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A voi, a noi, alla nostra ”risalita”

”Start from scratch”, dicono gli inglesi. Ripartire da zero.
Finalmente giunta anche la fine di questo orrendo natale, costellato dall’ennesima rottura affettiva, stavolta ”colpa mia”.Ho pensato ai vostri commenti pungenti a una mia precedente lettera di poco tempo fa ( dove dicevo che per me il 2013 e’ stato l’anno più brutto della mia vita) e sono stata costretta a un esame di coscienza…quindi, essendo pragmatica, ho pensato a cosa posso fare in concreto per cambiare le cose. Voglio condividere questi pensieri con voi, dandovela io, dove possibile, una ”speranza”.
Pensavo…ho vissuto in maniera talmente intensa,folle, istintiva, scellerata, che ritengo di aver visto in venti anni quello che una persona ”normale” vive in quaranta. Ho avuto talmente tanti ”uomini” da associare a stento ormai un nome a una faccia, ho viaggiato fino agli antipodi del mondo, ho bruciato tutte le tappe possibili e immaginabili; parlavo di indipendenza a dieci anni, di matrimoni a 16 anni e mi ritrovo sola a 21. Ho cambiato innumerevoli volte amici…”frequentato delle pericolose abitudini”( citando Vasco Rossi isolatamente a questa frase perché non mi piace), ho giocato a fare l’adulta tredicenne e ora mi ritrovo a fare la vecchia a venti anni,contemplando l’esistenza con gli occhi sbarrati di chi ha visto tutto, troppo. In un annichilimento totale che mi ha indurito cosi’ tanto da non voler credere piu’ a nulla.Ma ho pensato una cosa, mi riecheggiava dentro un motto latino, credo biblico: abyssus abyssum invocat, cioe’ letteralmente ”l’abisso” ( l’inferno) chiama un altro inferno, come se, una volta mossa la scintilla del Male, ogni tesserina del domino sia costretta a essere schiacciata dal peso di un’altra. Il ”male” genera altro male.
E effettivamente così e’ stato: avendo perso le redini dopo essermi svegliata da un delirio d’onnipotenza illusorio, e dopo aver fatto tanto, tanto male ( ho tradito, ingannato, raggirato…) , ho notato che tutto mi si ritorceva contro. Non abituata a ricevere schiaffi da quel destino che in tutta la vita ho sempre concepito come roseo, aureo, non sono riuscita a fermare questo declino inarrestabile. Da sempre marcia di invidia se qualcuno ottiene qualcosa più di me, ho cercato di ”superarlo”, incapace di gioire per le gioie di un’altra persona, fosse anche un’amica. Ho dispendiato ottimi consigli, quando ero vista come una specie di ”mito”, e la gente mi chiedeva ”come fai? Come ci riesci?”. L’ho fatto solo per pomparmi l’ego. Inconcepibile, poi, non essere fidanzata: dovevo assolutamente prendermi anche quello, spinta più dalla smania di avere qualcuno con cui uscire manina-manina facendomi vedere in giro, che dall’esigenza vera di dare e ricevere amore.
Ho vissuto anni tra idoli effimeri: d’Annunzio, il mio ”vate guida”, la mia vita orientata unicamente al Piacere, un Dio. Ho i suoi motti tatuati su quel corpo che ho sempre voluto ”perfetto”, piegato alla disciplina di diete, palestre, trucchi, creme, lampade. Quei tatuaggi che inneggiano al coraggio a oltranza,alla resistenza a oltranza, e che se ne stanno li’: adagiati a sbiadire sopra un corpo violato da qualche mano di troppo, rudi come cicatrici, involucri vuoti, una beffa del destino. Mi scarnificherei per rinuoverne uno in particolare. Ogni volta che vedo quel tatuaggio mi si contrae il viso in un ghigno amaro, tra il beffardo e il velenoso: e’ l’emblema di tutta la mia impulsività, di ogni fallimento, di ogni errore, di ogni incosciente sogno d’amore.
