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Un pene piccolo fa godere lo stesso?

di ciabattina
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Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2006. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 18.571 commenti

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  1. 13581
    Angelica -

    Mariagrazia ancora qui a dire cavolate??? Ma quando mai le donne sono “purtroppo costrette a occuparsi della famiglia marito figli suoceri…” ? Glielo ha prescritto il medico di sposarsi? I figli glieli ha portati la cicogna??? Sono scelte di vita e una VERA donna deve portare avanti le sue scelte non certo piagnucolare se dopo essersi sposata non ha tempo per la carriera! Per fortuna che non tutte la pensano come te altrimenti avremmo famiglie con mariti figli e anziani lasciati allo sbaraglio perché la donna-mamma poverina deve inseguire i suoi obiettivi e vuole ricevere applausi e stare su un piedistallo a ricevere inchini ed elogi. Tutto a discapito della famiglia. La donna VERA è quella che si dedica alla famiglia mettendo in condizioni il proprio marito di trovarsi in una condizione di tranquillità tale da potersi dedicare alle sue ricerche, i suoi studi, il suo lavoro anima e corpo perché nel cuore ha la consapevolezza che la sua famiglia è ben curata. La VERA donna è quella che è contenta dei successi del marito anche se gli applausi li riceve lui e non lei, perché a lei basta il rispetto e la stima che tutta la famiglia nutre x lei, per via di tutti i sacrifici che lei nel nascondimento fa x la famiglia. E questo vale di più di tutti gli elogi del mondo!

  2. 13582
    maria grazia -

    “Angelica”, ancora qui a FAKERARE??

    quindi il lavoro, gli studi e le ricerche di una donna, rispetto a quelli di un uomo, non avrebbero il benchè minimo valore??.. INTERESSANTE!

    “La VERA donna è quella che è contenta dei successi del marito anche se gli applausi li riceve lui e non lei, perché a lei basta il rispetto e la stima che tutta la famiglia nutre x lei”

    Mia cara/o “Angelica”, anche ammesso che esistano davvero donne così, contente loro contente tutti! ma non mi risulta che chi ha sgobbato tanto per crearsi una cultura e una professione, sia disposta a mandare tutto all’ aria e a cuor leggero, solo per fare la servetta ( e spesso nemmeno adeguatamente apprezzata ) del marito, dei nonnetti e dei figli. per poi magari un bel giorno essere messa pure alla porta a causa dei pruriti del marito per l’ amante di turno.
    Voglio tra l’ altro ricordare che I FIGLI SI FANNO IN DUE, il matrimonio SI CONTRAE IN DUE. quindi è giusto che tanto la moglie quanto il marito, si prendano ENTRAMBI carico dell’ accudimento della famiglia e della casa in maniera equamente spartita.
    chi vuole dedicarsi SOLO ALLA CARRIERA – uomo o donna che sia – è liberissimo di non sposarsi.

  3. 13583
    Xenia -

    Angelica ma che minchiate dici!! se un uomo ti ama veramente ti sostiene se vuoi realizzarti anche nel lavoro altrimenti è solo uno sfruttatore! non mi meraviglio che c’è tanto maschilismo in giro, è grazie anche a donne che ragionano come te.

  4. 13584
    Michele1991 -

    Angelica, mamma mia e che modello familiare da XIX secolo che poni!
    Anche io in linea di massima preferisco la donna di casa alla donna in carriera, ma si può anche essere entrambe (bilanciando bene).

