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Le relazioni odierne come strumento di omologazione

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Lettera pubblicata il 21 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 46 commenti

Pagine: 1 3 4 5

  1. 41
    maria grazia -

    ciao Leo
    credo proprio che tu abbia intrapreso la strada giusta.. la tua grande sensibilità e capacità di analisi delle cose, può essere davvero messa a frutto solo in un contesto creativo, come quelli di cui ti stai occupando. è una cosa bellissima e secondo me devi continuare a investire in questo. molta gente, gente che non ha il coraggio di essere ciò che è, si rispecchierà nelle tue storie, perchè sono situazioni molto comuni.
    come ti dicevo nei commenti precedenti, non ti devi meravigliare se LA FUORI, ALL’ ESTERNO, troverai sopratutto superficialità e ignoranza. quella purtroppo è LA NORMALITA’, e con il passare degli anni tutto questo per te diventerà sempre più sopportabile, imparerai in qualche modo a conviverci, anche se continuerai a trovarlo nauseante. spero che la tua generazione, a differenza della mia, sarà più sensibile e più cosciente, e sopratutto meno schiava delle convenzioni e degli schemi dettati dalla cultura massificata ( la moralità finta ed ostentata, il culto dell’ avere e dell’ apparire, ecc.. ). un mio caro amico giorni fa mi ha detto che le persone come noi, le persone più sensibili delle altre, sono destinate ad affrontare prove più dure degli altri perchè – dice lui – siamo destinati ad una RICOMPENSA SUPERIORE alla fine del nostro travagliato percorso di presa di coscienza. chissà se è come dice lui.. ma di una cosa sono certa: se vedo cosa IO sono e come vivono le persone inconsapevoli ma “felici”, sono contentissima di non essere come loro! per me giungere alla vera conoscenza di tutte le cose, penetrarne il più profondo significato, è sempre stato molto più importante che illudermi per star bene. a una quieta rassegnazione, alla cieca obbedienza degli standard, ho sempre preferito la lotta dolorosa. ho sempre preferito sentirmi dire che mi temono perchè risulto “scomoda”, piuttosto che sentirmi parte di un sistema nel quale non ho mai creduto.

  2. 42
    maria grazia -

    La mia quindi non era una “ribellione” fine a se stessa, ma mirata ALLA CONOSCENZA. personalmente avrei molto preferito essere capita, amata e accettata. ma questo non è possibile quando sei “la voce fuori dal coro in mezzo agli omologati”.
    Non è stato così per Gesù, figuriamoci se poteva esserlo per me, che sono una misera
    peccatrice qualunque ! :)..
    questo non significa che gli altri hanno torto e io ho sempre ragione, attenzione! è giusto prendere in considerazione TUTTI i punti di vista per poi elaborare un principio OGGETTIVO. ma io evito, come fanno altri, di dare giudizi partendo da dogmi e ideologie. cerco invece di volta in volta di analizzare le varie situazioni su un PIANO PRATICO, collegando i tasselli che compongono quella situazione in MODO LOGICO. come un puzzle…
    se tu riuscirai a giungere alla consapevolezza soffrendo molto meno di quanto ho sofferto io, non significa che sei superficiale, ma solo che, rispetto a me o ad altri, hai un’ intelligenza superiore e maggiore senso pratico. tutto qui 🙂

    un abbraccio !

  3. 43
    Leo -

    Wow .Grazie Maria Grazia. Concordo pienamente con ciò che dici .Ne avevo parlato anche in un commento su una lettera per gli asociali .Gesù .come ogni pensatore pensante (perché ci sono anche i pensatori pensati che fungono da anticorpi del sistema , pensano per boicottare il cambiamento) ,Socrate, Galileo, Colombo, Baudelaire, Sartre, Rousseau, Schopenhauer, Nietzsche ecc..tutti hanno avuto lo stesso problema ..Il fatto di essere sensibli ,ci rende degli strumenti che percepiscono quanti più piccoli. Una bilancia con un grossa portata può pesare casse di frutta ,ma non dosi di sostanze per comporre cure per malattie .Il fatto di percepire il minimo ci fa percepire anche il dolore.
    Purtroppo ho già sofferto molto e mi ha preparato per affrontare la vita ,che già so che mai sarà facile per chi è così .Non só immaginare sofferenza peggiore, non legata solo agli eventi. Ma proprio gli eventi portandomi a un passo dalla fine , mi hanno costretto a cambiare. Ho smesso di essere un ventenne italiano nel 2013 ,per eessere chi sono ..ed accettare che non devo guardare il cammino degli altri, il mio è mio ..

  4. 44
    maria grazia -

    “Gesù ….,Socrate, Galileo, Colombo, Baudelaire, Sartre, Rousseau, Schopenhauer, Nietzsche ecc..tutti hanno avuto lo stesso problema”

    io avrei aggiunto anche Jim Morrison e Giovanna D’ Arco 🙂

    “Ma proprio gli eventi portandomi a un passo dalla fine , mi hanno costretto a cambiare.”

    si Leo questo è abbastanza normale. di solito la vera propulsione al cambiamento, ci giunge da eventi inaspettati e/o dolorosi che sono per noi degli “scossoni”.

    un caro saluto

  5. 45
    Leo -

    Maria Grazia
    si ma sai quanti ce ne sono da aggiungere e di quanti nemmeno ci è giunto il nome.Ogni epoca ne ha.Qui un signor Nessuno direbbe :”ti stai paragonando a lorp?” .Solo che i signori nessuno sono come l’esperienza che deriva dall’età ,arrivano sempre dopo .Gesù è stato un adolescente, un ventenne, diverso dagli altri. Così come tutti gli altri. Le masse lo hanno crocifisso. L’esperienza qui però non gli ha insegnato nulla .Loro hanno imparato che :”in passato hanno ucciso il figlio di Dio.” ,ma continuano a farlo tuttii giorni ,e se oggi nascesse un nuovo Gesù ,farebbe la stessa fine.Io sono agnostico ,quindi non vedo Gesù come “divino” perché figlio di Dio ,ma come essere umano. Esattamente come tutti gli altri che ho citato e quelli che non sono riuscito a citare.Siamo divini solo se siamo umani .La creazione é una cosa divina ,ed avere delle opinioni proprie è creare.Ma Gesù, creatore di idee ,concluse la sua vita ,dicendo la frase più misantropa (che poi per me è filantropa della storia) :”personali che loro non sanno quello che fanno” che si lega a quella di Einstein :”due cose al mondo sono infinite :l’universo e la stupidità umana.” O Sartre stesso che diceva :”l’inferno sono gli altri. ” .É vero ,l’inferno di chi è cosciente é il silenzio degli incoscienti ,che tacciono perché non si ritengono all’altezza e continuano a fare inaautomatico ,partendo da idee altrui, non esseri pensanti ,ma esseri pensati a tavolino, non sapevano ciò che facevano allora e non lo sanno nemmeno ora

  6. 46
    maria grazia -

    quanto sono vere le tue parole Leo !! DANNATAMENTE VERE !! ….

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