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Perdonare il passato

di

Il mio passato ha un nome,un nome che per un po’ mi ha portato via la dignità e il rispetto per me stessa.. sono passati diversi mesi , mesi in cui il mio cuore piangendo mi gridava” ti prego non pensare a lui, è stato solo in grado di farmi a pezzi……..”.
Io che combatto per la mia vita, un intervento importante a breve che potrebbe cambiarla per sempre, potrebbe renderla migliore.. un intervento delicato e rischioso, di quelli per i quali contano neurochirurghi e tanta serenità… che lui mi ha dato per poi privarmene nel peggiore dei modi.
Era riuscito a rendere la mia vita un Inferno… ha sbagliato tutto, tutto ciò in cui poteva sbagliare.
Lasciata con un freddissimo sms commerciale, pugnalata alle spalle dalla distanza… dalla distanza di 400 km… troppo facile! Ora ho capito che non è stato un comportamento “contro di me”, ma il risultato di una personalità debole ed insicura… una persona banale, che ha pensato solo a stare lontano da una situazione che non riusciva a sostenere, da una responsabilità che non voleva assumersi… un comportamento squallido ed egoista…! Non gli avrei chiesto certamente di rimanere con lui, l’amore non è un sentimento a senso unico, quindi non starei mai con una persona che non ricambia…l’unica cosa che pretendevo erano rispetto e considerazione, rispetto per una ragazza che per lui sarebbe andata anche all’Inferno. Ma pur non volendo più stare con lui, dentro me non riuscivo a non desiderarlo, perché quando ci sono le emozioni del cuore, le ragioni della mente non contano, quindi soffrivo terribilmente….! Ma nonostante la fragilità del momento , dovuta alla malattia che si aggravava ogni giorno di più, sono riuscita a guardare avanti.. ora nella mia testa c’è solo l’intervento, perché al contrario del mio ex, sarà proprio questo a condizionare la mia vita… ed ora che sono riuscita a recuperare tutta la mia dignità la tengo stretta perché mi terrà lontana da ulteriori tranvate, mi aiuterà a non fermarmi più sulla strada di un povero essere.. le persone incapaci di amare sono tante ma il loro posto è con gente masochista senza orgoglio e amor proprio . La mia sofferenza paradossalmente mi ha aiutato a guardare in me stessa, a capirmi, a migliorarmi… Bisogna avere fiducia nel domani e nell’amore che arriva per tutti, che è la forza motrice del mondo, che fa girare tutte le cose… ognuno di noi ha diritto alla felicità.
Ora ho riacquistato buona parte della mia serenità, ma quello che manca per averla indietro del tutto è il fatto di non riuscire a perdonare, ce la sto mettendo davvero tutta per farlo perché solo in quel caso riuscirei a star di nuovo bene con me stessa… ma proprio non ce la faccio…
Aiutatemi a capire…
Maria

Lettera pubblicata il 2 Luglio 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 26 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    ANNA -

    Maria…mi ricordo la tua storia…sono contenta di sapere che presto potrai stare ancora meglio…
    Sai il perdono e’ una cosa grande….importante e difficile…bellissima, per questo…
    Ce la faremo a perdonare, vedrai…prima o poi ce la faremo!!!
    Io mi sono pero’ resa conto di una cosa, sai?Che il “difficile” per davvero e’ perdonare NOI…perdonare proprio noi stesse… per la consapevolezza destabilizzante e feroce di essere state pronte ad “andare all’ Inferno” per che, in realta’, pur non volendoci ferire consciamente, non meritava tanto…e non perche’ non ci amava piu’…ma perche’ proprio ci sono persone al mondo che non sono in grado di dare e di darsi..e che, a chi, invece, ha un cuore dolce, generoso e sensibile come noi, SANNO FARE SOLO DEL GRAN MALE!!! Sono pianeti diversi…figli di “sentire” differente…e nn c’e’ nulla da fare…
    Maria…tu hai ragione..perdonare e dimenticare…e’ l’unica via…
    Io ho fede e credo nella giustizia che sa ricompensare in qualche modo chi almeno prova ad amare con tutto cio’ che ha ( e anche cio’ che nn ha….)
    Buona fortuna per la tua operazione e per la tua salute..e nn avere fretta…ci vuole tempo, tanto tempo…per qualcuno vola e per qualcun altro va piu’ lento…ma passa per tutti…e passera’ anche per noi!!!
    Non sentirti sbagliata perche’ ancora nn hai saputo concedere questo benedetto PERDONO…il dolore e la delusione sono stati profondi..e’ l’ anima nn e’ ricucibile con 4 punti di sutura!!!!
    Bisogna vivere e sentire sulla propria pelle tutto il bello che questo mondo puo’ ancora offrire per “guarire”…
    Considerati in “convalescenza” nn solo fisica, ma soprattutto morale…i pezzo torneranno tutti a posto pian piano e ritroveremo tutti la nostra PACE…
    Ciao e un bacio.

