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Uomini che non vogliono impegnarsi in una storia seria

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Lettera pubblicata il 7 Novembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 231 commenti

Pagine: 1 3 4 5 6 7 24

  1. 41
    pietro -

    la stessa cosa succede con le ragazze, ho capito che non vogliono impegnarsi in storie importanti,e non vogliono essere al centro dell’attenzione ma gli piace essere corteggiate da tutti,sono troppo superficiali non interessa a nessuna di conoscerti più a fondo, vogliono avere 1000 amici che possono chiamare quando ne hanno bisogno….io non so saranno capitate tutte a me….ma si fanno 1000 problemi….l’unica cosa che posso dirti è , non cambiare per nessuno, nessuno merita il tuo cambiamento, separa bene la tua personalità sentimentale da quella razionale…..il sentimento deve dialogare con il cervello e non ti buttare a corpo morto in una relazione…. finiresti per farti del male…..abbi cura di te stessa e cerca di essere meno altruista….e vedrai che prima o poi troverai chi veramente ti farà sentire amata….

  2. 42
    Toky -

    Mah, è difficile, è tutto difficile, credo che alla base di tutto ci stia dentro il momento che stiamo vivendo, sia sociale che economico che mediatico, questo non significa che ai miei tempi giovanili (ho 52 anni) non esistessero le problematiche legate alla durevolezza dei rapporti sentimentali, parlo per ciò che mi riguarda, ovviamente, essendo stato fidanzato con una persona per 2 anni, poi sposata e, adesso, al 25° anno di matrimonio, tutto finito, se aprivo gli occhi per tempo avrei notato che la fine del rapporto sentimentale lo sarebbe stata diversi (10-15) anni fa, ma per non vedere, non capire, la cosa è durata fino a circa 2 anni fa, relazione di lei con un altro (pluriseparato) ma evidentemente per lei interessante, diverso da me. Io ho mantenuto, abbiamo mantenuto in piedi un rapporto che stentava e per via dei figli e pensando (lei) che io crescessi, cambiassi, ma di che? cambiare? io ho fatto anche il mammo, ho fatto molte cose che un uomo stenta a fare, forse NON HO FATTO L’UOMO, ma il genitore, mi sono privato di libertà personali, hobbies che avrei volentieri intrapreso o continuato (Sport, canto, musica) e che invece, per la famiglia, ho rinunciato. Ma è finita ed a 52 anni, trovarsi senza amore, in modo chiaro e netto, è una situazione per uno come me non abituato a relazioni con l’altro sesso (ho avuto solo e solatnto lei) sono un pesce fuor d’acqua. Come si fa si sbaglia, frequenti una e non sai che cosa devi fare per tenerla a te, farla affezionare, devi essere subito esplicito, vista l’età, e chiedere “sesso” o comportarti come un adolescente che fa l’innamorato o che lo è realmente? Io vorrei riuscire ad instaurare un rapporto di fiducia reciproca, fatta di attrazione anche sessuale, ma anche di intesa, di affinità, ma una persona come me che si ritiene ferita, con una separazione in atto ma ancora non completamente libera, è difficile riuscire a trovare l’ago nel pagliaio di una che è disposta ad aspettare, a vivere un po’ clandestinamente un rapporto con me che non posso, stante la situazione complicata, non voglio per rispetto della futura (ma non ancora) ex e soprattutto dei figli, dicevo che non voglio alla luce del sole, ecco perché poi ci facciamo tare mentali su una cosa, il sesso, che sembra un tabù, ma che poi è tanto semplice, si perde parte della nostra vita a chiederci come fare, cosa fare, quando un bel rapporto, perché no, anche condito con momenti di intimità visti senza che essi rappresentino un “timbro” dell’essenza del rapporto, perché poi, tutto può finire, perché non buttarsi? non lasciarsi andare? poi subentrano i se, che sto perdendo tempo, che a quest’età non dovremmo farsi tare mentali, se ci si piace, perché non concedersi? ci riesce solo chi ha la “spregiudicatezza” l’indole del maschio rude ad ottenere quello che vuole? ed il timido è tagliato fuori perché non ha coraggio? non si butta?… è la legge della vita, come sempre accade, i deboli (in senso lato) soccombono.

