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Donne che amano troppo

Salve a tutti,
mi sono decisa a scrivere questa lettera in risposta alla diatriba violenta, in corso ormai da tempo su questo sito, circa la questione del “concetto di AMORE VERO” che per alcuni assume contorni diversi che per altri. voglio chiarire una volta per tutte la mia posizione nel merito, in quanto mi sono trovata mio malgrado al centro di un’ accesa polemica che ha toccato le “parti sensibili di qualcuno”. Se ho deciso a un certo punto di abbracciare la visione di un certo utente ( Golem ) riguardo il suo pensiero sui cosiddetti amori sofferti, non è stato nè per umiliare e denigrare le vicende sentimentali e la visione di alcune donne che dissentono da lui, nè tantomeno per fomentare scontri di vario genere. ci tengo a dirlo perchè i “sentimenti offesi” di alcune donne su questo argomento, hanno raggiunto dimensioni tali da scatenare da parte loro ritorsioni forumistiche di ogni tipo sia nei miei riguardi che nei riguardi di Golem. nel mio caso, arrivando addirittura a fare sottili allusioni circa una mia presunta attività che secondo queste persone svolgerei e che si rifarebbe a quello che viene comunemente definito il “mestiere più antico del mondo”. quindi, onde riportare le persone ALLA RAGIONE, tengo una volta per tutte a precisare il PERCHE’ ho ritenuto più attendibile la visione di Golem sugli “amori sofferti”, piuttosto che la visione di alcune donne che pare continuino a sostenerli con forza. io ho avuto per più di cinque anni una tormentata relazione con un giovane uomo ( quando l’ ho conosciuto lui aveva 24 anni e io 26 ) che mi ha causato dolore e sofferenza, ma dal quale non riuscivo a staccarmi per via di mie insicurezze di fondo di allora, e dell’ ascendente che questa persona riusciva a esercitare su di me. Non solo in virtù del suo notevole aspetto fisico, ma anche per via della sua personalità coinvolgente e dei suoi modi da “ribelle e dannato” che, bisogna ammetterlo, su noi donne fanno sempre una certa presa, specie su quelle più giovani. Orbene.. alla luce di tutto quello che a livello sentimentale ho vissuto, a posteriori posso dire – IN BASE A QUELLA CHE E’ LA MIA ESPERIENZA – che ciò che muove queste situazioni non sono i sentimenti d’ AMORE ( come comunemente si crede ) ma sono ben altri meccanismi che ho avuto modo di estrapolare e analizzare a fondo sia attraverso il costruttivo confronto con Golem, sia attraverso la lettura di un libro che mi venne regalato anni fa da un’ amica ma che mi sono decisa a leggere solo ultimamente: “donne che amano troppo”, e nel cui libro vengono mirabilmente messe in luce le dinamiche ( familiari e relazionali ) CHE IO STESSA avevo vissuto e che mi avevano portata a vivere certe situazioni. L’ esperienza travagliata con il ragazzo di cui parlavo prima non è stata l’ unica, nella carellata dei miei amori sofferti. ma è stata senza dubbio la più lunga e la più incisiva, ed è quella che più di altre ha poi determinato il corso degli eventi della mia vita. Visto che un’ utentessa ha parlato di apprezzare di più gli uomini di oggi rispetto alle donne di oggi, secondo me restare coerenti con questo assioma significa anche ammettere con onestà, per prime, quelli che sono i limiti più frequenti di noi donne, come appunto quello di perdere spesso la testa per uomini poco o per nulla meritevoli in virtù di un nostro istinto di fondo ( determinato anche e sopratutto da vicissitudini infantili e familiari errate e/o malate ). considerando invece noiosi e poco appetibili gli uomini che ci dimostrano rispetto e considerazione. Così come penso che non ci sia nulla di male, di aberrante, di scandaloso, o di avvilente per il genere femminile se una di noi accetta di buon grado che un qualsiasi uomo che vede le cose più obiettivamente di noi, ci possa in qualche modo “indirizzare”.
capisco anche l’ attuale atteggiamento di molte donne qui, che si scagliano contro Golem e contro chiunque abbia una visuale simile alla sua, e che mi osteggiano ferocemente perchè secondo loro sarei passata dalla parte del “nemico”. io stessa, quando mi vivevo il mio “grande amore” sofferto ( durante il quale mi stavo annullando e autosabotando ), e tutti quelli che conoscevano sia me che lui mi consigliavano di lasciar perdere, non volevo proprio sentire ragioni e consideravo ingerenze fastidiose e addirittura “violente” quelli che invece altro non erano che bonari consigli. Ma bisogna ammettere che questo atteggiamento è tipico di chi sa che gli stai dicendo LA VERITA’. una verità che in quelle situazioni di solito NON VOGLIAMO VEDERE.
La reazione di queste donne non è però più giustificabile nel momento in cui gli si fa presente che le mie disquisizioni e quelle di Golem sul concetto di “amore vero”, non hanno nulla, assolutamente nulla a che vedere con le loro vicende personali e con un presunto giudizio nei loro confronti. Ma sono appunto solo la risultante delle conclusioni a cui io e la moglie di Golem siamo arrivate dopo aver vissuto, in gioventù, relazioni analoghe con personaggi tra loro molto similari.

