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I contatori elettronici ENEL ci fanno pagare fino al 33% in più

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Lettera pubblicata il 25 Febbraio 2008. L'autore ha condiviso 44 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.553 commenti

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  1. 281
    Tecniko -

    No Comment…
    Anzi, scusa Blux, ma tu cosa ci stai a fare in questa discussione?
    Se stai qua solo per dare degli imbecilli a tutti quelli che ogni giorno si rodono il fegato perchè credono che un minimo di trasparenza da parte di ENEL, AEEG, e compagnia bella, sia un principio fondamentale di un paese civile, allora è meglio che sloggi!
    E poi, prima di sparar sentenze sulla presunta malafede dei partecipanti alla discussione, per cortesia verifica le fonti che citi: sei convinto che tutta la “procedura” richiesta dall’AEEG per la presentazione di un reclamo rientri nella sopportazione dell’italiano medio? Perfino le Associazioni dei Consumatori non prendono più in considerazione questa strada.
    Ma che m’inc…o a fare: probabilmente tu il contatore manco ce l’hai!

  2. 282
    pietro Biondi -

    Per Tecniko.
    Salve, sono Pietro Biondi qualche volta ho preso parte a questo forum in maniera molto pacata e democratica. Non voglio prendere le difese di Blux, ma credo che ognuno di noi abbia il diritto di esprimere democraticamente le propie idee senza offendere nessuno. Se qualcuno si sente truffato può fare un esposto alla procura, (bada bene non una denuncia) ci avevi mai pensato? Poichè leggo centinaia di lettere di protesta nei confronti dell’Enel, che per carità non è da santificare, perche queste dununce, non vengono inoltrate alla procura? Pensi che anch’essa sia daccordo con le società elettriche.
    Io ti posso assicurare che tutta l’energia che mi viene addebitata è giusta, sono un eletto?
    Cordialmente Pietro

  3. 283
    Blux -

    Tecniko,
    non vedo cosa ci sia di insopportabile nella procedura. Hai una bassa considerazione dell’Italiano medio.
    Volevo solo stimolare la gente a non dire cose a caso, ma a verificare ciò che si dice. e se ritieni di avere ragione è giusto e utile per tutti reclamare. peraltro le associazioni consumatori hanno stipulato un accordo:

    http://www.enel.it/ext/conciliazione/

    a meno che tu non la ritenga troppo complessa per l’ Italiano medio.
    evidentemente le associazioni dei consumatori non la pensano come te.
    sfogarsi un po’ va bene, ma alla fine se non si agisce ci si fa prendere per il c. (ti ho ribadito il concetto in modo che non sia troppo complesso per il tuo Italiano medio). dal prossimo mese attento alla bolletta, perchè mi attacco sotto il tuo contatore.

  4. 284
    Pietro Biondi -

    Se la risposta di tecniko è indirizzata a Biondi Pietro, questa è la risposta:Il mio italiano non sta a te giudicarlo,se ti vuoi far prendere per qualcosa, padronissimo di farlo, forse ci provi gusto, per quanto riguarda l’allacciarsi al mio contatore padronissimo di farlo, ti sto asprttando, ma ricordati di portare la vasellina, altrimenti i cavi non scorrono bene. Chi crede di avere gli attributi le lettere le firma.
    Pietro Biondi
    P.S. Se l’autore della risposta 283, non voleva dire questo o io ho mal interpretato la sua me ne scuso

  5. 285
    lipsia -

    Per Blux:
    Appoggio in pieno il commento di Teknico (281), ma tu lo sai che le procedure, sia di denuncia che di conciliazione, sono solo palliativi(per altro mai decollati) di Enel per pararsi il c…o. Io ho tentato per quel che mi riguarda entrambe le strade, ma credimi questa gente è convinta di avere ragione, non ti caga nemmeno nonostante le prove che tu gli dai.
    Dalle Associazioni dei Consumatori (per esperienza) non ti aspettare nulla, io ero associata ad Altro Consumo e oltre a pagare la quota annuale e ricevere un misero giornalino, non ho avuto nessun aiuto, solo qualche consulenza telefonica legale, nella quale io proponevo la maggior parte delle volte il da farsi e venivo a volte indirizzata, ma assumendomi comunque tutte le responsabilità del mio operato. Tutto quello che so, l’ ho cercato per mio conto perchè voglio difendere i miei diritti con le unghie e non regalare niente a nessuno. Ribadisco sempre il concetto che, qui in Italia il cittadino non viene calcolato nè difeso , ma solo spremuto.

    Quindi prima di parlare solo per dare aria ai denti caro amico, rifletti, perchè sai come si dice…non fare (o non dire agli altri) quello che non vorresti venisse fatto ( o detto a te).