  2. 2
    energia -

    Ciao Maria, mi ritrovo al 100 per cento nella tua lettera per come sono stato trattato dopo che “sarei andato all’inferno per lei”. Scoprire sulla propria pelle la banalità e la miseria umana di una persona che si è amata, è una ferita che scotta a lungo.

    Ma mi ritrovo al 100 per cento anche con la risposta di Anna. Il perdono è difficile e liberatorio e arriva se lo coltiviamo, se non siamo cinici, se continuiamo a essere amorevoli senza chiuderci. Per me è passato un anno e mezzo e ancora non riesco a essere tranquillo, la ferita non si è rimarginata; ma ho capito.Ho capito il malessera esistenziale della mia ex, l’apatia dei sentimenti, l’aridità del proprio vissuto. Non che questo mi consoli, ma capire è essenziale. Non c’entra niente l’amore o i sentimenti di coppia, è un disagio diverso, radicato nella persona e nelle sue esperienze. Purtroppo come dice Anna non c’è niente da fare o meglio non c’è niente che noi possiamo fare e io ci ho messo tanto tempo per rendermene conto e a volte ancora non ci credo. Il perdono arriverà, ma arriverà insieme alla piena comprensione di chi siamo noi e di chi è l’altro. Ed è una cosa lunga, ma certa.

  3. 3
    Maria -

    Ciao Anna 🙂
    Mi fa piacere tu abbia ricordato la mia storia… Sai Anna, io non sento di dover perdonare me stessa… ho dato a lui anche l’anima, ma ho sentito di farlo, non potrei mai pentirmi di questo… anzi sono felice di aver dimostrato che, contrariamente a lui, ho un cuore.
    Per me non è facile perdonarlo perchè non mi ha mai chiesto di farlo ,non si è mai scusato,, e questo rende le cose più difficili, ma in un qualche modo dovrò farcela lo stesso. Non riesco ad augurargli ogni bene come forse sarebbe giusto… riesco solo a volergli male e questo ti assicuro è davvero destabilizzante. In questo modo non riesco a star bene… non riesco a pensare a me stessa come dovrei… deve passare, deve passare in fretta.
    Però prima o poi ci si riesce… il tempo… è solo il tempo a stabilire il momento giusto… ed ora quel momento lo vedo lontano.
    Per la giustizia…. bè a quella ci pensa la vita… senza alcuna via di scampo.
    Grazie per le splendide parole…:) grazie davvero!
    Un abbraccio.

  4. 4
    Neda -

    Ciao Maria, non costringere la tua anima a fare quello che ancora non si sente di fare.E non sentirti in colpa perchè ora non riesci a concedere il perdono a quella persona che a mio avviso proprio non lo merita.
    Al massimo quel ragazzo lo potresti commiserare, per averti dimostrato che la sua è una piccola anima impermeabile che difficilmente conoscerà o riconoscerà mai l’ amore vero e la bellezza dei sentimenti.
    Ti auguro ogni bene.

