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Mi sento una fallita

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Lettera pubblicata il 2 Novembre 2008. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 111 commenti

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  1. 81
    leila -

    Ciao Luna, grazie per la tua risposta. Approvo tutto quello che hai scritto. In effetti ci sono lati positivi nel non avere un marito o dei figli. Avere la “libertà” o non avere particolari responsabilità. È che sono molto tradizionalista nonostante questo lungo periodo in cui tutto è precario. Probabilmente è che sento il dovere di dimostrare agli altri ed a me stessa di essere come gli altri… ma questa è una vecchia storia che parte da bambina pensando di essere inferiore. Infatti ho scritto che non cerco consolazioni perchè ci sono cose molto più gravi nella vita, passate io in prima persona, ma le conoscenze che ho hanno una vita diversa dalla mia e mi piacerebbe dialogare un po’ con persone che conducano una vita simile alla mia. Grazie ancora Luna

  2. 82
    leila -

    Ps:. scusate le frasi imperfette ma scrivere col cellulare per me è un po’ difficile….

  3. 83
    LUNA -

    Leila, figurati per il cellulare 🙂
    Persone che conducono una vita simile alla tua… paradossalmente potresti trovare grosse affinità anche con una donna che in questo momento ha una vita apparentemente molto diversa dalla tua, e meno affinità con chi si trova in una situazione apparentemente uguale.
    Certo che ci sono delle cose in cui ci si può comunque capire di meno o di più stando nella stessa barca… però le persone hanno cose in comune anche per “sottoinsiemi”. Tu sei Leila (o qualsiasi sia il tuo nome) e sei tante cose, non solo delle etichette a seconda del fatto che tu sia: nubile, single, coniugata, separata, divorziata, con figli, senza figli, disoccupata, con un cococo’, casa di proprietà, casa in affitto, a casa con tuo padre ecc.
    Ti faccio un esempio banale: una delle mie migliori amiche ha due figli, e un suo percorso personale molto più ampio di semplici etichette. Come io ho il mio. Così, per quanto certamente io non abbia una vita identica alla sua ora, nè peggiore nè migliore ma non identica (ma due vite identiche esistono?) ci sono cose su cui siamo assolutamente sulla stessa lunghezza d’onda e abbiamo entrambe delle gioie e dei problemi, in certi casi totalmente diversi, dipendentemente/indipendemente dal fatto che lei abbia due figli, a volte anche simili.
    Tradizionalista… penso in parte di aver capito ciò che intendi dire, al contempo questa parola ha un significato per te che magari non è quello di un’altra persona. E potresti scoprirti affine a certi “tradizionalismi” di persone che in teoria sono per te anticonformiste.

    Lascia perdere i modelli, che siano quelli che pensi ti imponga la società o che siano quelli che ti saresti imposta tu o con i quali avresti voluto essere in linea.
    E’ comprensibile che una mancata indipendenza economica ti pesi a 40 anni (o anche prima, non solo dopo), ma non è detto che una persona che tiene famiglia, nel senso tradizionale nel termine, sia più indipendente economicamente di te.
    Sai quante famiglie conosco che se non ci fossero i nonni non arriverebbero a fine mese? E non perché sono dei falliti che si vogliono fare mantenere. Ma comunque ogni famiglia ha anche una dinamica a sè, tra aiuti, sostegni, indipendenze cercate e raggiunte o perse.
    Ma non è solo questione, mi ripeto, di esempi “negativi” o “non è tutto oro quello che luccica”,è che ognuno fa la sua vita, e la conosce. Io non vedo tanto la cosa in termini di minori responsabilità o maggiore libertà, per quanto riguarda i figli e la famiglia. Certo che penso che se non ho soldi io è un conto se non li ho per i miei figli, se li avessi, è un altro. E in termini di loro qualità di vita. Il diritto al lavoro e all’indipendenza economica dovrebbe essere sacrosanto. In questa epoca, in generale, non è così, e persone “tradizionaliste” se vogliamo così definire un certo percorso si sono trovate di colpo a restare senza lavoro, a vedere la loro vita cambiare e a scoprire la necessità di una elasticità “oltre i modelli”

