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Un pene piccolo fa godere lo stesso?

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Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2006. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 18.569 commenti

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  1. 13601
    Michele1991 -

    Siete troppo categorici.
    Da una parte ha ragione unpic, nel senso che oggi si tende a sminuire l’importanza (che è tanta) maschile nel progresso, in nome di un femminismo snaturato che più che ambire a una parità totale, ambisce a un sancire la superiorità della donna.
    Dall’altra ha ragione Maria Grazia, perché non essendo noi un Paese del Nord Europa, la parità uomo donna ancora non è totale (ma in questo, mi dispiace, non c’entrano una mazza femminicidi vari… C’entra semmai il fatto di essere pagate mediamente meno). Come ripeto, con dispiacere di unpic e anche di mg, le donne sono superiori agli uomini perché ce ne sono di più di mediamente intelligenti, ma anche inferiori agli uomini perché ce ne sono di meno di estremamente intelligenti.
    La fondamentale differenza uomo donna, potremmo dire l’unica, sta nel testosterone (che ha un’azione diretta anche sul cervello oltre che su tutto il corpo). Rende più forti, più decisi, più geniali; ma rende anche più aggressivi (a volte inutilmente), più incoscienti e spericolati, meno riflessivi e meno metodici.
    Ognuno ha i propri punti di forza e i propri punti di debolezza.
    Le cose che andrebbero invidiate delle donne sono la molto maggiore facilità di giungere a rapporti sessuali (che però, vedi testosterone, in maggioranza a loro non interessa), la capacità unica di generare la vita, e, in ultimo, il fatto di essere biologicamente, in media, più ‘preziose’ degli uomini. È un qualcosa di derivazione biologica, sostanzialmente perché mater certa est, e che ha avuto e ha ancora ricadute culturali. Qualcuno si legga biologi e antropologi, le teorie più accreditate sono grosso modo quelle da me sopraesposte.

    Detto ciò, parlando di pene e tornando in argomento perché il vostro è solo un lunghissimo e noioso offtopic, credo che la differenza uomo-donna sulla interpretazione dell’argomento si sintetizzi in:
    -per l’uomo l’uccello è l’uccello, carico di importanza pratica ma soprattutto colmo di simbolismo e oggetto di autoidentificazione. Il pene è pene ma molto più di un pene;
    -per la donna, l’uccello non è un uccello e basta, è IL TUO uccello, e il come lei vede il tuo pene dipende moltissimo da come lei vede te, più che dal metro (fatte salve oggettive condizioni di difficoltà).
    Molti dei fraintendimenti di questo topic nascono perché esiste gente che, rifacendosi a esperienze in maggioranza virtuali e in cam, stima come altissima la percentuale di donne attratte dall’uccello in sé.
    Sono una sparuta minoranza, molto ben rappresentata però in una piazza ad hoc come quella delle chat a tema erotico o simile, ma non perché le donne siano tendenzialmente delle Madonne.
    Il motivo è un altro: la donna non è biologicamente costruita affinché il pene, purché medicalmente normale, sia un parametro decisivo nella scelta del partner.
    Quasi tutte non lo ritengono decisivo, e di queste la maggioranza non lo ritiene neanche ‘importante’. (continua)

