siano altre scelte. Comunque, sono successe poi molte altre cose nel giro di poco tempo, ma ora credo di avere un altro modo di amare, né migliore, né peggiore, semplicemente diverso. Non so se definirmi mutevole o meno; a volte anzi mi sento refrattaria a qualsiasi cambiamento…ma sono anche piena di contraddizioni. Scusa se ti ho tediato, di solito non amo parlare delle mie faccende personali, ma è inevitabile in questi frangenti partire dall’analisi delle nostre esperienze per giungere a riflessioni più generiche.

  5. 2235
    Acquapura -

    Markus, sull’importanza di impegnarsi per mantenere stabile un rapporto, sono perfettamente d’accordo. Si tende in molte occasioni a lasciar perdere o a cercare altre strade non appena si presentano degli ostacoli spesso attribuiti al partner, senza tenere conto che entrambe le parti hanno un ruolo preciso nella relazione e quindi nel suo successo o allentamento …È anche vero che non è facile essere costanti e tenere fede ad un impegno preso con l’altro, ma soprattutto con noi stessi, perché come dice Suzy, alcune circostanze esterne o momenti della vita possono modificare il nostro stato d’animo creando nuove e diverse esigenze a cui non sempre il partner riesce a rispondere in modo adeguato.Lo sforzo reciproco di adattamento all’altro deve essere biunivoco, perché se uno dei due cede, la relazione lentamente si spegne e non si trovano più le motivazioni sufficienti per portarla avanti. Un amore durato 13 anni come quello di Suzy è’ stato senz’altro un sentimento autentico che poi però si è’ interrotto o meglio è mutato (in quanto Suzy ritiene questo ragazzo ancora una persona molto importante per la sua vita)per sopraggiunte divergenze, prima evidentemente non presenti o non così marcate. Pertanto l’amore vero, a mio parere, non è connotato necessariamente da caratteristiche di “eternità” o “presenza costante “, anche se , evidentemente, non può essere nemmeno troppo “sfuggente” in quanto necessità di tempi di conoscenza e condivisione tali da permettere che avvenga uno scambio profondo tra le anime.

  6. 2236
    Acquaviva -

    D. vorrei tanto conoscerti meglio. Vorrei distogliere definitivamente la mia attenzione da M. , una mia antica ossessione. Grazie per avermi salutata oggi mi ha fatto molto piacere scambiare due parole con te. Ti trovo molto simpatico e tanto carino: ho pensato a come incontrarti più spesso perché mi piace parlare con te. Sei un bel tipo e meriti che te lo dicano. Cercherò di venire a pranzo più tardi per casualmente rivederti ed invitarti a bere un caffè…Mi piacerebbe che mi contattassi anche con la scusa di farmi una domanda di lavoro (la mail la puoi dedurre facilmente) oppure dovrò farlo io…ma non so cosa inventarmi…Non è che per caso ti piace nuotare così andiamo insieme a farci delle vasche in pausa pranzo qualche volta?

    Mah, non sono sicura che questa “terapia”alternativa funzioni, temo che sia solo un modo per “cambiare il canale” su una fantasia apparentemente più accessibile, ma pur sempre impossibile, soprattutto per miei vincoli morali autoimposti, nonostante le apparenze…
    Inoltre dovrei/vorrei smetterla con queste distrazioni e cercare di concentrarmi su chi vorrei/dovrei Amare. Ma tutto sommato ho ancora voglia di evadere un po’ .

  7. 2237
    Satana -

    Pccolastella78, sbaglio o non ti si fila manco Gesu’ Cristo?

  8. 2238
    rossana -

    Markus,
    è sempre esistito il bisogno di essere in coppia per rientrare nei condizionamenti sociali che valorizzano maggiormente chi appare realizzato anche nei sentimenti ma negli ultimi anni questa esigenza di apparire è quasi assoluta, persino per i giovanissimi. sembra che, se non si è in due, non si è nessuno.

    è diventato abituale l’iniziale innamorarsi dell’amore, il provare a realizzarlo, magari con la miglior buona volontà, da una base quasi inesistente, senza attendere un forte coinvolgimento emotivo, ritenendo cioé sufficiente una blanda attrazione fisica. persino in banali flirt si usano paroloni, per irrobustirne la consistenza.

    sta prendendo piede l’errore di considerare amore un’infatuazione superficiale, rifiutando di accettare che questa, se non supportata da componenti ben più consistenti, inevitabilmente sfuma in breve tempo.

    in questi casi, molto frequenti, dovuti a immaturità o superficialità di almeno uno dei partner, il “non ti amo più” è ovviamente sempre dietro l’angolo.

    diversi, di solito, gli intensi rapporti fra ragazzi molto giovani. per me i più puri, che si proiettano più sull’essere che sull’avere ma che hanno origine da soggetti ancora non abbastanza maturi, che di conseguenza non possono prevedere chi saranno e cosa vorranno nel loro futuro di adulti. se reggono al giro di boa della maturità di fatto, non quella dei 18 anni, possono dimostrarsi indistruttibili ma nella maggior parte dei casi impongono fratture molto dolorose, nella trasposizione da “amore di coppia” ad “amore di famiglia”.

    ancora diversa la recente difficoltà di apprezzabile trasparenza nel considerare che l’affetto a cui nel tempo è approdato un innamoramento non è, o non è più, forte abbastanza da tenere legati a una persona che si è amata in una diversa fase della propria vita ma dalla quale, per le più diverse ragioni, ci si sente ormai lontani.

    è rarissimo che qualsiasi piccolo o grande amore sia semplice e immutabile!

  9. 2239
    Piccolastella78 -

    Da parte nostra, due disposizioni contribuiscono a farci ricevere più copiosa grazia dai Sacramenti:

    i santi desideri prima di ricevere i Sacramenti,

    ed il fervore nel riceverli.

    a) L’ardente desiderio di ricevere un Sacramento con tutti i suoi frutti, ci apre e ci dilata l’anima. È un’applicazione del principio generale posto da Nostro Signore: “Beati coloro che hanno fame e sete di santità perchè saranno saziati: Beati qui esuriunt et sitiunt justitiam, quoniam ipsi saturabuntur”. Aver fame e sete dell’Eucarestia, della confessione e dell’assoluzione, è un aprire più ampiamente l’anima alle comunicazioni divine; e allora Dio sazierà le nostre anime affamate: “Esurientes implebit bonis”. Siamo dunque, come Daniele, uomini di desiderio e sospiriamo le fonti d’acqua viva che sono i Sacramenti.

    b) Il fervore aumenterà, anche di più, quest’apertura dell’anima, consistendo esso nella disposizione generosa di non rifiutar nulla a Dio, di lasciarlo agire nella pienezza della sua virtù e di collaborare con Lui con tutta la nostra energia. Una tal disposizione approfondisce e dilata l’anima, la rende più atta alle effusioni della grazia, più docile all’azione dello Spirito Santo, che diviene più attiva nel corrispondervi. Da questa mutua collaborazione scaturiscono copiosi frutti di santificazione per noi, e tutte le grazie materiali e spirituali per la nostra felicità, già qui su questa terra e infine nella perfezione dell’Eternità. 🙂

  10. 2240
    Golem -

    “Tanti tesori di intelligenza possono essere investiti al servizio dell’ignoranza, quando il bisogno di illusione è profondo. Credi di volare ma invece sono solo calci nel culo”.

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