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La sto perdendo giorno dopo giorno

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Lettera pubblicata il 20 Ottobre 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 372 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5 38

  1. 21
    altea -

    m., mi è piaciuto un sacco quello che hai scritto. specie la storia del margine di manovra e il punto seguente.

    sì. mi piace la tua prospettiva. non so che aggiungere perché mi si stanno chiudendo gli occhi, ma stanotte sognerò una prospettiva così e i cavalli. ecco. notte. baci a tutti. domani me la rileggo e mi motivo un po’

  2. 22
    rossana -

    M.,
    sì, ho avuto un amante per una dozzina d’anni. se, giovanissima, avevo amato mio marito, a cui sono rimasta poi sempre legata da profondo affetto, senza esserne forse riamata, per lo meno nel modo in cui l’avrei desiderato (non avevo capito prima di sposarlo che un creativo ama l’arte prima di amare una donna e che i suoi figli erano le sue opere e non quelli nati, inopportunamente, dalla sua carne), è stato il mio amante a farmi conoscere l’amore e a darmi tutto il bene possibile.

    grazie al fatto che mio marito venne di fronte all’uscita dell’azienda in cui entrambi lavoravamo con dei cartelli eroticamente osceni, tanto che dovette essere allontanato dalla forza pubblica, più di mille persone erano al corrente della nostra relazione. ero stata io a dire a mio marito, un paio di mesi dopo aver conosciuto l’uomo di cui mi ero (stavolta davvero) innamorata, che mi riprendevo la mia libertà e che avrei comunque vissuto la storia appena iniziata. altrimenti, avrebbe potuto non venirne mai a conoscenza.

    dopo meno di sei mesi dall’inizio del mio nuovo rapporto mio marito ed io eravamo legalmente separati. ed è in quel periodo che l’uomo sensibile e tenero divenne violento. avevo presentato il mio amante a mio figlio e ai miei famigliari. anche sua moglie lo venne quasi subito a sapere: dapprima cercò di ribellarsi alla situazione; in seguito, poi, adottò l’ottima tecnica della vittima silenziosa, che paga molto di più in termini di conservazione del proprio coniuge in casa. d’altronde, era una donna mentalmente molto limitata, che però aveva fatto vedere al marito, ricercatore noto a livello internazionale, più o meno gli stessi sorci verdi che il mio aveva fatto vedere a me. tutta brava gente, guidata più dagli istinti che dall’amore!

    avrei potuto convolare quasi subito a nuove nozze ma ne avevo timore e, soprattutto, non volevo imporre a un bambino, che amava teneramente il padre, un uomo che potesse farne le veci in casa. […]

  3. 23
    rossana -

    […] senza contare che il padre non perdeva occasione di metterlo contro sia al mio amante che a me, tacciandomi di tutti i peggiori epiteti adeguati alla circostanza.

    sono stata felice come si può esserlo un’amante (sola nelle feste e nei fine settimana), e lo sarei stata anche di più se la morale corrente, che ancora agiva in me, non fosse stata così castrante e soffocante. se oggi sono quella che sono lo devo al medico che mi ha curata quando avevo deciso di mollare ma soprattutto, credo, all’amore di quest’uomo.

    purtroppo, sempre per colpa della morale e del giudizio che mio figlio, ormai adulto, poteva avere su di noi, sono stata io a lasciarlo, ponendogli l’alternativa: o lei o me. scelse lei, credo per senso del dovere nei confronti di una donna ormai ultrasessantenne e per il timore, avendo più o meno la stessa età della moglie, di trovarsi a interagire in casa con un giovane uomo, tendenzialmente ostile, che non aveva cresciuto.

    è tornato sempre nei venti anni che sono seguiti a cercarmi, di tanto in tanto. a volte l’accoglievo a braccia aperte; altre, lo respingevo, con dolore. questa è la parte più stupida della mia vita, che però so motivata dalla doppia delusione che portavo in me, non per carenza d’amore ma per l’impossibilità di dargli una veste ufficiale, che lo rendesse vero anche agli occhi degli altri. ora non agirei più così ma all’epoca non ho potuto fare altrimenti.

    oltre ai regali, spesso consistenti, che faticavo ad accettare, durante la relazione, mi ha lasciato il pied-à-terre che era la nostra casa e un’ingente somma in denaro, chiedendomi di usarla per la mia vecchiaia. se non avessi avuto da lui quanto sopra, ora la mia sola pensione potrebbe cominciare a crearmi qualche preoccupazione, invece ancora in lui è la mia serenità.

    ma il dono più grande sono i ricordi, la gioia che gli ho dato, il mare di fiori che mi ha offerto, spesso cogliendoli dal suo giardino, e tutta la tenerezza che ha saputo lasciarmi nel cuore.

    buona giornata!