  3. 43
    Ta91 -

    Questo post ha sollevato commenti davvero interessanti.
    Si, anche secondo me il problema è proprio sociale.
    A mio parere stiamo vivendo un’epoca “di mezzo” tra quella che prevedeva le limitazioni tradizionali e quella odierna, che per varie ragioni (soprattutto economiche) inizia a rivoluzionare la posizione della donna.
    Siamo dunque tutti un po’ confusi, in preda alla ricerca di ruoli che oramai non son più definiti, e noi tutti sappiamo quanto al genere umano sia caro da sempre il possesso di certezze a tutto campo (su chi si è, cosa si rappresenta, e soprattutto COSA SI VUOLE REALMENTE). Inutile dire che oggi la società non presenta più costrizioni e la libertà d’azione è pressochè totale. Di consegunza, senza più quella vecchia società patriarcale che, sebbene odiosa, offriva pur sempre delle certezze legate alle etichette imposte (giuste, sbagliate.. Poco importa. A noi basta sempre e solo che ci rifilino un manuale), ci troviamo spesso disorientatissimi.
    Ora, a prescindere dai vari casi specifici (è inutile dar consigli campati in aria: solo chi è direttamente coinvolto può valutare la persona con la quale si relaziona), mi vien solo da dire che

    NOI DONNE SIAMO ALL’INIZIO DI UNA LENTA RIVOLUZIONE.

    Questo genera tre fenomeni legati da un rapporto di consequenzialità

    1) ci troviamo in mano enormi poteri, di cui spesso non siamo consapevoli oppure non siamo ancora proprio in grado di gestire (e guai ad insegnarceli!)
    2) gli uomini iniziano a temere queste “donne nuove” non più sottomesse a modelli preconfezionati che in passato diedero loro l’illusione di conoscerle a fondo
    3) scatta dunque negli uomini una naturale strizza legata all’incertezza che li rende meno lanciati e temerari, nei peggiori dei casi li affloscia psicologicamente. O, per dirla tutta, usando i termini nei loro stereotipi, gli uomini diventano le nuove donne, e noi i nuovi uomini.

    In conclusione, credo che in questa nuova realtà, in cui entrambi i sessi si trovano impauriti e incerti per la perdita dei loro ruoli standard, non si possano più decifrare (almeno non precisamente) le ragioni dei nostri vicendevoli comportamenti, oggi più confusi, più brutti, traballanti e apparentemente meno sensati perchè senza recinzioni, e quindi anche sempre meno legati alla dimensione della scelta fissa. Per questo non esistono più gli uomini di una volta!
    Oggi vale una sola legge: nulla è più predefinito, ergo si hanno doppie responsabilità. Ci si può solo impegare affinchè le cose che vogliamo accadano. Perciò, oggi più che mai, gambe in spalla donne!
    Se non ci capite un cavolo del perchè dell’agire di certi uomini e volete delle spiegazioni ESATTE, allora partite col piede sbagliato. Oggi più che mai, dobbiamo solo agire valutando tutte le singole situazioni nella loro complessa relatività!
    Ecco come deve forgiarsi la nascente generazione di Donne con la D maiuscola, come qualcuno ha scritto!
    Un bacio a tutte quante!

  4. 44
    Dav -

    il problema è sempre lo stesso…MANCANZA DI VALORI SANI…Come facevano i nostri nonni ad avere figli anche in periodi ben peggiori di quello attuale???meditiamo…

  5. 45
    NADIA -

    Ho 26 anni e nella mia vita ho avuto diverse storie serie, sono stata desiderata e voluta dalle persone che ho avuto accanto che mi hanno detto fin da subito “O SEI LA MIA DONNA O BASTA IO COSì NON CONTINUO PERCHè CI STO TROPPO MALE”.Ora ti do un consiglio, non prenderlo come un rimprovero, quello che ti sta succedendo capita anche a molte delle mie amiche (per intenderci tutte bellissime, dolci…) è facile pensare che gli uomini vogliono SOLO SESSO ma non è vero!!!!L’uomo vuole giocare, divertirsi, e anche una donna da conquistare, ma non a letto ma nella vita, una donna meno scontata….che se ha voglia di un momento di passione lo vive con intensità, ma il giorno dopo non ti manda 10 msg…e poi dire ad un uomo IO SONO UNA DONNA SERIA CHE CERCA STABILITà è SVILENTE. Rifletti…tu conosci solo te stessa, sai di essere bella, dolce e intelligente e ti trovi difronte un uomo attraente ma pur sempre uno sconosciuto, perchè dovresti volere una STORIA SERIA CON LUI non lo conosci…quindi prima di desiderare una storia seria devi desiderare lui e prima di desiderare lui devi conoscerlo e farti conoscere. Se dici ad un uomo io nn voglio nulla, tu mi piaci, mi affascini lui cercherà di mostrarti il meglio di lui ma poi se vedrà che non basta per farti dire ok sei l’uomo per me, IMPAZZIRà PER TE!!!!!!FAMMI SAPERE, BACIONI

