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Ed ora cosa mi aspetta?

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Lettera pubblicata il 4 Settembre 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 81 commenti

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  1. 51
    Golem -

    Alexandre.
    Rossana dice “Chi ha amato non smette mai di amare”, e per questo ho sostenuto che tua moglie non puó averti amato “veramente”. Invece sono certo bisognerebbe sempre sapere cosa prova realmente il partner per noi, altrimenti saremo “comunque” colpevoli se ci abbandona. Ci sono i mezzi per scoprirlo? Certo. Il “comunicare” parlando la stessa “lingua” è la prima cosa, e questo non è così automatico che avvenga. Alexandre potrebbe certamente dire che con sua moglie evidentemente NON si sono capiti, pur credendo di comunicare? Io ne sono sicuro.

  2. 52
    rossana -

    Alexandre,
    rossana NON c’entra niente con quanto pensano o non pensano i frequentatori del sito. è quasi persecutorio chi insiste a tirarmi sempre in ballo, con tanto di nick, benché stia comunicando con altri. per essere lasciata in pace dovrei smettere di esprimermi o lasciare LaD, cose che per ora non ho intenzione di fare.

    né ho voglia di riprendere a spiegare, con tanto di a-b-c, come la vedo in amore: l’ho già fatto decine di volte, e lo rifarò solo, quando e con chi mi andrà di confrontarmi, sperando che gli altri facciano altrettanto, indipendentemente da me e dai miei convincimenti.

    valuta i sentimenti passati e presenti della tua ex moglie, che non conosco, come più ti sembra corretto, per te e per lei, fermo restando che persone meno mature possono amare in un modo più superficiale e meno duraturo di altre. se lei conserva o meno una sfumatura, seppur lievissima, del suo amore per te, è cosa che può essere definita con certezza da lei soltanto. non metto la mano sul fuoco, né in positivo né in negativo, per chi è assente e non ha voce propria. azzardo a malapena, e nemmeno sempre, un’opinione su chi scrive.

    per me non è sempre detto che chi lascia cessi di amare, anche se nella maggior parte dei casi questo succede in chi ha amato in modo talmente infantile e per un tempo talmente breve da far sì che il sentimento possa essere considerato infatuazione e non innamoramento.

  3. 53
    Golem -

    Chiedo scusa Rossana, ma la tua frase sembrava chiara.
    Alexandre, allora rettifico, dichiarando che a mio parere, sulla base delle mie convinzione, esperienza e riflessioni al riguardo, tua moglie non ti ha amato veramente. Può averlo creduto ma siamo in un’altra dimensione: quella dell’illusione.
    Saluti.

  4. 54
    Alexandrea -

    Care amiche e cari amici di tastiera,
    provo ad illustrare (esemplificando in maniera ovviamente incompleta e per forza di cose superficiale, stante i limiti imposti dallo strumento adottato) cos’è stato per me l’amore (quello per il partner intendo): immaginare di farla felice credendo di offrire il meglio di se stessi, per quello che ognuno di noi è capace di fare; concepire la propria vita (felice) solo se accanto a lei; camminare accanto ad una persona orgogliosi di averla al proprio fianco, perché la si crede la più bella che esista sulla faccia della terra; desiderare una persona giorno e notte senza che tale desiderio sia mai scemato nel tempo; riuscire a portarle il broncio al massimo per un tempo brevissimo e rinunciare, sempre per primi, a qualsiasi forma di pretesa ragione, di puntiglio o di orgoglio personale, pur di fare pace il prima possibile con lei; conoscere fin nei minimi dettagli anche gli aspetti profondamente negativi della persona amata e, in ogni caso, ritenerli assolutamente marginali rispetto al bello di vivere insieme quotidianamente; giustificare ogni sua pecca, ogni sua mancanza, ogni sua assenza, perché così è giusto; cercare sempre di proteggerla da ogni evenienza negativa, anche da lei stessa, anche se sei ben conscio che questo ti porterà patimento e guai; intravedere il baratro quando questa persona ti comunica di volerti abbandonare; vivere in un baratro senza fondo quando questa persona ti ha abbandonato; lottare per difendere l’unica cosa bella che resterà per sempre in comune per poi, scomparire e continuare a soffrire in assoluto silenzio, quando tutto è finito, compresa la speranza; sentirsi ancora ferito, quando dopo tutto questo, senti che lei, non avendo ancora capito quanto l’hai amata e forse l’ami ancora, continua a infierire non perdendo l’occasione per dimostrare la sua diffidenza, il suo disprezzo, la sua distanza, come se avesse a che fare con un nemico che non merita di esistere nemmeno nel suo passato. E nonostante ciò commuoversi ancora se fortuitamente ti capita di incrociare il suo sguardo anche solo in fotografia.

