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Non riesco a dimenticare

di

Lo scorso anno, a quest’ora, eravamo insieme.
Una serata difficile. Insieme per un impegno di lavoro che contava molto per entrambi. Tutto andò male.
Piangemmo insieme. Lui venne da me, mi guardò negli occhi. Pieno di rabbia per la circostanza. Mi disse con rabbiosa fermezza ‘Ti amo’
C’era in lui tutta la forza di un animale ferito. Io ero senza fiato, distrutta e impotente. In quegli occhi e in quelle parole, vidi come ennesima conferma, l’uomo con cui avrei voluto passare il resto dei miei giorni.
Come tutte le notti ci addormentammo tenendoci per mano.
Il viaggio di ritorno fu uno strazio. Ci guardavamo, piangevamo e ci giuravamo l’un l’altra che ce l’avremmo fatta comunque, che io avrei vendicato lui, e lui me.
I giorni seguenti non furono affatto semplici. Io cercai di dimenticare la mia parte di sofferenza, e come avevo fatto fino a quel giorno, l’ho messo davanti a tutto. Mi preoccupavo di lui più del solito.
Sono sempre stata leale, dolce, premurosa, attenta. Lui veniva prima, io poi. In tutto.
Dopo quel giorno lo fui ancor di più.
La sera del trentuno luglio mi urla contro che non ce la fa più. Che ha bisogno di stare un po’ da solo.
La mia migliore amica viene a prendermi. Mi trovò sul letto in preda ai sudori freddi, pallida, incapace di parlare.
Lui sosteneva stessi facendo una sceneggiata.
La mia amica mi porta via, mentre disperata continuo a ripeterle ‘non è possibile. non è vero. è un incubo. ti prego dimmi che non è vero. ‘
Per due giorni rimango sdraiata nel letto. Mi alzo ogni tanto per fumare una sigaretta. Non mangio e non bevo. Piango, e basta. Perdo sette chili. I miei sono disperati e increduli quanto me.
Qualche giorno dopo, preoccupata per lui, chiedo alla mia amica di chiamarlo e sentire come sta. Lui inizia a parlare di me come il peggior essere mai nato sulla faccia della terra. Descrive una parassita, psicopatica, incapace di far qualsiasi cosa. Ninfomane, soffocante, di facili costumi.
Comincio a piangere in silenzio. Lui non sapeva che stavo ascoltando. Non potevo credere a quel che sentivo. Non ci riuscivo.
Da lì, iniziai a scoprire la verità su di lui.
Ed è una verità orribile, per mille aspetti.
Oggi, dopo un anno, ho finito di cancellare le centinaia di messaggi che erano ancora sul mio cellulare.
Diceva ‘sei la mia vità ‘senza di te non potrei più viverè ‘di me ti puoi fidarè ‘sei la persona migliore che conosca, vivo per tè ‘senza di te non sarei nullà ‘ti amerò oltre la vità.
Di tutti i suoi ‘per semprè di tutti i ‘ti amo’ di tutte le sue promesse, che ne è stato?
Ogni tanto mi chiedo se sia stato sincero almeno una volta, se queste le cose le abbia pensate, almeno una volta.
Non meritavo quel che mi ha fatto. Questo posso affermarlo con certezza.
Non provo più nulla per lui, eppure ogni tanto mi sale la rabbia per quel che gli ho permesso di fare.
È passato un anno e non riesco a dimenticare.

Lettera pubblicata il 5 Luglio 2011. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 42 commenti