  4. 24
    rossana -

    Ginsy,
    ho apprezzato il tuo post n. 19, che contiene attenzione, rispetto e buon senso.

    è possibile che Fg123 già sia al corrente di tutto quanto ma, a mio avviso, una parola di sintesi e di sostegno non può che essergli gradita. meglio dedicarsi a lui che sfrangiarsi, come sto facendo, su tutt’altri temi…

    buona giornata!

  5. 25
    ginsy -

    Golem…. non è uno scherzo…. sono cose che penso veramente… non capisco perché sei così scioccato da quanto ho scritto… ho espresso la mia opinione… frutto di una mia esperienza… se ho espresso sentenze chiedo scusa non era mia intenzione… per quanto riguarda i luoghi comuni ci sarà una ragione se sono chiamati cosi.. che le mezze stagioni non ci sono più non è un luogo comune ma una realtà dei fatti!!!

  6. 26
    M. -

    Rossana,

    qualche post fà hai scritto che io ed Altea siamo u ANCHE della nostra gioventù.
    Qual è la tua visione sull’altra parte di gioventù?

  7. 27
    Golem -

    Ginsy, non devi scusarti, anzi dovrei farlo io casomai. Ma la fine di un amore è come l’Ebola: quando te ne accorgi è già troppo tardi. E con tutta la simpatia per il buon senso che hai espresso, le cose che consigli servono quanto l’uso dell’aspirina nel caso della malattia che ho preso come esempio.
    Io ho portato avanti per mesi la teoria dell’istinto che ci porta ad amare una persona piuttosto che un’altra, secondo un fenomeno che noi chiamiamo “innamoramento”, che è anche definito con termini che hanno a che fare con la mancanza dell’uso della ragione. Infatti si dice “ho perso la testa per…”. Se il passaggio tra la fase istintuale e quella razionale, non ha dato i frutti che sono rappresentati dalla stabilizzazione del rapporto, con la caduta della mitizzazione dell’amato, e della relativa accettazione di quest’ultimo nella sua reale veste di “essere comune”, la storia finisce. E finisce anche per motivi più banali.

    Cercare di tenere in vita una storia amorosa col buon senso… non ha senso, servono emozioni. Perchè le storie d’amore non seguono strade razionali, ma quelle meno prevedibili dell’istinto, e quando questo ti dice NO è NO. Non ci sono nè ci saranno mai ragioni che tengano.
    Qualche giorno fa ho scritto che si è sicuri di amare una persona di cui sei stata innamorata, quando riesci ad annoiarti con lui continuando a volergli bene. Tutto il contrario dell’innamoramento che è ansia continua, e non tranquilla serenità.
    Chi non è arrivato ancora a quella fase di “quiescenza” dopo vent’anni, non ci arriverà più. Con o senza “aspirine”.
    Ciao Ginsy.

  8. 28
    rossana -

    Golem,
    FORSE, dopo 13 anni di matrimonio, ci può stare un momento di crisi, che si può manifestare in tanti modi diversi. se si ama, credo sia giusto fare di tutto per rimettere in sesto una relazione che risente dei segni del tempo, prima di buttare a mare un quarto di vita. tanto più che ci sono due figli di mezzo.

    se fossi in Fg123, cercherei di capire cosa manca a questa donna, di parlarne con lei con calma e con serenità, ripetutamente, lasciandole spiegare il perchè e il per come è interessata a quel rapporto virtuale. non le avrei impedito il contatto ma le avrei dato una scadenza abbastanza lunga per una sua decisione in merito, ponendola di fronte alla scelta fra il giovane amico e il compagno di sempre.

    una terapia di coppia potrebbe anche essere utile, se entrambi hanno interesse a seguirla. il mio motto resta sempre lo stesso: mai avere rimpianti! si fa in fretta a disfare ma in alcuni casi sarebbe preferibile provare prima a fare del proprio meglio per ricostruire…

    buona serata!