Lettera pubblicata il 28 Gennaio 2016. L'autore ha condiviso 15 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 95 commenti

Pagine: 1 2 3 10

  1. 1
    Rossella -

    Io penso che il retaggio culturale spinga a sacrificarsi in senso più materiale che spirituale. Le due cose, almeno dal mio punto di vista, dovrebbero coincidere. Il sacrificio in cui credo è una liberazione, per questa ragione pur credendo in un’amicizia (es.) potrei decidere di non coltivarla… la stima e l’affetto indubbiamente resterebbero immutate. L’affetto di una persona è una cosa tutt’altro che scontata… si sacrificano riti che alludono ad una certa convivialità per tutelare altre persone. Ma questo vale per tutti. Nel matrimonio potrebbe essere diverso, in quel caso –almeno dal mio punto di vista-la famiglia è subordinata al giuramento, sei consapevole di esserti impegnata. A quel punto la scelta di andare avanti pesa di meno, ma ti dico subito che tenderei ad essere rinunciataria, in un senso o nell’altro, perché secondo me quando si dice una parola il passo successivo è la porta. L’ambiente –che non è quello della tua casa d’origine- diventa freddo ed inospitale… se decidi di restarci hai bisogno di cambiare le regole, ma ti passa la voglia di mettere in ordine o cucinare. Che dire? E’ l’occasione buona per prendere in mano la tua vita… penso che nella mente di una giovane donna che decide di sposarsi ci sia il desiderio di essere trattata in un certo modo. Uno aspetta, ma non aspetta invano… se il rapporto non cresce non puoi restare in un angolo. Se devo emergere da sola cerco una relazione impostata sulla parità. Se non c’è trasporto, se uno sta da una parte e uno dall’altra perché dovrei impegnami per farti fare bella figura? Quello che faccio lo faccio per me. Per carità: si tratta di un punto di vista! Ti ringrazio per averci offerto questo spunto… un caro saluto! 🙂

  2. 2
    Anna -

    Tema a me molto caro questo dell’amore e delle diversità tra l’uomo e la donna nell’amare.
    L’uomo rarissimamente amerà troppo. E già tanto se ama. La donna invece ha la sindrome della crocerossina che la frega.
    Mg ripropongo qui il mio modo di pensare che può essere sbagliato (spero). Per non ripetermi:
    http://www.letterealdirettore.it/io-amante-2/comment-page-20/#comments

    Anche io penso che la teoria di Golem sia giusta. L’unica cosa che non mi convince pienamente è la questione della attrazione fisica. Lui dice che l’uomo scambia l’attrazione fisica per amore. Questo ho capito ma potrei sbagliarmi.
    Ma in questo caso l’uomo rischierebbe di “amare” anche le prostitute. Che ne pensate?

