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Un pene piccolo fa godere lo stesso?

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Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2006. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 18.563 commenti

Pagine: 1 1.181 1.182 1.183 1.184 1.185 1.857

  1. 11821
    roland -

    sempre x fantasma,

    e poi sono anni che leggo le solite stron.zate: conta saperlo usare ecc. ecc. basta che non sia troppo piccolo. ma non specificano mai cosa intendono. e così, come diceva leggenda, è ovvio che ti fai le paranoie.
    magari parlano di cifre (9-10-11) ma non sai mai cosa intendono veramente, perchè dopo tutto loro il senso delle misure non lo hanno.

  2. 11822
    fantasma -

    roland,
    Forse ho dato l’impressione sbagliata;
    il mio ottimismo consiste nel non considerare disperato il nostro caso,
    non dico che non ci sia differenza tra un pene piccolo,uno grosso o medio oppure che i nostri problemi sono dovuti solo al nostro atteggiamento.
    Abbiamo detto tante di quelle cose in passato che rischiamo di ripeterle come in un mantra.
    La mia vita sessuale e sentimentale è un disastro poiché ho un carattere difficile,infatti ritengo che il possesso della farfalla di per sé non è dote sufficiente per corteggiare una donna a differenza di quello che fanno tanti altri uomini quando cadono in ginocchio e strisciano,leccano,idolatrano come zerbini nella speranza di ottenere qualcosa;
    ciò piace moltissimo alle donne e con un pene idoneo e molta autostima il gioco è fatto.
    Io sono fiero,superbo,non piaccio alle donne(pene a parte) benchè sia fisicamente normale.
    Ritengo che se le donne hanno la farfalla noi abbiamo il pisello e siamo pari,non devo osannare nessuno,tranne il Padre Eterno.
    Quando ho capito che molte persone misuravano l’amore in centimetri mi sono detto:”Forse non è una disgrazia rimanere da soli”.
    Se si costruisce un rapporto sul piano umano nel senso che ci si innamora della persona prima ancora che di parti del suo corpo,penso che si possa avere successo anche con un pene nella fascia bassa della normalità come lo è il nostro.
    Ci vuole tantissima pazienza e autostima oltre ad una razionalità che ti fa fare l’approccio negli ambienti dove non si idolatrano i peni grossi bensì in quegli ambienti là dove l’uomo inteso come essere umano è centrale.
    Io non ci sono riuscito,da giovanissimo ragionavo come te e adesso che capisco tante cose in più è un po’ tardi per muovermi in una certa direzione.
    Tu invece sei ancora in tempo ma non ti poggiare su internet.

    12,5 sono le mie dimensioni.

  3. 11823
    Alfonso -

    Ciabattina dice di non riuscire a raggiungere l’orgasmo con un pene che non raggiunge i 10 cm, allora deve farsi masturbare. Quindi il suo ragazzo ha le dita più lunghe di 10 cm? Me lo immagino, un essere umano col pisello corto e le dita lunghissime e grosse, più del suo pene in erezione. Cos’è, un alieno?
    Comunque anche lei deve essere un aliena, se per stimolarla bisogna raggiungere una profondità tale nella sua vagina. Forse ha il punto G in bocca?

  4. 11824
    roland -

    fantasma,

    il tuo ragionamento è pienamenta condivisibile, e fuori da qui, io lo dico da sempre.
    Misura del pene a parte, il vero problema e’ insito nel maschio italiano, che idolatra la donna e non se ne rende conto, già solo sbavandole dietro per farsi una trombata.
    L’idea che coltivano le donne, fin da ragazzine, di essere opere preziose e che poi le porta a ritenersi umanamente piu’ di ciò che realmente sono, apre le porte alle disparità relazionali e alle difficoltà degli uomini a trovare una partner all’altezza.

    Ecco che se si cresce con questa mentalità, nei maschi aumentano i complessi e i problemi di autostima e nelle donne la sicurezza che tanto qualcuno si troverà comunque e non correranno il rischio di rimanere sole.
    Questo va a discapito della qualita’ dei rapporti.
    E qui hai ragione (e anche qui inizia poi a contare la misura del pene, come il conto in banca ecc.).

    ho il tuo stesso carattere (oltre a un fisico un pò rimaneggiato per altri motivi) e le tue idee e non cedo di un passo, perchè se mi devo assoggettare alla qualità scadente delle persone che ci sono in giro, allora accetto anche la solitudine, che da condanna diventa pregio.

    E’ da molto tempo che rifletto sulla teoria del trasformare i difetti in virtù, fino ad oggi ho avuto difficoltà, perchè mi sono sempre chiesto “ma basterà per arrivare alla serenità? Praticamente vuol dire accontentarsi dei propri limiti…” mentre ho sempre pensato che la felicità richieda l’appagamento totale dei propri desideri e dei propri bisogni. La solitudine, dovuta al fisico, al pene o al carattere, non fa parte di questo bagaglio e quindi come fa un uomo a poter vivere una vita intera comunque appagato, se gli mancano le cose importanti?

