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Perdonare il passato

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Lettera pubblicata il 2 Luglio 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 26 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    Paolo cogitoergosum -

    Cara Elisa,
    per fortuna non tutti siamo della stesa opinione! 🙂
    Mi spiace un po’ (forse molto??!!) che tu ritieni “corretto”, bello e solidale passare dallo status di “Innamorato” a quello di badante, per la gioia di chi prima ti amava e poi ti accetta, appunto, come… maggiordomo!
    L’affetto, la solidarietà ed il rispetto valgono sempre, ci mancherebbe. Come se fosse giusto fuggire quando qualcuno è in difficoltà!! Certo che non è mai giusto! Eppure in casi come questi si vedono le reali intenzioni delle persone che a vario titolo ci circondano, siano essi fratelli, figli, genitori, amanti, mogli, amici, vicini di casa, datori di lavoro, ecc!
    Ma forse mi sono spiagato male! Non intendevo certo dire che all’insorgere di una malattia di uno dei due, l’altro faccia bene a scappare. Mai detto ciò. Dico solo che se proprio nel momento del bisogno sentiamo che il nostro partner non ci vede più… come prima, ma ci sopporta solo per le circostanze della malattia, aspettando solo che si stia meglio per poi scappare, non lo vedo un gesto eroico, nè tanto meno altruista!
    Ma posso capirlo ed addirittura accettarlo!
    Vedi, cara Elisa, senza accorgerti hai detto una “bestemmia” colossale, del tutto in buona fede, ne sono sicuro, ma segno della misera e triste educazione che la società (e non solo) ci impone e ci inculca come “naturali” e normali!
    Leggo sopra che dici: “si può non amare ma se stai con una persona devi volere il suo bene”???!!!
    Capisci il senso di ciò che hai detto, Elisa?
    Cosa significa, tra due persone (non parenti) “stare assieme” senza amore???
    Quando, come e perchè si è arrivati a considerare “normale” un’affermazione abberrante come questa?
    Ma ti sei messa “assieme” liberamente in nome di che cosa, se non dell’amore??
    E come fai ad avere il coraggio di dire “sto assieme” nei confronti di una persona “estranea” che dovresti aver scelto in tutta lbertà e senza costrizioni di sorta??
    Che il matrimonio sia un’associazione…. con scopi scociali, di prosecuzione della specie e di muto soccorso (contro la solitudine, la depressione, ecc ecc) mi può pure stare bene, a patto che si ufficializzi” questo stato di cose.
    Allora, altro che DICO o faccio o disfo, da quel momento io potrò decidere di “stare assieme” a te perchè fai uno strudel di mele fantastico e sai stirare come un dio, tu starai con me perchè faccio ridere, ti aggiusto la porta del garage e, casualmente, ti scopo per fare uno, due, sei figli, giusto per la continuazione della specie!
    Ma se questo che ho appena detto ci sembra ancora una cosa abberrante e disumana allora, per favore, vedi di rivedere il tuo concetto di “stare assieme” e abbi rispetto anche dei limiti e delle debolezze di ognuno, quando l’amore finisce (o non è mai cominciato)!
    Perchè possiamo amare tutti i malati del mondo, i bambini e le donne indifese ma, guardacaso, non “stiamo assieme” con tutti loro!
    Leggere che dici “…poi magari si sono lasciati una volta superata la cosa..” mi fa piangere!

  2. 12
    energia -

    Il discorso di Paolo non è affatto sbagliato. è vero che quando una persona si rivela meschina e estranea allora “meglio adesso che dopo quando è troppo tardi”.
    Il problema però che certi atteggiamenti miserabili, dovuti ne sono convinto a un profondo disagio interiore, tuttavia riscrivono anche la storia che si è vissuta. Voglio dire: una volta che ho tastato con mano che la presona che amo è un estranea (soprattutto a se stessa),mi chiedo poi: ma con chi ho passato tutti questi anni ? Chi era lei ? e chi sono io ?

    Questi legittimi interrogativi avranno risposta, ma prendono tanto, tanto, tanto tempo.
    Non amare non significa calpestare. Non amare non significa necessariamente dover ferire.
    Nessuno è obbligato a provare sentimenti che non prova, ma certe persone dovrebbero avere più memoria e più empatia verso chi lasciano. In fondo si tratta di compassione, cioè condividere il dolore. Siamo daccordo.
    Il problema Elisa è che le persone che arrivano a tali picchi di cecità sono loro in primis delle infelici, che si sottostimano, che non riescono per incapacita affettiva ad andare oltre un empatia superficiale, un’emotività momentanea e infantile. La loro età non giustifica ovviamente un tale comportamento, ma l’unica cosa che vale la pena di fare con queste mine vaganti è tenersene lontani. Per te è normale essere compassionevole con chi hai amato e probabilmente anche con chi conosci poco; ma la capacità di dare/amare è il frutto di tante cose: un rapporto sereno con la vita e con gli affetti, un etica dei sentimenti trasmessa dall’infanzia, l’aver respirato un clima di apertura e comiunicazione, il non avere blocchi emotivi.
    Chi come me e Maria ci è incappato con questi partners,ha preso una scottatura doppia. Eh si perchè non solo siamo stati mollati come sacchetti della spazzatura, ma ci è stato affibbiato tutto il peso del silenzio successivo. E vabbè, sono ferite che ormai abbiamo, ma si rimarginano col passare del tempo (degli anni).

