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Lei mi ha lasciato, fine di una lunga storia

di

Salve, voglio scrivere la mia storia e rimettere al vostro giudizio quello che è stato ed è ancora il mio tormento interiore. Da tempo ormai, per darmi forza, leggo i vostri interventi su questo sito e ritengo sia frequentato, per buona parte, da belle persone di una profondità rara che riescono con le loro parole a portare conforto, anche indirettamente. Ho 35 anni e sono reduce da una storia di 16 anni, ci siamo conosciuti il primo anno di università, in un’altra città lontana 200 km dalla mia, lei bella e dolcissima ma tanto sfortunata. Il nostro fidanzamento sin dall’inizio è stato segnato dalla dura malattia della madre, una donna come poche con una grande forza d’animo. Decido di stare vicino alla mia ragazza, di conoscere subito la sua famiglia, perché sento di fare la cosa giusta, anche se forse azzardata per quella giovane età. I nostri vent’anni sono stati scanditi dai suoi problemi familiari, dalle gioie illusorie di una guarigione e dalle ricadute frequenti, viaggi in diverse parti d’italia in cerca di una speranza, dove io mi sono sempre offerto e non mi sono mai tirato indietro, perché volevo proteggerla da quel dolore per la madre e dargli sostegno. Pochi i momenti felici, lei sempre triste, intanto lascio l’università e apro un’attività che mi permette di guadagnare qualcosa, mi dedico a lei ed alla sua famiglia in tutto e per tutto, lo faccio per amore, quando guardo al futuro penso solo al momento in cui sua madre guarirà e potremmo essere felici e spensierati come le altre coppie. Passano anni, ma purtroppo la lunga malattia si aggrava, Milano, Verona, Roma viaggiamo spesso e io sempre presente a fare la spalla forte, gli amici e i mie parenti iniziano a rimproverarmi e mi consigliano di pensare anche a me stesso, ma io trascuro tutto per lei, amicizie, lavoro. Sono sempre vicino a lei e ai suoi che mi considerano ormai come un figlio. A 27 anni, la tristezza dei suoi continui problemi, mi fa mollare per un attimo e mi invaghisco di un’altra ragazza, solo una sbandata, tutto rientra dopo qualche mese e mi perdona, si ritorna alla vita di prima. Passano altri anni, intanto il mio lavoro inizia ad andare male, non reggo tutto insieme, sento la depressione vicina, le chiedo di lasciarci la scongiuro, per ritrovarmi per ricostruirmi, ma poi alla fine, mi convince a proseguire la nostra storia in attesa dei giorni felici, tanto fantasticati insieme. All’età di 30 anni andiamo a convivere per organizzarci meglio la nostra rispettiva vita e l’assistenza continua alla povera mamma. Io e lei da soli, è stato bello all’inizio, la vita trascorsa ci aveva allenati ad accontentarci di felicità semplici, e guardare le poche gioie come immense, ci amavamo, chissà forse era in arrivo la serenità. Invece… tre anni fa tutto precipita, io chiudo la mia attività per la crisi economica, sua madre purtroppo ci lascia, tutto crolla. Lei si tuffa nel suo lavoro e io mi tuffo in una depressione feroce, che mi fa diventare socialmente un alienato, pochi soldi e continui litigi. Rimango praticamente, solo e senza un lira a convivere con una persona che non mi ama più mi rimprovera di non essermi laureato e trovato un lavoro migliore, in più deve pagare anche le bollette e l’affitto di casa. Suo Padre si trova una nuova Donna e questo dà il colpo di grazia a lei ed alle mie flebili speranze di ripresa del nostro rapporto che ancora nutrivo, vuole comprare casa da sola andarsene e lasciarsi tutto alle spalle. Una sera arriva e mi dice che non mi ama più, il mio stato d’animo peggiora, conviviamo ancora per un anno, (questo mi pento di averlo fatto) ma solo per comodità reciproca mentre lei cerca una nuova casa, e io cerco di reimmettere insieme i pezzi di una vita distrutta, ognuno fa la sua vita da separati in casa. Io alla fine sono tornato dai miei, per riprendermi, lei mi ha chiamato fino a 4 mesi fa per sapere come stavo, adesso non ci sentiamo più dopo un litigio in cui credo abbia trovato il pretesto per chiudere definitivamente. Lo so’ sono stato il suo zerbino, le ho chiesto di ritornare insieme tante volte ed ho sbagliato ad essere debole e cadere nel nulla completo per anni, credo che sia stata delusa soprattutto perché non ho fatto niente per me e non mi sia laureato. Ho Tante colpe in questa storia, ma a lei non perdono di avermi lasciato proprio nel momento peggiore della mia vita quando ero a terra e soprattutto di non avermi concesso una seconda chance. Non so’… forse è anche probabile che si sia intromesso qualcun’altro, uno sciacallo, quando eravamo confusi e fragili entrambi. Non mi pento di aver donato tanto tempo a sua madre, credo sia stata la cosa migliore che ho fatto nella mia vita fin adesso, l’ho fatto perché volevo bene a quella Donna che affrontava la malattia con dignità e coraggio e che mi ha insegnato molto. Adesso lei si è rifatta nuove amicizie e si diverte in giro con nuovi amici, forse ha anche qualcun’altro (abbiamo amici in comune su facebook e vedo i suoi aggiornamenti) . Io sto iniziando a riprendere solo adesso, le redini in mano della mia vita e a dedicarmi a me, ho un lavoretto e mi sono iscritto di nuovo all’università alla veneranda età di 35 anni, stavolta molto più convinto, perché è qualcosa che voglio e che devo portare a compimento!
Non riesco ad odiare la mia ex, le voglio ancora molto bene, perché in fondo è una persona che ha sofferto molto e si merita la sua spensieratezza, certo io ho lottato anni per per quella felicità che adesso lei si vive da sola o con una nuova persona accanto, ma alla fine saperla serena mi consola, devo costruire anche io una felicità per conto mio. Vorrei esserle amico, a volte mi vien voglia di risentirla… perché con i suoi nipotini che amo che mi chiamavano zio e con la sua famiglia sono rimasto in ottimi rapporti anche se sono lontani, poi un rinnovato orgoglio mi ferma, e ricordo che devo pensare solo a me e che io ormai per lei sono una presenza ingombrante. A volte distrattamente penso… chissà se tornerà, ma poi subito mi chiedo se potrò mai più fidarmi. Ringrazio in anticipo quanti vorranno darmi un consiglio e un parere su quello che ho scritto.