    A mio parere è un discorso che non si esaurisce in due righe e che forse richiede un cammino molto lungo e una costante riflessione domande-risposte che bisogna darsi per realizzarlo.
    A volte perdo questa convinzione (tipo ieri, come raccontavo..) e torno nell’oblio delle fantasie negative e delle paranoie. altre, a volte meglio.

  5. 11825
    fantasma -

    roland,
    Io penso che quando si dice che bisogna saperlo usare vuol dire che bisogna saper interagire col partner nei movimenti,nei tempi e nella specifica psicologia che in quel momento esprime fantasie soggettive alle quali i 2 partners devono sapersi adattare. Se lo usi con i dovuti criteri
    può essere che anche un dito possa bastare come asserivano le femministe negli anni ’70 nei loro conflitti con i maschi.

  6. 11826
    roland -

    fantasma,

    tornando al discorso del video: se ci pensi (anche se si tratta di una candid camera – ed è anche abbastanza ridicola) ti può dare l’esempio di come è anche ridicola la natura umana nei comportamenti sociali e relativi alla sessualità. E’ ovvio che quando si approccia una donna non le si comunica le dimensioni del nostro membro (come fa il ragazzo della candid camera), e per cui, si presume che se la conoscenze evolverà in qualcos’altro, è grazie a motivazioni e aspetti che sono lontani dalla misura del pene in questione.

    Il punto è, però, che se anche in quel momento in cui si stanno giocando le proprie carte per arrivare ad un eventuale fine, nell’eventuale fase successiva, nonostante la natura del comportamento femminile non porta a chiedere la propria condizione anatomica nella fase iniziale dell’approccio, quando poi si passerà alla fase sessuale attiva, questo diventerà importante e magari anche decisivo per il procedere del rapporto.

    Allora mi viene da pensare: che strana la natura umana: nella prima fase risulterebbe ridicolo e squalificante dire “io ce l’ho così”, però poi nella fase successiva quell’elemento diventa importante. Se la natura umana fosse meno contorta, verrebbe quasi da credere che anche negli approcci finalizzati ai sentimenti e al sesso, andrebbe applicata l’etica della pubblicità: mostrare il prodotto intero per com’è, poi scegliere se farlo proprio ed evitare sorprese poco piacevoli e amarezze per se e per gli altri, dopo.

  7. 11827
    fantasma -

    roland,
    Se il rapporto viene impostato sul piano umano sin dal primo momento,si crea inconsapevolmente un investimento di affetti che rende poco importanti difetti o difettucci; è come se il difetto venisse anch’esso investito da un alone di affetto che lo rende simpatico o accettabile.
    Freud nel rapporto con una sua paziente non sapeva spiegarsi il fascino che essa provava per lui non ritenendosi particolarmente fico.Scoprì un fenomeno chiamato transfert che faceva si che l’interlocutore venisse investito di stima, simpatia, affetto e che consentiva il continuamento del rapporto in un clima di fiducia.
    Sul piano umano è il transfert che si deve creare e ciò si crea col contatto,col colloquio,con la disponibilità ad ascoltare e ad accettare l’altra persona,il resto viene da sé.
    Talvolta gli psicoterapisti sono investiti da un forte transfert che li porta letteralmente a “maltrattare” il paziente per liberarsene.
    Devi calarti nei panni del padre buono che è comprensivo,che ascolta che viene incontro e la bambina che è nella donna esprimerà il suo trasfert.
    Quando sarà tempo di fare sesso i 2 partners daranno inizio ad un processo di adattamento e per amore cercheranno reciprocamente di venirsi incontro l’un l’altro senza mettere soggezione poiché il fine non è quello quando si ama.
    Potrai dire per esempio:”Muoviti così altrimenti il pene fuoriesce in continuazione” e la donna cerca di adattare i suoi movimenti alle circostanze senza metterti sotto esame ma cercando di creare un esito positivo del rapporto.
    Lo puoi fare se c’è confidenza e intesa ricordando che secondo l’andrologia tu sei normale e dunque esiste un modo per trovare un intesa;di tutti gli uomini ben dotati e delle donne che esaltano i piselloni dovrai fregartene e pensare solo alla tua donna.
    Il video non mi sembra una cosa molto seria perché la ragazza si volge verso la cam consapevole di essere ripresa,quindi non so fino a che punto sia per davvero candid.