  5. 13585
    Golem -

    Angelica, la donna vera casomai è colei che amando essendo riamata, si realizza ANCHE come persona, col suo compagno che gioisce con lei dei suoi successi. Cosa che si può e si dovrebbe poter ribaltare al maschile in modo simmetrico.
    Pensare che oggi la donna debba vivere ancora nell’ombra del “nascondimemento” familiare gioendo in silenzio del “sacrificio”, è una concezione fuori dal tempo che si potrà forse attuare in qualche remoto villaggio della Barbagia, isolato dalla cultura e dalla realtà, non altrove.
    Essere presenti al proprio tempo, pur mantenendo i propri valori, è una necessità “necessaria”, se mi si consente la tautologia, di sempre direi. E se ieri significava essere realisti per sopravvivere fisicamente, oggi lo è per vivere come identità. Forse ancor di più di quanto ieri lo era fisicamente.
    La presenza della stima e del rispetto nell’ambito di una relazione sentimentale, dovrebbe essere sottointesa implicitamente, e non come “mercede” di un ruolo che nessuno ha scritto essere femminile o maschile.
    Io ho “badato” a mia madre paraplegica per otto anni prima che accettasse una badante. Lei avrebbe gradito mia sorella, ma lei per carattere e impegni non lo ha fatto, pur contribuendo molto più di me economicamente. Ognuno deve fate quello che PUÒ fare, e io che voglio molto bene a mia sorella, ricambiato, l’ho capito, infatti non co sono mai stati fraintendimenti né risentimenti.
    Nella mia coppia é lo stesso: siamo intercambiabili. Oggi lei lavorava? Ho cucinato io, con piacere. Domani avra bisogno di me se si ammala? Ci sono, e lo stesso farebbe lei per me, e lo ha gia fatto. Lei è una donna apprezzata e di successo nel lavoro e io ne sono orgoglioso, come lo è stata lei di me quando ero io in quelle condizioni. E la mia famiglia è ben curata da due soggetti, e non uno solo. E ieri quando mia figlia ha fatto l’ultimo esame universitario prima della tesi, sappiamo che è stato merito di NOI tre. Questa è la famiglia per me.
    Se i ruoli potevano avere un senso relativo quando era lui a portare i soldi a casa e lei a badarvi, oggi che si lavora in due sono anacronistici.
    Se poi una donna è felice di vivere nell’ombra come una monaca di casa, nessuno glielo impedisce ovviamente, ma non può pensare che un’altra che vuole anche sentirsi in sintonia con il proprio tempo, ma lealmente e alla pari col suo compagno di vita, dica sciocchezze.
    Credo che MG, questo volesse dire, quando qualcuno pensa ancora a certi ruoli. Magari proprio un compagno o un marito, che lo fa perché gli fa comodo. Come spesso succede ancora oggi.

  6. 13586
    maria grazia -

    “Credo che MG, questo volesse dire”

    Si Golem, ciò che hai scritto era proprio quello che intendevo dire. come sempre, hai esposto egregiamente e in maniera esaustiva quello che cercavo di esprimere. Tra l’ altro nel TUO caso, come in quello di altri uomini molto intelligenti, non ho ALCUN PROBLEMA a riconoscere la vostra superiorità intellettiva rispetto alla mia. ma quando questa superiorità DI FATTO NON C’E’, non capisco perchè io debba a tutti i costi ammettere il contrario!

  7. 13587
    unpic -

    @ MG : ti lamenti sempre dei maschi , quando hai gli scudieri, difensori, addirittura esegeti, che ti difendono a spada tratta contro i cattivi come me ?
    Vedi come i maschietti accorrono a frotte a la difesa della dama ? :). Stai tranquilla, la zerbinite è malattia contagiosa.
    p.s. siccome Angelica nonla pensa come te , è un fake. Interessante.
    Comunque, attendo fatti, altro che le discriminazioni. Le discriminazioni le subiscono gli uomini che muoiono sul lavoro, altro che le donne , il cui rischio maggiore è quello di cadere dai tacchi.

  8. 13588
    Antonello -

    Scusate, ma a me il post di Angelica pare dare ragione a Maria Grazia, mi sembra molto ironico!!!

  9. 13589
    fantasma -

    Che cosa significa “Vero Uomo” o “Vera donna”?
    Quali sono i parametri di riferimento a cui ci si attiene per pontificare a riguardo?
    e soprattutto… CHI li stabilisce?
    Io scommetto sul solito bullo che eleva a dogma la sua opinione.

  10. 13590
    maria grazia -

    unpic, io I FATTI circa le competenze delle donne li ho postati. che poi tu o altri li sminuiate non so cosa farci.

    “Le discriminazioni le subiscono gli uomini che muoiono sul lavoro, altro che le donne , il cui rischio maggiore è quello di cadere dai tacchi.”

    e difatti tra pochi giorni si celebra l’ 8 marzo, proprio a ricordo di un’ immane tragedia femminile accaduta in un ambiente di lavoro. UNA DELLE TANTE. senza contare quelle che si consumano, ormai quotidianamente, in ambiente familiare/domestico.

    é palese che Angelica sia un fake. Non perchè non la pensa come me, ma per il modo in cui scrive.

    e tranquillo.. che i più zerbini di tutti, nella realtà, di solito sono quelli come te.

    “Io scommetto sul solito bullo che eleva a dogma la sua opinione.”

    giusta osservazione fantasma! i dogmi generalmente appartengono ai bulli. e ai cyber-bulli.

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