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Il dramma di non trovare uno straccio di lavoro

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Lettera pubblicata il 29 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Lavoro - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 75 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5 6 8

  1. 31
    Anonymamente -

    Almost-Imperfect,
    è inutile che te la prenda sul personale perchè non ti conosco, non era riferito minimamente a te (e nemmeno agli altri utenti,a parte che me la “vedrei” con loro e non con te) scherziamo? Prima di venire fuori con queste uscite assicurati di aver interpretato giusto, perchè sei completamente fuori strada…

    E forse a non rileggere bene sei tu perchè NON ho scritto che TUTTI siano così, ho scritto che tra persone che conosco ci sono questi elementi. I tuoi colleghi non sono stati minimamente toccati, che c’entrano? Chi lo conosce? Non ho mai detto che TUTTI siano eticamente scorretti, ripeto. La mia resta nè più nè meno che una considerazione. E’ ovvio che si trae la conclusione che dunque tra i lavoratori ci sono anche quelli che il posto se lo sono guadagnati eccome. Non ho mai affermato il contrario. Per quanto mi riguarda ti ripeto che non ti conosco, potresti essere tra questi come no.

    “Capirai ti sei presa un diploma”, sì una schifezza vero dottoressa? Mh, e dopo gli altri sono saccenti?
    Di compiti copiati da cima a fondo (e quindi messi insieme di interi diplomi) ce ne sono a caterbe…
    Non ho mai detto di aver fatto fatica solo io, questo è mettere in bocca parole agli altri mai pronunciate, ho detto che trovo ingiusto che io che ho fatto fatica non trovo un lavoro e chi invece non l’ha fatta sì, solo perchè magari c’è la parlantina e via dicendo, tanto complicato??????
    In ogni modo direi proprio che l’arrognaza non c’entra assolutamente niente, tui hai detto la tua, io la mia, qual è il problema?

    Se ti sembro pesante non leggere, anche a me sinceramente il tuo approccio non piace. Sentirti in qualche modo giustificata a fare la “maestrina” perchè tu hai un lavoro e io invece no mi sembra ben più presuntuoso di opinioni e considerazioni impersonali.

  2. 32
    Anonymamente -

    Scusa Stefano, ma forse a questo punto ho capito male io di quel che intendi con “sfigati”.

    Se con “sfigati” intendi “coloro che non trovano lavoro” o “coloro che sono impacciati perchè devono fare esperienza” allora ho interpretato correttamente quel che intendi, altrimenti ho compreso io male, e in questo caso mi scuso…

    Se non ci chiariamo su questo punto non ha senso andare avanti.
    Nel primo caso lo trovo ignorante verso le persone che si hanno di fronte. Non tu (perchè qui bisogna specificare tutto) l’atteggiamento, e dove per “ignorante” si intende letteralmente ignorare la persona che si ha di fronte perchè diventa la stessa generalizzazione “di tutta un’erba un fascio” che (mi sembra siamo d’accordo su questo punto) non piace a nessuno dei due.
    Diventa ignorare i suoi vissuti, con i suoi pregi e i suoi difetti, con la sua cultura, con la sua formazione, con le sue esperienze. Cioè, secondo me non si può trarre la conclusione che una persona che non ha lavoro, o non ha il lavoro “figo” è “sfigata”, riesco a farmi capire per quello che intendo?

    Magari tu non lo dici con cattiveria, ma a me non piace sentire etichettare gli altri con questo termine. Io “sfigato” non mi sono mai permessa di dirlo a nessuno, la “debolezza” (virgolettiamo il termine per rendere l’idea se no non ne veniamo a capo) la rispetto, l’arroganza, la furbizia (continuo a pensarlo, come ripeto dall’aspetto più innocuo al più deletterio per gli altri) e le scorciatoie al contrario non le sopporto.

