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Uomini che non vogliono impegnarsi in una storia seria

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Lettera pubblicata il 7 Novembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 231 commenti

Pagine: 1 17 18 19 20 21 24

  1. 181
    rossana -

    Sparky,
    ti conosco pochissimo per esprimermi su di te ma non mi dispiace affatto di suscitare sdegno. mi si accusa così spesso di cercare il consenso…

    chi ha alzato le mani su di me, UN PAIO di volte soltanto, ha pagato la sua violenza con anni di depressione. non voleva semplicemente essere lasciato…

  2. 182
    Diego -

    Cara Grazia, se una donna peccaminosa tu? Io ti credo capace di vedere oltre le apparenze e gli schemi, ecco perchè ti rispondo, faccio male?

    Ognuno dice quello che sa, o che vede, ma per questo non è “saccente ed arrogante”, finchè non lo impone con parolacce, insulti e/o denigrazioni dirette a un soggetto preciso; chi legge può sempre contrapporre educata-mente dei dati che dimostrano il contrario, siano essi specifici oppure osservabili nel contesto della realtà visibile.

  3. 183
    maria grazia -

    Diego, è vero. sono una persona che sa andare OLTRE i luoghi comuni e le apparenze. ecco perchè questa divisione netta tra “Donne Perbene” e “donne amazzoni di facili costumi”, mi sembra solo una gran pagliacciata. Cercare dei CAPRI ESPIATORI per tentare di dare una spiegazione ai mali che ci affliggono, si è sempre rivelata una mossa fuorviante.

    E comunque si. sono peccaminosissima! Non te la prendere…

  4. 184
    Diego -

    Dici bene Grazia, le suddivisioni nette tra Orazi e Curiazi fanno ridere tanto anche me, quando manca la coerenza, unica cosa perbene.

    Le sole Donne vere sono quelle coerenti, che non sono facili amazzoni o caste Camille a seconda delle convenienze quando e con chi gli fa comodo, ma hanno un comportamento costante nella vita, non serpeggiano dal peccato alla santità, altrimenti sono solo delle ipocrite, la specie peggiore, anche tra gli uomini.

    Questa è la radice di ogni problema di coppia, l’incoerenza di comodo.

  5. 185
    maria grazia -

    Vedi Diego,
    è questo l’ errore in cui cadete tutti. Non esistono “peccato” e “santità”. Esistono solo MOMENTI DELLA VITA.
    La donna che tace sulle sue esperienze e i suoi vissuti sessuali non è un’ ipocrita, è semplicemente una persona che tutela la sua privacy. Ma gli uomini pretendono di sapere determinate cose per una loro INCAPACITA’ DI ACCETTARLE. Altrimenti, che differenza farebbe per loro ( e per te ) se quella con cui esci se ne è scopato uno piuttosto che cento ? capisci che voglio dire ?
    se io comincio a frequentare un uomo non gli chiedo nulla del suo passato amoroso sessuale e sentimentale. perchè non è affar mio.
    L’ unica vera INCOERENZA degna di chiamarsi tale, è quella IDEOLOGICA. quella, cioè, per cui si abbraccia un’ idea piuttosto che un’ altra a seconda delle convenienze. Un pò come avviene in politica, ma non solo…
    quella che ero ieri, non sono oggi, e quella che sono oggi, non è quella che sarò domani. Perchè la natura umana è sfaccettata e complessa e non la puoi racchiudere in una definizione. E’ da questo che si protegge la donna che omette certi suoi vissuti: DALLE BOLLATURE, tendenza a cui da sempre è incline il genere maschile, e una certa parte del genere femminile. io non sono quello che faccio o che in un momento della mia vita posso aver fatto, mi segui ? sono l’ insieme delle mie esperienze, dei miei pensieri, delle mille sfacettature che compongono il mio carattere, sono l’ insieme dei miei pregi e dei miei difetti e dei miei “ideali”. In me c’è del buono e c’è del “cattivo”, ci sono dei punti di forza e delle debolezze. e anche di fronte a tutto questo, stiamo sondando solo una piccolissima parte dell’ animo umano, una parte infinitesimale! Gli uomini – vuoi per “pigrizia”, vuoi per altri motivi – cercano di “semplificare” tutto dicendo:” hai fatto determinate cose, quindi per me resti e sei solo una puttana”. ehh no!.. troppo semplice! perchè quello è un appellativo che lascia il tempo che trova e non significa nulla. Così come sono parole insignificanti anche “Camilla” e “Amazzone”. sono idee astratte che ci costruiamo nella nostra mente, distorsioni, e nulla di più.

