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Ho scelto la morte

di A.N

A voi che leggete, prendete quanto segue come la storia di uno dei tanti nessuno che vivono in questo mondo.

Ho 24 anni, ma sento di non averne vissuto neanche uno.

Ho passato un’infanzia difficile, figlio di divorziati, sono stato praticamente obbligato a crescermi da solo, mia madre, bravissima donna, lavorava tutto il giorno, per me non c’era mai, non perchè non volesse, ma perchè non poteva, mio padre, anche lui bravissima persona, ma pessimo padre, mi ha semplicemente privato dell’affetto che qualsiasi figlio si meriterebbe, non ricordo un solo bel momento passato con lui, non ricordo un solo sorriso, nulla. L’unica persona che badava a me, ero io.

Nonostante l’inevitabile isolamento venutosi a creare intorno a me, riuscii comunque a superare l’adolescenza, tutto sommato benone. Non son mai riuscito, ne all’epoca, ne ad oggi, ad amalgamarmi con le persone, vuoi per le esperienze di vita diverse, vuoi perchè nel tempo ho sviluppato sempre più un profondo odio verso l’ìnutile razza che siamo, vuoi perchè semplicemente sono una di quelle persone che preferisce il devastante rumore del silenzio, al vuoto sibilo delle persone.

Mi ritrovo oggi, ad essere solo, nell’anima e nel cuore, e mi rendo conto solo adesso, di aver scelto la morte, non parlo di una morte secondo canoni classici, mi riferisco alla vita, alla quotidianità. Dopo tanti e tanti tentativi, dopo aver provato e riprovato a vivere, ritagliarmi un angolo di felicità in questo nostro superficiale modo di vivere, e dopo aver fallito ancora e ancora, ho finalmente realizzato di vivere una ‘non vita’, io non sto vivendo. Le giornate passano vuote e spogliate di ogni significato si susseguono lentamente, ho scelto di morire, lentamente, di una morte lunga e dolorosa, una morte che molti chiamano ‘vita’.

Spesso mi fermo a osservare le ombre di quelli che un tempo chiamavo amici, sono cambiati, hanno raggiunto quella maturità che mio malgrado già avevo fatto mia parecchi anni prima, mi rendo conto però, che io, a differenza di quello che accadrà a loro, mi sono ulteriormente evoluto, o forse, dovrei dire che sono regredito ? non riesco più ad apprezzare le cose materiali, non mi soddisfa più neppure una bella donna, ho bisogno di qualcosa di più, ma probabilmente quel qualcosa, qualsiasi cosa sia, dovrebbe compensare 24 anni di non-esistenza, e non credo esista nulla di così potente, se non forse l’amore stesso; ma anche in quel caso mi servirebbe un amore talmente tanto grande e avvolgente, che non credo esista persona al mondo in grado di generarlo.

E quindi mi ritrovo bloccato in questa spirale di nulla, ormai trascinato talmente in basso da non poterne più uscire, in confidenza devo ammettere di aver spesso pensato al suicidio, credo di averci pensato ogni giorno negli ultimi 4-5 anni, ma per quanto liberatorio possa essere, non cè evoluzione dopo la morte, la morte non comporta felicità, serve solo a mettere il punto ad una storia, di fondo, spero ancora che la mia possa essere a lieto fine. E quindi maledico ma ringrazio quel lato antico del nostro pensiero, quello primordiale, quello istintivo, che ci porta a preservare il corpo e la mente, l’istinto di sopravvivvenza, o dovrei solamente chiamarla ‘speranza’. Se non fosse per lei, io, ad oggi, non sarei qui.

Sono le 4:00 di mattina, sono qui davanti al pc, scrivendo quello che sto scrivendo, domandandomi perchè diamine lo stia facendo, per sfogarmi forse ? anche se non credo sia questo il motivo, forse voglio solo sentirmi dire che tutto andrà bene, come farebbe qualsiasi persona media nel leggere quanto sopra scritto, ma sarebbe una bugia, ipocrisia, ancora una volta. Forse voglio solamente scrivere i miei pensieri, per poterli riordinare, per trovare, magari, un modo per venire a capo di questo rebus, ma non credo possa risolversi così, anche se, sarebbe bello. Quindi perchè scrivo ? Ne cerco io stesso la ragione, probabilmente non cè, siate liberi di vederci ciò che più vi aggrata, fate vostro il mio racconto, deridetelo, apprezzatelo, non importa, vorrei io stesso poter vivere la mia storia come fosse, appunto, solo una ‘storia’, ma sfortunatamente per me, questa è la realtà.

Bene, vado, vado ancora una volta a coricarmi sotto le coperte, passerò ancora una notte con i miei pensieri, traghettati lungo un fiume di morte e speranza. Aspettando il domani, vi auguro una buona notte.

