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Non ce la faccio più

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Lettera pubblicata il 9 Aprile 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 289 commenti

Pagine: 1 2 3 4 29

  1. 11
    mody65 -

    caro donax
    ti capisco e hai tutta la mia solidarietà.Anch’io ho problemi di testa e così purtroppo anche i miei due fratelli. Il nostro è un problema che abbiamo ereditato dai nostri genitori che ne avevano sofferto quando erano in vita.Oltretutto nel 89 uno dei miei due fratelli è rimasto paraplegico in seguito ad incidente di moto.L’altro fratello a causa di forti esaurimenti ha perso buona parte dell’udito e parte della vista. Le persone che stanno bene purtroppo non possono capire quanto si può nascere sfortunati. Purtroppo io mi sono convinto che dio non esiste e sono fortemente convinto che Darwin abbia tremendamente capito da chi siamo stati creati.Ti auguro di avere la forza di non mollare.

  2. 12
    giulio -

    ricorda bello… la verà libertà è avere sempre un’alternativa…
    sei tu il fautore del tuo destino….
    quindi su la testa… e ricomincia ad essere un’uomo…
    o se nn lo sei mai stato diventalo

  3. 13
    Lexal -

    Ciao caro,
    anche io sono diciamo ad un punto che vedo morto nella mia vita e pian piano sento che mi sto spegnendo dentro,anche io ho un bimbo di 2 anni e convivo da 10 con una donna che non riconosco piu’ che e’ quasi diventata una coinquilina per quanto mi calcoli (sara’ la routine sara’ che e’ storta sara’ quel che sara’) sono profondamente depresso,ma ancora una fiamma mi sta facendo tirare avanti,mio figlio.
    Non accetterei di vedere crescere mio figlio ad altri quindi ho deciso di sacrificare me stesso per passare tutto il tempo possibile con lui,tanti diranno che non esiste comportarsi in questo modo…ma tanti non sanno nemmeno di cosa si tratti,di cosa vuol dire sentirsi soli e svuotati nonostante l’aver dato tanto.
    Un abbraccio cerca di resistere,si dice che prima o poi la fortuna gira per tutti ed io sono 30 anni che la aspetto.

  4. 14
    Donax -

    Grazie ragazzi, sia a chi mi ha confortato sia chi mi ha criticato: non pensavo di avere così tante risposte.
    Ora il figlio è nato, ha già due mesi. Lei,la madre nonche mia ex, ci tiene comunque al fatto che io sia il padre e che sia presente come tale, quindi lo vedo spesso. Lo tengo in braccio, gli faccio fare il ruttino , mi vomita sulla maglia, lo faccio addormentare.Tutto questo mi da una gioia immensa e la voglia di combattere per andare avanti.
    Nonostante la nostra storia sia finita possso comunque sentirmi padre a tutti gli effetti. Ma……! come sarà quando lei troverà un’altro compagno? Io sono ancora attratto da lei non solo perchè è la madre di mio figlio ma anche perchè nonostante tutto quello che ho passato(dopo aver scritta la prima lettera di questa pagina ho trascorso 70 giorni in clinica psichiatrica dopo aver tentato il suicidio e solo dio sà come mai l’ho scampata)ma percè quando stò con lei mi sento vramente bene e non mi importa di nientaltro, a parte di mio figlio ovviamente. E…….come mi sentirò quando vedrò mio figlio convivere con un’altra persona che gli farà a sua volta da padre?
    Solo al pensiero di queste due cose mi si ritorce lo stomaco.
    Lo sò, non serve a nulla fasciarsi la testa prima di rompersela ma purtroppo io sono così. La mia mente non fa altro che lavorare su ipotesi future e da pessimista cronico quale sono non può che pensare al peggio.
    Razionalmente le voglio un gran bene, ed essendo anche molto altruista spero che possa essere felice e ne trarra giovamento anche mio figlio. Emotivamente invece non vorrei mai perderla definitivamente, sarebbe un’altro duro colpo e non so come reagirei.

  5. 15
    laurafaith -

    hai una donna che ti ama, hai un figlio..la cosa migliore e stare con loro e farti una famiglia..so che sei anche tu quello cosa è migliore per te devi soltanto fare un ber respiro e farla senza pensare troppo…all’inizio sara difficile perchè pur sapendo che è la cosa migliore non la vivrai come vorresti perchè il tuo problema è un problema interiore..ma da solo non lo vincerai mai..e penso che la persona più indicata ad aiutarti a risolverlo sarà proprio tuo figlio..o le persone amate..circondatene più che puoi..ricordati che sei tu che non ti piaci e i tuoi pensieri non hanno nulla a che vedere con quelli degli altri ..tu stai vicino a lui e lui stara vicino a te..
    cmq sia sai quando si era piccoli e la mamma ti dava la medicina e non ci piaceva bè poi prendendola sempre ti abitui e ti dimentichi che è cattiva, tu devi fare quello che è giusto per te la tua medicina è la famiglia e vedrai che piano piano queste senzazioni di malessere se ne andranno , ma ti devi guarire e per guarire devi iniziare a vivere …chi meglio di tuo figlio e la tua ragazza possono aiutarti in questo?avere un figlio è la cosa più bella del mondo ..nei momenti più brutti quando vorrai scappare lontano fai il contrario e predi in braccio tuo figli e guardalo negli occhi..vedrai quanto amore già prova per te e a lui non interessa che cosa fai chi sei cosa pensi vorra solo il tuo amore , non negarglielo mai è l’errore più grande..