  2. 13602
    Michele1991 -

    Dicevo, la maggioranza di queste non lo Ritiene neanche importante.
    Con buona pace di chi legge, vi faccio notare che l’attribuzione di una importanza decisiva (come in questo forum) al pene, è il prodotto di un fallocentrismo che NON deriva da bramosia femminile.
    Deriva piuttosto da una idea, questa sì, MASCHILISTA e antica della sessualità, che identifica il rapporto sessuale come modo dell’uomo di estrinsecare il suo POTERE sulla donna, la sua ‘potenza’ e superiorità.
    Oggi però siamo, e lo stiamo diventando sempre più (in buona parte, per fortuna) prodotti della cultura più che prodotti della biologia. Non smetteremo mai di avere un lato animale, e ben venga, ma il sublimarlo e il coniugarlo (almeno in parte) culturalmente, secondo me è cosa buona e giusta.
    Il punto è che oggi il rapporto sessuale è o dovrebbe essere in buona parte slegato da quella idea maschilista di cui parlavo prima (se non come piacevole gioco tra parti, che però implica la consapevolezza della giocosita’da ambo i lati) perché momento di incontro, di scambio, di gioco, anche di reciproca liberazione di pulsioni.
    E allora, la si smetta col perpetuare una idea di machismo anacronistica.
    Qualcuna ha invece proprio il feticcio del pene grande (alcune però hanno il feticcio ad esempio del pene circonciso più che di quello grande, e vi assicuro sono un buon numero).
    E allora?
    È un fetish, pur essendo un fetish diffuso.
    Garantisco che è comunque MOLTO meno diffuso del fetish maschile per i seni grandi.
    Molti li preferiscono, ma poi molti fanno sesso, stanno insieme, si fidanzano con donne anche senza tette.
    Questi uomini si accontentano, direte voi? Sì, magari tra loro qualcuno si accontenta, ma in grande maggioranza semplicemente si rendono conto di quanto sia stupido caricare di importanza questo parametro… E parlo anche, perché no!, della notte di sesso senza implicazioni.
    Trasferite tutto sul pene e vedrete che esiste una grandissima corrispondenza.
    Saluti.

  3. 13603
    maria grazia -

    Michele, siamo seri! ma in cosa, OGGI, oggi l’ uomo verrebbe sminuito?? non mi pare che non vengano riconosciuti i meriti del genere maschile nel campo del progresso, così come vengono pienamente riconosciuti i privilegi femminili ( se di privilegi possiamo parlare ) nella possibilità di concretizzare un certo numero di conquiste seduttive, quasi colpevolizzando la donna per questo. ma come dici tu, a noi donne questo aspetto interessa molto marginalmente, sopratutto se per beneficiarne dobbiamo rinunciare a tutto il resto ( affermazione sociale, lavorativa e personale ). quando avevo 20 anni tutto quello che cercavo era l’ amore. oggi ho capito che è molto più importante avere potere. inteso non come la facoltà di poter sottomettere gli altri, ma come la possibilità immediata e tangibile di poter disporre della propria vita come meglio si crede. e questo diritto alle donne viene ancora perloppiù negato, che vogliate ammetterlo o no.
    Comincio a pensare che forse i tanti soprusi inferti al genere femminile hanno davvero in qualche modo a che fare con il complesso del pene piccolo, frutto di una cultura fallocratica. del resto i fatti di cronaca nera di tutte le epoche ci insegnano che molti stupratori e uccisori di donne erano dei minidotati. altrimenti non si spiegherebbe tanta rabbia e tanto accanimento da parte maschile verso la volontà di affermazione del genere femminile.
    Tra l’ altro, sono l’ UNICA donna che finora, in questo sito, ha ammesso la superiorità intellettiva di un determinato uomo rispetto alla mia, guadagnandoci anche gli insulti e le prese di posizione di altre donne che non concordano con questo modus di intendere i confronti. se quindi volete sottintendere che cerco di avallare la superiorità della donna in tutti i campi e per partito preso, vi avverto che siete del tutto strada!
    Analizzo le cose applicando il principio della LOGICA, non mi fermo alla superficie e cerco di comprendere i meccanismi che agitano gli animi delle persone con cui entro in contatto. e sono arrivata alla conclusione che la maggior parte della gente è mossa dal pregiudizio e dal luogo comune, e da una rabbia sopita che tende a sfogare sminuendo l’ altro. in questo modo non si potranno mai ammettere onestamente i meriti e le colpe di ognuno, e non si potranno mai avere confronti seri. men che meno sul tema trattato in questo thread.

  4. 13604
    Golem -

    Sono ammirato da un 24enne con una chiarezza di idee del genere.
    Ogni tanto una gioia per fortuna.

  5. 13605
    unpic -

    @ Miche1e 1991 : il tuo primo post mi trova quasi sempre d’accordo e comunque, come dici, stiamo andando OT.