    Detto questo, riassumo un pò i punti di quello che volevo dire:
    – Tutti hanno diritto ad un lavoro, perchè serve per sopravvivere, ovviamente in base alle capacità e anche agli interessi. Non tutti possono essere manager, c’è il anche il cosiddetto “mediocre” e c’è anche chi arriva fino ad un certo punto: merita di morire di fame???? NO! Viste le varie esperienze di conoscenti, amici, parenti, vicini e gente che conosco dico che l’Italia necessita di un bel cambiamento. Clarissa a ti parla dei lavoratori in cassa integrazione: purtroppo sono una realtà sempre più diffusa, gente con (famiglie e) anni di esperienza alle spalle. Fregarsene è egoista: potrebbe toccare a tutti prima o poi;
    – Per quanto riguarda me personalmente ho fatto fatica, ho ottenuto alcuni risultati, ma non ho possibilità di fare esperienza;
    – Conosco persone che non hanno fatto fatica, non hanno ottenuto risultati (o li hanno ottenuti, ma falsati) e hanno avuto possibilità e lo trovo profondamente ingiusto;
    – Credo che valga molto di più il contenuto della forma e dell’apparenza;
    – Detesto la realtà che permette facilmente a raccomandati e ragazze/oggetto di fare strada (e questo non significa affatto che TUTTI siano così!!!!!!!);
    – Penso che il miglior modo per essere felice (riferito a me stessa) sia lavorare onestamente, senza dovermi “vendere” e “far comprare”, potendo essere me stessa ovviamente in adattamento al contesto professionale, qualunque sia.
    Spero sia comprensibile.

  3. 33
    stefano -

    Clarissa..
    carissima, mi dai del codardo e poi dai della zo...... alla mia ragazza..ti vorrei far parlare con lei così in due secondi ti rendi conto di che persona piccola sei..non mi conosci e non conosci le persone con cui vivo…come ti permetti di mandarmi a fanculo…ma chi sei??? mi dai del professorino e poi ti metti ad insultarmi dicendomene di ogni..e tiri fuori pure la questione morale della disonestà, del precariato e addirittura dei ragazzi suicidi..pessima..
    Bhe bella mossa, sicuramente andare a compatire persone del genere ti riempirà la vita, a me sinceramente piace essere concreto e se posso dare un consiglio su un CV fatto ragionevolmente male lo do più che volentieri..e piuttosto di compatire 10 persone preferisco aiutarne una sola, ma in modo concreto…l’ho già fatto e più di un amico mi ha ringraziato…
    Siccome poi la parola furbizia si sta sempre più amplificando e distorcendo allora me la rimangio..e dico semplicemente che mi reputo una persona SVEGLIA…così va bene???
    Parlo dei 18enni sfigati perchè li vedo con i miei occhi..e perchè lo sono stato anche io..il primo giorno di lavoro da stagista fotocopiante mi presentai in magliettina, il capo del personale mi prese da parte e mi disse con tranquillità che non era l’abbigliamento adatto (primo giorno di lavoro e prima cazzata)..poco dopo durante la mia prima pausa pranzo sono andato a casa e mi sono cambiato..questo vuol dire essere svegli (furbi?) e riconoscere i propri errori..e ogni volta che vedo un diciottenne che si presenta conciato da barbone con le mutande di fuori gli racconto in privato questa storiella..gli evito almeno la figuraccia che ho fatto io..!!
    Poi Clarissa si può sapere che lavoro fai? Io lo so che me la meno, ma la mia storia (per il momento) me lo consente…ma tu? Lavori? Studi? Fammi capire da dove arriva quest’odio verso chi se la passa tutto sommato bene e cerca di vivere tranquillamente la sua vita, aiutando anche qualcun altro meno “sveglio”…

    PS: frequento tanti forum…di solito quando qualcuno tira fuori gli errori grammaticali degli altri è sintomo che sta finendo gli argomenti…mi raccomando non mollare che mi sto divertendo… 😉 …per inciso, gli errori sono ovviamente dettati dalla velocità di scrittura…ma se darmi dell’IGNIORANTE ti fa sentire meglio accetto con gusto..

