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Una situazione dolorosa

di

Non sono giovane, ed ho una compagna con cui sto insieme da 8 anni. non viviamo insieme e ci si vede solo nei week end, festività, e ferie o ritrovi con gli amici,
Quando la conobbi ma ancora non stavamo insieme mi colpì una frase “toglimi tutto ma non mi toccare Paolo” (nome di fantasia). Paolo è un suo ex ma di tanti e tanti anni fa, La relazione è naufragata proprio perchè era un rapporto che non dava nulla. Ora, lei va ogni settimana da lui, un giorno a settimana. Stanno insieme un po’, non cè molto dialogo, se non cronaca, vedono un film, a volte nemmeno tutto e lei ritorna a casa. Paolo non ha un lavoro, ha quasi zero amici, non ha più avuto una donna dopo di lei, quindi parliamo di quasi 20 anni fa, è mantenuto dal padre, è mezzo depresso, e ha avuto seri problemi di salute qualche anno fa da cui però si è ripreso. L ultima cosa che mi preoccupa in assoluto è che tra loro due ci sia qualcosa di diverso. Ovviamente si può pensare che è un illusione, e me la canto e me la suono da solo, ma ho buoni motivi per crederlo, anche perchè all’inizio è la prima cosa che ho pensato. Lei fa solo un servizio assistenziale, da infermiera, di sostegno. Si sentono anche 1 o 2 volte al giorno, per parlare del niente, anche perchè lui ha ben pochi argomenti, Manco a dire che è un confidente, il famoso amico del cuore a cui racconti i tuoi vissuti, i tuoi segreti, le tue paure. No perchè è un analfabeta emotivo. Non sa parlare di questi argomenti, non ha voluto mai fare una terapia, adducendo motivi a dir poco deliranti, con preoccupazione anche dei familiari che ne vedono l impasse sotto tutti i sensi. Il problema però è che la mia compagna non riesce a mollarlo, a smettere questa assistenza, e i motivi si riassumono in “è come se fosse un pezzo della mia famiglia” “che male ti fa” “ci vado solo a vedere un film” “e’ come se mi chiedessi di non vedere più mia sorella” e litigate e lacrime. Lui, come protezione da parte di lei, è tenuto all’oscuro di questi attriti che provoca proprio perchè è…intoccabile.E’ fragile. All inizio della ns relazione, giusto per far capire l assurdo, i genitori di lei gli hanno chiesto se glielo potevano dire a Paolo, e su questo c’è stata una lunga discussione, poi gliel hanno detto e lui, non ha manifestato la volontà di conoscermi, poi purtroppo ci siamo conosciuti ugualmente e nessuno dei due ha simpatia per l’altro e infatti lei evita di farci incontrare. Quindi questo Paolo non ha un identità non è un amante, non è un amico (l’amico lo vedi ogni tanto, o ogni tanto gli fai una telefonata, ci vai pure qualche volta a cena insieme, ma non ci vai un giorno a settimana fisso e lo senti due volte al giorno), non è un familiare. Ma sta di fatto che questa catena non si spezza.
Ora la rabbia è che io ci tengo a questa donna, si sta bene insieme, e 9 litigate su 10 riguardano questo argomento, che per mesi va a tacere e ogni tanto riciccia fuori. E’ chiaro che “li sotto” ci sono delle “cose” che lei non vuole andare a guardare, come sensi di colpa, Un passato pesante, problemi col padre… tutte cose che lei nega, non vede o non vuole vedere. Io non sono stato mai una persona gelosa se non nei termini di una normalità, ma sento come se fossimo in tre, come se lei avesse un figlio (non ha figli, particolare anche questo interessante). Manco a dirlo le sue relazioni sono state transitorie, passeggere, e mi domando, e gliel ho fatto notare anche a lei, quale uomo accetterebbe che lei si tiene questa piattola attaccata, questo peccato da espiare? e la paura mia è proprio che Paolo sia la sua croce, ma io non voglio che diventi la mia, e questo mette molto in pericolo la ns relazione. Sicuramente mancano molti particolari importanti ma mi fermo qui. E mi piacerebbe proprio sapere qualche parere o consiglio. Grazie

Lettera pubblicata il 27 Dicembre 2020. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 254 commenti

Pagine: 1 2 3 26

  1. 1
    Mister+T -

    Che come hai detto anche tu non è una situazione normale e a lungo andare pesa. Purtroppo mi sa che puoi solo che sopportare la cosa oppure tranciare di netto la relazione e cercarti un’ altra donna meno problematica..dici di non essere più giovane: non è che il motivo che ti spinge a non voler lasciare questa persona è la paura di rimanere solo?