    Sul pene piccolo, è inutile tirare in ballo il mondo fallocentrico.
    Il pene ” prestante ” è un valore femminile, non certo l’unico, ma lo è.
    L’ esperienza comune lo conferma.
    Il catto che un a idea sia antica non significa che non sia valida .
    Un esempio : che di debba mangiare per vivere è una idea molto antica.
    Qualcuno pensa che non sia valida ?
    Lo ripeto, sono le DONNE che sono interessate a un pene prestante, non gli alieni

  6. 13606
    roland -

    – inizio dispaccio –

    caso strano da quando, una sera, in chat una ragazza normalissima, seria e simpatica (e intelligente) mi ha visto nudo, non si è piu’ fatta viva, sebbene chattavamo da mesi e piu’ volte ha ripetuto che x lei le misure non contavano e che anzi, aveva avuto un ex poco dotato con cui ando’ tutto bene.

    Adesso fantasma elaborerà due mila teorie per spiegarmi, come mai, un rapporto sebbene virtuale, che non aveva nessuna crepa, anzi, ci si sentiva anche con frequenza, caso strano, da quella volta e’ del tutto mutato. Non mi risponde neanche piu’ via sms.

    Mi piacerebbe quasi risentire il ‘vecchio Leggenda’ che di momenti del genere, a quanto pareva, ne visse parecchi. – fine dispazzio –

  7. 13607
    alberto2006 -

    Ciao Maria Grazia,nel tuo ultimo post accenni a un aspetto molto sottovalutato e cioe’ che alcuni serial killer che si sono macchiati di omicidi o violenze a sfondo sessuale abbiano avuto come sfondo,nella logica perversa e sadica della loro personalita’,un’aggressivita nata ANCHE da problemi ipofallici.Ricordate Donato Bilancia ,il serial killer di 17 donne nel biennio 97/98?Uno dei suoi traumi risale all’infanzia dove uno sbeffeggiamento familiare sul tema creo’ un blocco pericoloso(tanto che in adolescenza aveva preso l’abitudine di “aumentare”il pacco con aggiustamenti posticci ..)
    Allego un link molto interessante(se avete la pazienza di leggerlo perche’ e’piuttosto lungo):

    http://www.psychiatryonline.it/node/2424

    Di questo link posto un estratto
    “Non v’è dubbio che la sessualità del signor Bilancia è fortemente anomala, ma è più connessa ad un forte deficit di identità virile, con angosce di insufficienza fallica, bisogno di falli sostitutivi, tendenza ad evitare la sessualità penetrativa, con elementi di scoptofilia, di prevalenza dei preliminari di prevalenza di sessualità mercenaria e orale, in termini clinici una parafilia del tipo polimorfo, non specifico, più ancorata alla permanenza di fissazioni infantili della libido e di generiche modalità arcaiche di soddisfazione, che ad una specializzazione parafilica precisa. Le stesse azioni omicide con una scenografia sessuale sembrano più connesse ad un rituale o ad una preparazione di un setting freddo e distante in cui l’omicidio, non il sesso o le valenze sessuali, sono il punto centrale, nè d’altra parte la dimensione omicida è in realtà prevista nel sadismo che è una categoria prevalentemente simbolica”

    Aggiungo io che nel momento tragico dello sparo la pistola in qualche modo”sostituiva il fallo” dandogli un senso di onnipotenza delirante che poi sfociava in atteggiamenti
    dispregiativi e di sfregio verso le vittime (eiaculando su di loro dopo l’omicidio)
    Assurdo … e spero di non aver urtato nessuno raccontando certi particolari(da sempre mi appassionano i casi di cronaca nera anche per capire meglio le deviazioni e contorsioni della mente umana)
    Ricordate poi quell’autentico delinquente di Angelo Izzo(uno dei 3 massacratori del Circeo)che in semiliberta’ dopo 30 anni uccise una madre e la figlia dopo aver finto di essere redento e pentito?Izzo(gia’ nel lontano 75 nei racconti della povera Colasanti)emergeva dai verbali come quello piu’ crudele e che tra i 3 assassini aveva problemi sessuali evidenti..
    Per andare piu’lontano ricordo il mostro di Firenze (mai preso ammesso che fosse Pacciani)che faceva quello che faceva”annullando” simbolicamente la donna con i macabri rituali …L’elenco potrebbe continuare e dimostra come alla base ci sia un senso di identita’ maschile “svilito” e in qualche modo traumatizzato che trova sfogo in atteggiamenti di violenze e di assassini che hanno il comune denominatore dello sfregio.
    E l’elenco purtroppo potrebbe andare avanti…