  4. 34
    Clarissa -

    Anonymamente, ora siamo a che se lavoravi in ufficio con Almost-Imperfect ti avrebbe già lanciata fuori dalla finestra: capisci ora perché non lavori? Ti poni male tu, capisci? “Sei così saccente” (anche per pulire i cessi; e comunque anche poco furba: perché la merda, nei cessi, la devi pulire non bene, ma con il minimo sforzo, tenendo la manina leggera, un po’ distante, guardando da un’altra parte, capito come? Se per esempio fai la baby sitter, e devi pulire la merda al culo di un bimbo, devi fare uguale: ottimizza, ragazza mia, tu tira via, velocemente, e poi cambia il pannolino, tanto poi, dopo un po’ il bimbo ricacherà, no?). E ancora: “sei così polemica, così poco rispettosa ed offensiva nei confronti di tutti”. Insomma, fai proprio schifo, Anonymamente: è per questo che non trovi lavoro, ecco. Sei chiaramente “inferiore”, diciamolo.
    Cerca di capire, sforzati, almeno, quello che Almost-Imperfect, così gentilmente, così generosamente, così civilmente, ti sta dicendo: fai, tutto sommato, schifo e ti meriti di non lavorare; se necessario di perdere il lavoro volando dalla finestra. Hai capito ora quello che queste persone gentilissime, preparatissime, onestissime, stanno cercando, con tutte le loro forze, di farti capire, benedetta ragazza?
    Sei d’accordo (con l’apostrofo)?

  5. 35
    Anonymamente -

    La parte della finestra la stavo scrivendo, ma il sito non mi permetteva di completare per gli spazi probabilmente.
    Mi stavo proprio chiedendo se Almost-Imperfect, risolve così le “scomodità”, buttandole da una finesta. Bell’esempio! Beh, sarò anche senza lavoro ma la dignità per non scrivere queste incitazioni alla violenza gratuite ancora ce l’ho, e vale molto di più del suo posto, questo è poco ma sicuro. Sono certa che dirà che non capisco proprio nulla, che era metaforico ecc, ma questo parla del modo con cui si pone e considera gli altri.

    Comunque Stefano,
    sinceramente parlando anch’io credo che tu sia troppo sicuro di te stesso. Ma questa è un’opinione mia, contestabile.
    Ti dirò che cambiare “furbo” in “sveglio” mi dà un altro effetto. Per te sono due termini intercambiabili, io attribuisco due significati diversi. Forse è anche per questo che non ci siamo capiti.

    Dalla risposta che hai dato a Clarissa ora capisco meglio cosa intendi per “sfigati”, così ti risparmio una doppia risposta. Sono perfettamente d’accordo che arrivare con le mutande fuori sia non rendersi conto di dove sei, ma qui si tratta di buonsenso della persona. Voglio dire, per me anche andare al supermercato con le mutande fuori è imbarazzante. E secondo me fai bene a dirlo in disparte, potrebbe essere che uno lo fa per “tirarsela” o magari trovi quello che non ci pensa proprio, non se ne accorge e in quel caso sarebbe traumatico deriderlo di fronte a tutti.
    Per la magliettina il discorso è un tantino diverso: per quel contesto non andavi bene (ma dovevi pur sempre ambientarti), anch’io arrivata a casa mi sarei cambiata. Ma se rifletti bene, cosa c’è di indecoroso in una maglietta pulita e stirata? Assolutamente niente, tu non eri “sfigato” in quanto probabilmente ti eri presentato come meglio pensavi, il più idoneo possibile alla situazione. “Sfigato” per me è il cafone che arriva volendo fare quel che vuole, che se ne frega dei consigli, che tratta gli altri con superiorità, che sia l’impiegato fisso o lo stagista. Il tuo sbaglio è in riferimento alle regole all’interno della realtà lavorativa che erano diverse da come ti aspettavi, ma non si tratta in fondo sempre di apparenze? Alle quali ti devi adattare, certo, ma a puro titolo riflessivo: non sono mere superficialità? Secondo me sì, sono i costumi con cui andare in scena. Se sei un bravo attore, lo sei anche nudo. Ed ecco qui il discorso contenuto.

