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Non giudicatemi perché sono un amante

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Lettera pubblicata il 14 Ottobre 2012. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 56 commenti

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  1. 31
    sarah -

    @stefania
    fai pure la tua mellissa p. a me non frega,io non ho avversione per te sei solo una sconosciuta,io non devo essere diversa e non mi freno,per me è naturale non tradire se tu per un uomo più grande conosciuto a 17 anni vai a sco.... a destra e a manca beh allora non sei cresciuta abbastanza,le avventure ci sono ma se le fai sempre vuol dire che non ti vuoi impegnare,non è questione di farsi le pippe mentali,solo perchè la penso in certo modo me le faccio?fai un ragionamento infantile mi auguro che tu non abbia superato i 25 anni perchè saresti grave,mi fai solo pena,sco.... chiunque non fa di te una vera donna ma solo una vigliacca che si nasconde dietro al godere per non affrontare problemi più grandi,mi spiace ma dai l’impressione di essere ancora ragazzina,non mi reputo io buona tu cattiva,ma di lezioni di vita ne ho avute e non ho bisogno di diventare un altra sono a posto così.Buona sco....!
    p.s.
    anche melissa alla fine mette la testa a posto!

  2. 32
    Andrea -

    stafania – mi hai fatto scompisciare dalle risate. purtroppo però non la penso come te. cioè, penso anche io che saretta avrebbe bisogno di una bella ripassata. non fa mai male a nessuno. però sei stata esagerata. e darla a destra e a manca non ti fa essere una donna. io ci sto per entrambe xD!

  3. 33
    LUNA -

    Frale ha scritto una lettera che trasuda infelicità, frustrazione, bassa autostima. E che parla oltre che di sè di un uomo che tradisce da 4 anni e di una donna tradita da 4 anni. Dove sarebbe la leggerezza in questa lettera, Stefania? Posso avere una spinta a mangiare chiodi arruginiti per tutta la vita e dirmi che son gustosi e la spinta a stare in situazioni poco chiare, e chiamarlo amore, diritto di fare quel che mi pare o dirmi che son così passionale che non riesco a frenarmi, ma la sostanza non cambia. La compulsione sessuale non è sinonimo di libertà nè di apertura mentale. Prova ne sia che poiché Sarah la pensa in un certo modo sul tradimento per stefania dovrebbe essere frigida, schifare il sesso o non vedere un uomo neanche col binocolo? Stefania, mi sembri prigioniera di luoghi comuni pure te, eh. E riferirti con termini volgari a te stessa sarebbe una prova che sei più passionale?

  4. 34
    rossana -

    Sarah,
    rispetto il tuo punto di vista, che condivido nella visione di fondo (come si potrebbe affermare che tradire è moralmente corretto?). tuttavia, definire la persona “vigliacca” mi sembra porsi al di sopra e giudicare, senza averne diritto. mi rendo conto che, oltre ad essere diverse nel pensiero, lo siamo anche nel modo di esprimerci, e non potrebbe essere altrimenti.

    l’anoressica non fa del male solo a se stessa: incapace di far prevalere la ragione, arreca sofferenza alla sua famiglia, spesso ritenuta colpevole del suo modo di distruggersi. si può provare pena per una persona ammalata quando la sua malattia è evidente ma pochi si sforzano di comprendere le difficoltà emotive di un depresso o di chi soffre da sempre per carenza d’amore. il primo può finire con il suicidarsi; il secondo, magari, di lasciarsi andare a una relazione sbagliata. torno al mio ritornello: ci sono casi e casi, persone e persone… è giusto stigmatizzare il tradimento ma non esprimersi con eccessiva pesantezza su chi lo commette.

    quanto poi alla suddivisione delle responsabilità in qualsiasi evento che riguardi una persona, una nazione o l’intero genere umano, a mio avviso vale sempre l’antica visione cinese di alzare bandiera nera in un villaggio dove qualcuno si è suicidato, intendendo con questo gesto far ricadere la colpa sull’intera comunità, che non ha visto, non ha capito, non ha sorretto… se ogni giorno muoiono esseri umani per fame, di chi è la colpa? di tutti, anche di noi, che non sappiamo quale prelibatezza scegliere di giorno in giorno per i nostri animali da compagnia… siamo TUTTI colpevoli, chi più chi meno: per me è questo il vero peccato originale! ed è questo che dovrebbe impedirci di ergerci a giudici improvvisati.

    tornando al tradimento, tu affermi che l’amante può scegliere di non essere complice mentre il/la partner legittimo/a è la vera vittima, pur senza conoscere niente di quanto caratterizza la sua persona e il suo comportamento. per me anche lui/lei è libero/a di scegliere: vuoi che, condividendo la quotidianità, del/la suo/a partner “farfallino/a” non sia a conoscenza dei suoi pregi e difetti. se li accetta, se li deve prendere a pacchetto completo. se non li vuole vedere, oppure se li vede ma non fa nulla per trovare un punto d’incontro ragionevole e condivisibile come coppia, non può che accettare successivamente le conseguenze della sua passività. anche lui/lei è complice!

    essendo stata tradita molte volte durante il matrimonio, so benissimo cosa si prova, ma ho anche capito, con grande fatica, qual’era la mia parte di colpa. in quanto amante, invece, ho pagato tutti i miei prezzi, sia personali che sociali, ma, se escludo il miracolo della maternità, quegli anni d’amore sono stati la sola cosa bella per cui sia valsa la pena di vivere. vi ho posto fine con intolleranza, per incapacità di accettare che l’amore fosse condiviso, e ancora me ne rammarico.

