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La sto perdendo giorno dopo giorno

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Lettera pubblicata il 20 Ottobre 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 372 commenti

Pagine: 1 3 4 5 6 7 38

  1. 41
    rossana -

    Golem,
    non disconosco che tu possa avere elementi di ragione. tuttavia, sai bene che per me il tuo punto di vista, se dovesse essere limitato alla sessualità e alla riproduzione – cosa a cui non hai accennato nel post 38, resterebbe troppo schematico e troppo semplicistico.

    buon pomeriggio!

  2. 42
    Golem -

    Rossana, replico e chiudo. Come te -anche se tu sei una veterana- sono su questi forum da tempo, e leggo sempre le stesse cose. Al di là della situazione personale che mi ha spinto a cercare certe motivazioni, noto semplicemente che l’elaborazione delle vicende emotivo sentimentale, più note col nome di come “amore”, non sortiscono nessun effetto risolutivo delle questioni. O quanto meno non risultano mai esaustive nella spiegazione di quanto accade. Io stesso ho percorso quella strada, che si rivelava sempre a fondo cieco. Le ragioni che attengono invece alla parte meno nobile di noi, che chiamo istinto, mi hanno sempre spiegato gli eventi, soprattutto quando apparivano irrazionali, e nel merito ho portato quantità notevoli di argomenti, come tu stessa hai riconosciuto.

    Se le teorie istintuali che io propongo non sembrano convincenti sotto l’aspetto della “sacralità” e che molti legano al fenomeno sessuale declinato col termine amore, non si può risolvere la questione dicendo “è più complicato di come la vedi tu”, ma non spiegare il perchè, in quanto non stiamo parlando dell’esistenza di Dio, per la quale la Fede è una ragione valida, quanto quella che ne dichiara la non esistenza. Stiamo parlando di un fenomeno umano, che attiene alle esigenze BASILARI dell’individuo, e che possiamo facilmente riconoscere nella spinta sessuale e nella successiva creazione del sodalizio di mutuo soccorso tra maschio e femmina che oggi chiamiamo matrimonio o quello che si vuole per definire quell’incontro. A quelle “sensazioni”, la cultura nei secoli vi ha sovrapposto abbellimenti e orpelli, alle quali la Chiesa ha dato il “taglio” che le è congeniale, ma il “corpus” resta sempre quello arcaico, anche se non lo vediamo attraverso i paludamenti di cui ho accennato.
    Non riconoscerlo significa brancolare nel buio dell’illusione. Infatti il sottoprodotto “nobile” di questo finto mistero, è tutta la cultura, la filmografia e la letteratura amorosa che alimenta il finto mistero stesso. Spesso in buona fede. Ma la faccenda, fisiologicamente, (e in questo termine comprendo anche la mente dell’uomo, che non è un ente autonomo da esso) è molto meno complicata di come la fanno apparire. Siamo noi che la “facciamo” complicata. Perchè come Alcione e Ceice siamo sempre spinti a paragonarci agli dei quando “amiamo”. E l’amore, il NOSTRO amore, che ci coinvolge anima e corpo come sappiamo, dev’essere “per forza” qualcosa di speciale. Ma poi Zeus ci riporta sempre sulla Terra.
    Ciao.

  3. 43
    ginsy -

    Senza offesa per nessuno… ma l’amore è una cosa semplice!!!! Troppe analisi…. troppi pensieri… troppi ragionamenti sull’Io e sugli iter… troppi arredatori… siamo dei piccoli mondi perfetti con le nostre scelte… il nostro lavoro… le nostre passioni… le paure… le fragilità… i bisogni… e poi c’è l’amore che ti stravolge tutto… che perturba il sistema perfetto… l’amore è qualcosa che va contro natura… contro la natura del singolo… ti spinge a mettere al centro del tuo mondo perfetto un’altra persona diversa da te… ti spinge ad amare quelle sue imperfezioni… a scendere a compromessi perché quella persona la vuoi… è inutile fare ragionamenti sull’irrazionale, parlare di felicità o infelicità… l’amore non sempre è felice ma è pur sempre amore… l’amore è una cosa semplice ti prende e tu rivoluzioni una vita… l’amore è per i coraggiosi… per gli altri c’è il godimento… la moto…. e i cavalli… si sta parlando del nulla!!!

