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Anni passati programmando la mia fine, ma un giorno arriva lei

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Lettera pubblicata il 30 Maggio 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 209 commenti

Pagine: 1 16 17 18 19 20 21

  1. 171
    maledettoio -

    Rossana che posso dirti, sono contento che tu vivi la tua vita con questo spirito.
    Io ripeto non fa per me. Quel poco di buono non c’e’ sempre per tutti. Da me si e’ solo affacciato e forse, anzi certamente e’ stata una cosa solo mia. Ba comunque inutile discuterne, io resto dell’idea che per tot anni ho provato ad “adeguarmi” al modi di vedere e vivere le cose come le hai descritte tu, risultato ho preso un altra pigna in testa.
    Ora a parer mio e’ ora di dire basta, come ho gia’ detto continuare cosi’ non mi portera’ da nessuna parte, anzi peggiorera’ le cose per me e non solo per me. La cosa megliore quindi che possa fare, dato che non intendo cambiare, sia per me che per gli altri e’ andarmene. Ci sono mille motivi per cui una persona nello “stato” in cui siamo, no meglio dire sono io, puo’ non pensarla come me, c’e’ chi come te ha dei figli, c’e’ chi non vuole far soffrire qualcuno a cui tiene, c’e’ chi comunque anche se non ha una vita come la vorrebbe comunque riesce a riempirla in qualche modo, c’e’ chi crede in dio e non accetta neppure l’idea di fare la finita sperando in un qualcosa di migliore dopo, c’e’ chi magari ha trovato una valvola di sfogo, chi magari ancora spera in qualcosa e mille altre possibilita’, ma alla base di tutte c’e’ sempre e solo il fatto che non ci si odia fino in fondo, ed un pochino, anche un minimo, di bene se ne vuole. Io mi voglio cosi’ bene che invece se lo si potesse fare senza soffrire e senza sporcare, mi pianterei un coltello nel petto per strapparmi via il cuore e se non bastasse anche altre tre o quattro cose. Tutta qui la differenza, credo. A me comunque allontanarmi da lei senza poterle chiedere certe cose, senza poter capirne altre, senza sapere, mi fa l’effetto opposto, fa si solo che io mi ponga mille domande che non avranno mai una risposta. Sai la cosa che mi da piu’ sui nervi di tutte sul fatto di averla conosciuta? Che sia successo proprio un un dato momento, se non l’avessi conosciuta probabilmente non ci sarei piu’ e me ne sarei andato senza alcun rimpianto. Ora invece dovro’ affrontare questa cosa pur sempre col rimpianto di non sapere e di non capirla, ma pazienza. Quanto meno dopo non fara’ parte neppure lei piu’ dei miei pensieri fissi.

  2. 172
    rossana -

    maledettoio,
    RIBADISCO che NON può NON esserci almeno un poco di buono anche per te. NIENTE è tutto nero o tutto bianco. forse devi metterti altri occhiali per vederlo e cambiare attitudine mentale per assaporarlo. abbastanza facile la prima, difficilissima e pure lunga e faticosa la seconda…

    ad esempio, sai apprezzare la presenza di tua madre, anche solo nel saluto del mattino e della sera? sai godere del mangiare in compagnia di qualcuno, anche solo un pasto o uno spuntino di tanto in tanto? sai dar valore all’essere accudito, se non altro per i panni puliti e qualcosa da mettere sotto i denti in frigo? sei contento del poco dialogo che hai in casa, rispetto ad altri, come me, che trascorrono intere settimane senza rivolgere parola ad anima viva?