    Vedi Paolo, tu hai detto che hai perdonato e chiesto scusa. Pur se magari non è servito a far rinascere il rapporto, hai fatto un gesto che sentivi eticamente e visceralmente giusto o necessario. Lei non ti ha perdonato forse, ma tu l’hai fatto per te.
    Ma ci sono persone che dicono “si mi sono comportato male,è vero, ma ormai è fatta; troppo tardi. è anche inutile scusarsi. è andata così”.
    Questo pensiero è mortifero per chi lo pensa e triste per chi ne è il diretto interessato. Triste perchè vedere la persona che si è amata, vivere la vita così è la sofferenza più grande. Perdonare può avvenire indue casi:
    1) la persona si rende conto, si riavvicina, chiede scusa o almeno ci prova.
    2) la persona fa passare talmente tanto tempo che alla fine la vita ci mette del suo e a noi non ce ne frega più niente. è al di la del bene e del male, semplicemente non ci intererssa più; è una storia che non ci tocca più. Si ce la ricordiamo ma il fluire del tempo, del pianto e delle esperienze ha spazzato via tutto.

  3. 13
    energia -

    Questo a mio avviso accade se la comunicazione non viene ripristinata subito. Passano i mesi, gli anni e un giorno arriva la telefonata di chi dall’altra parte si macera. Magari ha capito d’un tratto dopo anni. Ma ormai tu sei ben lontana dal dolore e il bruciore riaffiora un attimo e poi si spegne.
    Il fatto Maria è che non siamo pronti per perdonare da soli perchè ancora siamo coinvolti col cuore e non vogliamo staccarci definitivamente. è la nostra resistenza al fluire delle cose. Penso sia normale, io non la ostacolo nè la alimento. Sto li a guardarla e agisco dove posso. La vita è meravigliosa.

  4. 14
    Paolo cogitoergosum -

    Condivido energia!
    E alla fine, anche se la mia vena polemica distoglie spesso la complessità dei miei ragionamenti, intendo dire, in questo caso, che se cessa il “collante” che tiene assieme per amore e liberamente una coppia, il resto possaimo chiamarlo come vogliamo ma non “stare assieme” nel senso letterale del termine!
    Mi viene in mente un ragionamento che faceva Simone de Beauvoir parlando di amore e sentimento; in soldoni il concetto era questo.
    CI stracciamo tutti le vesti, pieni di moralismi e bigottismi vari se una donna appare “di facili costumi” ma non pensiamo a quante prostitute esistono in questo momento all’interno di molte unioni chiamate “coppie”!
    Sì, perchè se una donna (od un uomo, ovviamente) è sposata ad un “marito” che non ama più o che non ha mai amato ma le si concede sessualmente per “dovere” o per interesse, buon nome, apparenza esterna, ecc ecc non è altro che una puttana a tutti gli effetti soltanto che anzichè prostituirsi tutte le sere con uomini diversi si prostituisce tutti i giorni con lo stesso uomo: il marito!
    Chiissà quante sarebbelo le puttane e i puttanieri se si rileggessero molte delle unioni “segrete” e spesso impenetrabili chiamate “matrimoni”!
    Questo, se facciamo un parallelismo, potrebbe valere per ogni tipo di sentimento, no?
    Come quelli che fanno volontariato pur odiando i propri simili e le persone che stanno aiutando. O come coloro che fanno beneficenza solo se possono scaricare l’importo dalle tasse e se il loro nome appare a caratteri marcati su un bel articolo o sevizio giornalistico fatto ad hoc!
    Gli esempi sarebbero tanti!
    Tutto questo anche per incitare Maria a credere in ciò che ha fatto, perchè ha ha fatto la cosa giusta!
    Forza Maria, non c’è peggior aiuto che quello che si riceve in modo falso e costretto!
    E… io so che tu hai le qualità e l’umanità per poter ricevere tantissimo aiuto e solidarietà da chi te li offre col cuore!