  6. 46
    Toky -

    Sono rimasto colpito profondamente dal post di Andy, il n°39 nel passo in cui afferma che le donne non guardano quello che se ne sta in disparte, ma sono attratte da quello che “aggredisce”, “sgomita” per mettersi in mostra, per attirare su di se la sua/loro attenzione. Verissimo, confermo che avviene così, perché il sesso è conquista, è supremazia, è lotta. Non guerra, ovviamente. Cosa succede quindi? le belle ragazze saranno sempre oggetto di tentativo di conquista e il “normale” spesso è costretto a soccombere, non se la sente di lottare per mantenere la sua relazione che vede quotidianamente in bilico, messa in discussione e pertanto si tira indietro, NON SE LA SENTE di continuare una storia che se va bene sarebbe costretto a dover lottare per mantenere vivo in lei l’interesse verso di lui.. (che giro di parole!!) della serie: oggi le storie di amore durano da .. Natale a Santo Stefano proprio perché, giustamente, la donna, ha acquisito nel tempo maggiore indipendenza, anche economica e, se questo è un bene per tutti, è ovvio che niente è per sempre, ma questo non è un modo di dire, è sempre stato così, sole che prima le storie duravano di più proprio per i pregiudizi che invece adesso sono scomparsi.. Morale .. so cavoli nostri, di noi maschietti, costretti continuamente a “lottare” e chi non lotta.. non fa l’amore, prima era chi non lavora, ora chi non lotta.. Le donne, dovrebbero, penso io, guardare anche alla “sicurezza” del partner, a fidarsi di lui, come? questo è il bello.. io non tradivo, ma evidentemente non bastava, non basta, una donna preferisce rimanere sola, sfasciare una famiglia, con figli, per il sesso che lei decanta Amore, mavviA!! SCUSATE mi sono intrigato, forse, devo uscire e voglio concludere..

  7. 47
    erin -

    care ragazze… come vi capisco. il problema, a mio avviso, è che i ragazzi oggi sono fondamentalmente degli immaturi ed insicuri di loro stessi (non vorrei generalizzare, ma nella stra-grande maggioranza dei casi è così, rimanete ancorati alla sottanella della mamma e buonanotteeeee).
    io ho 26 anni, una ragazza indipendente, un lavoro discreto per cui ho dovuto e continuo a sudare per conservarlo, ho viaggiato e viaggio molto sia in europa che all’estero. ho una schiera infinita di amiche e qualche amico anche di sesso maschile che considero come fratelli.
    per rispondere ai post dei maschietti, io rientro, con modestia, nella categoria delle belle ragazze, alta, formosa e soprattutto un bel viso ( a detta di tutti i maschietti che ho conosciuto nella mia vita, il mio viso oltre un’altra parte intima di me, era la cosa che li colpiva di più). ho avuto fidanzati, sono stata innamorata, altri sono stati traditi perchè il sesso non era granchè ed ho cercato stimoli in rapporti con tanti altri ragazzi. e fu così che in una di queste mie avventure partite con il sesso e in uno status da single, ho incontrato un ragazzo di 30. prima ci si vedeva 1 max 2 volte a sett. e col tempo lui ha iniziato a chiamarmi anche 8 volte al gg, mi sentivo soffocata nonostante mi piacesse, ero arrivata a non sopportarlo più, avendo un passato burrascoso, fra criminalità e abuso di droghe mi raccontava sempre dei suoi 2001 problemi ed io stavo là a fare l’amica ad ascoltarlo e consigliarlo. sono sempre stata molto distaccata all’inizio della relazione, a me interessava sl il sesso e lui lo fa davvero alla grande 🙂 col tempo mi si è accollato sempre più, ci vedevamo un giorno si e l’altro pure, abbiamo iniziato ad uscire con amici in comune, cenette, e lui ha messo in mezzo anche la sua famiglia( mi ha presentato la mamma! e questa mi invitava anche a cena a casa). fin qua, uno direbbe:”ammazza hai trovato l’omo da vita tua”, in realtà, torno in italia per qualche settimana per motivi di lavoro e si ribaltano le cose: io inizio a telefonarlo 1 volta al gg(a differenza delle sue 5-8volte), ritorno lì a londra e di punto in bianco: gelido peggio delle nevi perenne in antartide, mi dice a quel punto che chiamandolo 1 volta al dì andrebbe bene se stessimo insieme, che non vuole legarsi perchè ha paura di non essere fedele, perchè la sua ex ragazza 10 anni fa (ed è stata la 1a ed unica ragazza che abbia avuto) lo tradì, ha dovuto respingere i sentimenti che provava nei miei confronti perchè stava vedendo che io mi stavo affezionando troppo etc etc… al chè la mia risposta a freddo è stata:” ma io non ti ho mai chiesto nulla” e, difatti, MAI gli ho chiesto di stare insieme, anzi è stato lui più di una volta a chiedermi di vivere una relazione e, addirittura, di convivere.
    questa è la dimostrazione di come, in amore vince chi fugge… sparisco e ritorna, mi avvicino e scappa.il mio consiglio è di vivere alla giornata,senza aspettative,se poi sn rose tnto meglio,se no CIAO COREE