Pagine: 1 2 3 5

  1. 1
    Mau -

    Buongiorno Aria.
    Tu scrivi: ‘Oggi dopo un anno ho finito di cancellare i messaggi…’ – ‘Non meritavo quello che mi ha fatto’ – ‘ E’ passato un anno e non riesco a dimenticare’.
    Ora…volevo chiederti.
    Tu il 14/6 hai risposto ad una mia lettera dove chiedevo ai lettori se avessero mai incontrato persone contattate attraverso questo o altri siti, e che impressione ne avessero tratto conoscendoli e parlandoci di persona.
    La tua risposta fu ‘entusiasmante’.
    ” Ho conosciuto una persona di molto migliore di quanto fosse trapelato dallo scambio di mail. Ci vogliamo un bene dell’anima e guai a chi me lo tocca!” Era il 14/6, due settimane fa.
    Ora…chiedevo….se vivi questa bella, sentita, storia d’amore…perchè questa lettera?
    Non riesci a dimenticare? Allora come mai dici di essere ora innamorata di una persona straordinaria? O l’uno o l’altra.
    Permettimi…qualcosa non torna.
    Tra le risposte a quella mia lettera c’era quella di PEO..la ricordi?
    Ti definisce ‘una 45enne divorziata con figlia maggiorenne, bugiarda, infame, ipocrita.’ Mica ci è andato liscio.
    Ecco…nel valutare questa tua attuale lettera vorrei sapere chi è Aria..a quale persona bisogna fare riferimento quando si legge qualcosa di lei.
    E poi…per curiosità….dici di aver scoperto.. ‘la verità su di lui..una verità orribile..per mille aspetti..’. Se possibile sapere..cosa?
    Insomma Aria… un po’ più di chiarezza penso sia opportuna… altrimenti chi, come nel mio caso, mette poi a confronto le cose, gli rimane difficile poter valutare le persone con sufficiente coerenza e correttezza.
    A te la replica.
    Cordialità.
    Mau.

  2. 2
    aria85 -

    Mau
    intanto Peo non credo proprio si riferisse a me,perdonami!
    Ho ventisei anni,non 45.Tra l’altro lui faceva riferimento ad una che raccontava di aver tentato il suicidio…
    Quando ho parlato dell’uomo che ho conosciuto e che ho incontrato su questo sito,non ho parlato di una storia d’amore.Tu stesso hai riportato le mie parole…dov’è scritto : ‘sono innamorata’?? Ho detto che è una persona splendida,che gli voglio molto bene.ci siamo ‘incontrati’ in un momento molto doloroso per entrambi,e ci siamo (e stiamo ancora) sostenedoci a vicenda.
    La verità su quel mostro?
    Mi ha allontanata da tutto e da tutti,ha cercato in tutti i modi di mettermi contro la mia famiglia,mi ha convinta a lavorare con lui,lasciandomi poi senza niente da un giorno all’altro.
    Ho saputo solo dopo che ci aveva provato con la mia migliore amica,( e non solo)altra persona che ha sempre cercato di allontanare da me.
    Mi ha tradita con la donna che è entrata in casa mia una settimana prima che mi lasciasse,e che si è stabilita al mio posto dal giorno dopo.
    Ha costruito universi di bugie,deve soldi a mezzo mondo,mi ha sfruttata su più fronti per tutto il tempo che eravamo insieme.Non permetteva intrattenessi relazioni con nessuno (uomini o donne che fossero) perchè ha cercato e ottenuto il totale controllo su di me e sulla mia vita.E per farlo ha detto di me cose orribili,perchè le persone intorno a noi facessero sempre riferimento a lui.
    Può bastarti?

  3. 3
    aria85 -

    Ripensandoci…scusa Mau,ma questa tua deduzione assolutamente personale della vecchia risposta di Peo mi infastidisce molto!
    Non si è minimamante rivolto a me!!
    Spero legga lui stesso e possa confermare…sai com’è,sono diventata un bel po’ intollerante rispetto alla gente che butta fango sul mio nome!
    Ho già dato,grazie…

  4. 4
    christopher -

    ma tu dolcissima non devi dimenticare 🙂

    Non si finisce mai di conoscere le persone. Hai voglia tesoro….sai quanti ne incontrerai di mezzi uomini ?