    NO, tu non sai vedere nè apprezzare proprio NIENTE. prendi tutto per dovuto e scontato! come un ragazzino viziato…

    ti sei chiesto, qualche volta, cosa dai anche solo a tua madre e a tua sorella? dai abbastanza per aspettarti di avere da loro qualcosa in cambio? emotivamente, eh, non soltanto per la riparazione del rubinetto che perde, che dovresti comunque fare anche solo per te…

    a mio avviso, non ti sei impegnato abbastanza ad “adeguarti”. ci riescono quasi tutti, prima o poi, alla meglio o alla peggio, a seconda delle risorse e dei caratteri. e tu, di risorse, ne hai da vendere…

    e la tua analisi essenziale è perfetta: “alla base di tutte c’e’ sempre e solo il fatto che non ci si odia fino in fondo”. perchè mai dovresti volerti piantare un coltello nel petto? si, lo so, torniamo alla tua INFAME colpa, come il gatto che si morde la coda ma, se non si va oltre questo, NON c’è proprio modo di cominciare a invertire la rotta.

    sei almeno sicuro di essere stato pienamente consapevole del delitto che stavi commettendo e di aver voluto, fermamente, portarlo a termine con desiderio di fare del male? perchè, se questi due presupposti non ci sono, ti stai solo nascondendo dietro un dito…

    inoltre, se non ami almeno un po’ te stesso, come puoi pensare di riuscire ad amare decentemente qualcun altro, che non sia legato a te dalla convivenza di anni?

    continua…

  3. 173
    rossana -

    maledettoio,
    quanto a LEI, avevi e ancora hai tutto il diritto di sapere le motivazioni del suo rifiuto, poteva anche mentire, indorare la pillola, se così preferiva, ma non depone affatto a suo favore la scelta di non farlo. se fossi in te, proverei a insistere, con i modi e i tempi più opportuni, che tu sai di certo individuare meglio di me. cavolo, chiunque ha diritto a conoscere le ragioni di un NO!!!

    invece, ti suggerirei di cominciare a forzare un po’ il tuo carattere chiuso con tua sorella. chissà che non te ne possa venire in ritorno qualcosa di buono…

    sono contraria all’idea di mettere indirettamente sulle spalle di tua madre e di tua sorella la responsabilità del tuo intento. quella è una responsabilità soltanto tua, e, se loro ne fossero informate, patirebbero un’ansia senza fine, a cui non potrebbero mettere di punto in bianco alcun rimedio. ma non sono affatto contraria al chiedere, sia pure blandamente, aiuto a chi ti è più vicino, almeno discutendo con loro il tuo disagio, nei termini che riterrai di volta in volta più opportuni.

    alzati e cammina! hai tanta strada davanti a te e un viaggio lunghissimo all’interno di te stesso, il viaggio più bello, più ricco e più appassionante che ognuno di noi possa immaginare. non siamo fiori che, se nascono sul letame, lì devono restare per il resto dei loro giorni. a noi è stato dato di più, molto di più, e ci è stata data pure la possibilità di autogestirci, nei limiti delle nostre capacità e della nostra volontà. possibile che le tue sia soltanto quelle di farla finita?