…e voi che potete, vivete.

Lettera pubblicata il 22 Ottobre 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 14 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Eme -

    Non c’è nulla di ridicolo nel tuo racconto.
    Non conta che tu abbia solo 24 anni, che tu abbia il tempo di realizzare tutto ciò che ti passa per la testa, non conta che tu sia consapevole di non vivere e che questo sia una sorta di “marcia in più” che ti favorisce rispetto a chi non vive e neanche se ne accorge.
    Conta ciò che si sente dentro e ciò che si sente non ha età.
    Ciascuno di noi ha delle aspettative, dei sogni e può decidere di lottare per realizzarli o di lasciar perdere nella convinzione che nulla dipende da noi ma è frutto di un destino già disegnato chissà quando da chissà chi.
    Ma si è veramente convinti di tutto questo oppure ci si sforza di inculcarselo nella testa nella convinzione di sentire un minor male dentro?
    Sfogarsi davanti ad un pc, fare oridine, aspettare frasi retoriche o, forse, insulti è un segnale. Il segnale che qualcosa, nonostante tutto, si muove anche se non si sa in quale direzione.
    Non ti posso scrivere :”vedrai che anche per te capiterà l’occasione….”. Non ho la sfera di cristallo.
    Posso semplicemente dirti che quando ho creduto di aver smesso di credere ai miei sogni sono stata peggio di quanto stessi quando li accarezzavo senza vederli realizzare.
    Mi sono caricata di malinconia, di disillusione, di rabbia, di cinismo, di cattiveria.
    Ho dato il peggio di me e l’ho dato contro me stessa.
    E’ questa è una di quelle colpe che, a volte, si stenta a perdonare quando una sorta di positivo “incidente di percorso” ti porta a credere che un’occasione di riscatto c’è. E che, questa volta, è per te.
    Ciò che tu chiami “istinto di sopravvivenza” io lo definisco “amore per la vita soffocato per scaramanzia, per paura, per stanchezza”.
    E se c’è amore per la vita c’è il motivo di aver voglia di fare capolino nel giorno dopo per vedere cosa accadrà.
    Auguri A.N.

  2. 2
    silentrai -

    mi pare che in te ci sia della poesia
    mi pare che tu stia tentando di chiudere un cerchio
    mi pare che tu abbia le idee chiare
    mi pare che tu non abbia nulla da cambiare
    mi pare che tu possa trovare

    perche? perche malgrado tu trasudi un po di senso di superiorita
    sei una persona che qualcosa dentro celo ha

    la vita e una scintilla perche disprezzarla?
    e la storia solo tu puoi scriverla

    buono sfogo. ciao 🙂

  3. 3
    Finoinfondo -

    Ciao,sono luca ,ho letto la tua lettera Un po mi ci rivedo anche se con una storia diversa.. ho 21 anni ho passato i primi anni d’ infanzia belli,son sempre stato un bambino apprezzato per come ero,per i miei voti,per la mia curiosità. poi ho sviluppato un insicurezza cronica,per qualcosa che non ricordo,son stato piu volte preso di mira dai ragazzini,bulletti, che mi han letteralmente tolto la gioia di vivere che avevo. Non mi sentivo protetto neanche dalla mia famiglia,mi sentivo in competizione con i fratelli,quando ho provato a chiedere aiuto piangendo mi veniva rimproverato che dovevo tirar fuori le unghie,con il risultato di farmi sentire ancora più debole ancora più sbagliato. In casa papa è molto forte e aggressivo,mia mamma non prendeva decisioni e ai miei occhi era quella debole,nonostante sapevo che loro si amassero.I miei son splendide persone si son sempre sbattuti e fatto sacrifici in mille modi ma son cresciuti in un tempo diverso,han sottovalutato moltecose Son cresciuto con lo schema che devi essere forte,per averla vinta,ma io nn sono così e allora soffrivo e mi svalutavo. Poi vennero le medie e fu il periodo nero,quello della mia vita che cancellerei,quando ho sofferto. Tornando indietro ammazzerei una a una le persone che mi han fatto del male..per niente.Ho buttato tutte le mie insicurezze sul mio corpo,forse per scaricare la colpa al di fuori di me,e ho sviluppato delle debolezze di personalità. Poi crescendo le cose son migliorate,ho fatto amici buoni,ho incontrato una persona stupenda che amo e che mi ha dato molto in termini di sicurezza,che mi ha permesso di cambiare. Ho iniziato anche una psicoterapia,e sto avendo buoni risultati. Certo non sono ancora a posto,ma ho fatto passi da gigante,ho capito le vere ragioni delle debolezze,so prendere distanza dai pensieri. ora devo cambiare quelli schemi che ho imparato con queste esperienze negative,devo continuare a cambiarli. Mi viene rabbia quando vedo che tutto il mio malessere attuale è dovuto a quegli anni,quando ripensando a cose stupide,eventi banali,mi viene ansia e costrizione. Non so dove questa strada mi porterà,mi piuttosto che stare qui fermo e aspettare che tutto cambi da solo,io mi muovo nella direzione di cambiare facendomi aiutare. L’ amore o cmq la persona che ti da sicurezza,che ti fa capire quello che non hai mai provato,che ti fa sentire importante e capito come nessun altro esiste,io ne ho trovate due. Devi metterti in discussione però,e provare con vari mezzi,anche da qualche esperto. Certo,nonostante i passi da gigante che vedo a volte crollo anche io, sono stanco di lottare ,a volte è un piacere a volte ti scoraggia. A volte mi assale la paura che quello che sto facendo non mi farà guarire completamente,ma cosa ho da perdere? Non è stando fermo a pensare a quello che non ho che le cose cambieranno. Probabilmente sei tu in primo luogo che non ti senti degno di essere amato,o che hai sfiducia negli altri,perchè è cosi che hai appreso,ma non è vero