  5. 55
    Golem -

    Alexandrea (?) non sembri neanche vero. Forse che tua moglie desiderava che fossi leggermente più cialtrone, pur amandola sinceramente? La mia lo preferirebbe sicuramente, perché non ci crederebbe. Infatti ieri abbiamo compiuto ventisei anni di matrimonio. Grazie alla mia sincera cialtroneria. Ma perché è lei come te.
    Comunque ti ammiro, ma mi preferisco cialtrone.
    Ciao.

  6. 56
    rossana -

    Alexandre,
    per me amare un partner dovrebbe essere a grandi linee proprio come hai descritto ma espresso in modo spontaneo, con la semplice volontà di stare vicini. noto, in particolare: “desiderare una persona giorno e notte senza che tale desiderio sia mai scemato nel tempo”, uno dei tre aspetti fondamentali da condividere che spesso è il primo a svanire, senza che si possa fare nulla di raziocinante per alimentarlo, e che invece per te si era mantenuto immutato.

    per alcuni, invece, l’odio è l’altra faccia dell’amore oppure espressione della disillusione per non aver trovato o aver perso, in una relazione, quanto si supponeva dovesse esserci o permanere.

    un abbraccio.

  7. 57
    ets -

    @Alexandrea io anni fa con lei mi sentivo forte e in grado di affrontare ogni cosa; ho affrontato problematiche e persone che attualmente da parte mia meriterebbero solo un discreto silenzio in quanto “non ne valeva la pena”.
    Ero invincibile, o almeno io credevo. Perché sapevo che alla fine c’era lei.

    Poi da un bel momento lei non c’era più e mi sono riscoperto fragile come non mai. Sono sparito dai più perché mi sono sentito umiliato e calpestato; solo i miei più intimi amici sanno cosa ho passato e grazie a dio mi hanno aiutato. Mi telefonavano, mi ascoltavano. Ho addirittura cambiato paesello per staccarmi da tutto. Tutti i miei investimenti pratiacmenta in termini di affetto, litigi anche con i miei famigliari più stretti, ditempo e perché no anche di soldi erano andati a farsi benedire.

    La mia famiglia ovviamente era sempre là, i miei amici che avevo trascurato anche. Le persone di contorno le ho eliminate tutte.

    Beh devo dire che effettivamente non avevo capito un tubo di come vanno le cose.
    Non ero forte, ero solo uno di quelli che erano diventati, grazie alla sua ammorbante e patologica presenza 24×24, un dipendente affettivo.
    Ora, dopo quasi 3 anni di singletudine (a parte una storia di un anno senza troppe smancerie che non ha lasciato strascichi) ho capito di essere diventato forte. Ho ricostruito la mia stabilità e la mia vita.
    Ho deciso che non dovrò mai più dipendere da nessuno.

    Perché alla fine donare se stessi il più delle volte non viene compreso e anzi, passi pure per co.......

    Anche per me lei veniva sopra ogni cosa e ho sempre fatto si con la testa per renderla contenta. Però come quando si viziano i bambini, così si viziano pure le fidanzate e si sa che i vizi non fanno mai bene.