  4. 174
    maledettoio -

    Rossana, comincio dalla fine stavolta.
    Infatti so che comunque Lei ha fatto bene a non volermi, e’ stata la scelta migliore per lei e per la sua vita, perche’ probabilmente avrei fallito anche provando. Si ero consapevole di star facendo un errore ma ero troppo stupido, ma comunque non importa i miei errori fanno parte di me non credere che io non li accetti come parte di me, l’unica cosa che dico io e’ che comunque non ho nessun motivo per volerci convivere ancora, e comunque la mia scelta e’ dovuta non solo a questo o a quello, ma all’insieme che proprio non va. No la colpa col cuore non c’entra nulla in caso avrei detto che mi sarebbe piaciuto sbattermi la testa al muro per farci uscire quel po di cervello che ci sta dentro.
    Io non do piu’ nulla a nessuno e non voglio piu’ nulla da nessuno, e se fosse per me fosse anche il tubbo del gas a perdere potrebbe continuare fino a far saltare in aria tutto, non mi frega nulla di prendermi la minima cura di me stesso sai quanto mi possa importare di un rubinetto che perde. Aprezzare il saluto di mia madre o i pasti…..? Hai detto bene NO, odio sentir chiamare il mio nome e mangio ancora solo perche’ se io non mangiassi sarebbe solo una scusa epr mia madre per non mangiare, prima che morisse mio padre io non mangiavo neppure piu’ con loro ne mangiavo cio’ che mangiavano loro, mangiavo in camenra mia, per lo piu’ qualche scatoletta con un pezzetto di pane o del riso di quelli pronti, che mi andavo a comprare io, sul fatto del bucato, mi sa che no mi credi sul discorso del lavarmi o avresti immagginato che anche il cambiarmi i vestiti e’ al quanto raro, tra parentesi son vestiti che uso solo in casa che si e no cambio quando mia madre mi comincia a stressare troppo sul fatto di levarmeli, per essere preciso, e farti capire meglio, non mi cambio neppure piu’ la notte per dormire, ne tanto meno mi metto a letto, qui la mia sedia e’ dove vivo, dormo, fumo e via discorrendo, prima ci bevevo anche. Sai il dialogo di cui parli tu che affronto tutti i santi giorni qual’e’? mia madre che ad una certa ora entra e fa, alzati che passo lo straccio…ed io mi alzo ed esco in balcone…poi ora di pranzo… cosa faccio da mangiare? ed io fai quello che vuoi per me fa uguale. Poi ci si rivede la sera per risentire la stessa domanda. Due chiecchiere le fa lei, si diciamo con me quando andiamo a buttare la spazzatura. Per il resto sono solo.. si deve andare a prendere questo o si deve andare a prendere quello… Per quel che rigarda mia sorella ci si sente al tel solo se ha qualche problema che posso risolvergli o quando scende a casa per il resto nulla. Non amo parlare al telefono… e mi viene un sorriso amaro se penso a quanto tempo ho passato al telefono con Lei, io che odio il telefono. Tu mi dici che prendo tutto per dovuto e scontato, ma non capisci che io non voglio proprio nulla di nulla da nessuno, non piu’, non do nulla per scontato o dovuto quindi.

  5. 175
    maledettoio -

    Rossana, questa tua frase mi lascia perplesso “forse devi metterti altri occhiali per vederlo…”, in che senso altri occhiali? come mai non hai scritto solo “devi metterti gli occhiali”? Sembra quasi tu dia per certo che porto gli occhiali e dato che li porto… bah mi viene da pensare, sara’ il mio aspetto paranoico, o che tu pensi di sapere chi io sia e di conoscermi o che mi conosci e sai davvero chi io sia.
    Questa cosa mi lascia perplesso. Ho anche ricontrollato i post precedenti per vedere se acccennavo agli occhiali, ma non mi pare di averlo fatto.

  6. 176
    rossana -

    maledettoio,
    tranquillo: non sapevo che porti gli occhiali, mi riferivo semplicemente al fatto che, secondo me, la tua visione del mondo fa pensare a occhiali grigi mentre avrei voluto che tu ne potessi portare altri, magari tendenti a un bel giallo solare…

    comunque, non è vero che non dai nulla a nessuno. per me il confronto con te è stato un modo di sentirmi meno sola e di distrarmi dai miei dispiaceri, soprattutto dall’ultimo treno perduto, quello che davvero riguardava me soltanto e che mi ha fatto sognare una vita più ricca.