Non so se avete presente quei giorni in cui vi isolate dal mondo, accendete una sigaretta dietro l’altra, e pensate. A me e’ successo proprio ieri, mentre speravo di aver toccato il fondo, e ho ripensato al capodanno 2013, appoggiata alla statua di un leone posto proprio in via d’annunzio, lo sguardo fiero, strafottente del ”io posso tutto e la mia vita e’ divina”
E invece, come un gigante che sta in piedi su una base di cartapesta, nel giro di 360 giorni schifi e’ crollato tutto. ( ho spiegato nella precedente lettera come), e come ”chiamata” dall’abisso sono sprofondata sempre più giù, sempre peggio.Appoggiata dai miei simili: persone perse, drogati, estremisti, alcolizzati. Voyage au bout de la nuit. Mi sono svegliata tardi, stamattina, stordita dalle gocce per dormire e dagli ansiolitici, e ho ancora sonno se devo dirla tutta. Sono imbottita di farmaci. E lipperli’ sono stata anche bene, come se avessi dimenticato tutto: annesso il fatto di essere completamente sola, se non fosse per mia madre, santa donna, che ieri mi ha consolato tutto il giorno, mentre le parlavo del peggio. Per il resto sono sola, anche a capodanno starò coi miei genitori e gli amici di famiglia, persone adulte. Non ho la minima voglia di stare con la mia amica e i suoi amici, perché sono tutti fidanzati. Mi ci ”rode”, e sono fresca di rottura, sono cose che non sopporterei. Voglio andare a dormire a mezzanotte e un minuto, senza udire di vuoti auguri o peggio sentirmi il peso di sguardi di commiserazione, mentre ho quegli occhi vuoti da annichilita. Capirà.
Ieri e stamattina, in un rigurgito ottimistico che mi riecheggia un po’ da d’annunzio e un po’ dalla Bibbia e un po’ dalla vita, mi sono però detta: se e’ vero che l’abisso chiama l’abisso, potrebbe, anzi DEVE, essere vero anche il contrario. Un passo nella direzione giusta, l’abbandonare il caos istintivo in forza di ordine, controllo e disciplina, l’ascoltare il proprio lato razionale, il rimboccarsi le maniche, il darsi da fare. C***o, ho appena ventuno anni e tra una decina d’esami io posso fare praticantato per diventare avvocato ecc. Plasmare il mio avvenire. Ripartire da zero, davvero, mentre arranco tra le macerie. Che faccio, mi ammazzo? Dopo anni passati a ostentare forza, coraggio bla bla? A che serve decantare di ”avere le p***e’, quelle vanno tirate fuori! Dirsi ‘,OK, fatto degli errori, dieci milioni almeno. Impara da essi e vai avanti.
Non e’ la prima volta che tocco il fondo, devo essere sincera, in passato sono stata anoressica.
Ma so che quella volta mi ero distrutta con le mie mani, e quindi, per contrappasso, una ricostruzione e’ possibile. Non e’ vero che ho trovato io persone orrende e crudeli, mi sono circondata io di loro, mitizzandole, scartando accuratamente le buone. IO mi sono lasciata andare, IO mi sono lasciata incattivire, IO ho perso tempo, IO mi sono autodistrutta. IO. Non il destino, Dio, la Fata turchina, gli ”altri”.
Quindi sempre io, cosi’ come mi sono scomposta pezzo per pezzo, sono tenuta a ricostruirmi. E così voi, che sprofondate, in modo più o meno simile, nei miei stessi abissi. Riplasmatevi.
Se c’e’ una cosa che ho capito, e’ che si e’ davvero liberi quando non si ha più nulla, o quasi, da perdere. Mai come allora noi diventiamo i veri artefici del nostro destino, artefici pure della nostra risalita. Doverosa, sacra, risalita.
A voi e a me, a noi, l’augurio di rispiegare di nuovo le ali.
Buon 2014

