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Qualcuno canterebbe “Piccoli problemi di cuore”

di

Cercherò di essere breve, per quanto raccontare un anno pregno sia difficile da raccontare in breve.

Sono Braza, ho 22 e un anno fa ho conosciuto una persona che nel corso di quest’ultimo anno mi ha scombussolato parecchio, nel bene e nel male.

Io e lei ci siamo conosciuti il 30 Aprile 2017 a un evento musicale, circondati da amici e buona musica. Ero convinto per qualche motivo di interessarle e viceversa, se non che la vedo allontanarsi a parlare con un mio amico. Ho avuto altre frequentazioni durante i 3 mesi che loro sono stati insieme, ma nulla di serio, chiacchierate e mezzi flirt, finiva lì. Sebbene anche le altre con cui mi sono frequentato poi stessero assieme ad altri non mi faceva alcun effetto, quando vedevo quella che sarebbe diventata di lì a poco la mia “lei” stare insieme al mio amico, mi crollava il mondo addosso, la tristezza mi pervadeva. Fin quando non ho avuto l’opportunità di concretizzare qualcosa con una certa S. conosciuta in vacanza a luglio 2017, quasi abbandonando il pensiero di M. 

Tuttavia appena seppi che M. Non stava più assieme al mio amico interruppi i contatti con S. perché volevo stare con lei, avendola aspettata per così tanto…

Ci confessiamo interesse reciproco il 02/08/2017 e ci baciamo. Mi sento felice, animato e rinvigorito da forza nuova, che purtroppo svanisce dopo poco più di una settimana… Avevamo corso troppo, abbiamo totalmente saltato la fase del “pepe”, delle incertezze, dei “forse” per accomodarci in un conclamato interesse reciproco e in una sicurezza che ha paradossalmente reso me molto più insicuro. I nostri difetti sono emersi ben presto a galla e sentivo le “farfalle allo stomaco” diventare “macigni sul cuore”. Abbiamo bruciato, anche per forza di cose, parecchie tappe. Lei ha tante qualità che io apprezzo e che adoro, ma ha anche i suoi difettucci… Come tutti del resto. Abbiamo passato sei mesi di tira e molla, momenti in cui siamo stati bene, momenti meno belli. Il punto è che io non mi sono sentito soddisfatto a pieno da questo legame, seppure il sentimento sia forte e in continua crescita, tanto che separarci diventa sempre più difficile ogni volta e la mancanza sempre più presente, insistente e amplificata.

Quando ci separiamo sto bene, il macigno dal cuore si sposta e mi sembra di tornare a respirare. Poi col tempo, nel giro di una settimana la sua mancanza mi assale, quando la rivedo in giro mi assalgono tartassanti domande del tipo “e se mi ha dimenticato?” “e se si sente con qualcun’altro?” “Perché non mi caga nemmeno di striscio?”. Ho interrotto altre relazioni nella mia vita e di durata anche maggiore, non sentendo mai il vuoto nel cuore che prendeva il posto del macigno… Quel vuoto nel cuore che ho quando lei è distante.

Ora ci stiamo risentendo, senza impegno, come buoni amici che chiacchierano senza pretese né aspettative, ma non riesco a fare a meno di pensare se io stia facendo la scelta giusta.

Un saluto,

Braza.

Lettera pubblicata il 14 Marzo 2018. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Amata -

    Ti sei innamorato del pensiero di lei in tutto quel tempo trascorso ad aspettarla, non di lei. Ti piace quell’idea che ti sei fatto, la realtà è un’altra, forse, magari migliore delle tue fantasie, ma comunque diversa da esse. Decidi, ora, se ti piace.

  2. 2
    Michelle -

    Dovresti cercare di capire cos’é esattamente che ti tiene cosí legato a lei. Di solito questi tipi di legami sono appunto molto rapidi e intensi nel nascere, ma poi diventano insostenibili perché non sono sani. Cos’é che ti pesa cosí tanto quando state insieme? Ognuno crescendo e maturando diventa piú consapevole di ció que puó e non puó accettare, di cio´ che si allinea al nostro carattere e ció che davvero non fa per noi. Molte volte lo vediamo solo a distanza di tanto tempo..