Lettera pubblicata il 16 Agosto 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 68 commenti

Pagine: 1 2 3 7

  1. 1
    sarah -

    avete avuto una storia travagliata e anche lei una vita travagliata ma pensaci un attimo ,lei ti aveva perdonato dopo che sbavavi dietro a un altra,e credimi è una gran cosa,non puoi pretendere altre occasioni nè puoi biasimarla anche se adesso avesse una ltro,non sono affari tuoi,come hai detto lei ha sofferto molto e molto più di te,tu dici che forse non ti fideresti più ma lei si era fidata di te dopo che i tuoi occhi erano per un altra,lasciati andare alle spalle tutto e credimi non sentirsi è meglio.

  2. 2
    maryanna1982 -

    caro Lupo credo che ora dopo tanto tempo devi mettere la parola fine a tutto quello che è stato il tuo passato ed il tuo vissuto! Prendi di petto l’università,cerca di chiuderla nel tempo più breve possibile e non avere più contatti con lei, altrimenti questa storia non potrai mai buttarla alle spalle! 4 mesi sono davvero pochi per risentirla,forse fra un anno potreste anche farlo! ma ora devi dedicarti alle cose che hai più a cuore,devi essere felice prima tu per dare felicità a qualcun’altra! ti auguro cose buone 🙂

  3. 3
    Lupo35 -

    @Sarah
    Grazie per avermi risposto,voglio precisare che non ho mai ”sbavato” dietro nessuna mentre sono stato con lei,il fatto risale a 10 anni fa’ mi sono ritrovato a cercare in un’altra ragazza quello che lei in quel momento non poteva darmi , presa da cose molto piu’gravi ed importanti,ho sbagliato , sono stato una carogna prima io ok.Pero’ mi ha accettato di nuovo propio perche’ si e’ resa conto di avermi trascurato tanto(parole sue) e che in quei mesi lo stress era stato altissimo,questo non giustifica comunque il mio comportamento.

    @maryanna1982
    Grazie anche a te Maryanna,come ho scritto cerco propio in questo periodo di iniziare a ricostruire tutto daccapo,devo farcela,spesso mi assale ancora il vuoto, ma ho notato che quando faccio qualcosa per me(studio,lavoro intenso,attivita’ fisica), certi pensieri si presentano di meno.Spero di ritrovarmi al piu’ presto.Quello che scrivi e’ sacrosanto devo essere felice prima io per dare felicita’ a qualcun’altra.Grazie

  4. 4
    Andrea -

    Purtroppo Lupo hai fatto l’errore di annullarti per lei. Penso che per far funzionare in maniera ottimale un rapporto, bisogna dedicare il 50% del tempo a se stessi e il 50% alla coppia. Tu hai vissuto in sua funzione, magari l’hai fatto perchè innamorato perso o magari anche per non affrontare di vivere la tua vita, di compiere scelte per te stesso e hai deciso di vivere nella sua ombra. Quando è mancata sua mamma, hai perso uno scopo di vita, mentre lei si è liberata di un dolore che probabilmente da un lato le impediva di vivere e dall’altro la teneva legata a te. E’ facile capire tutto ciò da fatto che dopo la morte di sua madre, lei è come rinata (passami il termine). Ha potuto finalmente vivere al 100% la propria vita, mentre tu al contrario ti sei sentito perso perchè non hai mai avuto una tua vita.
    Lei è stata infame, hai ragione, però prima o dopo ti avrebbe lasciato, per cui forse meglio prima. Con il tempo, concentrandoti su te stesso starai pian piano meglio.