Lettera pubblicata il 27 Dicembre 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 63 commenti

Pagine: 1 2 3 7

  1. 1
    Cristina -

    Che noia questa ventenne .. Che ha già fatto di tutto e di più .. Che ha avuto alla sua tenera età tanti uomini quante sono le stelle del cielo .. Ma basta con queste donne visute !!!.. Cerca di crescere .. Studia lavora aiuta chi ha bisogno .. Sei piccola non fare la donna vissuta altrimenti risulti solo noisa

  2. 2
    grandepuffo -

    troppo giovane e troppo “allegra”, sofisticata e frizzante

    ho letto la tua bella lettera divertito, sai già benissimo anche tu che in un lampo svolterai ancora una volta …

    quindi il tutto appare poco credibile, come se il dolore l’avessi solo sfiorato

    o almeno a me trasmetti questo

    meglio così per te naturalmente, ciao

  3. 3
    Fog -

    ………Ma vai a zappare………

  4. 4
    rebelsoul -

    Auguro a te di risollevarti e di capire chi sei veramente!E lascia perdere Olimpi,Inferi,Dei e cerca di trovare la tua dimensione umana,con paure e debolezze…iniziando con un bagno di umilta’..magari meglio qualche errore di ortografia ma comunichi con l’ anima che in maniera troppo sofisticata…

  5. 5
    bababu -

    Questi bohemien da strapazzo mi stanno proprio sul -!
    Vi dico io come andrà a finire:
    o si “redime” e le va tutto bene (mentre gente più meritevole se la passerà male),
    o imparerà ad usare le sue arti per trombare il capo,viaggiare con l’amico ricco (da abbandonare in caso si ammali- o restargli ancora più vicino solo per l’eredità),rubare il marito alle amiche ecc,ecc,ecc.
    Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
    Gli abissi sono ben altri.
    Sono stufo di queste ragazzine viziate, non lo dico spesso ma: davvero, meritereste di essere mandate a zappare a calci in cu-!

    Se penso a tutte le persone meritevoli che ho conosciuto facendo il volontario all’ospedale…persone con un cuore ma senza possibilità materiali… se penso a loro e leggo quello che scrivi tu…sciocca piccola ignorante.

  6. 6
    Gabriele -

    Ciao letizia.

    Io ho solamente intravvisto in tutto ciò, il vuoto cosmico, il buco nero, l’oblio e sembra che tu ci abbia vissuto bene, fino a quando hai potuto.
    Probabilmente ti eri già stufata di aver “tutto” e “tutti”, ma nonostante il fatto che come tu stessa scrivi, hai bruciato le tappe, sei rimasta sola e insoddisfatta.
    Sei invidiosa delle tue amiche perchè sono fidanzate e ti fidanzi anche te, per non essere da meno. Patetica.
    Poveri sventurati, quelli che hanno creduto nel tuo amore.

    Chiarisco subito, che ho pieno rispetto delle libertine, ma non di quelle che illudono le persone.

    In realtà tu il fondo non l’hai neanche sfiorato. Ti annoi, di tutto anche di te stessa, e sopratutto sei incapace di cogliere l’essenza nelle cose.

    Hai vissuto sempre indossando una maschera, perché le circostanze te l’hanno permesso, così come usare le persone.

    Ora, forse, non ti riesce più: la vita ti chiede un conto salato.
    Pagalo, anche con gli interessi, e forse riuscirai ad essere un’altra persona, ma fino a quando non riuscirai ad accontentarti dell’essenziale, brancolerai nel buio.

    Ho come la sensazione che tu abbia mitizzato la tua vita, e tramite il tuo ego, l’abbia vissuta.
    Nulla di male, ma prima o poi, dovrai scendere dal piedistallo e prenderti tutti gli arretrati.

    Per quanto riguarda la carriera da avvocato, io se potessi, conoscendoti, non mi farei mai consigliare da una persona così.

    Ciao

  7. 7
    letizia1234 -

    Non capisco come mai per partito preso voi dobbiate dire che se una ha venti anni si atteggia a donna vissuta, senza conoscere minimamente il suo vissuto. Mah.
    Secondo me siete tutti non troppo al passo coi tempi, ignorate il fatto che a 21 anni in questa società altro che donna…sei carne da brodo, vecchia e stravecchia. In questo mondo tutto accade in fretta, probabilmente avete ragione voi, vivo di noia. Ad ogni modo a me sembra che qui voi poveri sfigatelli abbiate come la smania di gareggiare col dolore: ”ah, il mio e’ più nobile, tu esageri, tu sei solo viziata/annoiata bla bla”…”hai solo sfiorato il fondo”. Questo mi rincuora, sinceramente. Sapere che ci tra gente che sta molto peggio di me e’ un toccasana…ad ogni modo secondo me l’età anagrafica e’ solo indicativa.