    Comunque, Stefano, non potremmo mai capirci davvero semplicemente perchè partiamo da presupposti (ideologici forse) diversi. Io purtroppo i discorsi e la rabbia di Clarissa li capisco. Magari il tono un pò meno e le generalizzazioni assolutamente no, ma di fatto purtroppo ci sono delle realtà alle quali io stessa non credevo finchè non ho aperto gli occhi. E da qui tutto il mio discorso. Certo, sto cercando lavoro e sto male perchè non lo trovo. Ma l’egoismo (e la stoltezza) che porta a pensare che risolto il tuo problema tutto è a posto secondo me è autodis

  6. 36
    Anonymamente -

    truttivo. Una cosa che non è stata capita fin dall’inizio è che io non parlavo della necessità di cambiare le cose per nascondermici dietro, per non assumermi le mie responsabilità, per aspettare ad accomodarmi.
    La mia è pura pena. Almost-Imperfect è assolutamente fuori contesto nel dipingermi come una vipera, perchè se c’è qualcosa di buono che ho è la sensibilità, che sì, mi porta a prendermela, ma di fatto mi fa restare quella persona che si preoccupa anche per gli altri, incapace di sentirsi a posto se qualcuno ha bisogno di aiuto. Mi dispiace vedere un mio conoscente che deve dipendere dalla sua compagna e si vergona, che ogni volta che mi vede mi dice “io a 50 anni non troverò mai più niente, sono laureato e spacciato”. Mi dispiace vedere il mio ragazzo e i suoi amici, quasi laureati anche loro, che già pensano che non avranno futuro. Mi fa una tristezza immensa rendermi conto che ci stiamo impoverendo (di soldi, ma anche di serenità) un pò tutti. E nell’altra faccia della medaglia ci sono gli immeritevoli. Ti è mai capitato di entrare in un ufficio dove beccavi le segretarie al telefono col fidanzato o la mamma, in internet, perennemente al bar? Ecco, queste sono cose che io mi vergognerei come una ladra a fare. Poi, per carità, ci sono le pause, ci sono “proprio quei momenti” ma non credo ci sia tutta questa buonafede in giro, tutte queste coincidenze..

    Quando ti dicevo che prima o poi può toccare anche a te di perdere il posto per quanto a tempo indetermiato sia, sia chiaro, non volevo augurartelo. Volevo dirti che vedo la situazione talmente nera che temo sia un reale rischio. Perchè, come ti spiegavo, secondo me di persone con pluriennale esperienza, meritevoli, competenti, serie (e non solo io, ovviamente, anche gente più e meno preparata di me) a casa, dall’oggi al domani. Boh, forse sono troppo pessimista io, forse sono davvero condizionata dagli ultimi due anni che ho passato, ma credimi, due mie amiche lavorano in tribunale nella mia zona e mi parlano di scatoloni pieni di documenti per fallimenti di attività. Questo non vuol dire autoconsolarsi, adagiarsi sugli allori o autogiustificarsi, significa prendere coscienza della situazione. E non è poi tanto vero che “mal comune mezzo gaudio”, magari, personalmente mi sento sempre più demoralizzata…
    Non so se ho reso l’idea dell’insieme, mi rendo conto che siano tanti input in entrata, tanti discorsi diversi ma in fondo tra loro annodati e integranti, mi rendo conto ma è quello che ho in testa in questo momento.