  2. 2
    Nikolas -

    Non capisco quale sia il problema.
    Lei ha la sua vita, i suoi interessi, come tutte le persone normali. Non vedo perché dovrebbe interrompere questa corrispondenza con “Paolo”, se ciò la fa sentire a suo agio e a te non toglie nulla. Se avesse frequentato una amica, “Paola”, sarebbe stato diverso? Tanto più che ha mostrato sincerità e trasparenza fin dal principio.

  3. 3
    stukas -

    Sicuramente Mister. Sai quante volte ci ho pensato? Ma è come buttare il bambino con l acqua sporca. Ed è questo che mi da fastidio. Non nego che il mio problema è gelosia. Sicuramente. Ma hai detto bene tu. Lei ha tante qualità ma è problematica e si porta dietro tanti vasi di Pandora che non vuole aprire. Per paura per comodità. Ovviamente da parte mia c è lo sforzo di accettare comprendere e tollerare questa presenza costante, ma poi ho dei rigurgiti. Lei mi ha detto “tu non puoi togliermi i miei affetti” ma è una fuga da qualcosa di piu torbido che c è sotto, un macigno piu grosso che non è mai voluta andare a guardare. Almeno se era un amante m ero messo il cuore in pace. Macché. L ultima cosa che c è è il contatto. Grazie Mister

  4. 4
    stukas -

    Si Nikolas quello che dici è sicuramente corretto. Ed è quello che maggiormente mi fa da paciere. Magari avesse frequentato un amica! Il problema per me è che lui è un uomo. Apposta ho ammesso a Mister che è un problema di gelosia. Non so se esiste ma è una gelosia affettiva, data proprio da questa metodicità di frequentazione e si odora questa indissolubilità del rapporto. Come ti dicevo razionalmente non c è nulla da obiettare. Lei ha la sua vita, i suoi interessi, i suoi affetti, i suoi amici. È che spesso testa e cuore non dicono la stessa cosa. E a me ogni tanto “mi parte l embolo”. La sensazione che vivo è che lei mi…imponga questa situazione. Se le visite fossero piu diradate e l assistenzialismo meno presente forse sarebbe piu digeribile.

  5. 5
    Golem -

    Sai Stukas, se Paolo fosse anche drogato mi ricorderebbe al 100% un soggetto “presente” come un’ombra nella mia relazione matrimoniale, che io, al contrario di te, ho scoperto esistere nelle “emozioni” di mia moglie. E infatti il rapporto stava naufragando a causa di questa “presenza”.
    Mi spiace per te amico, ma qualunque storia non può crescere se vi sono presenti “fardelli emotivi” pregressi. Non so se la sua sia illusione, lo è la tua sicuramente, anche se fai di tutto per non vederla. Ma la situazione ti pesa e non ti fa star bene, e infatti scrivi qui per trovare una soluzione. Che non troverai perchè prima la devi trovare dentro di te, riflettendo se vuoi davvero accettare una donna con tutti quei problemi, e poi con lei. Ma siccome non stai bene, e questo tarlo è destinato a diventare sempre più grosso, io ne vedo una sola: o te o Paolo.
    P.S. Secondo te quindi “non c’è qualcosa” tra i due? E meno male. Senti, onestamente, per quel poco che ho capito di quella donna (problematica dici, ma mi sembra riduttivo), io la lascerei a curare Paolo. Ma da subito.

  6. 6
    Mister+T -

    Nikolas non è normale vedersi tutte le settimane con il proprio ex e sentersi con lui due o tre volte al giorno. Se si chiamano ex un motivo ci sarà e a nessuno andrebbe bene questa situazione sia uomo che donna. Capisco il fatto di rimanere in buoni rapporti oppure anche in amicizia con un/una ex ( quest’ ultimo caso capita di rado ) ma comunque qui si esagera. C’è sotto qualc’ altro di anomalo che può essere solo di natura psicologica oppure anche sessuale ( il nostro amico è convinto di no però io qualche dubbio lo avrei: magari sul quel divano fanno qualcosa di più oltre che vedere un semplice film ).