  3. 3
    Rossella -

    L’innamoramento andrebbe vissuto per quello che è. Ci sono dei caratteri che non sono in grado di concretizzare la passione senza un contratto (matrimoniale o di altra natura). Io ho conosciuto un ragazzo di Genova che non mi avrebbe mai presa in considerazione se avessi avuto altre origini. Mi ha fatta sentire napoletana nel periodo che lo frequentavo e questo fa capire perché non è possibile essere sé stessi al 100% quando la coppia si amalgama. Il mio carattere nel 2018 (epoca in cui l’amore fa parte della vita degli uomini) non gli darebbe gli stimoli di cui ha bisogno un uomo che identifica l’amore con il sentimento. Io non ho paura dei sentimenti, neanche di quelli più brutali, perché fanno parte della tradizione della regione in cui sono nata e cresciuta. La conoscenza non è andata avanti perché nei suoi piani non c’era il matrimonio. L’idea del matrimonio lo ha ispirato, ma poi si è raffreddato perché io non ho dato peso alla differenza d’età. Per lui l’età (la sua) è fondamentale. Vivergli accanto non è semplice perché non sa amare e forse quando si è interessato a me a spingerlo è stato il desiderio di conoscere l’amore.

  4. 4
    Rossella -

    E’ stato in assoluto la persona che ho conosciuto di più e ho avuto la certezza che un uomo fatto in quel modo ricerca il sentimento. Alla sua età si vuole riavvicinare a Dio. Ma in linea di principio è il classico uomo che al massimo può fare lo stupido con una donna. Andare oltre significherebbe appunto “fare lo stupido” o pagare una donna. In tutto questo non troverebbe mai l’intesa che ha con la moglie perché vivere il possesso in maniera religiosa. Mi è sembrato corretto. Io parlo del carattere “grezzo”. Anche nella conoscenza, alla sua età, si sarebbe aspettato da parte mia una marcia indietro per guadagnarsi il diritto di avanzare. E’ un poeta e un guerriero. Come ti dicevo non ho dato peso all’età. Lui è una persona che ti toglie le forze se non ti adegui ai suoi tempi. Ti vorrebbe più lenta di una gheiscia, operosa anche quando guarda la televisione. Lui ama quella pesantezza perché non sa amare e deve alimentare costantemente la sua bramosia per stare fermo. Una donna sorridente non gli dice niente. Gli dice altro. mettiamola così. C’è il rischio che ti porti sulla cattiva strada.

  5. 5
    Braza -

    Vi ringrazio tutti per gli spunti di riflessione, sono stati davvero molto preziosi.

    Ciò che fondamentalmente mi lega a lei è un sentimento genuino e di amplio respiro a cui preferisco non attribuire nomi ben precisi. A “cozzare” con questo sentimento purtroppo però ci sono tante abitudini diverse, aspetti caratteriali non coincidenti, modi di fare che ci differiscono. Lei è più sul remissivo, io più sull’ espressivo, lei non parla molto e a volte mi sento a disagio perché non so proprio di cosa conversare.

    Non mi spiego perché allora, quando ci distanziamo l’uno dall’altra io la vivo così male… Continuo a ripetermi “doveva andare così” ma a quel punto l’80% del mio essere mi rema contro e fa di tutto affinché io mi ci riavvicini.

    Di mio non sono geloso, anzi, le do tutti gli spazi che chiede (anche se non lo fa), ma quando siamo distanti vengo assalito dai dubbi, da immagini ossessive e da pensieri martellanti sul suo conto. Non faccio che ripetermi che l’ho persa e che non tornerà più, stupido e infantile completamento, lo so.

    “Nie ohne dich, nie mit dir”.
    “Mai senza di te, mai con te”.

  6. 6
    Yog -

    Mah. Per le farfalle nello stomaco è sufficiente una boccata di narda e le stronchi meglio che con il DDT. Per i vuoti nelle cavità cardiache è meglio se senti il dottor Golem, sempre se passa di qua.

  7. 7
    Amata -

    E per le formiche davanti casa?

  8. 8
    Yog -

    Per le formiche la narda, francamente, è sprecata. Devi tenertele.

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