    Tu quando ti guardi allo specchio vedi una persona onesta ? E allora non hai niente da temere. Chi è puro non deve temere proprio nulla

    ciao

  5. 5
    aria85 -

    @ Christopher
    la mia immagine nello specchio è pulita.Ma anche ingrigita…
    Sai,molte volte mi viene da pensare che sarebbe stato meglio essere spregiudicata e cattiva.Meglio saper passare sui cadaveri altrui,come lui ha fatto con me (e non solo con me).
    Credimi…vorrei tanto non averlo mai incontrato.
    Non avrei mai immaginato di passare quel che ho passato.Ancora oggi raccolgo i cocci.E il vaso,ricomposto alla meglio,è comunque fragile e pieno di crepe.

  6. 6
    Mau -

    Aria,
    ho riletto quelle risposte.
    Hai senz’altro ragione. Ma sono stato fuorviato dal fatto che Peo scrivendo dopo di me, che avevo esaltato la tua felicità e il tuo ottimismo, mi sembrava facesse riferimento a quanto scritto da te e non da una personale esperienza. Ho interpretato male. Le cose si chiariscono, senza arrabbiarsi per carità.
    Relativamente all’attuale relazione…. quando qualcuno mi dice che ha accanto ….’una persona eccezionale, divertente, energico, sensibile, attento, altruista, ecc.. Ci vogliamo un bene dell’anima e guai a chi me lo tocca!’….non mi sembra sia necessario specificare che ne sia innamorata. Mi sembra abbastanza logico.
    Ma anche qui sbaglio ad interpretare il tuo pensiero.
    Me ne dispiace sinceramente che tu abbia avuto una esperienza del genere. Sono certo che è un qualcosa che segna profondamente sotto molti punti di vista.
    La mia idea era che ,avendo capito che stavi vivendo oggi un amore importante, questo sfogo mi sembrava sminuire tale relazione.
    Ma ho sbagliato in quanto ho scambiato le tue parole per Amore.
    Mi spiace di questi fraintendimenti.
    L’augurio che tu possa superare e dimenticare queste ferite dell’anima in breve tempo alla luce di un vero e straordinario amore.
    Cordialità.
    Mau.

  7. 7
    Amost-Imperfect -

    @aria,
    leggo sempre le tue risposte, mi piacciono; sai sempre dire cose giuste nel modo migliore, senza durezza ma in tutta onestà
    “Tifo” per te, perchè tu possa ritornare ad essere serena. Questa esperienza non potrai scordarla, ma con il tempo il dolore si affievolirà

  8. 8
    Alberto -

    Penso che dimenticare sia una delle cose più difficili soprattutto se le ferite sono sempre aperte. Come dice Christofer non devi dimenticare perchè è una tua esperienza che ti cambierà e ti farà diventà migliore. Devi superare direi.
    Ricostruisciti la tua vita e tieni sempre presente le relazioni sociali se non riesci proprio a conoscere altri uomini cerca amici maschi, perchè ti possano dimostrare che riscattarsi è possibile e che uomini migliori che t’ameranno esistono. La vita ce l’ha con noi e sarà così fino alla fie dei secoli, che ti credi… Fai passare il tempo

