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Ed ora cosa mi aspetta?

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Lettera pubblicata il 4 Settembre 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Famiglia

La lettera ha ricevuto finora 81 commenti

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  1. 31
    rossana -

    Alexandre,
    “Non credo che sia facile incontrare una persona che provi veramente amore per un altro.” – concordo, benché in molti casi si simuli, anche involontariamente, il sentimento, forse soprattutto da parte della donna, che di quello di solito vive.

    leggendo sempre più di frequente cambi improvvisi e inattesi da parte della compagine femminile, anche dopo lunghi anni di rapporto di coppia, non gravati da particolari carenze di qualsiasi genere e magari pure allietati dalla presenza di figli, comincio a pensare che, come nel maschio si presenta di frequente il bisogno di cambiare partner sessualmente, per la femmina possa avvenire, geneticamente, la stessa cosa sotto l’aspetto sentimentale.

    un tempo non le era concesso di esercitare questa tendenza, mentre per il maschio si era propensi a chiudere un occhio sulle scappatelle amorose che non danneggiavano la famiglia. ora, avendo maggior libertà, la donna finisce di arrecare più danni alla famiglia di quanto in passato poteva fare un uomo.

    il mio non è che un tentativo di capire come si possa, in età matura, sfasciare una famiglia e lasciare un compagno che non ti ha fatto mai niente di male per seguire qualcosa di incerto e instabile forse ancor più di quello che si sta lasciando cadere nel nulla.

    se non ti fa troppo male tornarci su, potresti dirmi cosa hai in effetti condiviso con tua moglie negli anni della vostra lunga relazione?

  2. 32
    Alexandre -

    Rossana,
    penso che le tue riflessioni sugli uomini e le donne siano in gran parte condivisibili, anche se per quanto mi riguarda non ho mai sentito il bisogno di cambiare. Dal primo all’ultimo giorno sono stato attratto unicamente da mia moglie, appassionatamente. E questa, purtroppo, è l’unica certezza che mi rimane. Per il resto, non so se tutto quello che abbiamo condiviso nel lungo tratto di vita trascorso insieme, riguardasse solo me, mentre per lei si trattasse solamente di una finzione. Se così non fosse non riuscirei davvero a comprendere cosa ci è successo, cosa abbia contribuito a disgregare la nostra famiglia. Fin dal primo momento con lei ho cercato di condividere le mie passioni (politica, sport), i miei interessi culturali (libri, musica, cinema), il mio lavoro (problemi, preoccupazioni, successi) e per alcuni anni credo che lo abbia fatto anche lei. Ho cercato di non essere mai un ostacolo alla sua carriera, anche quando ha tentato una strada che l’avrebbe portata all’estero; mi sono preso cura di lei ogni qualvolta ha temuto di avere una malattia grave; abbiamo condiviso la cura di nostra figlia, sin dalla sua più tenera età e gli adempimenti di casa; entrambi non eravamo particolarmente interessati ad apparire (in un mondo dove l’immagine è dominante); abbiamo viaggiato per il mondo; tutto quello che possedevo e producevo era anche suo; e tanto altro ancora. Poi, all’improvviso è cambiata. Ha voluto separare il mio dal suo; la cura di se stessa e della propria immagine è improvvisamente diventata ossessiva, maniacale, prioritaria su tutto; si è completamente disinteressata di me, di nostra figlia, della casa; mi ha lasciato solo dopo un mio grave lutto. Giorno dopo giorno mi sono fatto sempre più carico del peso di tutto, in silenzio, nascondendo anche a me stesso che c’era qualcosa che non andava. Ho continuato ad amarla, e come accade nell’amore che un genitore ha per il proprio figlio, nulla avrebbe potuto cambiare il sentimento che provavo per lei; questo credo che lei lo abbia percepito e se ne è approfittata, divenendo sempre più il soggetto dominante nella coppia. Poi, un brutto giorno mi sono sentito nella nostra casa (non sembri irriverente o blasfemo il paragone) come si sarebbe potuto sentire un ebreo a casa di un componente della Gestapo. Sono stato intimamente violentato ed i primi tempi ho cercato solo le mie colpe, non quelle del mio carnefice. Ho cercato di risponderti sinteticamente, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.Alex

  3. 33
    maria grazia -

    Alexandre
    probabilmente avevi amato una persona che esisteva solo nella tua fantasia, ma non amavi REALMENTE la donna che avevi al tuo fianco, con tutte le sue caratteristiche sia positive che negative. può essere ?..

  4. 34
    Andrea -

    @alexandre
    Ti leggo e capisco perfettamente ciò che hai vissuto per esperienza diretta. La tua cara meretrice si é semplicemente stancata del giocattolo, l’etá avanza e cerca conferme tu sei un porto sicuro ma noioso, é evidente che non prova l’amore che tu hai per lei. Tornerá da te solo dopo che avrá soddisfatto il suo becero ego di donnina, e in quel caso tu saprai cosa fare…giusto? X quanto riguarda il commento di maria Grazia non degnarti nemmeno di rispondere , ti sta dando del deficiente e immaturo, e si permette anche di darti del falso e ipocrita, ma come si permette di dire che non l’amavi realmente?? Ma pensa te…
    Rossana invece é una lucida e attenta interlocutrice…brava.

