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Consigli per superare la delusione d’amore

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Lettera pubblicata il 29 Ottobre 2013. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 190 commenti

Pagine: 1 3 4 5 6 7 19

  1. 41
    Fabrizio -

    ….Ha creduto di farlo. In quel momento i suoi bisogni affettivi e fisici erano colmati da te. Ma nel momento che subentrano altri bisogni che tu non sei in grado di soddisfare allora inizia l’insiddisfazione. Ciò che ti andava bene non ti va bene poi. E inizi a cercare altre cose. Anche fuori dalla coppia. Inconsciamente sei vulnerabile alle attenzioni degli altri/e. Ma questo non é Amore vero. Questo é solo continua ricerca di soddisfazione dei propri bisogni. Chi ama davvero sta bene con quella persona per ciò che é, non per ciò che vorrebbe che fosse. C’è un famoso detto: “ti amo perché ho bisogno di te. Ho bisogno di te perché ti amo”. Nel secondo caso é Amore, non nel primo. Hai scritto che la tua ex ti ha lasciato quando qualche mese prima eri certo che ti amasse. E quello é Amore secondo te ? Una donna che due mesi prima ti amava oggi non ti ama più ? Ma il vero Amore non é mica quello ! Io sono convinto che la tua ex avesse i suoi dubbi verso di te anche mesi prima. Ma non solo. Anche durante il vostro rapporto. Solo che in quel momento soddisfavi i suoi bisogni e…andava avanti. Chi ama davvero i dubbi non se li pone. Vuol bene (ama) la propria compagna anche se ci si inc…za. Anche se la rimprovera o quant’altro. C’è un senso di appartenenza in chi ama davvero che chi non ama davvero neanche sa cosa sia. Vedi caro panda le nostre storie sembrano assomigliarsi molto. Anche io sono stato lasciato con le tue stesse modalità. E da una moglie che diceva di amarmi qualche mese prima. Sono passati più di cinque anni sai ? Lei mi ha cancellato subito dalla sua vita. Io, alla soglia dei sei anni di distanza non riesco ad innamorarmi di nessuna. E ne ho di occasioni sai ? Ma l’Amore é uno se hai amato davvero. E non finisce se é vero. Io non tornerei più con mia moglie perché mi ha fatto veramente del male. Ma come posso dire di non provare più sentimento verso di lei ? Ecco ciò che voglio farti capire. Se ami davvero il sentimento non finisce. Perché vuoi bene, perché hai scelto quella persona, perche eri convinto della scelta, perché ti sei chiesto perché l’amavi, perché esistevano milioni di donne ma per te c’era solo lei, perché sei sempre stato se stesso e sapevi cosa volevi. Chi cambia, chi non sa cosa vuole, chi modifica continuamente i propri bisogni, colui o colei che si comporta cosi ha soltanto creduto di amare. Ma non ha mai amato davvero.

  2. 42
    Lukyliuke -

    ragazzi…purtroppo non e’ cosi’ semplice…la societa’ attuale ci impone ritmi diversi e modi di pensare diversi…lo spirito di sacrificio ormai non esiste piu’, e’ vero chi ama non lascia…ma poi non e’ cosi’ perché appena ci sono anche piccoli problemi da affrontare insieme , ci si volta le spalle e si preferisce mollare tutto e cercare apparenti situazioni migliori, oramai e’ diventato piu’ facile cambiare il patner che affrontare i problemi insieme…una delle analisi che ho fatto nella mia situazione e’ quella del fatto che la mia ragazza finche’ le cose andavano bene e aveva il sentore che mi “voleva bene” tutti i problemini risolvibili a mio avviso che c’erano nel nostro rapporto passavano inosservati…poi nel tempo e’ cambiata tenedosi tutto dentro fino ad arrivare a una sorta di esplosione finale…ecco allora che mi chiedo perché una persona che ti vuole bene non si confronta con te’ esternandoti le cose che la mettono a disagio e che non le vanno bene?
    e invece subentra l’amica, ci si confida con lei, l’amica magari la consiglia (bene o male) ed ecco che diventa piu’ facile uscire incontrare nuova gente e apparenti situazioni migliori…
    non smettero’ mai di pensarlo, che sono stato lasciato senza una possibilita’ di confronto, senza una possibilita’ nel rapporto di discutere delle cose che non andavano,all’apparenza andava tutto bene poi la mia compagna tenendosi tutto dentro ha ingannato me e se stessa.