  4. 4
    Selene -

    Caro A.N.,
    sono una tua coetanea. E inutile dirti che mi dispiace per quello che hai passato; più che altro è mia intenzione farti sapere che non sei solo, che da questa oscurità si può uscire. Certo non sarà facile e ci vorranno molti anni per ricostruire tutto da capo, ma bisogna essere forti e testardi.
    Anch’io ho vissuto e sto vivendo un’esistenza quasi vuota, circondata per lo più da persone meschine ed egoiste. Sono orfana di madre e quasi anche orfana di padre perché il genitore che mi è rimasto si disinteressava di me già quando ero una bambina, figuriamoci ora che ho quasi 23 anni e un nodulo che mi sta crescendo al seno.
    I miei genitori erano “divorziati in casa”: praticamente stavano insieme solo per necessità. Il loro matrimonio è stato combinato moltissimi anni fa. Mamma da quando avevo 5 anni ha iniziato ad avere delle forti crisi isteriche e infieriva su di me dicendomene di cotte e di crude e questo forse perché ero nata per sbaglio, oppure a causa della sua pessima situazione matrimoniale. Ritengo di non aver mai avuto un padre: lui non passava mai del tempo con i suoi figli “nati per sbaglio o per un capriccio della donna” e trascorreva le sue giornate con le sue amanti.
    Mia madre è venuta a mancare 2 anni fa e senza un uomo che possa definirsi padre accanto posso ritenermi già del tutto orfana.
    Per anni ho sofferto di ansia e depressione, attacchi di panico, complessi d’inferiorità, fobie di ogni genere, paura del genere maschile e femminile e frigidità.
    Tre anni fa una delle mie sorelle, vedendo che non riuscivo a interargire con gli altri, mi portò da uno di quei psicologi dei consultori, un uomo che mi sta aiutando a superare tutto, anche le minacce e le discriminazioni di genere di mio padre.
    Da allora sto un pò meglio, ma la mia vita è sempre grigia e lo sarà fino a che non sarò uscita da casa e non avrò iniziato una nuova vita.
    Ti dico questo solo per farti sapere che c’è sempre una soluzione al male di vivere, basta trovarla.

    Ora rispondo alla tua domanda. Quindi perché scrivo?
    Perché speri ancora di avere una vita migliore oppure di sapere che non sei solo. Beh, solo non sei e puoi ancora ricostruire tutto. Questa si chiama speranza!
    Ciao
    Selene

    P.S. Un giorno andrò via da qui e inizierò una nuova vita senza più stress ne paure.

  5. 5
    car1968 -

    ciao o letto il vostro dolore e lo conosco perche lo vissuto . mia madre e mancata quando avevo circa 2 anni e fino a 14 anni non sapevo neanche che esistese una mamma, e neanche checosa volesse dire mamma, si e cosi io non melaricordo. comunque mio padre sie sposato subbito dopo,e ragazi e iniziato linferno,il solo pensarci ancora una volta mi viene da piangere,figuratevi scriverlo,io non ricordo i momenti belli,anche perche non cenesono state,. mi ricordo mio padre un giorno mi disse, se fai il bravo sabato andiamo a comprarti una bici, questo era di lunedi pomeriggio,io un bambino contento dal quel giorno sono stato un bambino felice,ma quel giorno quel sabato arivvo,mi sveglio vado a scuola,esco dalla scuola entro in casa ma quarda un po chi mi aspetava dietro la porta, la mia madrignia, mi prese il diario, io tremavo perche sul diario., una nota una semplice nota di un bambino di circa 10 anni.lei rideva sotto i baffi,e mi dise,adesso lo senti tuo padre quando ariva.! esi, mio padre arivo erano circa le 14, lei apena entro mio padre li fece vedere il diario, aparte la cintura mi fece metere in ginochio ma sotto le ginochia le bucce di una noce,un dolore forte, ma il dolore piu forte estsato,non ti conpro la bici cosi impari. e questa era la storia che o vissuto da bambino piu bella, percio inmaginate voi il resto. e adesso sono un uomo forte, perche ero un bambino forte,.io non celo con mio padre ma neanche con la mia madrigna, non li calcolo piu di tanto, e oggi vi posso dire che non siete soli cisono anchio con voi, tirate fuori le palle perche cuelo che non ti ucide ti rende piu forte!. o 42 anni e sono padre.vi mando un bacio a tutti e un abrracio ciao. a comunque e vero cisono persone inutili e stronze oggi. perche sno infelici. ariciao raga.

