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La mia paura è che pensi ancora al suo ex

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Lettera pubblicata il 19 Dicembre 2019. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 274 commenti

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  1. 271
    rossana -

    Giovy,
    “Ci sentiamo agitati e rabbiosi in presenza del partner senza un’apparente ragione” – questa è una delle definizioni che uno psicologo on line dà del risentimento, emozione complessa che si situa a livello inferiore dell’odio, considerato da sempre l’altra faccia dell’amore.

    spostando l’attenzione su coppie separate nonostante che dal loro rapporto fossero nati figli, si nota che sono rare le donne che crescendoli da sole non inculchino loro, per anni, negatività nei confronti dei padri assenti.

    questo avviene quando sono state deluse non tanto dal constatare, giorno per giorno, il graduale sgretolamento del sentimento da parte del partner, con conseguente logorio del loro stesso sentimento e del rapporto. di solito accade quando la rottura è stata improvvisa o violenta, come ad es. a seguito della scoperta di un tradimento.

    in tali casi la brutta sorpresa richiede tempi lunghi per l’elaborazione della sofferenza arrecata all’ego, che in alcuni temperamenti, ricchi di autostima e carenti d’empatia, patisce ed è più reattivo di altri.

    l’analogia sembra spiegare abbastanza l’attitudine della tua compagna, sia in occasione di incontri con l’ex che nel volerlo tener lontano da sé, per evitare rigurgiti di rancore.

  2. 272
    rossana -

    Giovy,
    per me fa grande differenza il “volersi togliere qualcuno dalla testa” e il “volerselo tenere”. nel primo caso leggo delusione e desiderio di andare oltre mentre nel secondo, nella migliore delle ipotesi, intuisco rimpianto per una persona, per un certo tipo di vissuto (singolo o a due) oppure per la parte di sé che è stata e che non è più.

    ho lasciato l’uomo che avevo sposato a 22 anni non per incompatibilità di caratteri o per diversità di visione di vita, avendo tratto nei primi quattro anni di convivenza un vivace e corposo arricchimento psichico. sono state altre le ragioni a imporre la separazione, senza mai annullare del tutto le reciproche attrattive che ci avevano uniti.

    pur essendo stata delusa da alcune sue attitudini, ma non da tutte, in otto anni dopo l’evento di frattura, a poco a poco si è spento in me il già scarso interesse sensuale per l’uomo, senza che venisse meno l’apprezzamento degli aspetti di quotidianità e di proiezione nel futuro che ci avevano uniti e che abbiamo continuato a perseguire, ognuno per conto suo.

    sempre difficile separare la fisicità, hardware dell’amore, dal software della vita in comune. è il livello di delusione in uno dei due settori a spingere ad allontanarsi.

  3. 273
    Giovy897 -

    il volerselo togliere dalla testa e non riuscirci è ancora peggio secondo me Rossana.

    Anche se non la vedo esattamente come te , anche sbagliando magari , ma è un mio punto di vista.

    “Volerselo tenere “ per me è più come una storia metabolizzata e accettata e pronta per voltare completamente pagina, e può tenerselo per diverse ragioni , in questo caso magari per affetto, per tutti gli anni che sono stati insieme , piuttosto che “volerselo togliere dalla testa “ a tutti i costi e magari non riuscirci io la vedo come una lotta sua interiore non del tutto finita, ma che deve vincere a tutti i costi con la parte razionale di lei che non ha visto sicurezze per un futuro , contro magari la parte irrazionale e inconscia che magari lo vede ancora come parte importante di se, che non vuole accettare perché delusa dal futuro che lei sognava con lui.

    Che sia spinto dal rancore o dal risentimento non lo so fino a che punto, sta di fatto che odio o no è evidente che una fiamma non del tutto spenta , e forse questo suo evitarlo a tutti i costi anche in un momento di lutto , è più vista da me come autodifesa per non riaccendere quella fiamma per non distruggere un suo equilibrio ma anche per un futuro che lei desidera tanto>>

  4. 274
    Giovy897 -

    << e che non vede con lui. Io sono stato tradito e lasciato , e quindi so bene quanto una mazzata inaspettata può condizionare il sentimento verso una persona. Ma poi con il passare del tempo , questo rancore/odio si è affievolito , è diventata indifferenza ma è chiaro che comunque quella persona ai miei occhi non sarà come le altre perché nel bene e nel male si è condiviso qualcosa. Ma allo stesso tempo non mi provoca più emozioni ne tantomeno rabbia . Questo è sintomo di guarigione , totale da quella storia , perché è comunque palese che c è qualcosa , che dopo 4 anni ancora non si riesce a superare. In questo caso può succedere di tutto…

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