  8. 48
    LUNA -

    Forse l’importante è anche non entrare nel meccanismo di credere che esistano solo persone, maschi o femmine che siano, che non sono capaci di prendersi responsabilità o non desiderano condividere e costruire.
    A volte accade anche quando ci si ostina a cercare di cambiare qualcuno che sin da primo momento o molto presto dimostra una certa mentalità o atteggiamento. Allora quel qualcuno che indifferente per quali SUE ragioni si comporta in un certo modo (e può farlo in modo molto diretto o attraverso i fumogeni di scuse barbine) sembra diventare il mondo. Della serie: me lo tengo, ci provo lo stesso, mi ostino, perché tanto tutto il mondo ormai è così.
    E ci si incastra, ci si incastra nel cercare di cambiare chi semplicemente non è. Non è sulla tua stessa lunghezza d’onda. “Non è” perché non gli piaci abbastanza, “non è” perché esce da una storia di tot anni con un tipo o una tipa, ma comunque non è in una fase in cui se la sente di/vuole/desidera,” non è” perché è un eterno peter pan o peterapanna, “non è” perché nasconde delle sue ragioni/proiezioni/semplicemente il suo carattere e il suo modo di vedere la vita o anzi semmai rivela tutto questo nel dire:
    non voglio condividere, non voglio convivere, non voglio prendermi un impegno, non voglio avere figli.
    “Non si è”, anche alle volte, nel senso che l’eterno procrastinare a volte, anche in maniera inconscia, in una coppia, rivela un non detto ma percepito che c’è qualcosa che non funziona, anche se magari la relazione in qualche modo è andata avanti per un certo, anche lungo, tempo. Però la relazione ad un certo punto ha smesso di crescere, ha smesso di sbocciare verso livelli “ulteriori”. Non ha trovato dei nuovi, successivi, equilibri (che possono anche essere: entrambi non desideriamo convivere, entrambi non desideriamo sposarci, entrambi non desideriamo avere figli. Purché sia vero per entrambe le parti, purché l’equilibrio sia vero, sincero).
    di per una persona ha anche il suo sacrosanto diritto di non voler convivere, condividere, sposarsi, avere figli. Il punto è che se lo dice con sincerità è già una cosa, e se l’altra persona non ci crede o ci crede, ma cerca di cambiare la propria visione della vita pur di continuare la relazione è un altro paio di maniche.
    Quello che voglio dire è che, al di là delle considerazioni sociologiche, se ci si guarda intorno io non credo sia vero che nessuno oggi come oggi desidera più prendersi un impegno o costruire.
    Ci sono persone che per dire “casa” “affitto” “coppia” sono come, se non ricordo male, Fonzarelli quando si ritrovava a dover dire “scusa”. Pare che stiano camminando su una graticola o che vivono queste cose come un revolver puntato. E non lo sentono come un limite (o non abbastanza da vederci chiaro, in loro stessi). Ma ci sono anche persone che invece, e non per superficialità inversa (certo, esiste anche quella, come no, ma neanche quella rappresenta IL MONDO) riescono a pensarlo, desiderarlo, dirlo e farlo.