  8. 58
    hope -

    il post 54 mi ha dato speranza 🙂
    alexandrea che segno sei?

  9. 59
    rossana -

    Alexandre,
    azzardo una riflessione, non riferendomi al rapporto di coppia con la tua ex moglie ma facendo capo a te per portare avanti un dialogo con chi potrebbe essere maggiormente in sintonia con me di altri.

    a mio avviso, una relazione seria, che dev’essere necessariamente basata sul coinvolgimento affettivo di entrambi i partner, immediato oppure raggiunto a poco a poco (colpo di fulmine o conoscenza graduale – entrambi validi nella stessa misura), regge su tre pilastri fondamentali:

    1° – la cosiddetta “passione sensuale”, perchè se questa scema diventa davvero difficile, soprattutto per un uomo, tenere in piedi il rapporto, e la compagna se ne rende conto quasi subito.

    2° – l’intimità, che include l’essere sinceri fino all’osso con il partner sul passato e sul presente, per mantenere sempre vivo il dialogo, su qualsiasi argomento e qualsiasi prospettiva o aspettativa.

    3° – l’impegno, cioé la volontà di proseguire uniti, indipendentemente dalle difficoltà esterne e dalle brutte sorprese sul temperamento del compagno/a che si possono rivelare a poco a poco.

    sul 1° punto, c’è poco da fare: se si era trattato di attrazione puramente ormonale, è possibile che sfumi, creando serie crisi, difficili da far rientrare, in particolare se chi perde interesse è l’uomo.

    il 2° richiede capacità e desiderio di ENTRAMBI di comunicare a 360 gradi, smussando spigoli reciproci e affrontando adattamenti magari difficili da attuare, se non si è in DUE a voler trovare il punto d’incontro. per questo aspetto è spesso utile, se non indispensabile, conformità di vedute su valori e obiettivi.

    il 3° dipende in pratica dalla buona orchestrazione dei primi due. a volte, secondo me, può sfumare abbastanza spesso perché il temperamento della donna, complesso ed esigente oltre misura, si scontra con quello spesso troppo semplice e lineare dell’uomo, incapace di rinnovarsi sempre, almeno per il minimo necessario a stimolare l’attenzione e la curiosità della partner. in questo contesto uomini di carisma sono favoriti rispetto a “bravi ragazzi” dall’esistenza piatta.

    a supporto dell’ultima considerazione, ho rilevato che non è infrequente che un certo tipo di donna (quella non interessata a fattori economici) perda spesso per prima interesse per il partner. non è che necessiti di un “cialtrone” per godere del rapporto ma probabilmente ha maggiori bisogni in senso psichico di quanto l’uomo ne abbia in senso fisico.

    mi farebbe piacere sapere cosa pensi di quanto ho esposto.

  10. 60
    Alexandre -

    Cari amici,
    Grazie. Da ognuno di voi traggo un motivo di conforto e uno spunto di riflessione su me stesso. Sono vero, com’è stato vero il mio amore ed il mio dolore. Altrettanto vero, purtroppo, è l’odio della mia ex partner, che come giustamente dice rossana “è l’altra faccia dell’amore”. Golem, credo che la tua “sincera cialtroneria”, come la definisci, sia in realtà solo un ottimo equilibrio che hai trovato con la tua partner che vi consente di vivere serenamente insieme anche dopo 26 anni. Ets probabilmente anch’io devo aver avuto una qualche forma di dipendenza affettiva nei confronti della mia ex, e parlarne in questo sito mi aiuta a capire ed a superarla. Hope, se nel mio piccolo ho contribuito a ridarti una speranza scrivendo il post 54 allora la mia giornata è stata spesa bene. Sono un acquario, ma non ho mai creduto agli oroscopi. A presto ed a tutti voi un abbraccio

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