  8. 13608
    maria grazia -

    ciao Alberto. Mi è venuto in mente di accennare a quel dettaglio dell’ ipodotazione di molti assassini e stupratori perchè se ci si fa caso è un elemento che compare quasi sempre in questi fatti. Angelo Izzo, uno dei massacratori del Circeo, era appunto affetto da questo “handicap” fisico, stando a quanto emerge dagli atti giudiziari e dalle ricostruzioni medico-legali. e per quanto riguarda gli altri criminali “eccellenti” ( si fa per dire ) che hai citato, riconfermi questo presupposto. Ora, non so se le due cose ( pene piccolo e tendenza alla crudeltà ) possano essere strettamente correlate, ma è un fatto che questo aspetto assume per un uomo un’ importanza fondamentale a livello IDENTITARIO e lo possiamo ben intuire dagli sconfinati interventi maschili in questo thread. Se ne può dedurre che un uomo con il pene molto piccolo può essere in qualche modo portato a sviluppare un senso di totale inadeguatezza per cui si crea in lui un grado di frustrazione tale da condurlo – in certi casi – a comportamenti estremi. succede anche a certe donne ritenute non desiderabili e che vengono sistematicamente rifiutate sia dalla società che dal sesso opposto. una sorta di “rivalsa” che il soggetto mette in atto secondo una distorsione abnorme che gli fa credere di essere una vittima assoluta che merita di vendicarsi del “mondo crudele e cattivo”. se poi il “nemico” è rappresentato dall’ oggetto del desiderio ( la persona che non può avere, la donna che non può sottomettere, o quella specifica categoria di persone che secondo il carnefice è la causa di tutti i mali ) ecco che allora la follia sfocia nei tragici atti di cui parliamo. tempo fa appresi dell’ assurda storia di una donna – da sempre rifiutata da tutti – che un giorno si presentò alla porta di casa dell’ uomo ( un professore ) di cui era segretamente innamorata dai tempi dell’ università, e che lei conosceva SOLO DI VISTA. Le aprì la moglie dell’ uomo, la quale moglie venne selvaggiamente uccisa da questa donna sconosciuta in un raptus omicida. io non ho mai creduto che al mondo esistano assassini crudeli ma totalmente lucidi. chi arriva a compiere certi atti, in un modo o in un altro soffre di un serio disturbo. il fatto che uno aggredisca o uccida in stato di piena coscienza, non significa che NON sia malato o seriamente disturbato. alla base dell’ atteggiamento o del comportamento violento e antisociale C’E SEMPRE un disagio profondo: un complesso, un senso di inadeguatezza, la percezione distorta della realtà, ossessioni, disturbi narcisistici, ecc…
    La natura della patologia si può di volta in volta stabilire a seconda del reato che si mette in atto. nel caso degli stupratori e massacratori di donne, nel 70% dei casi colui che commette il reato è un mini-dotato.

  9. 13609
    fantasma -

    roland,
    Fantasma non elaborerà 2 mila teorie per spiegare quello che è accaduto.
    Quello che è accaduto rientra nella assoluta normalità delle cose,soprattutto in quel contesto.
    Il fatto anormale è che tu pessimisticamente tendi ad universalizzare le esperienze negative di quel tipo,autocastrandoti e dandoti continuamente la zappa sui piedi; dovresti essere tu stesso lo strenuo paladino difensore di te stesso,della tua dignità di uomo e del tuo diritto alla felicità.

  10. 13610
    Golem -

    “Una ragazza normalissima, seria e simpatica (e intelligente) mi ha visto nudo…”
    E ti meravigli che non voglia più saperne di te? Ma è così che pensi di poter “interessare” una ragazza normalissima, seria, simpatica e intelligente? Facendoti vedere nudo? Come un quarto di bue?
    E voi pensate che sia l’uccello il problema, naturalmente.

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