  8. 8
    Gabriele -

    Ciao letizia

    Ti consiglio di scendere dallo scranno nel quale siedi, e di abbracciare un pò di sana umiltà.
    Se a 21 anni non sei in grado di apprezzare delle critiche, non sei una persona vissuta, sei una persona molto infantile.
    Una persona vissuta, come tu scrivi, al contrario tuo ha orecchie per sentire e occhi per leggere, ma sopratutto l’umiltà di apprezzare i pareri altrui, siano essi positivi o siano essi negativi.

    Il fatto che tu, cara mia, tu, abbia bruciato le tappe e ti senti “vecchia”, non è in alcun modo un modo di fare che si possa tranquillamente applicare a tutte le tue coetanee.
    Sei tu che pensi così, che alla tua età ti senti carne da brodo e solo per colpa del tuo vuoto interiore.

    Hai voluto bruciare le tappe? Bene, ma non pensare che debba essere così per tutti.

    Le persone si basano su ciò che scrivi, ovviamente, e se tu, non vuoi essere criticata, allora, per quanto mi riguarda, hai sbagliato persona.

    Sempre per quanto mi riguarda, io, nel risponderti, non ho mai scritto del mio dolore.

    Sei presuntuosa e infantile.
    Nessuno scrive per compiacerti, perchè non è così che funziona.

    Ciao

  9. 9
    Fog -

    Troppi soldi e troppa libertà.
    La signora voleva fare colpo con il suo vissuto?
    Beh,ha fatto splash, un bel buco nell’acqua.
    Hai dato del tuo e l’hai fatto di tua spontanea volontà.
    Ora che vai cercando? Il clap clap della massa di sfigati invidiosi per alimentare il tuo ego smisurato?
    Dice bene Gabriele: hai bruciato le tappe.
    Fatti tuoi.
    Se li metti in pasto al pubblico devi accettare sia chi li apprezzerà che chi gli butterà un occhio con sentimenti ben diversi dall’approvazione o dalla solidarietà.

  10. 10
    Samurai83 -

    L’essere impulsivi folli e imprevedibili non ci farà mai stare in pace con gli altri.
    Oggi Ognuno di noi uomini e donne cercano una certa stabilità, tuttavia i rapporti saltano proprio per questo motivo…mancanza di umiltà Follia pazzia, pensare che la vita debba essere vissuta al massimo è uno dei pensieri che secondo me ti porta qualcosa e te ne toglie un altro…La vita ha sempre due facce, fare una cosa ti porta tanto ma ti toglie anche tanto. Nel disegno della vita se stiamo male per chi abbiamo attorno e perchè sbagliamo allora dovremo fermarci e riflettere, forse dovremo imparare a capirci e a volerci bene! Letizia è normale che sei cosi, a 20 anni io ero un folle, poi piano piano comprendi l’importanza di una persona accanto…non serve piu essere pazzi, si ricercherà man mano sempre di piu la tranquillità.
    Perchè poi si comprende che la vita è una grande menzogna fatta di divertimenti che poi svaniscono e che l’unica cosa che ci fa star bene è l’amore corrisposto, creato dal rispetto reciproco. Rifletti mia piccola amica, datti del tempo, e non sentirti cosi vecchia e vissuta, spingi meno sull’acceleratore della vita e fermati un istante a riflettere su quello che vuoi veramente. A 30 anni sto passando uno dei miei peggiori momenti dopo la rottura di un rapporto e sono qui con voi per superarlo. Vivi intensamente ma ricorda di non ferire mai chi hai accanto, io senza volerlo l’ho fatto e ora soffro. Affidati al tuo cuore, non crearti un personaggio solo per il tuo ego…si te stessa, non c’è niente di male, se sarai un personaggio pompato attrai solo gente strana, se sarai buona come sei, verrano da te persone bisognose d’amore. Io lo voglio fare, voglio cambiare, ero un iracondo incazzato con il mondo…ora basta è tempo di dare forma alla mia vera anima. Spero tu riesca a darlo alla tua, con affetto Samurai

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