  5. 5
    cyber81 -

    Mmmm si Andrea ha ragione, io nell’ultimo anno e mezzo sono stato solo e soltanto con lei, il risultato è che siamo implosi. Stare troppo con una persona puo’ darsi che non sia un bene…
    Io bene o male una vita sociale l’ho sempre avuta, lei no. Non aveva amici nè amiche perchè ha sempre avuto storie lunghe che l’hanno alienata e l’hanno spinta fuori da ogni supporto sociale.
    E stando con lei anche la mia vita stava andando in questa direzione, fortuna che ci siamo lasciati e in queste settimane sto riprendendo la mia vita sociale di sempre…
    Le ho fatto conoscere tutti i miei amici, conoscenti, colleghi, insomma su FB avevamo un centinaio di amici in comune, tutte persone che ha conosciuto tramite me. Lei non mi ha dato nulla da questo punto di vista perchè fondamentalemnte era una ragazza bella, bellissima ma sola.
    Pero’ se c’è una cosa che ho imparato anche dalla mia vicenda è che non bisogna recriminare su cosa si è dato, purtroppo l’essere umano tende a dare per acquisito cio’ che si è ricevuto.
    Abbiamo dato tanto? Allora siamo apposto con la nostra coscienza, niente di più e niente di meno. Se ci aspettiamo ringraziamenti o menate del genere secondo me siamo fuori strada.
    Nè alla persona che ci lascia interessa sapere come stiamo, chi lascia sta andando idealmente verso una vita migliore, quindi noi non siamo altro che un passato da mettere da parte e nulla di più.
    Sarà capitato anche a voi di lasciare no? 🙂

  6. 6
    Paolo25 -

    Ha ragione andrea purtroppo in un rapporto quando una persona fa non dico il 100 ma il 70 75% del lavoro il rapporto purtroppo è destinato a scontrarsi con la fine…ci vuole equilibrio e fidati so quello che dico anche se ho la metà dei tuoi anni…l’amore è una bilancia che non deve pendere da una parte o l’altra. L’equilibrio permette di guardarsi negli occhi il disequilibrio porta l’uno a guardare l’altro dall’alto verso il basso e viceversa (e di solito chi guarda dal basso verso l’alto è destinato ad essere lasciato e la sua controparte a lasciare)

  7. 7
    Candida -

    @Lupo35: quel girarvi e rigirarvi tra voi… escludendo il mondo… è stata la fine. Concordo sul fatto che i lunghi anni di malattia di sua madre siano stati, paradossalmente, un collante. C’era “qualcosa di importante da fare insieme”. Qualcosa di stressante ma di intenso, infatti tu hai tradito, ma lei ti ha perdonato, perché tu hai tradito lei ma sei rimasto fedele alla “causa”: accudire la mamma malata. In caso diverso NON ti avrebbe perdonato. Quanto al resto.. sono reduce da una storia di sette anni fallita proprio perché il mio ex ed io ci eravamo isolati dal mondo. Risultato? Due anni passati soffrendo per non far deragliare il rapporto e corna (fatte da lui a me). Quindi fidati che un po’ ti capisco…

    @Cyber: TU SEI UN GRANDE

  8. 8
    Andrea74 -

    L’inzerbinamento è il problema..
    Se la coppia è formata da due persone che non sono disposte a zerbinarsi per l’altro/altra, delle due l’una:
    – o ci si lascia quasi subito gridandosi dietro parolacce irripetibili
    – o si trova un equilibrio e la relazione può durare 50 anni.
    Ma se uno dei due inzerbinisce… quello è il principio della fine. Diceva Dreyfuss: “in amore c’è spesso uno che ama di più, ed uno che ama di meno. Chi ama di più soffre, chi ama di meno si scassa i cog..ni!”. Battuta epica e molto vera, secondo me… Tu amavi di meno quando hai tradito, e lei amava di più (forse) e ti ha perdonato. Poi tu l’amavi di più, ma lei è rinata dopo la morte di quella povera donna e non ti ha più amato, si è rotta le scatole e come tutti quelli che amano meno, dopo un po’ non ti sopportava nemmeno più e ti ha lasciato…