  4. 84
    LUNA -

    per trovare soluzioni contingenti. Qualunque sia stato il tipo di rovescio, cambiamento, terremoto.
    La vita non sono peggiora, anche migliora. La vita si fa giorno per giorno. Questo intendo dire e si fa con le carte che sono in tavola.
    Cio’ che intendo dire è che non è che se tu fossi riuscita ad impostare la tua vita in un modo più tradizionale anni fa oggi sicuramente non saresti a casa di tuo padre o nel tuo presente.
    Ciò, mi ripeto, lo dico perché mi sembra ingiusto che tu ti dia addosso pensando che se tu avessi fatto una determinata scelta piuttosto di un’altra anni fa, magari, ora di certo vivresti diversamente.
    Io credo molto al valore delle scelte, perché hanno un peso contingente. Al contempo però se ci fissiamo come se avessimo incontrato un paio di bivi soltanto e che se avessimo detto sì o no tutto ma proprio tutto sarebbe stato diverso…
    beh, non è così, anche se oggi, nel momento in cui operiamo una scelta, un peso ce l’ha. Ma non è un’assicurazione, anche se credo comunque che il tendere verso l’indipendenza economica piuttosto che la dipendenza, verso l’amore verso se’ piuttosto che il disamore un peso ce l’ha. Se valuti che il passato ti abbia insegnato comunque cose di cui puoi fare tesoro, anche attraverso errori, spero che tu riesca a vedere cio’ in una chiave costruttiva.
    Tu hai tutto il diritto oggi di provare una sensazione di disagio per il fatto che non hai una casa tua, un lavoro sicuro, un conto in banca fiorente e di conoscere il tuo passato, il tuo percorso.
    Però cio’ che penso è che dobbiamo stare attenti a chiuderci in etichette di cio’ che saremmo dovuti essere per forza altrimenti.
    Anche se certo che è importante che tu riconosca ciò che per te è importante, ma anche con i dati di realtà.
    Io ti auguro ovviamente di poter avere una tua indipendenza economica, di poter costruirti un nido tuo, di poter realizzare i tuoi desideri. Ti invito però anche a non massacrarti che cio’ non sia ancora mai stato o che cio’ sia stato ma in seguito tu l’abbia perduto ecc.
    Forse non mi spiego bene perché ho sonno ora, e infatti ora vado a nanna, però: @Probabilmente è che sento il dovere di dimostrare agli altri ed a me stessa di essere come gli altri…

    chi sono questi ALTRI?
    Non è che c’è Leila da una parte e poi uno standard che tutti gli altri vivono invece.

    Il peso che diamo a certi elementi dipende anche dal nostro stato d’animo, e lo credo che se sei in difficoltà economiche tu rilegga anche delle cose in un certo modo, a cui però magari tra due mesi (sparo una cifra) potresti dare un’enfasi completamente diversa. Per questo se sei troppo severa con te stessa o metti troppa enfasi nel confrontarti con altre persone prova a pensare che comunque stai leggendo la realtà anche attraverso delle tue difficoltà contigenti.

    In bocca al lupo, ciao 🙂

  5. 85
    leila -

    In bocca al lupo anche a te Luna, che nonostante l’ora e il sonno ti sei impegnata nel darmi preziosi consigli. Ciao 🙂

  6. 86
    LUNA -

    🙂

  7. 87
    rossana -

    Leila,
    i tuoi messaggi, così compiti ed equilibrati, mi hanno comunicato una grande tenerezza.

    secondo me, non serve nè confrontarsi con chi ha di più nè con chi ha di meno: è preferibile basarsi su quanto si è, su quanto si è riusciti a realizzare per se stessi e, soprattutto, su quanto la sorte ci ha finora dato. della parte positiva che ai nostri occhi ci può essere in tutto questo ci si deve poter rallegrare e non rattristare.

    quanto poi ai sogni, che sono una parte vitale dell’esistenza, questi non dovrebbero mai diventare un termine di paragone negativo, in quanto non tutto dipende da noi. meno che mai, poi, farsi sottomettere da quanto viene più o meno imposto dai condizionamenti sociali, che hanno spesso una valenza singola distruttiva.

    non amo chi si mette al centro del mondo e si considera arbitro unico del bene e del male, del pensare e del sentire, finendo in tal modo di non essere di fatto nulla e nessuno, in quanto proprio soltanto lo specchio di se stesso, ma nemmeno chi segue in modo pressochè totalizzante mode e pensieri altrui. a mio avviso, occorre equilibrio, sempre!

    concordo con te che un’amicizia profonda possa essere costituita quasi soltanto con chi si trova in condizioni analoghe alle tue e spero che qualcuno possa volersi mettere in contatto con te, anche se non è facile stabilire rapporti essenzialmente su queste basi, soprattutto alla tua età. non cessare, comunque, di guardarti intorno nel reale, che, se non altro, si può presentare fin da subito in modo più concreto, evitandoti possibili successive delusioni.

    mi sembri forte e in gamba: non lasciarti andare allo scoramento!