  6. 186
    maria grazia -

    SE MI VUOI CONOSCERE, devi andare oltre i semplici appellativi, a quello che credi di vedere, altrimenti non potrai mai riuscirci. ma gli uomini, di fronte a certe situazioni, non sanno ANDARE OLTRE, non ne sono capaci, non ce la possono fare. Per dei limiti proprio insiti in loro, nel loro corredo istintuale. ecco perchè alcune donne, in certe occasioni, arrivano a “mentire” su se stesse.
    Ma poi, che significa “comportamento costante” ?…costante a mio avviso vuol dire “sempre uguale, sempre quello”. se io oggi faccio una cosa ma domani mi sento diversa e non la voglio più fare, perchè quello che ho fatto ieri ( giusto o sbagliato che sia ) mi dovrà “accompagnare” per sempre ??..
    sono queste le domande che mi pongo, e a cui i “benpensanti” con cui mi trovo a interloquire non riescono mai a dare una risposta attendibile. o anche SOLO UNA RISPOSTA.
    “Coerenza” per me vuol dire imparare a conoscere se stessi e agire di conseguenza. non vuol dire permettere agli altri di “incasellarmi” in un giudizio che si sono sommariamente creati su di me.

    Piccolo quesito: tra una donna che fa pubblicamente e globalmente sfoggio della sua “dissolutezza”, e una donna che invece custodisce gelosamente in gran segreto la verità sui suoi “peccati” a al mondo esterno appare come una “santa”, tu chi prenderesti per moglie ? La mia è solo semplice curiosità. E comunque so già che eluderai questa domanda.

  7. 187
    Diego -

    Ma Grazia, l’hai detto tu che ti rincorro perchè mi piacciono le donne “peccaminose”, io di “peccato” non ho mai parlato, ma tu hai confermato di essere “peccaminosissima”, e allora deduco che il “peccato” è il tuo persecutore. 180 maria grazia – 8 aprile 2016 2:20

    Secondo te, un uomo chi cerca nella vita, una donna affidabile o una capace di facili “esperienze”?
    Nota che il problema non risiede mica nel “maschilismo bigotto”, bensì nella struttura mentale dell’essere umano e nella stessa vita, pertanto non credo sia risolvibile in termini cerebro corticali innovativi.

    Quale pazzo/a dormirebbe in pace sapendo che la sua metà è potenzialmente capace di collezionare sempre nuove “esperienze”?
    Chi mai ci farebbe una famiglia con una simile persona, mettendo a rischio anche i figli, oltre se stesso?
    Nessuno credo, e nemmeno se la terrebbe a casa, ecco il solo motivo per cui negano certe cose, per farsi accettare, la privacy è ben altra cosa, sta nel custodire gelosamente la propria intimità, non certo mostrandola a tanti/e.

    Una volta ho cercato di aiutare una tipa che diceva di essere una gran donna e di aver cambiato tanti uomini “essendo molto selettiva”, ne ho scoperto una personalità megalomane con tratti schizofenici da mania di persecuzione, un soggetto allucinante, mandato probabilmente a Gerusalemme da tutti gli uomini che incontrava, ma che si ostinava a dare le colpe al loro irrispettoso maschilismo irriverente.

    Non è certo il tuo caso, ma vedi ci sono dei canoni profondi nell’Anima umana che la nuova cultura non può certo sradicare senza produrre una generazione di snaturati.

  8. 188
    rossana -

    Diego,
    chiarissimo il post 187.

    in vena di rivisitazione del passato (che NON rinnego affatto in tutte le sue connotazioni, in quanto mi ha dato e mi ha tolto, come tutte le esperienze che si decide volontariamente di fare), giovanissima ho sposato un uomo dalle tante precedenti relazioni amorose, che non si erano mai concretizzate in unioni stabili, di lunga durata.

    il fatto, incontestabile, che solo con me fosse disposto a mettere su un rapporto di coppia ufficializzato, mi ha resa incapace di valutare la differenza che nell’attitudine di una persona può fare l’indole, al di là della volontà e delle abitudini.

    non è che non si possa cambiare modo di essere e di fare: a mio avviso, resta difficile distinguere una vera e propria crescita interiore di consapevolezza da una modalità di affrontare le proprie insicurezze o debolezze.