    un abbraccio

  7. 177
    maledettoio -

    La mia visione del mondo, e’ piu’ ampia di quel che credi mi sa. Si e’ vero porto degli “occhiali”(come intendi tu metaforicamente) direi tendenti al nero, ma non credere che non riesca a vedere cio’ che di bello’ c’e’ al mondo, e’ solo che sapere che c’e’ di meglio e che non me ne importa nulla di viverlo da solo, invece di aiutare, mi fa stare solo ancora peggio. Il caldo sulla pelle, il sole, il mare, l’aria fresca della sera, un tramonto o un bel panorama tutte cose bellissime, che val la pena di vivere come dici anche tu, ma a me viverle da solo non danno piu’ nulla tranne che ancor piu’ tristezza e voglia di andarmene, da solo le ho vissute ora mi han stancato.
    Son contento per te se ti sono stato in qualche modo di aiuto, ma vedi per me risponderti o scrivere da solo qui senza aver nessuna risposta sarebbe stato lo stesso, non mi aspettavo ad essere sincero di dover scrivere cosi’ tanto per rispondere. Ma non pensare male non mi ha dato fastidio farlo, non e’ stato un disturbo o altro, ne in negativo ne in positivo. Pensavo che sarebbe stato solo un modo per lasciare diciamo un ricordo di me ed un modo per fare un piccolo resoconto dei miei ultimi giorni. Non ho nessuna intenzione, oggi come quando ho cominciato a scrivere, di cambiare idea come non ho intenzione di far passare anche questo mese. Ho deciso che se finisco di sistemare tutto entro il mese bene, senno’ amen i problemi son di chi resta non di chi se ne va. E poi comunque come ho gia detto il fatto di dare qualcosa a qualcuno e’ ormai irrilevante per me, ho detto gia’ che non val la pena vivere per gli altri, se la pensassi in modo diverso su questa cosa pur odiandomi probabilmente come qualcuno in passato mi ha suggerito andrei a fare volontariato a chi ne ha bisogno. Ho dato cio’ che potevo e che mi sentivo di dare, credo che le persone davvero “care” e “vicine” a me non abbiano molto da lamentarsi, ma ora non mi basta piu’, e’ bastato fino a qualche tempo fa perche’ ancora credevo in qualche modo nelle/alle persone ora sinceramente non ci credo piu’ e forse perche’ ancora credevo e speravo che qualcosa potesse cambiare, ora invece sara’ stupido ridirlo anche in questo caso, non me ne frega piu’ nulla neppure di crederci o sperarci. E comunque sia fosse anche che mi balenasse l’idea di restare vivo, mi basta ripensare a tutti i vari motivi, che se anche su uno potessi sorvolare, ne resterebbero troppi validi per andarmene. Uno tra gli altri, non faccio classifiche perche’ per me son tutti altrettanto validi che sto finendo i soldi e non intendo per nessun motivo ne smettere di bere e fumare o farmi di qualcosa ogni tanto, e non intendo cominciare a lavorare per pagarmi queste cose, ed ovviamente non voglio neppure dover chiedere i soldi a mia madre.
    Mi sa che ho bevuto troppo anche stasera, ma pare non abbastanza sono le 4 e 30 e sono ancora sveglio.

  8. 178
    maledettoio -

    Il problema(forse tu lo chiameresti cosi’) e’ che la decisione oramai e’ presa e non ho neppure voglia di ripensare e rianalizzare tutto.
    Ho vissuto cio’ che volevo vivere, e non ho rimpianti in merito.
    Mi porto i miei errori dietro e non posso fare nulla di nulla per cambiarli.
    L’unico rammarico e’ quella parte della mia vita che ho rifiutato e che fino a qualche tempo fa non consideravo di aver sbagliato, poi come dici tu ho visto passare quell’ultimo treno e volevo prenderlo con tutte le forze che avevo, ma non ero pronto(per colpa mia indubbiamente) e me lo son lasciato sfuggire.
    Tu mi diresti aspettane un altro, probabilmente, ed intanto preparati a prenderlo.
    Io ti risponderei che non e’ possibile, e che comunque non voglio.
    In fondo ad essere onesti io uno come me non lo augurerei mai a nessuna.
    Tratte le somme resta ben poco da discutere su questa cosa andra’ come deve andare, cioe’ come io voglio che vada. Poi che ti posso dire ci si potra’ mettere il destino di mezzo, te l’ho detto, magri domani esco a fare qualcosa cade un pezzo di cornicione ed addio memoria, e si ricomincia da zero. Staremo a vedere.

  9. 179
    rossana -

    caro maledettoio,
    sono molto contenta di apprendere che qualche “fiorellino” sei riuscito a raccoglierlo anche tu! capisco che in due diventerebbe molto più profumato ma, credimi, per bene che potesse andare l’incontro di due anime (bada, non di corpi sto parlando), la sua durata avrebbe comunque un limite (umano o divino), con il risultato che il vuoto che adesso provi risulterebbe ampliato più e più volte, a seconda della pienezza che saresti riuscito a sperimentare e del tempo in cui ne avresti goduto.