  4. 44
    rossana -

    Golem,
    anch’io replico e chiudo, per evitare il solito nostro tormentoso loop.

    è vero: non so spiegare la mia visione della questione altrettanto bene quanto te. questo non significa che la tua sia giusta e la mia totalmente sbagliata.

    nessuno, che io sappia, è finora mai venuto del tutto a capo con assoluta sicurezza in merito al fenomeno umano, dalle infinite sfaccettature, chiamato amore. a me basta la sintesi di M. (e non hai idea di quanto sia stata importante per me): esiste l’amore senza sesso ed esiste il sesso senza amore. PUNTO!

    se poi, nel corso del tempo, mi accadrà di cambiare idea, sarò ben lieta di poterlo fare.

    un caro saluto.

  5. 45
    rossana -

    Ginsy,
    mi trovi d’accordo quasi su tutto, ma in particolare su:

    – “ti spinge a mettere al centro del tuo mondo perfetto un’altra persona diversa da te…” – questo è quanto afferma anche il filosofo russo Solov’ev, che lo ritiene la spinta emotiva più valida e spontanea atta a far abbassare il livello d’egoismo umano.

    – “l’amore non sempre è felice ma è pur sempre amore…” – così la penso anch’io, e altre donne che qui l’hanno confermato, ma, com’è logico che sia, non tutti possono sempre condividere le stesse opinioni.

    tieniti ben stretti i tuoi punti di vista. secondo me, non c’è niente di male nel condire il pane quotidiano con qualche brandello di sogno o di speranza.

    buona serata!

  6. 46
    M. -

    Cara Ginsy,

    se tu avessi letto correttamente quanto ho scritto ad Altea, non avresti concluso il tuo ultimo post in quel modo. Errato.
    Le mie passioni non c’entrano nulla con l’amore, ma era un discorso legato alla felicità, o meno, di una persona.
    Se per te l’amore è una cosa semplice, perché semplicemente non senti la curiosità di spostare i veli, e di guardare ciò che c’è dietro, è una tua libera scelta, ma non considerare come non coraggiosi, o come parlatori del nulla, le persone che cercano di andare un po’ più in là del loro naso.
    Moto, cavalli e macchinine me le tengo tutte.
    Godere delle piccole cose per essere contenti. Tagliarsi la propria esistenza sulle proprie propensioni, interessi e talenti.
    Sull’amore ho la mia idea, la mia filosofia di vita, ed il mio modo di vivere, che non è esattamente il frutto di una mancanza di coraggio.

    L’essere umano è un qualcosa di complesso che richiede delle riflessioni per cercare di capire certe dinamiche.
    Per tutti gli altri c’è la semplicità o, forse, superficialità.

    Saluti

  7. 47
    Golem -

    Ginsy, quelli che hai descritto sono gli effetti, NON le cause dell’…amore. E quegli effetti NON sono stati sempre gli stessi nel tempo e nelle diverse culture, neppure nella nostra di cultura, che si è arricchita sempre di più di etica e morale che ha condizionato quella forma di espressione NATURALE, che chiamiamo solo sesso quando non è accompagnata da certi “sentimenti” educati dalle regole della civile convivenza, provenienti, per cominciare, dalle religioni.
    L’amore come lo descrivi tu, e’ un’espressione della cultura occidentale. Ma se osservassimo altre culture lontane dalle nostre, ti accorgeresti che quelle regole NON valgono. Ma quello che accomuna SEMPRE l’unione maschio/femmina resta il famoso sesso legato alla riproduzione, piu o meno cosciente, e (ma non sempre) il reciproco vantaggio “economico”, nel senso piu ampio del termine, dello stare insieme. Come dire che l’unione fa la forza.
    Se non vogliamo sostenere che la nostra cultura sia superiore a tutte le altre, non possiamo che riconoscere che l’amore che ci stravolge la vita è e resta la pulsione sessuale, che i più raffinati incanalano nel sentimentalismo e quelli meno nel ” limite” opposto dello stupro, al maschile.
    Al femminile e’ lo struggimento romantico del desiderio di avere “quell’uomo” ( perche’ per una femmina uno NON vale l’altro come per il maschio) caratteristico della nostra cultura opulenta e lontana dallla risoluzione quotidiana dei problemi legati alla sopravvivenza FISICA dove basta la forza e il coraggio, ma un fascino in linea con i valori correnti. Oppure la necessità di avere quel maschio, aitante e coraggioso quando serve chi difenda e protegga quella femmina nella LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA, come succedeva prima della…civiltà. Ma la CAUSA di certi comportamenti così distanti tra loro È SEMPRE LA STESSA. Il tempo ne ha modificato la forma ma NON la sostanza, Ginsy.
    Spero di esser stato chiaro.
    Naturalmente aspetto con ansia smentite a questa elementare evidenza.
    Ciao.

