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Vorrei lasciare mia moglie per l’altra

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Lettera pubblicata il 5 Aprile 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 307 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5 6 31

  1. 31
    Kikka -

    Lara, ogni scelta è una scommessa, solo il tempo potrà dire se sia stata giusta o sbagliata…

  2. 32
    Anna -

    Cara Lara,
    nel bene … nel male finché morte non ci separi…
    io sono sposata da 25 anni e credo nel valore del matrimonio ma non ad ogni
    costo. Vedo tante coppie spente,
    non hai idea di quante ne conosca … coppie che da anni non riescono a fare
    l’amore,
    che, o per tener fede ad un giuramento fatto tanti anni prima,
    o per i figli,
    o per situazioni economiche problematiche
    o per abitudine
    o per vigliaccheria perché no? paura della solitudine
    non essendo arrivati ad odiarsi come talvolta accade,
    continuano a stare assieme …
    ma a che prezzo?
    si iscrivono in palestra, vanno a lezioni di ballo, di lingue, all’università della terza
    eta (dai 45 in su), a circoli culturali o cominciano a frequentare la Chiesa e
    diventano improvvisamente devoti sperando che dall’alto di arrivi quella pace a
    salvarli dalla vita senza emozioni che si sono imposti,

    Recentemente ho conosciuto persone che sono corse persino, a siti famosi
    Sperando che un miracolo potesse rimettere insieme i cocci di una convivenza
    ormai arida di parole.
    Ha senso mi chiedo accettare di sopravvivere , nel nome di un giuramento fatto
    anni prima?
    Ok, tutto nel nome di quello che si è costruito assieme… (perché si è smesso…
    Cosa è mancato???)
    Perché siamo sinceri fino in fondo, si tratta di sopravvivenza.
    e non raccontiamoci delle storie,
    quello che è perso non si recupera più ed a me sembra un prezzo altissimo da
    pagar

  3. 33
    Lara -

    Sono d’accordo su tutto quello che hai scritto…il prezzo è davvero altissimo….e la tristezza che ti porti dentro è tanta (almeno io), si possono prendere due vie opposte, non saprei proprio dire quale sia quella giusta, per ora mi dico che è giusto quello che ho fatto. Almeno per il mio collega, io so per certo che lui ora è più sereno e felice. Fare le amanti è sempre e comunque un errore, di questo ne sono certa

  4. 34
    colam's -

    Più che altro, essendo alto il prezzo da pagare, sarebbe secondo me giusto non farlo pagare ai figli.

    Io penso che in un divorzio i figli soffrono spesso. Io avrei preferito che i miei non divorziassero, senz’altro.

  5. 35
    Anna -

    Lara,
    dimmi solo come fai a vederlo tutti i giorni…

    Alle ragazze dico “fate attenzione”
    Fare l’amante è autolesionismo allo stato puro! masochismo!
    autodistruzione … nel 90% dei casi.
    Ore… giorni… anni di attesa… per non sentirti mai accettata fino in fondo o rifiutata, spesso usata… Un gioco al massacro …

  6. 36
    niki -

    Queste situazioni si somigliano grosso modo quasi tutte,la cosa che
    cambia è il punto di vista.C’è chi riesce a vivere una vita
    “annullandosi” pur di non mandare all’aria anni di grigia
    convivenza,chi invece,come me,trova tristissimo il fatto di rinunciare
    al proprio pezzettino di felicita’ per amore dei figli….che tanto lo
    capiscono comunque che c’è qualcosa che non va’,non si è mai bravi
    abbastanza per recitare una vita intera.Ovviamente parlo per
    esperienza diretta,ho due bambine e un matrimonio che definire stanco
    è poco,ci siamo lasciati un paio di volte,lei entrambe le volte
    piangeva come una fontana e mi prometteva e spergiurava di
    cambiare…salvo poi dopo qualche mese (anche meno…) tornare come
    prima. Le cose rotte si possono anche riparare,ma resteranno fragili
    per sempre.Il consiglio migliore ce l’hai tu,in fondo al cuore,e se
    hai scritto qui,in realta’,vuoi solo una conferma ad una decisione che
    secondo me hai gia’ preso. In bocca al lupo e buona vita.

  7. 37
    Lara -

    Onestamente non saprei dire come faccio a vederlo tutti i giorni….una sera mentre piangevo da sola in casa mi sono fermata un attimo e mi sono detta: “perchè soffro così? perchè piango?” In realtà piangevo per la sensazione di essere stata “abbandonata”…ma non era così. Una persona buona ha scelto di non tradire più la sua famiglia, non di non volermi più bene. Ho accettato che non mi amasse, e ho riscoperto un dolce amico. Io non mi aspetto più nulla da lui, solo amicizia e quella non manca, siamo sempre andati d’accordo. Pensavo di non farcela, ho anche fatto colloqui per andarmene, ma invece ora ho capito che anche l’amicizia può essere bella.