  5. 5
    Paolo cogitoergosum -

    Ciao Maria!
    Non ti conosco ma ho letto la tua storia, a suo tempo, e qui!
    Non ho timore nel dirti che, per alcuni versi mi sento di essere colui che non è stato perdonato dalla mia ex Donna, che ho saputo perdere!
    Io, a differenza di “lui”, ho chiesto mille volte perdono, con le parole, e con i gesti! Ma non è servito, era troppo tardi!
    Posso immaginare come ti senti se davvero sei consapevole di aver amato e soprattutto come ti senti per aver perduto un appoggio “sentimentale” che credevi solido e maturo. Ogni parola che dico ho paura che sia “sbagliata” per te, in questo tuo delicato momento di vita, ma ti sento “forte” e determinata e allora ci provo!
    Un uomo (ma credo anche una donna) spesso capisce di amare quando ha perduto “l’oggetto” del desiderio, e nel tuo caso, consentimelo, il tuo “lui” si è trovato a “dover” accettare le complicazioni di una malattia inaspettata (così mi pare sia stato, da come la racconti!). In questi casi, ovviamente, due sono le possibili situazioni! O chi ti ama , ti ama tanto e davvero, e allora resta con te in ogni caso e per ogni problema si presenti, oppure… chi ti ha amato sino a quel momento… credeva di amarti ma si è accorto che al primo sopraggiungere di un “problema” il suo grado di dedizione e di attaccamento “all’oggetto” amato è sceso così tanto da far sembrare tutto… un peso!
    Ora, carissima Maria, io credo di comprendere benissimo il bisogno e la speranza che la persona che tu amavi ti fosse restata al fianco ma… consentimi, preferivi che per la situazione contingente facesse finta di nulla, mandando giù una situazione che lui non riconosceva più come “sua”, magari facendoti finte moine, finti apprezzamenti e sostenendoti in un cammino che lo vedeva solo “incapace” di fuggire?
    Certo, mi risponderai che tu volevi un uomo che ti amasse e si prendesse le sue responsabilità. Ed hai ragione. Ma se quell’uomo non era lui, che ci potevi e ci puoi fare?
    Non è forse meglio che accetti con serietà il fatto che ti sei “liberata” di un “estraneo”?
    Sai, tutti credo, abbiamo pensato o parlato con le nostre compagne/i di cosa avremmo fatto se uno dei due fosse stato male… radicalmente, magari scherzando con delle battute per saggiare il terreno. Beh, ti assicuro, non è bello cogliere negli occhi o nelle parole della propria donna un certo imbarazzo nella risposta. Ma non è nemmeno bello trovarsi con un dubbio “inaspettato” ad una domanda o peggio, di fronte ad una realtà nella quale si è trovato di fronte il tuo ex!
    Tutto questo non certo per scusarlo. Ma per capirlo sì.
    Ma soprattutto per capire Te e dirti che Tu, meno che mai, avresti avuto bisogno al tuo fianco di un “badante” che a mala pena sopportava la tua condizione!
    Da un po’ di tempo ho capito cosa si farebbe per chi davvero si ama, credimi. Io oggi darei la vita.
    Allora, dolcissima cara Maria, vorrei poter essere io l’Uomo che ti ama davvero, perchè tu possa sentirti meno sola!
    Ma bisogna essere in due, come Tu stessa dici!

  6. 6
    Maria -

    PAOLO!!
    Mi conosci eccome!!!! 🙂 Abbiamo chiacchierato un bel pò di volte su qualche post, specie su quello riguardante gli scambisti. C’era anche una certa stima, anche se forse mi sopravvalutavi un pò 😉 ma poi non ho più scritto per impegni vari… ospedale compreso.
    Grazie per le tue parole.. davvero… hai toccato i tasti giusti! Forti e incisive, nelle tue righe c’è tanta verità, quella stessa verità che ho in testa da tempo ormai e che mi lascia tanta amarezza dentro. Un’amarezza della quale fino a pochissimo tempo fa mi stavo ammalando.
    Lui sapeva della mia malattia dal principio della nostra storia, avrebbe potuto tirarsi indietro prima… o se anche avesse ritenuto di doverlo fare più tardi non era quello il modo. Con me è freddo, arrabbiato, distante…. un comportamento che ha dell’assurdo e di cui non vorrei preoccuparmi… infatti proprio oggi ho chiuso con lui definitivamente… ho sbarrato ogni porta… si è arrabbiato ma non mi importa.
    Il mio problema è quello di voler perdonare in fretta, liberarmi di questo peso subito, magari in questo stesso istante… ma capisco perfettamente che la vita non è questa e i sentimenti non vanno di pari passo coi nostri obiettivi razionali. Mi piacerebbe parlare con te anche in privato
    Sei una persona sensibile e con un gran cuore…
    Un bacio.. Maria