  5. 35
    rossana -

    Alexandre,
    sottolineo un paio di tuoi passaggi:

    1) “Dal primo all’ultimo giorno sono stato attratto unicamente da mia moglie, appassionatamente.” – questo è il primo e miglior collante in una coppia SE… condiviso da entrambi, sia pure a un diverso livello di intensità. se questo c’è per tutti e due, ISTINTIVAMENTE, difficilmente verrà meno nel tempo, dando all’unione una forte stabilità.

    in linea di massima l’uomo cerca nella coppia il sesso assicurato mentre la donna, più o meno consciamente, cerca il momento della maternità. spesso, proprio nell’ottica di questo suo progetto a carattere famigliare, si affianca, quasi sempre in seconda battuta, all’uomo che le dà fiducia in un avvenire sereno per sè e per la prole. “star bene” con qualcuno non significa amarlo in modo istintivo. lo si ama di certo ma in modo ragionato, con il “ti do se mi dai”. sono due facce della stessa medaglia: la prima, spontanea; la seconda, facente capo alla volontà di trovare il punto d’incontro affinché il momento riproduttivo, a base animale, possa prolungarsi nella quotidianità con le regole della cultura del momento.

    se tua moglie è stata coinvolta da te in un sentimento (nessuno ne è mai del tutto privo), avrai di certo potuto leggerne la portata nei suoi occhi, per lo meno per la durata in cui è esistito. altrimenti, resta comunque difficile credere che in tanti anni tu non abbia voluto vedere la realtà della finzione che ti era riservata in ogni ora del giorno e della notte.

    2) “ho cercato di condividere le mie passioni (politica, sport), i miei interessi culturali (libri, musica, cinema), il mio lavoro (problemi, preoccupazioni, successi) e per alcuni anni credo che lo abbia fatto anche lei.” – lei l’ha fatto MA… solo per alcuni anni. aveva degli hobby e delle passioni sue? erano affini alle tue o presumevano un condividere qualcosa che non era fra i suoi interessi primari?

    soprattutto in passato, la donna si riteneva obbligata ad adattarsi all’uomo che aveva scelto. solo di recente si hanno casi di donne che lasciano dopo una mezza vita trascorsa con il compagno. fenomeno ancora marginale, di incerta comprensione. si sa che alcune rotture avvengono quando nel tempo i progetti di vita e gli interessi si dissociano quasi del tutto. è anche questo un aspetto di collante non indifferente, che può portare a un allontanamento, dopo la condivisione della crescita dei figli.

    so di non aver chiarito niente: ti ho dato solo un contributo di riflessione dall’esterno…

  6. 36
    Golem -

    Io invece ho capito cosa volesse dire MG, Andrea, e non è dare del “deficiente” a qualcuno che forse, per “troppo amore”, ha voluto vedere più di quello che c’era. Quindi non si tratta di ipocrisia in questo casi, e poi a quale pró: fare l’ipocrita e il falso contro i propri interessi? E parli di deficienti. È pieno il forum di questi casi di “visuali alterate”. E la vita ancora di più.

  7. 37
    maria grazia -

    Andrea: ecco un altro trollone delirante che travisa deliberatamente quello che ho scritto per chissà quale ragione… ma sta tranquillo che ho capito CHI SEI DAVVERO.
    oltretutto, rossana nel suo commento n. 35 ha solo ripreso ed ampliato la mia stessa opinione!

  8. 38
    marius -

    Amico mio sai cosa ti aspetta ora?la tristezza amico caro, la delusione, la depressione, la disperazione. Ma ora hai un solo obiettivo nella vita, farle vedere che hai le palle e che non le concedi niente.Prenditi un avvocato con gli attributi e vai pesante,senza pieta’.Pensa di fare un affare a divorziare?Falle vedere che si sbaglia, e di grosso.Non smettero’ mai di ripetere: non sposatevi!mai!!!E’ una truffa uomini!

    @maria grazia: commento penoso e patetico…la colpa sarebbe sua perche’ non ha capito che donna stava amando? Ma per favore…

  9. 39
    Andrea -

    Ma perchè non siete chiari e diretti? mg Rossana e golem. Scrivete le stesse cose in modo indiretto, trasversale, dialettico e inutile. Per tutti voi Alexandre é stato un povero illuso ed egocentrico che non ha mai cercato di capire la sua compagna, un povero scemo che sperava di essere accettato per quello che era, che non ha “santificato” la sua meravigliosa e perfetta dolce metá. Ma piantatela di tirarvela come delle principesse. Ok siete emancipate, pari diritti con l’uomo é giusto e sacrosanto…. Ma avete rotto le balle scendete dal piedistallo x favore. Tornate ad essere mogli e madri siate la grandi donne che rendono grandi l’uomo…oppure fate a meno dell’uomo e fatevi inseminare artificialmente ma piantatela di stracciarci le balle..con le vostre elucubrazioni mentali e psicocazzate filosofiche…
    @mg
    Tu Sai chi sono realmente?? Sono un trollone?? Forse ti sbagli tanto quanto potrei sbagliarmi io nel definirti una zitella acida, supponente, femminista emancipata utopica, arrogante e autoreferenziale… Ma ripeto potrei sbagliarmi…

  10. 40
    Domenico -

    concordo con Marius al 100%…

    una bestia che “mi ha lasciato solo dopo un mio grave lutto”

    non merita altro. forza e onore.

    altrimenti se ti vede “molle” penserà di aver fatto bene a lasciare un uomo senza spina dorsale.

    ne va del tuo equilibrio mentale….vai alla guerra…e attento…donne così potrebbero anche inventarsi qualcosa di brutto sul tuo conto….

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