  9. 9
    Leonardo88 -

    Cara aria,
    mi rispondesti ad una lettera sulla rabbia nei confronti dell’ex, ed hai scritto cose senz’altro giuste. Le stesse cose valgono anche per te, ricordatelo!
    Purtroppo la vita emotiva ha la meglio su quella razionale. Per quanto noi stessi riconosciamo la giustezza delle asserzioni razionali non possiamo eludere l’emotività. Noi siamo sempre dominati dalle nostre pulsioni e non esistono parole che possano arginarle. Non nel breve periodo per lo meno. Il lavoro intellettuale è un lavoro lungo che deve rispettare le tempistiche del nostro io inconscio. Perdere la persona che abbiamo investito di tanto amore è perdere parte di noi. Quando si ama si dona parte del nostro io all’altra persona. E’ un rischio che corriamo comunque ben volentieri. Niente come l’amore ci innalza e niente come l’abbandono ci annienta.
    Le persone non sono coerenti. E nessuno è escluso: ciò che ti piace ora può non piacerti tra un anno e ripiacerti tra dieci. Non cercarci una logica riscontrabile nelle certezze delle matematiche. Quando si parla dei moti che animano la volontà degli uomini ci si scontra con un mondo assolutamente diverso.
    La cosa che può consolarti (ci) è che il nostro amore troverà prima o poi un’altro “oggetto” sicuramente più degno di riceverlo, perchè avremo dalla nostra l’esperienza. E non ci attaccheremo più come cozze alle parole. Sono vere quando le si dicono ma con ciò non vuol dire che lo siano per sempre. Lo saranno per sempre solo in quel momento. Sarebbe più saggio la prossima volta dire un “Ti amo, per adesso” =)
    Io tuttora lotto contro questa rabbia. Accettare la realtà forse è l’unica cosa che può consolarci. Accettare cioè che purtroppo oggi queste dinamiche sono all’ordine del giorno. Siamo tutti in barca e nessuno è immune. Sta solo nell’accettazione e nel limitare l’investimento d’amore in un’altra persona. Prima di tutto dovremmo amare noi stessi e le nostre passioni, che pur sempre sono una forma di amore sublimato. Dividere il nostro amore in più parti è la cosa migliore. Da ora in poi, imparata la lezione, dobbiamo imparare ad amare non solo una persona.
    Proviamo ancora tanta rabbia perchè fondamentalmente siamo ancora ancorati all’idea che l’ex amore ci appartiene e quindi in un certo senso se un suo comportamento non segue la logica del nostro modo di comportarci ciò fa scattare tutta questa ira nei suoi confronti. Se fosse una persona che non ci interessa più la etichetteremmo semplicemente come strònza e passeremmo a pensare ad altro.
    Ma tanto più si è legati ad una persona quanto meno siamo legati ad altre personepassioni.
    Il vero problema infatti è la sensazione di solitudine. Ma se dividiamo la nostra libido in più parti, se ne perdiamo una (pur fondamentale) avremmo comunque di che saziarla. Se hai donato, come me in parte, tutto a quella persona ora l’unica cosa che rimane da fare è crearsi altri “amori” (nella sua accezione più ampia)

    Un solidale abbraccio!

  10. 10
    rossana -

    Aria,
    non ricordo cosa ti scrissi in altri post. letto questo, posso soltanto stringerti forte virtualmente, confermarti che ti capisco a fondo e che mi dispiace molto per quanto ti è successo: un colpo violentissimo, senza ferite fisiche ma con una ben più grande destrutturazione a carattere umano oltre che sentimentale.

    ci vuole tempo ad elaborare un lutto: in media, almeno un paio d’anni. io ne ho impiegati quasi diciotto, ma era un’altra storia…

    tu sei giovanissima. prima o poi la tua istintiva voglia di vivere tonerà e il grigio sparirà. avrai molto sofferto ma questo ti aiuterà a meglio comprendere il prossimo, a essere più forte e ad avere maggior cura di te.

    sei stata già super fortunata a trovare un buon amico qui, con cui percorrere un tratto di strada nella reciproca comprensione. a mio avviso, è un lusso!!!

    un abbraccio grande grande.

    storiella trovata stamani in rete, mentre cercavo altro…

    “Un padre, volendo insegnare al figlio a essere meno pavido, lo fa saltare dai gradini di una scala. Lo mette in piedi sul secondo gradino e gli dice: -Salta, che ti prendo.- Il bambino salta. Poi lo piazza sul terzo, dicendo: -Salta, che ti prendo.- Indi il padre lo sistema sul quarto, poi sul quinto, dicendo ogni volta: -Salta, che ti prendo-, e ogni volta il bambino salta e il padre lo afferra prontamente. A un certo punto il bambino è su un gradino molto in alto, ma salta ugualmente, come in precedenza; questa volta però il padre si tira indietro, e il bambino cade lungo e disteso. Mentre tutto sanguinante e piangente si rimette in piedi, il padre gli dice: – Così impari, mai fidarti…, neanche se è tuo padre.” James Hillman in “Puer Aeternus”

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