  3. 43
    Never -

    La solita discussione, peraltro interessante, su cosa sia l’amore. Io devo dire mi trovo piuttosto in accordo con Fabrizio. E cmq tutto dipende da cosa è appunto per noi l’amore. Io per esempio mi trovo abbastanza in accordo con la visione dell’amore che descrive l’apostolo Paolo in una sua famosa Lettera.

    “L’amore è paziente,
    è benigno l’amore;
    non è invidioso l’amore,
    non si vanta,
    non si gonfia,
    non manca di rispetto,
    non cerca il suo interesse,
    non si adira,
    non tiene conto del male ricevuto,
    non gode dell’ingiustizia,
    ma si compiace della verità.
    Tutto copre,
    tutto crede,
    tutto spera,
    tutto sopporta.
    L’amore non avrà mai fine”.

    Direi che se non rispetta tutte le caratteristiche di ogni riga di cui sopra, non è vero amore.

  4. 44
    rossana -

    Fabrizio,
    da quanto scrivi mi sembra di capire che trovi valido e vero soltanto quello che è perfetto e immutabile ma… hai considerato che niente al mondo è esattamente così?

    siamo tutti così imperfetti, chi più chi meno, e costantemente mutevoli!

    la mia visione dell’amore si avvicina a quella di Panda: accettare la realtà e le persone, così come sono; cercare di comprenderle in tutti i loro risvolti e farsene una ragione il più possibile obbiettiva.

    vero che occorre grande maturità per lasciare una persona che si è amata senza umiliarla ma anzi restandole vicino nei termini di un rapporto d’affetto ormai privo di passione. non basta voler amare per continuare ad amare, a meno di essere ipocriti e di fingere.

    la scelta fra le due modalità di relazione definisce le persone, il loro modo di essere e di concepire la vita. poi, c’è chi è più fermo nel carattere e più maturo, e chi lo è meno oppure più incline al cambiamento: ognuno è un mondo ed è raro che mondi diversi si possano incontrare. a mio avviso, già è grasso che cola se questo può avvenire per periodi limitati…

  5. 45
    panda -

    @ Fabrizio: Innanzitutto, alla base di qualsiasi amore c’è la soddisfazione di un bisogno: vuoti emotivi derivanti dall’infanzia, solitudine, pulsione sessuale, voglia di costruire qualcosa di socialmente apprezzato, voglia di possedere ed essere posseduti. Non ci si innamora per virtù dello Spirito Santo, ma per soddisfazione di bisogni più o meno inconsci. Altrimenti staremmo bene da soli. Ricordiamoci che siamo prima di tutto esseri fatti di carne. Certo, poi c’è anche la componente “spirituale” dell’amore, ma è UNA delle componenti.

    Detto questo, ci sono persone più mature, che hanno una disciplina pulsionale più elevata, che sono convinte profondamente delle proprie scelte anche quando i bisogni di cui sopra cambiano e/o quando a cambiare sono le circostanze, se stesse e/o il partner. Queste persone forse amano per sempre. Tu sei fra queste, come penso di esserci anche io. Ci sono persone che sono leggermente più… superficiali?

    Precisato questo, forse ci perdiamo in una questione che alla fine dei conti è meramente definitoria. Quello che tu chiami “Amore vero io” lo chiamo “amore che riesce a resistere nel tempo”; quello che tu consideri “bisogno d’amore” io riesco comunque a chiamarlo “amore”, considerandolo in ogni caso un’esperienza positiva (perché fino a quando la persona “credeva di amarti”, come dici tu, ti ha dato tanto), pur sottendendo il fatto che, se è finita, evidentemente qualche vizio intrinseco l’aveva.
    Il problema alla fine per entrambi resta lo stesso: come trovare l’Amore vero (come dici tu) o l’amore che resiste nel tempo (come dico io)? Miriamo entrambi alla stessa cosa. Anche io sono sicurissimo che il sentimento che provo per la mia ex non si spegnerà mai (non riesco nemmeno ad odiarla per quello che ha fatto, figurati), ma spero di riuscire a chiuderlo in una parte del mio cuore per andare avanti. Io non ero sposato e non posso immaginare il dolore che hai provato, sicuramente immensamente più grande del mio. Certo, leggere storie come la tua fa venire molti dubbi non solo sull’esistenza dell’amore vero/eterno, ma sul senso di istituti come quello del matrimonio, soprattutto per un uomo. Ma questa è un’altra questione.