  5. 15
    Maria -

    Ciao a TUTTI!
    “Il perdono non libera il perdonato, libera chi perdona dalla prigione del rancore che esso stesso tiene rigorosamente chiusa” : è questo il significato che sto dando al perdono in questo momento, tutto racchiuso in questa frase.
    Serbare rancore mi porta a star male e mi priva completamente di ogni minima parvenza di tranquillità, e finchè le cose resteranno così come sono non potrò avere la pretesa di stare bene con gli altri o di innamorarmi di nuovo… c’è un’ombra che non va via… non vedo spiragli di luce.
    Ci sono stati momenti in cui davvero non c’ho capito niente, momenti in cui bisogna picchiare duro,affilare un passo dopo l’altro e continuare a camminare a testa alta con dignità, consapevoli del fatto che la persona per la quale oggi stiamo soffrendo e che ieri ci rendeva felici, non sarebbe stata un domani alla nostra altezza, all’altezza dei nostri sentimenti.
    Ragazzi… il motivo per il quale sto cadendo talmente in basso da essere ad un passo dall’odio nei confronti di questa persona, è che distruggendomi moralmente mi ha provocato un danno fisico irreversibile , Come faccio a far finta di niente??? COME??????????? Ho una rabbia che mi rende povera dentro lo so, molto probabilmente sono uno schifo di persona, una persona che cade nella bassezza più assoluta di fronte ad un rancore così forte… si , sicuramente vi ho deluso… ma dover rinunciare ad una passione che coltivo fin da bambina, a causa di una paresi parziale provocata dalle crisi che m’ha scatenato(circa 35 al giorno) ,mi manda in bestia… scusatemi, sarò cattiva, ma gli auguro tutto il male di questo mondo… e credo che di fronte a questo danno permanente non arriverò mai a far finta di niente. Vi ho deluso… lo immagino, ma purtroppo le cose stanno così.. mi ha cambiata, dentro e fuori.
    Ognuno di voi mi sta dando tanto, il conforto non è cosa da poco… conforto di persone che non conosco, quindi oggettive. Anche se spero con tutto il cuore di potervi conoscere un giorno.
    La forza non mi manca, come dice LIBERTY, ma posso assicurare che spesso non basta… nelle mie notti c’è un sogno ricorrente che me ne dà conferma… un sogno molto brutto, di cui ho tanta paura e che mi fa svegliare piangendo.
    è la serenità che mi manca… tutto qui… in questo momento le circostanze e la salute mi rendono fragile! Ragazzi… grazie di tutto.
    Grazie ANNA, grazie NEDA, grazie LIBERTY, grazie LILLI(ho ancora il tuo numero e ti scriverò presto), grazie PAOLO, grazie ELISA, grazie ENERGIA(d’accordo con te in ogni singola virgola…mi trovo in tutto).
    Ragazzi non sparite…..
    Vi abbraccio!
    Maria

  6. 16
    energia -

    è proprio vero quello che dici sul volontariato! Non sai quanto è vero!! sarebbe un argomento da sviscerare; quasi quasi apro un topic…

  7. 17
    elisa -

    Sono sempre meno d’accordo con Paolo…
    In primo luogo sono dalla parte delle persone che il rancore e addirittura l’odio hanno gravemente danneggiato, quindi so di che si parla. Io sono stata danneggiata gravemente da un comportamento che ritengo altamente miserabile, e questo ha peggiorato ulteriormente una situazione già molto difficile. La vita ti può sottoporre delle prove, anche difficilissime, guerre, malattie, perdite, ma credo che gli esere umani sappiano superare tutto con forza: c’è una sola cosa che ti spezza veramente dentro, ed è quando non puoi più avere fiducia nelle persone che credevi vicine; non c’è nulla di più debilitante, di più distruttivo dell’indifferenza o addirittura della cattiveria degli altri. Io non sto parlando di “stare assieme” ma sto parlando di fiducia, solidarietà, vicinanza, affetto, calore, comprensione: come possono esserti ignote queste cose?
    Parli di prostitute… ma scusa: un uomo che nega tutte queste cose alla donna che ha detto di amare magari per anni, anche quando non stanno più assieme, anche quando altre motivazioni si sono introdotte a far finire l’amore o lo stare assieme, chi è se non uno che ha considerato questa donna solo una puttana, ossia un oggetto, anzi peggio, perchè alle puttane un riconoscimento, sia pure monetario lo dai, e loro sanno di star facendo uno scamnbio… ma che scambio ci sarebbe qui? Solo un prendere, anzi un rubare e basta…
    Stiamo parlando di persone che nel momento in cui sei sul fondo non fanno quel tanto che farebbe un amico o un conoscente, non so se hai capito… che scappano vigliaccamente come ladri. Se tu ritieni il fatto di vedere una persona, di abbracciarla, di parlarle, di farle forza o di far sentire la tua vicinanza e la tua amicizia uno “stare insieme” forzato sei tu ad avere le idee – perdonami – confuse.
    E’ logico che anch’io non vorrei mai veder trasformare un amore in un badante, che lo rifiuterei, ma sarei io a rifiutarlo, non l’altro a decidere per me di non farsi più vedere “per il mio bene” magari!!! Quanta ipocrisia e alibi in questo! ma credo esistano cose come l’affetto e il bene, che (se non ci sono motivi di astio reciproco come mi pare di capire non ci fossero nei casi di chi scrive qui) che non muoiono dopo la fine di un rapporto. Il fatto è che molte persone credono che l’ambito sentimentale sia come viaggiare in autostrada con la Ferrari a 200 all’ora fottendosene del codice stradale: privo delle più comuni regole dell’umanità e della civiltà, una specie di giungla dove il peggio è permesso, dove si prende, ci si frega, ci si divora ecc.
    Io capisco la rabbia che acceca è una sensazione che ti ammazza letteralmente; io ho vissuto guai apparentemente peggiori, ma assicuro che non c’è nulla di peggio di questo. Anch’io ho aspettato per un anno e passa una parola, nemmeno di scuse, solo una parola che non è mai arrivata. Forse Paolo sei tu a non aver ben focalizzato di che stiamo parlando..
    Non proseguo perchè è finito lo spazio….