  7. 37
    Clarissa -

    Macchemmefregaamme della tua ragazza? Zo…la la tua ragazza, Stefano? Ma chi te conosce, a te, e la tua ragazza? E’ che hai una coda di paglia che arriva fino a qui: e perciò tiri dentro, TU, la tua ragazza. Segretaria di Direzione. Ma ti leggi, la boria-insicurezza che hai? E ripeto: chemmefregaame? Lo saprai tu, che non è una zo…la, la tua ragazza (Segretaria di Direzione) e questo basterà a te, o no? Si parlava di realtà, un pochino solo più complessa della tua piccinina picciò e di quella del grande Colam’s, che si prodiga in consigli (a una ragazza che DI FATTO, in realtà, non trova manco a pulire i cessi), dimostrando di non conoscere manco le basi teoriche minime di una democrazia e del vivere civile.
    Io penso che quando uno è ignorante o qualunquista, se ne dovrebbe, almeno, stare zitto. Invece di far finta di essere un grande esperto, o di gran cuore. Dovrebbe farsi scrupolo di dire solenni sciocchezze. Oltre tutto facendo del male a qualcuno, offendendolo sottilmente. ‘Sta ragazza, tra un po’, dovrebbe essere portata a buttarsi, o essere buttata, dalla finestra, a sentire voi, anziché a non buttarsi giù di morale (cosa del tutto normale, nella sua situazione, che qualcuno invece chiama “lamento”, e quel qualcuno che lo chiama “lamento” ovviamente ha un lavoro – ovviamente strameritato; la ragazza no, invece, ha qualcosa che non torna, sicuro… – e quindi chissenefrega, no?).

    Codardo, Stefano, sì: perché tratti con aria di superiorità una ragazza che sta dicendo che non trova lavoro (come milioni di persone, peraltro); che parlava di unità fra le persone, di “sistema” che non funziona. Macchettelodicoafa? Insisti: le dici che si deve impegnare a migliorare il curriculum, che lo mandasse a te (che è il colmo, giacché non sai manco scrivere e ti permetti di giudicare i curricula “sgrammaticati” di altri), che si deve saper vendere ecc.. E lei ti dice che non sa vendere, che non vuole fare la furba, che non è in settore commerciale. Che non trova manco a pulire i cessi: hai capito o no? Non trova manco a pulire i cessi, ti sta dicendo da due giorni. Tentando, fra l’altro, di andare oltre al suo caso specifico, analizzando una situazione che, volente o nolente, riguarda tutti. Hai capito adesso furbacchione? Quando tu, con la tua brava ragazza, farai dei figli, per dire, ti troverai una scuola distrutta, inutile, e i tuoi figli, esattamente come questa ragazza, avranno problemi a trovare anche da pulire i cessi. Tu mi dirai: ma io li mando all’università all’estero. Certo. Ma resteranno milioni qui, nella merda. Capito, furbacchione?

    Stefano&Colam’s, siete un numero, veramente. Un’accoppiata vincente. Mettete su una società, eh? Siete la prova che, e lo ripeto, il lavoro dovrebbe essere un diritto di tutti (da ottenersi senza particolare difficoltà…). E siete la prova che se l’amore non basta, manco il lavoro basta. A giudicare da che cosa scrivete e come lo scrivete, pur avendo “uno straccio di lavoro”.
    Tanti auguri.

  8. 38
    Almost-Imperfect -

    @anonymamente,
    Voglio smorzare i toni con te, semplicemente perché mi rendo conto di farmi trascinare dalle cose e prendo posizioni estreme; non faccio marcia indietro perché mi sento attaccata e non mi interessa neanche di chi fa dell’ironia degli interventi di altri.
    Semplicemente sono abituata a chiedere molto da me stessa ed a volte mi aspetterei lo stesso atteggiamento dagli altri; so che non è così (non sto dicendo che sei inetta!)
    Lavoro da quando avevo 17 anni, tra vendemmie, mercati, pub, callcenter, quindi scusami, non riesco ad immedesimarmi nella tua difficoltà a trovare lavoro.
    Ma ti dico questo, fino a 36 anni non ho avuto certezze, ho fatto tirocini, praticantati e più lavori contemporaneamente per arrivare a malapena in fondo al mese, ma che dico, spesso a metà era tutto finito! Qualcuno mi deve ancora diversi soldi e non li vedrò mai… Adesso ho un lavoro e mi reputo fortunata, ma credo anche di essermelo meritato. E si ho una laurea e ne sono orgogliosa, l’università me la sono pagata ed in parte ho usufruito di borse di studio.
    Non ti aspettare dagli altri riconoscimenti perché non ne avrai, ci vuole tempo per affermarsi e a volte anche scelte coraggiose da fare