  8. 88
    leila -

    Ciao Rossana. Grazie anche a te per avermi risposto. In realtà più che cercare amicizie che facciano una vita più o meno simile alla mia, ho fatto questo appello come forma di “solidarietà” per non sentirmi così diversa dagli altri. Mi chiedo sempre perchè se per tante donne è stato facile sposarsi, perchè per me sia stato qualcosa di faticoso e irraggiungibile. Neanche avere la soddisfazione di ricevere una richiesta di matrimonio o convivenza. Eppure di relazioni ne ho avute ma tutti evitavano l’argomento come la peste. Io ho sempre avuto parecchi corteggiatori e sapessi la soddisfazione delle mie conoscenze coetanee quando mi incontrano con la fede al dito e un bambino o due per la mano. Ti guardano come per dire “io ce l’ho fatta e tu no”. Mentre le mie amiche si sposavano io correvo da un ospedale all’ altro prima per mia madre, poi per il mio ex, dopo la mia più cara amica ed infine io stessa per motivi fisici e psichici dallo sfinimento. Mia madre non c’è più ed ora ricoverano mio padre per un sospetto cancro. Devo aiutarlo. Gestisco la casa e lui mi aiuta con la pensione, ma nonostante tutto guardo chi sta peggio di me e mi dispiace molto. Credo che il destino ognuno di noi l’abbia scritto… hai ragione Rossana, e non possiamo farci niente. Scusate lo sfogo. Vi mando un abbraccio

  9. 89
    rossana -

    Leila,
    forse la risposta alla tua domanda principe sta proprio qui:
    “Mentre le mie amiche si sposavano io correvo da un ospedale all’ altro prima per mia madre, poi per il mio ex, dopo la mia più cara amica ed infine io stessa per motivi fisici e psichici dallo sfinimento.”

    credo che il matrimonio faccia parte di un momento nella vita delle persone che in media va dai 18 ai 30 anni, in cui ancora si crede nell’amore in modo quasi cieco, forse anche per via delle spinte ormonali che in quel periodo si fanno sentire in modo più forte che in seguito.

    dopo, si diventa più riflessivi e più guardinghi: si è in pratica meno trascinati da bisogni fisici, particolarmente pressanti nei maschi, che imparano anche a gestirli al di fuori di un rapporto stabile, in particolare ora, che le donne sono sessualmente più libere di un tempo. dopo una certa età nessuno è più troppo incline ad assumersi responsabilità.

    ci saranno di certo anche altre ragioni per quanto ti riguarda, che tu sola puoi sforzarti di analizzare, in modo da poter modificare il tuo atteggiamento in futuro. hai SOLTANTO 40 anni, che non sono pochi ma non sono nemmeno tantissimi. non ti arrendere se davvero desideri un rapporto di coppia. non lo sto facendo io, che mi avvicino a grandi passi ai 70 e che non sono per niente di bocca buona!

    capisco, però, che il fatto di non avere un lavoro e di doverti ora impegnare di più emotivamente per la grave malattia di tuo padre non sia una buona base per costruire la serenità e la positività che possono attrarre.

    sembra davvero che il destino ti sia avverso ma proprio per questo t’invito a “prenderlo per le corna”, nell’intento di domarlo in tuo favore. volere non è sempre potere ma credo che arrendersi sia anche peggio. continua a guardarti intorno con attenzione; impara, se del caso, a fare il primo passo e abbi soprattutto fiducia in te stessa. può sempre accadere in un attimo quanto non è successo per anni e anni, se non si hanno pretese eccessive…

  10. 90
    leila -

    Rossana… in effetti quello che scrivi è vero, sai, a volte basta leggere le opinioni e i fatti scritti da una persona diversa dalle solite che ascolti, che riesci a capire tante cose che la mente offuscata non recepiva. Grazie mille Rossana :))

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