  3. 3
    lorenzo -

    Io credo che tu sia malata di protagonismo…sei abbastanza egocentrica…dovevi scrivere una lettera per parlare di te o golem? tutti i tuoi interventi sono permeati di protagonismo…ho notato spesso, quando certe persone fanno un qualsiasi commento, tu intervieni perché pensi parlano di te…naturalmente non è così, ma tu devi intervenire…egocentrica…e comunque di cazzate ne dici spesso…golem? ne carne ne pesce…siete noiosi e ripetitivi….naturalmente mio personale opinione… ciao

  4. 4
    GL(I)OSSTAR -

    Scusa Maria Grazia, ma a chi dovrebbe fregare del tuo chiarimento? Siete sempre il solito gruppettino di 4 persone, non fate prima a creare un gruppo Whatzapp x conto vostro? Dovrebbero istituire su questo sito un controllo automatico per lettere come questa, il Post Delivery Service.
    😀

  5. 5
    Golem -

    Sei stata anche troppo signorile a voler spiegare. Ci ha pensato Scarlet a incasinare tutto in compenso.
    Comunque la nostra Rossie ha in ballo sempre l’ormai annoso problema dei trasporti.

  6. 6
    maria grazia -

    Anna, rispondo a te tralasciando i commenti idioti dei vari FAKE creati apposta ( escluso Golem ovviamente ). e sappiamo già da chi..
    Hai perfettamente ragione. Hai colto un aspetto interessante! in effetti, bisognerebbe capire fino a che punto gli uomini, rispetto a noi donne, riescano DAVVERO – e non a parole – a fare questa distinzione tra sesso e sentimento, tra amore, e pura e semplice attrazione fisica. E in quali situazioni. La MIA idea, è che ci riescano molto più facilmente di noi donne, che siamo forse più “vittime” di un retaggio culturale e di una “dotazione genetica” che ci vogliono inevitabilmente “innammmorate”( il famoso “ammmoreee”) dei nostri partner sessuali. Ma lascio agli utenti maschi ulteriori riflessioni..
    io però sono anche convinta che, a livello di coinvolgimento sia fisico che “emotivo”, un uomo non faccia molta differenza tra un’ amante e una prostituta che frequenta abitualmente, se non per il fatto che a quest’ ultima elargisce un compenso in denaro in cambio della sua compagnia. Ma naturalmente potrei anche sbagliarmi.

  7. 7
    Golem -

    Anna, la sessualità maschile è cieca quanto quella femminile, arriva anche a innamorarsi delle prostitute. Ma non della professionista, della donna che pensa di vederci.
    È un “sindromo del crocerossino”. Non ne siamo indenni solo perché facciamo la pipì in piedi.

  8. 8
    Dany -

    Grazie per aver citato io mio post pure qua 😀

    Ovviamente è giusto che non si ascoltino i consigli gratuiti di chi vuole farci “ragionare”…chi decide se una storia è giusta o sbagliata se non noi stessi?

    È giusto che ognuno di noi maturi certe scelte con l”esperienza non con i giudizi di chi non sta vivendo le stesse sensazioni.

    @Anna non vedo cosa farebbe di male un uomo ad innamorarsi di una prostituta. Sempre una donna è.
    A volte le donne “finte” con valori “finti serissimi” sono molto peggio. Te lo assicuro.

    Vivi, sbaglia, cadi, rialzati e VIVI. Il mio motto.

    2 funerali in un mese a me bastano per farmi capire che (per me) è l’unico modo giusto di vivere davvero.

    Buon tutto a tutti…

  9. 9
    rossana -

    Dany,
    “chi decide se una storia è giusta o sbagliata se non noi stessi?” – anche per me, per Valinda e per almeno un altro paio di altri nick femminili “storici” che da qualche tempo hanno smesso di scrivere su LaD è sempre stato così… ma Golem si ritiene deputato e autorizzato a decidere per noi e a classificarci secondo il suo metro.

    e si risente anche, buttandoci addosso di tutto e di più, se osiamo ribellarci alle sue convinzioni e contrastarlo!

  10. 10
    rossana -

    Maria Grazia,
    chi non ti approva o è invidiosa, se femmina, o fa parte di una nutrita schiera di fake…

    spero non sospetti di me perché, tanto per cambiare, saresti del tutto fuori strada. così come lo sei stata interpretando in negativo (e come altrimenti avrebbe potuto essere?) il mio sincero augurio di “buona attività”, che si riferiva alle tue iniziative in campo informatico e affini, alle quali, in tempi di miglior armonia, ho corso il rischio di affidarmi…

    fra l’altro, che bisogno c’era di salvaguardare il tuo “personaggio virtuale”? che vuoi che importi a chi frequenta il sito chi sei e cosa fai in privato, al di là di quanto si è scritto qui da parte di chi ti ha conosciuta nella vita reale?

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