  6. 46
    panda -

    Sottoscrivo queste due affermazioni di Rossana:

    1. “accettare la realtà e le persone, così come sono; cercare di comprenderle in tutti i loro risvolti e farsene una ragione il più possibile obbiettiva”

    Solo così si può davvero razionalizzare ed apprendere qualcosa che sia utile per il futuro. Anche perché non sappiamo cosa quest’ultimo ci riserva… e se, ad esempio, un giorno, ci trovassimo noi dall’altra parte? A voler lasciare, a non amare più, senza nemmeno conoscerne il motivo? Io non credo che potrebbe succedermi, ma non avrei creduto nemmeno che sarebbe potuto accadere alla mia ormai ex. Quindi, non ci metto la mano sul fuoco! Capire le ragioni di tutti però può aiutarmi a non cadere nei suoi stessi errori!

    2. “non basta voler amare per continuare ad amare, a meno di essere ipocriti e di fingere”

    Chi lascia nella maggior parte dei casi non vorrebbe farlo, per non buttare a mare tutto quanto costruito dalla coppia o anche solo per quieto vivere. Almeno nel mio caso è stato così: col senno di poi devo ammettere che c’è stato un tentativo da parte della mia ex di negare anche a se stessa la dura verità. Ma non è bastato. Nel commento precedente parlavo di “superficialità”: è più giusto parlare di superficialità nella scelta del partner da amare che di superficialità nel scegliere di lasciare, perché, a meno che tu non sia una tr…ia o uno str…nzo, non lo scegli. Senti che devi farlo.

    Mi sento anche strano a “perorare la causa” di chi molla, essendo stato lasciato e scaraventato nella più profonda disperazione dalla sera alla mattina. Ma per onestà intellettuale e per razionalizzare si deve cercare di capire le ipotetiche ragioni astratte di una e dell’altra parte. Fermo restando che nel singolo caso concreto, le cose possono essere diverse.

  7. 47
    Fabrizio -

    Rossana, panda, never, lukiliuke. Allora mettiamola cosi. L’aggetivo giusto l’ha tirato fuori panda: esistono persone superficiali. Si é vero esistono persone superficiali. E nella nostra società ne esistono davvero molte…troppe. E queste troppe persone superficìali fanno una grande confusione su ciò che é l’Amore. Confondendolo con qualcos’altro che forse si avvicina ma non lo é. Loro credono di fare di provare di sentire ma non sanno neanche loro cosa vogliono in realtà. Ritengono di essere persone mature ma sono più bambini di quelli che mettono al mondo. Vi é capitato mai di sentire, ad esempio, le donne di oggi quando desiderano un figlio, sono incinte o diventano mamme ? Sembra che stiano compiendo qualcosa di trascendentale. Sembra il punto di arrivo di una vita. Poi ti accorgi che la maggior parte di esse non sono proprio in grado di gestirlo un figlio. Vanno in tilt sono sotto stress e non riescono a tirar su un bambino prese come sono dal lavoro e impegni vari. E pensare che le nostre nonne ne tiravano su quattro cinque o addirittura otto. Da sole !!!
    É’ un esempio ma ne potrei tirar fuori tantissimi che dimostrano un estrema immaturità.
    Rossana ma chi lo dice che siamo mutevoli ? Forse a 15 o 20 anni. Poi almeno sui 30 una persona si stabilizza mica sta sempre a cambiare. O forse é ancora la nostra epoca che ci spinge a farlo forte di cervelli facilmente manipolabili ? Io conosco tantissime persone e amici, me compreso che sono, siamo sempre rimasti gli stessi. Abbiamo esigenze nuove a volte ma non é che ci modifichiamo carattetialmente. E in genere non cambiamo bandiera, sentimenti e idee cosi facilmente. Abbiamo una parola, una lealtà un modo di fare e di essete che é anche sinonimo di garanzie. Mà non e’ che al giorno d’oggi vogliamo giustificate tutta questa labilita’ insicurezza immaturità slealtà instabilità di sentimenti e quant’altro sostenendo che siamo mutevoli ?
    Pensiamoci un attimo.