  8. 11828
    roland -

    Fantasma,

    puo’ essere che ciò che dici corrisponda al vero, a delle possibilita’. Però non è sempre così. Anzi, secondo me raramente. Tu fai l’esempio del transfert e di precise dinamiche psico-comportamentali connesse alle relazioni e alle conoscenze tra i sessi. Io dico che non è così semplice come la metti te.
    Voglio dire, lo si dice sempre che la donna è attratta dal cervello, dai modi, dalle parole ecc. Eppure, sia io che tu, da ciò che appare, non sembriamo persone stupide, superficiali o con pessimi caratteri. Eppure perchè non abbiamo trovato donne che ci apprezzano per come siamo?
    Se la mente, la testa, le parole e i gesti sono davvero determinanti nel fare innamorare una ragazza, perchè ciò non avviene, nonostante i difetti esteriori che a tuo dire vengono superati nel transfert?

    In questo frangente non mi riferisco solo al pene, essendo un elemento che entra in ballo in una fase successiva, ma parlo anche della pura e semplice fisicità esteriore.

    Ti assicuro che non sono state poche le ragazze che ho conosciuto (anche grazie al web) che mi hanno detto di avere una bella testa, affascinante e che può consuistarle e poi o dopo alcuni giorni hanno perso interesse o conoscendomi di persona, evidentemente, qualcosa non gli è piaciuto di me, ed è finita in maniera un po’ diversa.

  9. 11829
    fantasma -

    roland,
    Io ritengo che la motivazione per cui non abbiamo trovato donne che ci apprezzano è che dopo qualche esperienza negativa ci siamo spaventati e ci siamo chiusi.
    Le relazioni sul web non fanno storia; sul web si cercano i principi azzurri e le fate turchine.
    E’ la realtà di tutti i giorni che va vissuta con esperienze ed emozioni vere che
    smuovono i nostri sentimenti e ci allontanano da quella inconsapevole razionalizzazione che mettiamo nei discorsi e che benchè validi sono caratterizzati da una aridità emotiva che non ci permette di investire nel mondo reale.
    Secondo me il primo passo è attenuare fortemente la dipendenza da internet e individuare là fuori un contesto dove ci si può soffermare a fare 4 chiacchiere reali,per iniziare,poi il resto viene da sé.
    L’intelletto deve essere la guida,ma non bisogna staccare l’emotività con l’isolamento dal reale poiché è con l’emotività che avviene l’investimento di affetti ed interesse nelle persone.
    Via web è facile controllare l’emozione e reprimerla,ma nel reale,al primo approccio con essa riemerge portando dissesto nella capacità di organizzare i pensieri correttamente;
    ci vuole assuefazione col reale.

  10. 11830
    leggenda -

    Anch’io cerco di rafforzare la mia autostima,cercando di cogliere il meglio di più positivo che ci sia in giro sulla nostra condizione,ma ogni volta che mi sento più forte più determinato un pò più sicuro di me,mi rendo conto quando siano importanti le dimensioni nella vita di un uomo ed in una relazione.Niente da togliere in quello che dice Fantasma,condivido tutto,ma purtroppo quella normalità verso il basso,molto ma molto spesso nella vita di un uomo non basta,si verrà rifiutati dall’altro sesso,molto difficile trovare una donna che vorrà passare la sua vita con noi.

    Ho trovato questo su un sito una botta e risposta tra due utenti per fare capire la dura verità.

    tizio:Sono nato col pene corto. Già da bambino lo notai nel vedere quello dei coetanei e così anche da militare ( peggio ancora! ). I miei amici mi dicevano: Che problema c’è? Ti si addrizza, ti diventa duro? E allora non aver paura della donna, lei gode lo stesso. Innamoratomi di una bella mora e lei di me mi sono sposato. I nostri rapporti erano sempre insoddisfacenti in quanto nel fare avanti e indietro durante l’atto il mio “coso” usciva fuori: nonostante lei mi amasse, altrimenti non mi avrebbe sposato, dopo pochi anni capii che c’era un’altra persona e con mio rammarico e dolore per perdere una donna così, ci siamo separati e divorziati. Il giorno che mi lasciò mi disse: Con te non ho mai sentito niente! Avete voglia a dire che le dimensioni non contano, care psicologhe e sessuologhe. Cari saluti da chi non ama più la vita.

    SIMPRONIO:Purtroppo la tua è una grossa sfortuna e non dar retta a cure, farmaci e interventi, se è corto è corto. O la tua donna ti ama veramente per quello che sei (e che hai ) oppure le donne è meglio che le lasci perdere per non avere grossi dispiaceri e delusioni. Ricorda che una buona percentuale di donne che tradiscono è perchè a letto non sentono niente. Devi trovare altri interessi nella vita che ti possano appagare l’esistenza. Fai del volontariato, aiuta chi è più sfortunato di te e avrai in cambio una ricchezza molto più grande di qualsiasi delusione. Auguroni!

    ROLAND

    Ora quello che dice simpronio,se troverai la donna che ti ama ti prenderà per come sei o che hai,stessa cosa mi disse l’amica di quella donna che più volte ho parlato in questo forum L’AMICA:un giorno troverai la donna che saprà amarti per come sei.

    Capisci Roland per come SEI,questo per far capire della normalità dei 13cm,e di tutte quelle tabelle continua…

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