  8. 18
    Paolo cogitoergosum -

    Maria carissima,
    credo di interpretare il sentimento di tutti se ti manifesto tutta la solidarietà del mondo! Ciò che di dici sul perdono, in apertura di questa lettera, è un ragionamento giusto e saggio, che mi fa ulteriormente pensare!
    Mi sento impotente di fronte a ciò che ti è successo ma ti esorto a non perdere la forza di lottare e ti auguro con tutto il cuore di trovare maggior serenità, proprio riuscendo ad aumentare la “quantità” di perdono nei confronti di chi ti ha fatto del male!
    E vedrai che presto qualcun’altro saprà apprezzare DAVVERO la tua “bellezza” totale, e la tua disarmante dolcezza che traspare da ogni tua parola (e da altro! 😉 )
    RIspetto totalmente il tuo dolore e la tua malattia (che dici irreversibile!!!) e farei qualsiasi cosa per poter aiutarti!
    Se hai bisogno di un sostegno morale sai dove trovarmi (e dove trovare tutti noi) e se ti serve del sostegno materiale abbi la dignità e il coraggio di chiedere. Non si sa mai! Chiedere è lecito, rispondere è cortesia!
    E pensa a quanti di noi ti sono vicini quando ti risvegli di soprassalto, non è molto ma sapere che sei nella mente e nel cuore di qualcuno allevia un poco molte sofferenze!
    Ti auguro tutto il bene del mondo e, quando e dove vorrai, vorrei conoscere meglio la diagnosi che ti hanno fatto, se lo riterrai opportuno!
    Un abbraccio forte!
    Un saluto a tutti

  9. 19
    monica princess -

    Ciao maria……. La tua storia mi ha toccata molto… Davvero……… Capisco perfettamente il tuo stato d’animo….. So quanto sia difficile soffrire x amore………. Anke se le xsone ti dicono di non abbatterti e ke prima o poi troverai 1 altro amore nn riesci a stare meglio…….. Perche in quel momento vorresti solo lui…. Gli altri nn sono lui… Cmq credo ke tu sia una donna molto forte…….. Nn riesco a trovare le parole adatte forse x farti sentire meglio ma credimi che hai tutto il mio appoggio e sostegno… Sia x il tuo problema d’amore… E sia soprattutto x la tua salute……… Spero con tutto il cuore ke andrà tutto bene… Sono sicura ke uscirai vittoriosa anke da questa situazione…. Continuare a vivere bene e con serenità è l’unica battaglia ke devi riuscire a vincere…. 1 abbraccio…. Monica…. Tanti auguri

  10. 20
    Maria -

    Monica… sei molto cara.. So che tutti qui mi capite e la forza del vostro appoggio è più grande del risentimento che nutro nei confronti di questa persona, soprattutto ora che sto accumulando dispiaceri su dispiaceri.. Proprio ieri un’amica ha deciso di chiudere i rapporti con me per mancanza di fiducia, credendo a non so cosa(non vuole dirmelo)che qualcuno le ha detto.
    E credo non ci sia cosa più brutta di scoprire che la persona che riteniamo amica metta in dubbio la nostra buona fede.In più c’è un ex che si sta vendicando di me e a lui si sta aggiungendo questa ragazza… Bè i guai arrivano sempre tutti insieme, è proprio vero.
    Ho bisogno di ritrovare un pò di pace… e le vendette immotivate non mi aiutano.
    Intanto cercherò di distogliere la mia mente da tutto ciò che non sia quella sala operatoria nella quale mi aspetto di entrare prima possibile, e qualunque sarà l’esito andrà bene ugualmente per me.
    Se ci saranno conseguenze negative… bè ci si abitua anche a quelle no? 😉
    Grazie Monica… davvero. Un abbraccio.

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