  6. 16
    mod65 -

    La vita è tremendamente ingiusta. Per qualcuno è una punizione. Sarebbe meglio non venire al mondo. Maledette le cause che anno generato il sistema vita.

  7. 17
    laurafaith -

    haha mod65 ma che dici??? sveeeegliaaatiii prima che si troppo tardi..non sprecare la tua vita visto che non la puoi regalare a qualcun’altro, vivitela.. è tua..ma perche tutti danno per scontato questa cosa..persino qli animali la danno per scontata..non ci vogliono mica i soldi, o mille affetti o persino la salute per capirlo..ci sono un sacco di persone malate che hanno un coraggio e una voglia di vivere da far invidiare, la vita è un dono ma bisogna arrivarci o avere una illuminazione..è un concetto semplice ma non basta saperlo evidentemente bisogna davvero interiorizzarlo e capirlo da soli.
    mod 65 non la puoi regalare la tua vita, è una cosa che vuoi o non vuoi è tua bisogna esserne responsabili o per lo meno aver rispetto per quelle persone malate terminali che davvero vorrebbero quello che tu hai e cheneanche realizzi quanto importante sia.

  8. 18
    stella -

    Caro Donax….sai che ti dico…che gli altri fanno alla svelta a parlare…falsi moralismi ed ipocrisie…ma solo chi ci è passato può capire….è vero c’è chi sta per morire e non può far nulla….ma la morte interiore lenta e inesorabile è peggio….ma tu puoi farcela…come hai avuto il coraggio di farla finita…troverai il coraggio di rialzarti….sì perchè occorre anche coraggio per farla finita…io non ce l’ho….come non ho la forza di reagire al mondo che mi sta cadendo addosso…ma mi trascino…forse perchè ho 2 figli…ma nonostante tutto…la depressione, la tristezza la fanno da padroni…spero abbia ragione chi dica che prima o poi la fortuna gira….nell’attesa Donax resistiamo e facciamoci coraggio….in bocca al lupo e auguri per essere diventato papà..

  9. 19
    adriano -

    Caro Donax,
    anche io ho lasciato la mia ex quando era incinta, poi è nato il bambino, magnifico. Quanto dolore! Ora ha 7 anni ed è una forza. Per fortuna ho sempre avuto la possibilità di essere presente nella sua vita. Questo ha fatto bene a me e a lui. Tante cose potrei dirti, ma così, di fronte ad un monitor, mi sembra difficile comunicare autenticamente (ho solo altri 1640 caratteri).
    Ti dirò solo altre cose: pochi hanno capito il mio andar via da una donna incinta (anche io lo sto capendo solo ora), due anni dopo la mia ex si è sposata ed è stato difficile per me, tante lacrime, tanta tristezza e tanta solitudine. Ho incontrato un’altra donna e 1 mese fa è nata la mia seconda figlia. Sono deciso a combattere con tutte le mie forze ora per star bene, amare la mia compagna, i miei figli, i miei genitori. Ho capito che la ricchezza sta nella nostra capacità di amare e non nel fatto di essere amati (o ri-amati). Che ce ne facciamo dell’amore altrui se siamo immersi nelle nostre sofferenze interiori? La gioia è riuscire ad amare in modo incondizionato.
    Come si fa? Non chiederlo! L’amore non è un metodo, è qualcosa di estremamente naturale. E’ il nostro stato di quiete e di attenzione. E’ il nostro stato di pace.
    Allora la domanda appropriata è: come giungere allo stato di pace interiore? Per mia esperienza ti posso dire solo che occorre affrontare tutto ciò di negativo troviamo dentro di noi. La chiave è l’atteggiamento mentale di accettazione interiore.
    Accetto! Con tutto il tuo essere puoi dire: accetto la mia paura, accetto la mia istabilità, accetto di essere arrabbiato.
    Insomma accetta la tua ombra, la tua distruttività. Questo, molto lentamente, toglierà benzina al fuoco interiore della sofferenza.
    E nutri la tua parte costruttiva. Costruisci, dona agli altri e a te stesso!
    Tutto ciò è un impegno, una ginnastica interiore che impiega anni a portare i suoi frutti. Ma li porta! E che frutti!
    Fidati, di me, del tuo cuore, della vita!
    Un abbraccio

  10. 20
    salernitano -

    Caro Donax, cari amici, carissimi tutti, vi scrivo per dire anch’io la mia; secondo il mio parere donax è un soggetto sensibile, quindi lungi dal fatto che puo’ ritenersi fragile, che non ha petto forte, che deve guardare al futuro ecc ecc. credo che il suo dono non sia altro che la sensibilità percettiva delle cose immateriali; donax pensa troppo all inpensabile, riesce a materializzare un pensiero, riesce a snaturalizzare una cosa passata e materializzare il futuro; la miglior cura per donax non esiste, ovviamente non ha nessuna malattia , la sua è solo percezione del “poi” del “se” del “ma” su tutti e tutto. Di solito il genio è tale propio perchè ha la sua “facoltà” superiore, genio in quanto tale ma sofferente per questa sua dote, i posteri (in questo caso i tuoi erdedi di sangue) ti daranno gloria e otterrai quel bilanciamento interiore che in vita avrai sempre sognato; Del resto chissà, non sai se in un futuro remoto, quando ci saremo polverizzati, potrai goderti, seppur con ritardo, dalla vetrina,la tanta agognata gioia. Non cambiare e non sperare di cambiare, cerca solo di regolarti nel momento dell’analisi interiore, adattati al metro psicologico del tuo pensare; con questa convivenza cosciente la vita ti sarà piu’ leggera. Leggila con calma e rifletti. Ciao

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