    Buona giornata

  6. 286
    Giulio Leopardi -

    Cari amici.
    Che ne dite di elaborare un documento comune da utilizzare per esporre i fatti, in massa, a mezzi di comunicazione e organi competenti?
    Chiunque fosse disposto potrà farlo o tramite questa discussione o contattandomi al solito indirizzo:
    cesareidee@gmail.com
    Sarà più gradito chi si firma.
    L’unione fa la forza!
    Saluti
    Giulio Leopardi

  7. 287
    Pietro Biondi -

    Per Giulio Leopardi.
    Sono Pietro Biondi e ogni tanto intervengo a questo forum.
    Trovo molto sensata la tua proposta, ma ognuno di noi non dovrebbe partire da basi preconcette ma obiettive. Voglio dire che onde evitare di fare figuracce, dovremmo essere certi delle nostre affermazioni.Mi è capitato un paio di volte di cercare di dare consigli e spiegazioni ad alcuni amici del forum per cercare di scoprire il perchè dei loro consumi eccessivi, fornendo il mio indirizzo mail, il risultato e stato che dopo esserci scritti un paio di volte, è sceso il silenzio, non avrei preteso un grazie, ma mettere al corrente gli amici del forum, avrebbe contribuito a torto o a ragione a dissipare qualche dubbio. Quindi come ti ho detto, hai trovato il tuo primo discepolo.
    P.S.
    areszorro@gmail.com
    Pietro Biondi
    Cordiali saluti

  8. 288
    Giulio Leopardi -

    Molto bene Pietro e grazie della disponibilità.
    Vorrei sapere prima di tutto, quanti in questo forum hanno familiarità con l’elettrotecnica o con aspetti legali riguardo ai contratti commerciali.
    Bisognerà poi tracciare almeno delle linee guida su cui lavorare.
    Certamente non sarà facile iniziare ma con un pò di umilta, scambiando idee e opinioni, sono certo che si potrà ottenere qualche risultato.
    comincio a lanciare alcuni argomenti che ho già accennato in precedenti post:
    Mancanza assoluta di trasparenza nello scambio commerciale, contrariamente a quanto richiesto a ogni altro esercizio di scambio di beni (vi ricordo che l’energia elettrica è a tutti gli effetti un bene).
    Mancanza assoluta di controlli e verifiche sulla qualità e quantità del bene trattato, contrariamente a quanto sono sottoposti i soliti altri esercizi commerciali da parte dei più disparati servizi antifrode e quant’altro. ( come se tutti i commercianti siano a priori potenziali truffatori e le compagie elettriche no).
    Estrema difficoltà di associare consumi a tariffe e impossibilità di comprendere ciò che e voluto da ciò che è imposto nostro malgrado.
    Per adesso mi fermo quì: ricordate che tutto questo può essere avvalorato dall’elettrotecnica che, in quanto insieme di leggi fisiche, non può essere contestata se usata nel modo giusto.
    Per questo motivo nessuno ha potuto contestare e affermare il contrario di quanto ho esposto nel mio documento scaricabile.
    Motivi di mancanza di tempo disponibile mi costringono per il momento a fermarmi qui.
    Aspetto idee; discussioni; proposte; domande ed altro.
    Cordiali saluti a tutti.
    Giulio Leopardi

  9. 289
    Pietro Biondi -

    Buonasera, ciò che dici in relazioni alle leggi fisiche è molto giusto, ma è altrettanto vero che l’assoluto non esiste. Quindi quando firmiamo un contratto (che noi tutti dovremmo leggere a priori) che dice la tensione uscente dal contatore è pari a 220 V. +/- 10%, autimaticamente ci poniamo in una potenziale disparità di trattamento, in quanto come ben sai a parità di contratto, di consumi, ecc, chi si troverà a leggere 198 V. pagherà più del 20% in meno di colui che leggerà 242 V. Praticamente, senza soluzioni cervellotiche,come porre rimedio a questo? Quanto può incidere positivamente sulle entrate Enel questofatto? E’ qui che scatta il meccanismo perverso ed imposto,che è quello che, chi più consuma più paga,che se lo ritengo giusto per certi versi, non è questo che ti ho elencato il caso.Quindi se vogliamo avviare un forum di riflessione e giusto, iniziamo a cacellare l’intestazione di questo blog.”I contatori elettronici Enel ci fanno pagare fino ad un 33% in più”
    Saluti Pietro Biondi

  10. 290
    Giulio Leopardi -

    Ciao Pietro…
    Il punto è proprio quello:
    A mio avviso, il contratto in atto non è molto legittimo, specialmente in quella parte che stabilisce i valori di tensione e la potenza disponibile.
    Nella tensione si parla di “tolleranza” cioè di qualcosa che gli Utenti devono sopportare.
    Nella potenza disponibile si parla di “franchigia” ovvero di una cosa che viene concessa.
    Come può esistere un contratto dove devi sopportare una cosa che ti viene imposta dal sistema elettrico che puo portare una variazione della potenza assorbita dai tuoi utilizzatori del 20% e concede una franchigia del 10% ?
    Questo è uno dei motivi che ha obbligato molti a portare la potenza impegnata da 3 a 4.5KW.
    Oltretutto il valore della tensione contrattuale è passato da 220 a 230 volt senza alcun preavviso portando un aumento dei consumi di almeno il 10%. Bel risultato per le nostre aziende elettriche: un aumento di fatturato che qualunque imprenditore sognerebbe di raggiungere specialmente in periodi di crisi.
    Altra domanda: Perchè usare un limite di potenza fisso e rigoroso con una tensione che può variare così abbondantemente?
    Rguardo al titolo della discussione hai ragione, ( mi scuso con lipsia), non è molto appropriato anche perchè si basa su un fatto non vero cioè quello che i contatori misurino la potenza apparente.
    Nonostante ciò, io vi sono affezionato e direi per il momento di non spostare la discussione.
    Saluti.
    Giulio Leopardi

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