  5. 35
    rossana -

    segue messaggio a Sarah

    sento il persistere della sofferenza per la ferita che hai subito. tu, non hai fatto MAI soffrire nessuno? se fossi stata capace di tanto, saresti davvero una persona molto rara. io ho fatto soffrire i miei genitori, a seguito del fatto che loro avevano fatto soffrire molto me, contribuendo a rendere penosa la mia vita. tutti siamo artefici, volontariamente o involontariamente, di male e di bene, e la compensazione dei nostri atti avviene già qui: da male, nasce male; da bene, ci ritorna del bene! la differenza sta nelle parole volontariamente o involontariamente, consapevolmente o inconsapevolmente, anche se spesso è difficilissimo decidere fra i due vocaboli antitetici.

    non ti prende troppo sul serio, Sarah, e non esagerare nella tua ricerca, ammirevole, di assoluti. tutto è relativo a questo mondo! le ferite si rimarginano più in fretta se ci si rende conto che sono parte del vivere, dell’osare e del cercare quanto ci può rendere felici, anche se magari per poco tempo.

    ho scritto a te ma in realtà la mia testimonianza è diretta a Frale, a cui do la mia comprensione umana e la mia esortazione a lasciar cadere la sua relazione se questa non ha la massima importanza per lei e se non è preparata a pagarne tutti i prezzi.

  6. 36
    sarah -

    @rossana
    non sono una santa ma so di non aver mai arrecato un dolore così grande,ci avevo pensato,perchè quando la rabbia è grande vuoi vendicarti ma ho lasciato perdere.Continuo a ribadire che il tradito è la vittima perchè anche se sceglie di allontanare il suo partner in ogni caso la sua decisione è una conseguenza di ciò che ha subito,non è una libera scelta,quella dell’amante e del traditore si.

  7. 37
    stefania -

    eccolaaaaa!! mancava la simpaticissima (come un ricco chiuso nel sedere) Luna. ma chi cavolo vi ha detto che sono una ninfomane, compulsiva? vedete…che siete voi a giudicare senza sapere un c..... parlo come un camionista, problemi?? un bacio ragazze e rinnovo il mio consiglio. detto ciò, scusate ma ho di meglio da fare (immaginate cosa??)

  8. 38
    sarah -

    @stefania
    parla quella che sbara cazzate a raffica sulla gente,tesoro tu dici che fai come melisssa p. sbaglio o lei in un occasione faceva pompini uno dopo l’altro a vari ragazzi messi in cerchio?ti offendi da sola e credo che quella che ha più problemi sia tu,comunque quando hai finito di venire qui a farci sapere che scopi è sempre ora a meno che tu non punti ad acchiappare qualche maschietto anche qui!

  9. 39
    rossana -

    Sarah,
    scusami se insisto, come una zanzara importuna! il dolore, sia fisico che psichico, non può essere misurato oggettivamente: la sensibilità di ognuno in materia è diversa. ha una valenza unicamente soggettiva!

    mi fa comunque piacere che tu ritenga di averne arrecato meno di quanto ne hai subito. se non fossi convinta che sei un’ottima persona, non ti avrei scritto così a lungo…

    un abbraccio

  10. 40
    rossana -

    storia di sesso o d’amore?

    conosco una donna, sposata, che da sette anni intrattiene una relazione extraconiugale con un uomo sposato.

    cinque anni fa si è ammalata di cancro, e da allora lotta incessantemente e duramente contro la malattia, chemioterapie e mutilazione di una mammella inclusi.

    a suo dire, il marito da molto tempo prima che lei iniziasse a “tradirlo” non aveva più alcun interesse sessuale. secondo me, non essendo uno stupido, sa benissimo dove va e cosa fa sua moglie quando esce per incontrare l’amante…

    in estate la coppia s’intrattiene nei prati o su una pachina a ridosso di un bosco, se ha piovuto da poco. nelle stagioni fredde, in auto, come i ventenni.

    non conosco nulla sulla moglie di lui. so soltanto che l’uomo viene da lontano in media una volta alla settimana per incontrare l’amante. spesso fatica a ritagliare un’oretta o poco più dalla sua quotidianità, che include un figlio, che abita nelle vicinanze e gli serve da alibi.

    entrambi stanno molto attenti a non far trasparire qualcosa che denunci i loro incontri. credo che, per diverse ragioni, il rapporto che li lega sia di grande importanza per tutti e due. li rende vitali e dà loro gioia, nonostante tutto, senza arrecare dolore a nessuno.

    lui si avvicina agli ottant’anni. lei ne compirà a breve settantacinque. e, a mio avviso, il loro comportamento non è affatto ignobile: sono semplicemente esseri umani che non si arrendono al trascorrere del tempo e che continuano ad essere capaci di dare, senza pretendere, anzi accontentandosi pienamente di quanto possono avere!

    spero che un giorno anche per i giovani venga a cadere il bisogno di possesso e che gli esseri umani possano diventare più tolleranti rispetto ai bisogni dei loro cari che non sono in grado di soddisfare. molti drammi e molte tragedie potrebbero essere evitati, soprattutto quando non ci sono bambini da crescere…

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