  9. 29
    rossana -

    M.,
    per me l’attuale gioventù è essenzialmente quella che leggo qui: spaurita, delusa, fragilissima, instabile, superficiale, incapace di valorizzare quello che ha ma soprattutto incapace di stabilire veri rapporti umani (a qualsiasi livello e di qualsiasi tipo), aggressiva, rancorosa, impietosa, crudele, irresponsabile, e potrei continuare ma non voglio.

    ci sono, però, anche stupende eccezioni, sia qui che nel reale (magari facenti capo a chi non scrive sui forum, non essendo incline a lamentarsi o avendo un’esistenza mediamente ben riuscita). in fondo com’è sempre stato: in pochi puoi trovare la grandezza dell’essere umano nella sua infinita complessità. e magari tutti gli altri ne conservano uno o più spicchi, che non hanno però ancora avuto modo di rivelarsi. o che non lo possono fare in ambito amoroso, argomento cruciale su LaD.

    quanto, invece, ai miei e alle mie pronipoti (ne ho sei, tra i 18 e i 35 anni) oserei dire che mi relaziono un pochino meglio con i maschi, forse perché con loro sto più sul generico, mentre con le femmine proprio non c’è storia. nemmeno pagando si può avere nulla di ben fatto o puntuale da nessuno di loro, nemmeno nei confronti di chi ha loro dedicato tempo, attenzioni e affetto e ora avrebbe bisogno anche soltanto della loro saltuaria presenza. è quasi come se fossero anaffettivi, proiettati solo su loro stessi, sui loro hobby, sui loro amori e sui loro sogni… forse anch’io, alla loro età, ero simile a loro ma… non mi sembra che fossi proprio del tutto così distaccata e così poco affidabile!

    buona serata!

  10. 30
    Golem -

    Buongiorno Ross. Ricordi quando si parlava di quella ragazza, Fiore credo, che presa dal maturo capufficio, al di la dei rischi che amava correre, si prevedeva che tanto da lì ai 40 sarebbe cambiata due volte? Allora tanto valeva che si togliesse lo sfizio, ma intanto le dispiaceva per il quinquennale fidanzato? Ecco qui è successo lo stesso. Si conoscono da quando avevano 13 anni, e evidentemente non sono “cresciuti” allo stesso modo mentre inevitabilmente cambiavano.

    Leggi cosa scrive lui di lei “…che razionalmente vuole restare con me, ma inconsciamente non sa cosa vuole”. Sai cosa significa quell'”inconsciamente non sa cosa vuole?” Che è l’istinto che gli sta sussurrando qualcosa nell’orecchio, e l’istinto sa benissimo cosa vuole, ma deve superare il filtro della coscienza, e purtroppo ci riesce sempre. Come sta succedendo a Fiore, a questa donna e altre che ho conosciuto “molto” bene. Anche se poi si sono cacciate nei guai.
    La terapia di coppia è un anestetico, che ti addormenta per un pò quella vocina. Ma appena passa l’effetto…

    Poi Ross, un uomo può mantenere, con fatica, il piede in due scarpe, lo leggiamo qui tutti i giorni. Una donna, per quel che mi risulta, quando ha deciso o sente la “vocina”, è già partita. Può restare il corpo fisico, ma la testa è già da un’altra parte. Ti ricordi il caso Giampaolo che esiti ha avuto?

    Quali siano state le cause, ormai non serve più a far cambiare la direzione della “spinta” di quella donna, ma solo a FG123 per capire dove “eventualmente” lui possa aver sbagliato. Ma non è neanche detto che abbia sbagliato, almeno nelle intenzioni, semplicemente quella donna ha bisogno delle famose “emozioni” con le quali da sempre si identifica l’amore, anche quando non lo è.

    E poi, un uomo può restare “anche” per bieca convenienza, una donna lo fa raramente, o piuttosto mai. Soprattutto quando ti viene a dire che l’amico col quale ti tradisce (anche se non ci è andata a letto, ma che non vede l’ora di fare) “le manca”.

    Certo faccio gli auguri al nostro amico, non sa quanto lo capisco. I miracoli possono sempre accadere.
    Salutoni Ross.

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