    tutto passa o finisce, anche l’amore. concordo con Tagore (se non ricordo male) che la tua gioia di oggi sarà il tuo dolore domani, e il dolore di oggi, prima o poi, sfocerà nella gioia di domani. tutto sta a capire e interiorizzare questo perenne alternarsi. certo che, sei stai tappato in casa, hai paura di soffrire e chiudi te stesso al mondo, non è che qualcuna venga a bussare alla tua porta per conoscerti…

    passiamo ai soldi, che sono sì un problema. anch’io sto avendo guai in questo contesto, per qualcosa che non ho capito o che non mi è stato evidenziato in modo chiaro. quasi certamente questa svirgolatura, non solo darà grande dispiacere a chi mi è caro, ma mi penalizzerà economicamente in misura per me non indifferente. e pensa che, pur avendo sempre lavorato molto e aver guadagnato abbastanza bene, in tutta la mia vita mi sono potuta concedere sì e no una mezza dozzina di vacanze, quasi sempre a livello più che economico.

    credo che tua madre non avrebbe difficoltà a venirti in aiuto, pur salvaguardando tua sorella. ti conosce da sempre e quindi può perfettamente capire i tuoi bisogni e le tue difficoltà. se ha qualcosa, mica lo porta con sè nella tomba: quindi, dartelo prima o dartelo dopo, che differenza fa? è così che si pensa nei confronti dei figli, se li si ama. d’altra parte, se vuoi guardare a lei seriamente, prova a immaginare il dolore che ne avrebbe non dovendoti dare più nulla ma non vedendoti più e sapendo che non è stata capace di aiutarti a sopravvivere, dopo aver avuto la responsabilità di metterti al mondo… a te la scelta: il suo destino è nelle tue mani.

  10. 180
    rossana -

    continua per maledettoio

    credo che il volontariato possa essere una grande risorsa per chi dispone di un minimo equilibrio psico-fisico, che può essere rafforzato da un confronto con l’esterno che consenta di dare. non è il mio caso, e temo non sia nemmeno il caso di chi vive uno stato di disagio emotivo al di sotto della norma. come si fa ad aiutare gli altri se si fatica a campare psicologicamente parlando? da un benessere psichico troppo carente non si possono trarre risorse fisiche abbondanti, quindi, in queste circostanze è giocoforza pensare prima a se stessi.

    vivere per se stessi o per gli altri? equilibrio difficile da stabilire e da raggiungere. come sempre, il bene sta nel mezzo ma non dipende soltanto da noi identificare questo punto ottimale e mantenerlo. nel tuo percorso, però, hai raggiunto un qualcosa di molto utile per relazionarti con il prossimo: ti sei spogliato di tutti gli orpelli suggeriti dal contesto sociale e sei rimasto a nudo, con occhi disincantati sul mondo.

    questa, se messa in positivo, è una qualità preziosa. so che non sarebbe facile per te trovare qualcuno a questo stesso livello di sensibilizzazione ma, se dovesse mai succedere, e se ti dovessi decidere ad aprirti un po’ di più, rivelandoti esattamente come sei, da questa base relazionale potrebbero scaturire repporti rari ma molto forti e genuini.

    dovresti provare a lasciarti alle spalle, almeno per un po’, la tua attuale realtà e provarne un’altra in un altro continente, dove la vita e la gente potessero essere più semplici. credo ti ci potresti trovare meglio. già ti avevo suggerito un viaggio ma era per la ragione di poter confrontare quanto altri popoli fatichino a soddisfare le esigenze primarie. adesso è con un altro spirito: quello di darti modo di incontrare persone che cercano l’essenziale in un altro essere umano, essenziale che tu potresti mettere a disposizione senza fatica.

    il “meglio” si deve VOLERE con forza (senza essere rinunciatari – come l’evitare di chiedere a lei perchè non ha voluto stare con te) e costruire mattone su mattone, giorno per giorno. a me, differenza d’età a parte, uno come te andrebbe benissimo. sono sicura che potrebbe dare molto amore (la sola cosa che conti davvero) e che non sarebbe poi nemmeno troppo difficile capire e accettare il suo carattere. tutti ne abbiamo uno…

    abiti vicino al mare? se sì, salutalo per me e nota com’è tenace lui: sempre le onde si infrangono sugli scogli o si disperdono sulla sabbia ma non smette mai di baciare la terra, pur non avendo la pretesa di fondersi in lei…

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