  7. 7
    stukas -

    Ciao Golem,
    Io cerco di vedere le cose da tutte le angolazioni. Io ho capito subito che c era qualcosa di “non chiaro” di putrido li in quella specie di catena. Lei ha fatto sei anni di psicoterapia subito dopo aver lasciato questa piattola, una vita fa, ma non so se la psicoterapeuta come primo mestiere facesse la barista perché non c ha cavato un ragno dal buco. Il fatto che non ci sia nulla di fisico è certo per motivi che anche se in anonimato qui non posso dire. Le emozioni presenti in lei sono sensi di colpa, paura di lasciarlo solo, e ricerca del perdono. Ha tante qualità ma questi mostri sono duri a morire. Io alterno la rabbia e la paura di perderla per questo problema enorme che lei non vuole vedere. Scrivo qui proprio perche cerco qualcuno che abbia casi simili per trovare pareri e opinioni. Anche la tua situazione è similare, ma ci sono delle grosse differenze che non posso dirti perche ho finito i caratteri. Forse in un prossimo post. Grazie Golem

  8. 8
    stukas -

    Scusa mister ma ho letto solo ora la tua risposta. Come gia detto a golem l approccio sessuale o di qualsiasi altro tipo è scartato. È normale che raccontando questa storia le persone il primo film che si fanno è quello del rapporto extra. Io conosco bene lei e conosco bene lui. So le problematiche di lui e non parlo solo di sesso. Non è un bendarmi gli occhi o un autoprotezione è una delle cose che,sembra strano ma mi ha allarmato di più. Perché se era una storia di sesso mi avrebbe reso la vita pure piu facile. Invece è proprio l altra tua ipotesi che è valida è “l anomalo di natura psicologica” che è solo la punta dell iceberg e che è una zavorra che la inchioda anche su altri reparti della sua vita. La domanda che la mette con le spalle al muro è “ti rendi conto che non ti puoi permettere di andare a vivere con un uomo?” Chi accetterebbe questo contratto di visita settimanale?Gli dice”guarda mi aiuti a portare questa croce” anche perché Paolo demanda tutto agli altri croce…

  9. 9
    Golem -

    Stukas, puoi guardare la situazione da qualunque angolazione per cercare una soluzione, ma vedrai sempre il terzo incomodo nella tua relazione. Ci sono donne che vivono per “accudire”, come le chiocce fanno coi pulcini. Ma non si tratta di uno straordinario esempio di scrupoli morali ma solo di potenti istanze dell’istinto materno che, in certi casi, arriva ad esprimersi in modo aberrante, come in quello che ti riguarda.
    Molti vedono animi nobili e generosità speciali in questi soggetti dall’empatia fuori controllo, ma nei fatti sono solo persone vittime di una “sindrome” istintivo-psicologica.
    È lei che ha bisogno di quel disgraziato, e non viceversa. Regolati di conseguenza.

    P.S. si possono scrivere due post per thread. Sappilo.

  10. 10
    rossana -

    Stukas,
    situazione anomala, difficilissima da sostenere per un partner.

    per contro, apparente perfetta trasparenza da parte della donna, che tu stesso riconosci come problematica in questo e in altri contesti.

    lei è come si presenta, con pregi e limiti. secondo me: prendere o lasciare.

    le persone non cambiano dopo la maturità, per lo meno anagrafica. in coppia non ci si dovrebbe adattare a vicenda più di quanto non avvenga in modo abbastanza spontaneo. meno che mai quando l’adeguamento richieda per uno dei due troppa autocoercizione e/o per entrambi il frequente ritorno di litigi. né un/a compagno/a dovrebbe fare pressioni su identità fragili, che si reggono sui loro punti di sostegno.

    gli uomini che, loro malgrado, vestono i panni dei crocerossini sono solo un po’ meno numerosi delle crocerossine. forse, di solito si adattano o agiscono sottotraccia, per motivi più di attaccamento fisico che di accudimento psichico.

    decidi innanzitutto al meglio per te, e lascia che poi sia lei a scegliere per sé.

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