  8. 38
    soledad -

    Ciao Nik,so che con le mie parole saranno tutti in disaccordo…ma stare insieme ad una persona che ti rende infelice non fa bene nemmeno ai tuoi figli…perchè comunque ci saranno sempre risentimenti…vivi il tuo amore ma fai il padre…si vive bene anche con i genitori divorziati,l’importante è che facciano i genitori…ti parlo da figlia di separati,solo che mio padre non c’è mai stato per sua volontà…e ti parlo anche da amante,anzi ex amante di un uomo piu grande di me che convive da anni con una donna a cui vuole bene ma che non ama piu…lui non ha figli,ma ha mutui e problemi…ho chiuso io un mese e mezzo fa…lo amo,mi ama…ma lui preferisce non far soffrire lei…che vivere il nostro amore…ora sta male…secondo te è giusto??credimi vivi l’amore!!con affetto

  9. 39
    melania -

    io mi chiedo, come e’ possibile decidere di vivere l’unica VITA che
    abbiamo a disposizione, in una maniera infelice. avere terrore e
    repulsione nell’aprire la porta di casa, non essere padroni di
    mostrare chi si e’ veramente eppure continuare ad esserci? ma che
    senso ha la vita per voi che lo fate? avete problemi economici? allora
    vi giustifico pero’ sbrigatevi a risolverli!ma i figli sono solo
    scuse! uccidete i vostri figli facendogli subire i vostri asti, le
    liti, i dissapori. ed anche quando fingete che non sia cosi’ i vostri
    figli sanno a priori quale sangue malato scorre tra di voi e soffrono
    di una ferita lancinante e velenosamente lenta. e quello che piu’ e’
    deplorevole e’ che sarete l’esempio che loro introietteranno nelle
    loro vite infelici. genitori che non hanno il coraggio di vivere. che
    si anientano sui modelli imposti dalla societa’, dalla fedelta’ che in
    natura esiste solo con i pinguini pero’ a tempo determinato(per non
    parlare della religione…) per perpetrare una societa’ capitalista,
    per voi che tenete in piedi il sistema malato, castigato, suddito. voi
    che in nome dei figli, di dio, della famiglia, vi convincete che va
    bene cosi’. lo scopo della vita in natura e’ riprodursi e farlo nel
    migliore di modi, cercare la pace, la gioia, l’amore, la felicita’…e
    voi decidete di vivere MALE per l’idealizzazione di qualcosa che non
    esiste. esistete solo voi e le vite che consapevolmente decidete di
    fare miserabili. i figli vivono meglio quando la coppia genitoriale e’
    separata e non e’ in conflitto, e questo e’ ricerca scientifica.
    passeggio nelle strade, entro nei supermercati, nei negozi, vedo le
    facce specialmente degli uomini: frustrati, guardano le altre,
    repressi, infelci, snervati. ho tantissimi amici che si confidano, che
    le loro moglie non sanno che hanno una doppia vita, un doppioo
    cellulare, una doppia casa, una doppia segreteria telefonica, un cuore
    doppio, un pensiero doppio eppure intimoriti dal sistema restano
    arenati alle loro vite povere, perche’ se no chissa’ gli altri che
    pensano, chissa’ i figli che dicono. poi quando i vostri figli
    crescono avete il coraggio di dirgli che lo avete fatto per loro, ed i
    figli vi risponderanno :’ma chi te lo ha chiesto!’ che tristezza!

  10. 40
    Gian -

    Ragazzi, io sono uno che nel matrimonio ci credeva profondamente, che nel momento del “sì”, con tutto quello che comportava, era profondamente convinto delle responsabilità e a tutto il resto, ma… Con il tempo, il diverso modo di vivere la quotidianità (che volenti o nolenti è l’unico vero fattore di compatibilità di una coppia) ha letteralmente distrutto la nostra vita di coppia. 9 anni di matrimonio, due meravigliosi bambini, eppura la mia vita era diventata una sofferenza. Ma resistevo, portavo a termine i miei doveri, cercavo comunque di tirare avanti, perché era impensabile una alternativa (per tutti i motivi che molti di voi hanno elencato). Finché non ho incontrato lei, dapprima una persona con qui finalmente parlare ed essere capiti, poi qualcosa di più, fino a che anch’io non mi sono trovato al maledetto bivio… Non vi dirò la mia decisione, non è importante. Dico solo a chi non capisce le motivazioni di chi fa certe scelte che DOVREBBE TROVARSI IN QUESTA SITUAZIONE PER CAPIRE!!! E che non è la separazione in sè che fa soffrire i figli, MA IL CLIMA DI ODIO CHE SI CREA ATTORNO AD ESSA!! Certo, è un cambiamento, e come tutti i cambiamenti va gestito, ma con un po’ di intelligenza e buon senso (se si amano i figli), è possibile gestire la separazione senza traumi. Ve lo dice un figlio di separati che, tra i tanti loro difetti, non mi hanno mai fatto pesare la separazione. Le uniche volte in cui ho veramente sofferto sono state quanto i nonni facevano allusioni negative verso la controparte. Viceversa, ho esempi di coppie evidentemente rimaste assieme a tutti i costi che hanno letteralmente rovinato i propri figli, a cui hanno buttato addosso tutte le loro frustrazioni o, nel migliore dei casi, a cui hanno regalato una vita piatta e senza nessuno stimolo (chi ha voglia di organizzare una vacanza o qualsiasi tipo di attività in quelle condizioni?). LE situazioni cambiano, le persone pure, e può succedere di non essere sempre gli stessi che si era nel momento del matrimonio, o che non ci si conoscesse abbastanza. Per cui dico questo: la cosa più importante è sempre e solo L’AMORE. che si esprime in maniera diversa, verso persone diverse. MA se c’è, e sia ha l’intelligenza di capire che non sempre è rivolto verso di noi, allora le cose possono andare bene anche se “fuori dagli schemi”… Un abbraccio a tutti.

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