  8. 48
    camy -

    infatti è una giustificazione il più delle volte, dici bene Fabrizio.

  9. 49
    panda -

    @ Fabrizio: col discorso della superficialità maggiormente dilagante al giorno d’oggi sono d’accordo. Mi autocito, riportando quello che ho scritto a Never un mesetto fa in un altro commento:

    “Che ci sia una generale perdita di valori nella nostra società penso sia un fatto evidente, soprattutto se si guarda alle generazioni degli anni 90 e successive. L’idea utopica che si debba sempre puntare alla felicità personale assoluta e perfetta nella vita e nella coppia, propugnata anche da sedicenti psicologi alla Paolo Crepet (leggi un suo libro e capirai perché parlo di utopia), anche se astrattamente condivisibile, porta ad un inevitabile individualismo e ad un egoismo sfrenato. Il pensiero che si afferma di conseguenza, di cui ho letto mille espressioni su questo forum: “In questo periodo non sto più bene con il mio fidanzato (o peggio con mio marito) e ho tutto il diritto di mandarlo a cogliere pomodori, dopo tutto quello che c’è stato (magari anche se ci sono figli di mezzo) o peggio di tradirlo. Io, come essere umano, ho il diritto di essere felice, mi spiace se qualcuno ci passa di mezzo, gli passerà””.

    Piuttosto, quello che cercavo di far capire a LukyLiuke è che, al di là dei motivi per cui si lascia, al di là del fatto che siano superficiali o meno, chi lascia normalmente non lo fa a cuor leggero, non è felice di farlo e proprio per questo adotta meccanismi di difesa ignobili… ma umani. Tutto qua. In più, ed è quello che cercavo di spiegare anche a te, salvare una storia finita considerandola comunque un amore vero, anche se terminato, NON significa “giustificare” CHI HA MOLLATO. Significa semplicemente riconoscere che comunque qualcosa di bello ci ha lasciato ed è una cosa che fa bene innanzitutto a NOI STESSI. Dare un senso a quello che accade, cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno.
    Poi comprendo che, nel tuo caso, è difficile vederla così… hai tutto il diritto di essere imbestialito, perché chi prende un impegno come quello del matrimonio, che è un contratto fra persone oltre che davanti a Dio, dovrebbe cercare onorarlo in ogni modo. O, quantomeno, pensarci non una ma milioni di volte prima di stringerlo. Ma, ritornando al discorso della superficialità, così molto spesso non è.

  10. 50
    Lukyliuke -

    ma non so, chi lascia in modo ignobile e dopo non da piu’ segni di vita nei tuoi confronti non saprei come definirlo…ma sicuramente e’ dettato da qualcosa di inumano…comw fai a resettare la tua mente? la mente e’ diabolica, riaffiora nel momento che non te lo aspetti…come oggi,dopo un periodo in cui mi stavo incamminando verso la serenita’ ecco che la mia mente mi fa tornare indietro! sono ancora amareggiato e deluso…come puio’ la persona che ti ha lasciato farsi una vita senza che i suoi pensieri parlino di te…che le impediscano di essere cosi’ “libera” di come crede…io ancora non mi sento libero! e’ questa la sensazione che mi incatena…sono in mezzo alla gente ma mi sembra di vedere il volto di lei su altre persone…sono 8 anni di storia e non sono uno scherzo…perché anche io ho avuto dubbi nel rapporto tempo fa , ma ho sempre risolto con lei parlandole, perché questa persona non ha fatto lo stesso con me e ha preferito far crollare tutto.
    scusaatemi ma oggi sono tornato al punto di partenza e sono tornato alla fase delle domande, @Panda, come faccio io a sapere se mi ha lasciato a cuor leggero, che il giorno dopo non si e’ fatta piu’ trovare?che crudelta’ e’ questa verso una persona che ha condiviso la sua vita ed e’ cresciuta con tre per 8 anni, non so ma la trovo inconcepibile, ma forse ci sono comportamenti ancor piu’ crudeli, io credo che per rispetto una persona ti deve dare delle spiegazioni ti, deve metterti davanti le cose come stanno, ti deve dare una possibilita’…mah scusate ma oggi gira cosi’…

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