  9. 189
    maria grazia -

    Diego, la mia frase sulla mia “peccaminosità” e sul tuo rincorrermi era ironica, e tesa a sdrammatizzare un pò i toni.. ma immaginavo che avrei fallito in questo intento. E’ normale, quando dall’ altra parte ci sono troppe ferite e troppi fantasmi di cui doversi liberare.
    Per rispondere invece al tuo ultimo post, ti posso solo dire che io nel valutare l’ affidabilità di una persona mi baso sul suo grado di coerenza ideologica tra affermazioni e comportamenti effettivi, e su come si comporta nel presente sia con me che con altre persone. e se emerge qualcosa che mi disturba, prima di puntare il dito cerco di capirne le ragioni. Ma di fronte a qualcosa che non riesco ad accettare, non me la prendo con l’ altra persona. Riconosco – umilmente e semplicemente – la MIA INCAPACITA’ di accettare quella cosa. Fine.
    Tra l’ altro mi sembra che “preservare la propria intimità” significa anche non esprimersi su proprie esperienze e vissuti che non hanno attinenza o influenza alcuna su ciò che stiamo attualmente vivendo, o sbaglio ?
    il voler individuare e analizzare un aspetto “segreto” del partner che incide anche sul presente, è un conto. il rovistare morbosamente nelle vite altrui, e senza nemmeno aver alcun titolo per farlo è un altro. Non ti sembra ?
    Vuoi sapere chi è per me una persona “affidabile” ?
    una persona ( uomo o donna ) che HA VISSUTO, conosce il mondo, conosce la vita, sa bene quello che vuole e si è già tolto/a tutti i suoi sfizi, anche quelli sessuali. Altrimenti, siamo semplicemente di fronte a un bambino/a cresciuti solo fisicamente, che per un certo tempo potremo modellare a nostra i immagine e somiglianza e “allevare” secondo i nostri dogmi. Ma poi un bel giorno quella persona potrebbe “svegliarsi”, comprendere il suo vero “io” e quello che vuole davvero dalla vita ( cose, queste, che si arrivano a capire SOLO ATTRAVERSO L’ ESPERIENZA ), e che non è detto coinciderà con quello che vogliamo noi. e allora, a quel punto, saranno CHEZZI AMARI ( come avrebbe detto il mitico Lino Banfi ). E’ da questo che nascono i tanti tradimenti di coppia di cui si sente in giro, non da ciò che pensi tu.

  10. 190
    maria grazia -

    La strada verso la crescita interiore e verso la consapevolezza passa a volte per sentieri inaspettati, per sentieri non graditi “ai più”, perchè non conformi alle convenzioni. Però, PER ME, è più affidabile chi ha “sbagliato” ma ha vissuto ed è CRESCIUTO, e ora è pronto a fare una SCELTA VERA E DEFINITIVA, piuttosto che chi è rimasto chiuso in una bolla illusoria di preconcetti e di fantasie.
    io se fossi un uomo avrei davvero molta paura a “prendermi in casa” una donna che asserisce di non avere esperienze, di non aver mai fatto un errore, e che appare come la “perla rara”.
    AVREI UNA PAURA FOTTUTA di una persona così e passerei le giornate a cercare di “vederci chiaro” per capire dove sta il trucco. ma comprendo bene che per tanti l’ abito fa il monaco.
    Non è un caso se le donne che nella coppia o nel matrimonio tradiscono maggiormente, sono quelle che hanno un’ esperienza pregressa molto scarsa o del tutto assente. e il tradimento non è solo quello prettamente sessuale, ma anche quello umano e morale ( come nel caso delle donne che mandano sul lastrico e senza giusta ragione l’ ex marito in fase di divorzio ).

    Per quanto riguarda “Gerusalemme”, mi pare di capire che tu sei uno di quelli che avrebbero lasciato la Maddalena fuori dalla porta, nel momento in cui ti avesse chiesto aiuto per uscire dalla sua situazione. Non ti offendere, ma credo che il mondo non abbia bisogno di “credenti” come te.
    Tutto questo, fermo restando che non intendo imporre al mondo intero il mio modo di pensare!

    Per me è anche molto indicativo il fatto che se è un uomo ad affermare certe cose ( e cioè che a nessuno piacciono le donne che appaiono “facili” ) allora da parte del genere femminile non vi sono reazioni, mentre invece se è un’ altra donna a dirlo ( come ho fatto io in certi momenti ) allora c’è regolarmente una violenta risposta delle donne dall’ altra parte..
    la donna di cui parli, è lei la causa della tua rabbia verso il genere femminile ?
    ciao.

    “Non è certo il tuo caso”
    ci puoi giurare!

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