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La sofferenza di un tradimento

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Lettera pubblicata il 11 Novembre 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 552 commenti

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  1. 531
    MilleLuci -

    Rossana, grazie per le belle parole e gli spunti di riflessione.
    Personalmente ho vissuto quasi tutte le fasi da te citate per arrivare a capire che avrei fatto meglio a chiudere subito….avrei evitato dolori a me e penose sofferenze anche a lui. Io non faccio testo, sono una delle mille situazioni esistenti. Vorrei aggiungere, se posso, che la vera conquista è una riappacificazione interna, con noi stessi prima di tutto…. non facile da raggiungere ma…stranamente questo Natale mi sta aiutando tantissimo.
    Grazie ancora e colgo l’occasione per augurare a tutti/e un sereno Natale!

  2. 532
    rossana -

    Milleluci,
    hai perfettamente ragione: in questi casi non è facile prendere una decisione (non è come scegliere fra pane e formaggio o pane e nutella) ma bisognerebbe sforzarsi di farlo a tempi non troppo lunghi, quando si è ben sicuri della strada che si vuole intraprendere (dalla quale, spesso, è poi anche possibile tornare indietro, se cambiano le condizioni o gli stati d’animo).

    ed è anche vero che ogni caso è a sè e che soltanto la persona che si trova coinvolta può sapere cosa è meglio per lei. ho soltanto voluto dire che, se uno è portato a perdonare, di solito lo fa abbastanza rapidamente (e chi ama, perdona quasi sempre) mentre se questa pace del cuore, e questa presa di coscienza di una realtà (comune a molti) non è consona al temperamento della persona offesa, ragioni economiche permettendo, è preferibile non indugiare oltre, crogiolandosi nel dolore ed arrecandolo, magari anche involontariamente, al partner colpevole.

    trattandosi di un evento che nella maggior parte dei casi si preferisce mantenere nel segreto della coppia, mancano spesso le occasioni di confronto, che invece permetterebbero forse di alleggerire il peso della ferita.

    mia madre, vecchia contadina, asseriva che in ogni situazione, anche la più spiacevole, bisogna essere capaci di “farsi una base costruttiva” da cui ripartire, evitando di restare a lungo a metà del guado. ognuno ha comunque i suoi tempi per l’elaborazione e il superamento di un lutto, perchè è certo che qualcosa del rapporto resta perduto per sempre a seguito di un tradimento.

    mi fa molto piacere che ti senta vicina alla “riappacificazione interna”, passaggio importantissimo, come tu stessa ben sai. auguri di cuore non solo per il Natale ma anche per tutte queste feste di fine anno, che di solito sono tristi per chi triste già è di suo…

  3. 533
    kia -

    sono d’accordo con te Milleluci…prima viene la pace verso noi stessi/e, una sorta di perdono. e spero che l’anno nuovo mi porti questo.
    buon Natale a tutti voi!!!

  4. 534
    lorella -

    eugenio hai lasciato un grande vuoto dentro di me.qui ti ho conosciuto e qui ti voglio salutare.sei stato una persona splendida .mi mancherai .spero che tu abbia trovato finalmente la pace che cercavi.addio

  5. 535
    sarah -

    ciao lorella cosa è successo?

  6. 536
    Gabriele -

    Buongiorno, ho letto con esterma sofferenza le vostre esperienze. Ritrovo in molte vostre frasi i tormenti che sto passando adesso.
    Ho provato a sopportare il tradimento, ma dopo 11 mesi di sofferenza sono scoppiato. L’ho lasciata. Stavo morendo dentro.
    Ma adesso mi manca.
    Sono arrabbiato perchè io sono stato ferito e devo anche essere forte a lasciarla… E’ un tormento giornaliero.
    vorrei chiamarla, sentirla, alleviare il suo dolore perchè è stata lasciata, ma non riesco più a vederla come il mio amore pulito.
    Si è fatta sporcare da qull’altro.
    E vorrei tanto avere la forza di superare la cosa, ma so che non ce la farò. Non ce l’ho fatta in 11 mesi perchè dovrei riuscire adesso?
    Ma poi mi chiedo perchè non dovrei perdonarla?
    In fondo mi ha laciato, è stato con un’altro e poi è ritornata, pentita.
    Perchè io non la so perdonare?
    Mi sento una persona superficiale: conta di più l’atto fisico o l’amore che una donna ti riesce a dare?
    Sono davvero confuso.
    Ho deciso di lasciarla andare, ma ho anche paura di lasciarla andare.
    Saluto tutti con un immeso abbraccio, e spero di rivederci in un forum un po’ più sereno.

  7. 537
    rossana -

    Ciao Gabriele,
    mi dispiace per quanto ti è successo.

    c’è chi può perdonare (raramente, se si è emotivamente coinvolti), e chi no. credo dipenda essenzialmente da alcuni fattori:
    1) il non voler accettare che la perfezione è un’illusione, sempre ma a maggior ragione in amore;
    2) la cultura predominante, che spesso trasforma uno scivolone in tragedia greca, mentre molti altri aspetti di una relazione sono anche più importanti di un rapporto fisico e coinvolgono, magari, entrambi i partner;
    3) il non essere quasi mai capaci di mettere il bene e o il desiderio dell’altro prima del nostro bene e o del nostro desiderio.

    se ti ha lasciato ed è stata con un altro, non mi sembra che si possa chiamare nemmeno tradimento, semmai insicurezza, che non è comunque un bel biglietto da visita per una relazione lunga e condivisa.

    mi sa che non era la persona giusta per te. lasciala andare e guarda oltre, se possibile con minori aspettative e maggior senso della realtà.

  8. 538
    Lonewolf -

    11 mesi sono pochi per far sedimentare lo sconvolgimento emotivo derivato da quento è accaduto, soprattutto quando ci sono 20 anni di convivenza alle spalle. I tuoi contrastanti sentimenti sono comprensibili, e si dibattono tra l’orgoglio ferito e l’affetto per lei, cosa quest’ultima che ti fa onore.
    Credo che sia necessario che stiate lontani e osserviate cosa accade relativamente allo sviluppo della vostra relazione. Inutile dire che il tempo farà decantare lentamente la cosa, e solo quando l’aria sarà tornata più serena potrete vedere più chiaramente il vostro futuro. Insieme o ognuno per la sua strada.

  9. 539
    Gabriele -

    Grazie Rossana e grazie Lonewolf, avere il conforto di qualcuno mi da un sollievo che non immaginavo neanche.
    Si è vero dobbiamo stare lontani, solo così potrò far sedimentare l’accaduto e di nuovo ragionare con mente lucida.
    Ma la cosa di cui son convinto è che queste esperienze, che ahimè tutti noi siamo stati costretti a sopportare, non debbano farci diventare delle persone peggiori. Anzi.
    Comunque penso anche che ci vorrebbero proprio dei gruppi di ascolto, non solo dei forum per parlare di queste cose… sarebbe una terapia incredible.
    Saluti a tutti.

  10. 540
    lorella -

    ciao gabriele.ti devo dire che io non so se sono diventata una persona peggiore ma posso dirti che non sono piu’ la persona che ero.sarebbe davvero di grande aiuto dei gruppi di ascolto.io ho tanti amici reali ma non sono mai riuscita a parlare con nessuno di loro.vi abbraccio tutti

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