  9. 49
    LUNA -

    Esiste poi anche il fatto certo che ogni nuova esperienza, anche desiderata e costruita, porta nuovi elementi con cui confrontarsi. L’affitto e il mutuo dalla carta alla realtà del sacrificio, con magari nuove variabili a seconda delle entrate effettive, la convivenza dal fatto di immaginare due cuori e una capanna all’entrare in contatto reale con una nuova dimensione a due e una condivisione di spazi e abitudini, la gravidanza e la maternità/paternità idem dal pensiero alla situazione, all’azione, affrontare le cose giorno dopo giorno…
    ma non per questo queste esperienze sono solo “problemi”. Intendo dire che spesso se ne parla come se fosse il passare dal giocare e dalla teoria ad uno schema del gioco “pratico” in cui è normale essere frustrati, scazzati, spaventati dal fatto che non si è in una soap opera o in uno spot del famoso mulino bensì calati nella realtà. Ma chi lo dice che la realtà sia solo scazzante e noiosa e pesante per forza? Conosco persone che hanno 40 anni, tre figli, lavorano entrambi e coltivano interessi, e sono davvero una squadra che funziona. E onestamente li vedo molto poco frustrati, anche se saranno certamente stanchi. Ma sono anche entusiasti.
    Se è vero che si aggiungono responsabilità, è pure vero che nella vita a meno che uno non sia vissuto in una bolla di vetro, ha affrontato nuove responsabilità e nuove situazioni sempre. E in quelle situazioni, anche a seconda del proprio temperamento, del proprio carattere, della propria visione della vita, ha visto di più il bicchiere pieno o vuoto, o per esempio si è aspettato che fossero solo gli altri a rassicurarlo o a far filare le cose per il meglio ecc ecc.
    Intendo dire che tutti probabilmente potenzialmente possono tirarci “un pacco”, ma a volte (non dico sempre) chi scrive nel forum di aver subito “un pacco” si ritrova con l’ammettere che l’altra persona anche nelle piccole cose, prima che nelle grandi cose, aveva già prima manifestato un certo atteggiamento, poco affidabile, poco empatico, egoista, qualunquista ecc che fosse.
    Allora magari anche se non possiamo avere la bolla di vetro per conoscere il futuro stiamo almeno più attenti quando uno/una si presenta in un certo modo, già nella vita più spicciola di tutti i giorni, che sensazione ci dà, realmente, al di là di quello che ci piacerebbe fosse.
    Non dico che sia il salvavita da tutti i mali e da tutte le variabili, però alle volte ci troviamo davvero a considerare, in seguito: forse in effetti già quella volta da questo/quel modo di fare, parlare, affrontare i problemi, appoggiarsi totalmente, scappare per non affrontare, gestire in un certo modo, potevo intuire che…
    A volte è così o no? io ho l’impressione di sì, anche se il mondo resta vario e complesso etcc e le relazioni non sono lo spot del mulino (ma neanche sempre e per forza degli arzigogoli amletici frustranti o dei campionati di wrestling)

  10. 50
    Angela -

    Ciao sono Angela. Rispondo a Gabriele e alla ragazza che ha aperto il dibattito. per prima a lei dico: sono una ragazza di 30 anni(e dico una ragazza perchè al giorno d’oggi non si è vecchi fino alla morte!) ho il tuo stesso problema, soltanto che ultimamente mi approccio a quei tipi di persone un pò diversamente… non bisogna lasciar spazio di pensare, perchè non appena li lasciamo fare si incasinano cn le loro mani e di conseguenza ci rimettiamo noi! i maschi di oggi, purtroppo nn affrontano situazioni serie e coinvolgimenti, perchè hanno paura che non appena si lasciano andare con una persona, la giovane vita di sesso finisca li!quindi ragazzi io credo che il SESSO sia la chiave di tutto…ma io dico a quelle persone, di pensarci molto bene, perche superati i 30 anni sarà molto difficile trovare quello che tanto vi spaventa e che ora evitate con mille scuse già risentite!A Gabriele dico: magari ci fossero molti più ragazzi che la pensano come te… ma della mia età!!!! magari mi congelo qualche anno e quando avrai raggiunto almeno i 25 anni vieni a scongelarmi! ciao a tutti.

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