    In generale, amici miei, l’amore è a tempo determinato. La prova sta nella storia del nostro amico autore. 16 anni… non è una vita, ma ad 80 anni lui si ricorderà di questa ragazza, come io ricorderò la mia ex ed i miei 11 anni con lei. Le storie che vanno avanti tutta la vita, dai 20 anni alla morte di uno dei due, sono ormai rare. Ci sono, ma è meglio non PRETENDERE che vada così, ci facciamo solo del male. La vita è fatta di vuoti e di pieni, quindi nelle varie stagioni della nostra vita… per certi periodi saremo con qualcuno, e magari a lungo e magari felici, in altri periodi saremo inesorabilmente ed implacabilmente soli. Solissimi. E più si va avanti e peggio è, i periodi di solitudine si allungano, i genitori invecchiano o muioiono, gli amici si sposano.. Teniamo duro, a volte magari saremo noi ad amare meno ed a lasciare, e di certo non verremo qui sul forum a lamentarci… Ragazzi è dura, ma dobbiamo imparare a barcamenarci e stare a galla perché le onde sono aaaaaaaaaaalte!

    Concludo con una nota personale: io sto con una “bellissima” che si comporta male ed io per due anni e mezzo non vedevo, non volevo vedere. Ora che ho scoperto che casini combina, so lucidamente che prima o poi finirà.. Perché o mi stuferò io dei suoi casini, o lei si stuferà dei miei rimproveri.

  9. 9
    cyber81 -

    @Candida
    Vedi, io avevo preso a cuore il destino di suo fratello perchè essendo molto avanti con l’età non aveva un lavoro e l’ho in qualche modo aiutato. Di tutto questo non ho ricevuto nemmeno un grazie, ma a dire la verità, non ci ho mai pensato prima che sarebbe stato quantomeno educato, da parte sua, ringraziarmi.
    Lo volevo fare perchè era il fratlelo della mia ragazza e l’ho fatto, punto. Con lei invece ho tentato di coinvolgerla, ma qualcun altro me lo ha impedito per due motivaizoni:
    1) meglio non coinvolgere i partner nei propri affari
    2) è una ragazza che studia e cio’ l’avrebbe ancor di piu’ distratta.
    Ma forse Lei questo non lo ha capito.
    Comunque non sono un grande, in queste settimane sto facendo molta autocritica. Fondamentalmente nel mio rapporto ho sbagliato su due punti fondamentali:
    1) non farle pesare le cose che io facevo per lei ma che a me non andava di fare. E’ sembrato che tutto cio’ che io facessi lo facessi con me quando invece il 90% delle cose che facessi lo facessi per lei. Ma il fatto era che per non fare questioni preferivo stare zitto ed andare avanti. Questo è stato un errore perchè ho viziato la bambina.
    2) essere troppo presuntuoso. Credo di aver peccato di presunzione, non pensavo che mi avesse mai lasciato, come non pensavo che mentre fosse con me avrebbe potuto cominciare a sentirsi con qualche altro.
    O meglio non l’ho pensato fino alla primavera, poi era ovvio che oramai con il suo cervello devastato dalla follia poteva accadere di tutto.

    Ecco, questi sono errori che non ripeterò più. Soprattutto per quanto riguarda il viziare il partner. Se una cosa non mi andrà di farla, glielo dirò. Non diro’ sempre di si, perchè anche questo a lungo andare logora il rapporto.
    Perchè puo’ darsi che la controparte non capisca che tu lo stia facendo per lei, e non capisca nemmeno che per te è un sacrificio fare quello che stai facendo, un piacevole e bello ma pur sempre sacrificio.
    Altrimenti dopo 1 anno di sacrifici mi possono pure dire che per 1 anno non sono stato un fidanzato.

  10. 10
    Candida -

    @Cyber: sei un grande. E lo sei perché ogni volta che apri bocca, fai capire a te stesso ed a noi che analizzi il deragliamento di questa relazione con una lucidità ed una attenzione al dettaglio ed alla globalità che è propria di un chirurgo, hai in mano il bisturi ma non perdi di vista l’insieme.

    Sul fatto di non viziare il partner sono d’accordo, purtroppo i troppi sì, i troppi “va bene”, i troppi sforzi… non sempre vengono apprezzati, creano l’illusione che sia tutto dovuto e generano, soprattutto, richieste sempre più onerose, e non parlo di soldi ma di sacrifici in generale.

    Secondo me sei GIA’ pronto per un’altra donna, spero che arrivi in fretta e che sia equilibrata e bellina, cose che meriteresti.

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