  8. 48
    M. -

    Ciao Golem,
    condivido tutto il tuo modo di vedere l’amore che, per come l’avevo io, è il sentimento più istintivo ed egoistico che ci sia.
    Si fa un qualcosa per avere altro, e lo si fa perché fa stare bene noi.
    Ci sentiamo appagati dal provare un piacere o ci sentiamo appagati ed in linea con i ” doveri” della persona per bene ed innamorata che deve sempre sostenere la persona amata in un momento di difficoltà.
    C’è amore quando stiamo bene noi.

  9. 49
    M. -

    Altruismo in amore………..

    Esiste una persona disposta a mettere al centro del suo mondo un’altra persona, senza che questa sua azione faccia nascere delle belle sensazioni dentro di sé?

    Amore e DOLORE………

    Esiste una persona disposta a caricarsi di un dolore altrui senza che questo comportamento abbia un risvolto positivo come, ad esempio, l’essersi comportato/a come la buona compagna, una buona moglie o come una brava persona, e quindi senza “sentirsi a posto con la coscienza” con la morale?

    C’è SEMPRE un tornaconto positivo per ogni comportamento, ma non per questo si è approfittatori.

    Sono innamorato della mia compagna Elena.
    La voglio al centro del mio mondo, la voglio mia, voglio starle vicino nei momenti belli, e in quelli meno belli.
    E quanto MI PIACE tutto questo! E lo faccio perché mi fa stare bene, prima di tutto.
    Più egoismo di così.

  10. 50
    Golem -

    M. Una chiosa la tua che ha migliorato ulteriormente le mie descrizioni piuttosto ” brute ” del fenomeno amore. L’egoismo di fondo che lo caratterizza dalla genesi dell’impulso, anche quando oggi dovesse apparire struggentemente sacrificale, e’ frainteso nell’accezione che una certa cultura cattolica ha dato del termine sacrificio, legato alla figura di Cristo. Etica che ci pervade anche se fossimo atei mentre sia occidentali e soprattutto italiani.
    Anche gli innamorati che soffrono su queste pagine per la “perdita” di quella persona tanto amata, stanno rimpiangendo il ” benessere ” che quella persona, in un modo o nell’altro forniva loro, anche quando quel benessere si è mostrato sotto forma di “sofferenza” come nel caso del Salvatore, (che se vogliamo un obbiettivo l’aveva a Sua volta) che ha tracciato il solco di questa visione, che NOI applichiamo spesso in maniera vagamente masochistica nel sentimento amoroso più “elaborato”, come se si debba sempre “soffrire” per guadagnarsi il “paradiso”.
    Paradossalmente, se i termini con i quali viene divulgato questo “amato” sentimento fossero coerenti, l’abbandonato/a, se amasse VERAMENTE quella persona, dovrebbe gioire se questa ora sta meglio senza di lui/ lei. Ma non è così. Mai, anche quando dovesse apparire esteriormente come tale,
    Ti amo perché ho bisogno di te, e ho bisogno di te perché ti amo sottintendono SEMPRE un proprio sano NATURALE egoismo, che se fosse onestamente riconoscouto, svuoterebbe questo forum e i tribunali di drammi e cause nate da un… equivoco, che non si manifesta solo quando il ” do ut des ” funziona. Come nel raro ma non eterno “amore” reciproco.
    Ciao.

    Rossana, spero non ti secchi e non to arrabbi se continuassi il dibattito con altri utenti mantenendo le mie teorie sino a quando non verranno smontate.
    Un saluto

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