  6. 6
    reborn -

    Bhe,la tua lettera mi ha lasciato senza parole…mi ha toccato profondamente,per ciò che stai passando e per come hai scritto.Credo che scrivere in questo caso faccia bene,ogni essere umano racchiude nel suo cuore la speranza,ed è proprio quest’ultima a darci la forza ogni volta.Anche se tu scrivendo questa lettera non hai fatto altro che “ricordarti” ciò che stai passando, perciò le negatività si sono rifatte vive in maniera più intensa nella tua testa e nel tuo cuore,però volendo te ne potresti liberare.La vita è bellissima bisogna saperla godere,cerchi un’amore che sappia colmare la tua tristezza?! quale amore più grande di quello di Gesù saprà darti una mano!! affidati a lui,e comincia ad apprezzare le piccole cose.Cerca di fare volontariato e scoprirai e capirai molte cose,capirai che dei ragazzi con gravi problemi mentali possono darti molto,vivono la loro vita sempre con il sorriso ed è quello che noi dovremo avere,sorridere per le cose più piccole e semplici che il mondo ci offre.Ti ricodi quando eravamo bambini? credevamo alla favole ridevamo per cose che oggi ci sembrano scemenze..ma invece è proprio questo distacco dal godersi le piccole cose che ci hanno avvicinato alla sofferenza.Quanto amore puoi ricevere guardando un tramonto? un bambino? un cucciolo? te lo dico io…tanto veramente tanto,non hai amici ? bhe la profondità che tu hai e che ha sviluppato con il dolore poche persone hanno il “lusso” di averla…cerca di confrontarti di più con le persone,cerca sempre ogni giorno di migliorare cercando di limitare i tuoi limiti,cerca di ritrovare il sorriso di quando eri un bambino…e cerca di ritrovare l’amore,che ti circonda ma noi esseri umani non siamo bravi a prendere ciò che ci è a portata di mano vogliamo sempre osare…e osando ci attacchiamo ai soldi a beni materiali che non compenseranno mai il valore che ti può dare l’Amore.Bhe non sono un mago ma sono convinto che hai scritto perchè volevi trovare la speranza che ti serve in un commento volevi trovare la forza per ricominciare da capo,e questa forza l’hai già dimostrata uscendo da un “guscio” e scrivendo questa bellissima lettera seppur triste,io t’invito a cercare l’amore che c’è in te,a cercare di sincronizzarti con la natura e a cercare il vero amore,che sicuramente esiste basta farsi conoscere per ciò che si è senza aver paura di mostrare le proprie debolezze,perchè poi noi esseri umani siamo fragilissimi,vogliamo sembrare forti e duri ma in realtà nascondiamo tutti delle grandi debolezze,e per superarle dobbiamo far comunità e superarle insieme ed è questa la cosa più bella che ci accomuna.Buona giornata

  7. 7
    leopardi -

    Io sono più o meno (forse più) nella tua stessa situazione…se vuoi potremmo diventare amici…

  8. 8
    fab74 -

    Ci sono talmente tante cosa che si possono fare in questa vita….talmente tante che si dovrebbe vivere 1000 anni come minimo per esaudirle tutte….
    Piccolo consiglio, leggi questo libro e fallo tuo….
    http://www.ibs.it/code/9788879286619/giacobbe-giulio-c-/alla-ricerca-delle.html
    Saluti

  9. 9
    car1968 -

    ciao l’unione fa la forza ———- (un saluto e un adio al motociclista simoncelli un altro grande )———–

  10. 10
    marco -

    Leggendo questa lettera mi rendo conto che sei una persona molto profonda e sensibile, forse troppo sensibile, la vita non è facile per quelli come te, lo so, però sappi che sei nettamente sopra la media dei tuoi coetanei, devi solo trovare la forza e il coraggio di schiuderti con gli altri…devi lottare, tirare fuori le pal…le, solo chi combatte e non si arrende alla fine vince, se ti può aiutare ad avere più fiducia in te stesso, ti posso dire che sarebbe un gran peccato perdere una persona così.

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