  9. 39
    Stefano -

    ahahaha…fantastica…sai cosa ti dico??? Le persone come te mi fanno passare la voglia…uno cerca di intervenire su un forum pubblico portando la sua vita vissuta e viene insultato da una che parla perchè ha la lingua (o scrive perchè ha le dita)…
    E comunque non mi hai risposto…hai mai lavorato? stai studiando? quanti anni hai…? io di me ho detto tutto…ho parlato di me…tu hai soltanto offeso…non una parola sulla tua “esperienza”…in un forum non funziona così…!
    Comunque mi sono rotto…fate quello che credete più giusto per voi…cosa vi devo dire? volete compassione? va bene:

    povera che non trovi lavoro, è proprio un mondo di merda in mano ai FURBI, cosa viviamo a fare per farci prendere per il culo, ecc…ecc…poi parli del mio modo di scrivere…finora son stato zitto…ma te li sei riletti i tuoi messaggi??? dov’eri quando distribuivano la sintassi??? al cesso???
    bha…un offesa te la meriti anche tu…PATETICA…!

    anzi rincaro la dose, brutta cretina che non sei altro, ho parlato con la mia ragazza di questa discussione, e ha semplicemente detto che sarai tipo una specie di donnone represso pieno di odio, inoltre ne avrebbe di cosa da dirti, ma non vuole sprecare il suo tempo a rispondere a una mongola del genere, come darle torto, riguardo alla zo…la bhe non posso scrivere ciò che ha detto, ma come dici te:”Macchemmefregaamme”…”

    “e quel qualcuno che lo chiama “lamento” ovviamente ha un lavoro – ovviamente strameritato; la ragazza no, invece, ha qualcosa che non torna, sicuro…”

    allora visto che io sono il codardo presentati, fatti riconoscere e vediamo se hai il coraggio di dire in faccia alla mia ragazza cosa ne pensi di lei…vediamo…oppure ti senti tanto forte perchè sei dietro a uno schermo…
    RIPETO: PATETICA…RIDICOLA…

    PS: rileggi bene che qualche errore di ortografia lo trovi…

  10. 40
    colam's -

    Ribadisco che oggi non e’ applicato un “diritto al lavoro”. Per farvi un esempio : durante la gravidanza, e’ un diritto della futura mamma fare in tempo utile tre ecogrAfie gratis all’Usl. Infatti mia moglie ed io ci siAmo andati, abbiamo detto (la faccio semplice) “siamo qui per l’eco” e in effetti mia moglie ha fatto tre eco gratuite.

    Percio’ e’ un bel discorso dire che “tutti hanno diritto al lavoro” e ripeto io sono pure d’accordo, perche’ l’economia di oggi e’ fatta per aumentare i profitti di pochi e non (come in passato, e come nei sistemi socialisti) per dare lavoro. MA non e’ un diritto applicato.

    Dunque se l’obbiettivo di questa lettera e’ veramente la ricerca di un llavoro per Anonymamente, ripeto: per esempio hai lasaciato il tuo CV alla Danieli o alle varie distillerie ?

    Se invece la lettera e’ un pretesto per fare tribuna politica, allora ben venga, ma doBbiamo asecondo me parlare di mezzi concreti e non di “diritti” non applicati oggi.

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