  7. 7
    Paolo cogitoergosum -

    Cara Maria,
    perdonami se non ti ho “ricordato”, nelle discussioni intraprese sugli altri post ma cerco di non fissarmi stroppo sui nomi, soprattutto ultimamente che sono preso a… sopravvivere!
    Mi commuovo sempre per le parole di apprezzamento nei miei confronti ma sono anche molto lusingato delle critiche, e anche delle offese che non mi turbano più di tanto ma mi fanno capire il livello degli esseri umani che mi circondano!
    Nei limiti del possibile e se ciò è consentito dal moderatore ti lascio la mia mail: idrante2001@libero.it
    Abbi cura di Te, e cerca di perdonare. Servirà a Te e a tutti noi, che siamo fallibili, limitati, a volte meschini e “brutti” ma ciò dipende quasi dempre dal grado di coinvolgimento e di affetto che proviamo davvero.
    Purtorppo, e non da oggi, ci hanno insegnato, per biechi scopi (ma non solo) che l’amore è anche sofferenza, responsabilità, saper rinunciare, tutti concetti di per sè… “simpatici” ma poco umani se imposti come dogmi o addirittura come sinonimi di “naturità”!
    Certo, l’egoismo è triste, l’indifferenza e la cattiveria sono devastanti, ma tra i due estremi c’è… un mondo, come si dice!
    Ti faccio tutti gli auguri del mondo, Maria, e aspetto tue nozie via mail, se lo ritieni opportuno!

  8. 8
    Liberty -

    Maria ha detto tutto tu.sei la saggezza in persona.Davvero, io nn so se dici queste cose perchè le senti o perchè ti vuoi autoconvincere..cmq se le pensi davvero sei già una persona forstissima. un consiglio: nn devi sforzarti a perdonar, se lo vuoi sarà il tempo che ti aiuterà a perdonare e a neutralizzare quella persona che ti ha fatto del male per l amore verso te stessa e per la tua tranquillità dato che il rancora fa del male a noi stessi. per perdonare devi andare avanti e arricchirti, una mattina ti sveglierai e ti accorgerai che la rabbia che hai dentro verso quell uomo sarà volata via. Devi spettare. Un bacio

  9. 9
    lilli -

    ciao maria, sono contenta di leggerti.
    per prima cosa, ti mando un grosso “in bocca la lupo” per il tuo intervento.
    ti prego, però, vogliati un pò di bene, cerca, sforzati di non pensare più al passato. Ringrazia il cielo che si sia dimostrato presto quello che è. Non vale la pena di rimurginarci su.
    Magari, fai così: quando ti prende un pò di nostalgia, alza la radio a tutto volume, canta, strilla, se vuoi, ma riprenditi tutti i sorrisi che questa storia ti ha negato. Sono i tuoi, non li puoi sprecare.
    quando vuoi, se hai ancora il mio numero, puoi chiamarmi o mandare un sms. ci si sente meno soli e si sta meglio.
    baci e a presto. lilli.

  10. 10
    elisa -

    Ho vissuto qualcosa di analogo e a distanza di un anno non ho ancora perdonato… però non sono molto d’accordo con Paolo; si può non amare ma se stai con una persona devi volere il suo bene, non il suo male, e anche se non ami questo non ti autorizza a distruggere. Se quest’uomo si è accorto di non amare più poteva spiegarlo (anche se è difficile) ma restare a fare come dici tu “il badante”, o anche solo l’amico, o comunque un punto di riferimento importante. Sta poi all’altro avere la forza o meno di accettare queste condizioni, o preferire addirittura evitare. Ma questo non lascerebbe tanta amarezza e dolore come l’sms di liquidazione. So di tante persone che si dovevano lasciare ma sono tornate assieme in momenti di difficoltà, perchè comunque erano esseri umani, si volevano bene, erano solidali, e che poi magari si sono lasciati una volta superata la cosa, a me non pare giusto approfittare quasi di uno stato di debolezza per mollare un’altra batosta a una persona…

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