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Comportamento scorretto di uno psicologo, come denunciare il fatto?

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Lettera pubblicata il 1 Aprile 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 835 commenti

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  1. 611
    marc -

    Da quello che so la psicoanalisi è una pratica psicoterapeutica e non è l’unica in cui il paziente espone e lo psicoterapeuta ascolta e interviene poco.
    Ma quello che mi preoccupa sono i dati da te forniti sull’organizzazione mondiale della sanità in cui un paziente su 5 riesce a guarire da problemi psicologici. Per utilizzare la tua similitudine dell’albero qui sembra assistere a un disboscamento.
    Mi preoccupa anche il fatto che problemi adolescenziali e quindi normali vengano fatti passare per problemi psicologici.
    Con magra consolazione accetto persino il consiglio del professionista Giovanni che bisogna cambiare psicoterapeuta fino a che non si trova quello bravo.
    Ma c’è una cosa che attualmente mi disturba molto cioè il mancato intervento di un professionista nei confronti di utenti che vorrebbero dei chiarementi e dei consigli su come si dovrebbero comportare in seguito al comportamento scorretto di un loro collega.

  2. 612
    marc -

    Se io fossi uno psicoterapeuta e ho fatto degli studi umanistici per aiutare alleviare le sofferenze psicologiche al prossimo io non lo farei solo dentro una stanza, ma lo farei in ogni luogo.
    Insomma la professione di psicoterapeuta dovrebbe essere come una missione laica per aiutare il prossimo.
    Anche se posso ben capire i diversi motivi perché non si interviene qui, io se fossi uno psicoterapeuta senza fare inutili polemiche dimostrerei che esistono anche i bravi psicoterapeuti semplicemente intervenendo a favore di chi chiede consiglio.
    Ma non sembra che ciò sta avvenendo, ma se non avviene non fa altro che convalidare quello fino ad ora da noi sostenuto.
    Personalmente non riesco a capire come uno psicoterapeuta non si sente di intervenire leggendo certe storie.

  3. 613
    Golem -

    Ci mancherebbe che non ci fosse qualche psicoterapeuta bravo. Ma mi pare che il 20% di “guarigioni” dia un po’ la cifra della validità di certe pratiche, che se va bene si riducono a farti parlare per un’oretta. In realtà chi ricorre a questa categoria è quasi sempre gente che ha bisogno di sapere che qualcuno la “ascolti”, per questo sostengo che un amico vero potrebbe benissimo sopperire alla funzione di questi “psicoterapeuti”, che spesso hanno più problemi essi stessi che non quelli che dovrebbero risolvere ai loro pazienti.
    Questo stesso forum, se venisse letto dal punto di vista della partecipazione in termini “psicologici”, mostrerebbe che c’è gente che è qui perchè più bisognosa di essere “ascoltata” che non di “ascoltare”, anche se d’acchitto potrebbe sembrare il contrario.
    Il problema principale di questa nostra società è la solitudine, la mancanza di vera comunicazione tra le persone, e lo psicologo è lì per sopperirvi. Almeno così credono in molti.

  4. 614
    rossana -

    Marc,
    quando affermo che ogni caso è a sé, non è tanto nell’inizio-fine di determinati percorsi esistenziali, quasi sempre uguali, ma facendo riferimento a tutto quanto riguarda la persona coinvolta, in cui cercare d’immedesimarsi il più possibile, lasciando da parte i propri valori e pregiudizi.

    “non riesco a capire come uno psicoterapeuta non si sente di intervenire leggendo certe storie.” – il tuo punto di vista è comprensibile, così come lo è l’aspettativa di avere qualche specialista del settore che qui difenda la categoria o dia istruzioni su come fare per rivalersi di attitudini più che scorrette.

    la realtà dei fatti è che le “vocazioni laiche” (medico, insegnante, ecc…) non esistono quasi più in un’epoca orientata all’individualismo e al denaro. inoltre, non conoscendo la psicologa in questione, non sappiamo nulla della sua indole e della sua situazione famigliare, cui potrebbe non voler aggiungere carichi.

    battersi per cambiare il mondo è una scelta in cui si deve credere.

  5. 615
    Golem -

    “la realtà dei fatti è che le “vocazioni laiche” (medico, insegnante, ecc…) non esistono quasi più in un’epoca orientata all’individualismo e al denaro.”

    Quindi, se tutto è merce è inutile illudersi. Però del medico non si può fare a meno, di certi psicologi sì. E comunque se si interrogassero almeno quei pochi “buoni” si scoprirebbe che anche “quei” percorsi “personali” si assomigliano tutti, e che hanno sempre l’incomunicabilità con gli altri come principale ragione scatenante la nevrosi.

  6. 616
    Suzanne -

    Trovo assurda la pretesa che uno psicoterapeuta intervenga in questa sede per difendere la propria professione. La “vocazione laica”, se esiste, nulla c’entra con dei professionisti che hanno svolto un lungo percorso di studi, fatto praticantato ed esercitato per essere in grado di svolgere il proprio mestiere. Un medico allora dovrebbe girare per le strade a curare tutti i malati del mondo perché ha la vocazione? Se poi si parla invece di attitudine ad una certa professione, allora posso trovarci un senso.
    Comunque, gli psicologi non dovrebbero curare le turbe naturali degli adolescenti, né le banali preoccupazioni della vita che tutti abbiamo, perché questo sí può farlo un amico. Esistono però patologie mentali che devono essere curate non solo con i farmaci per il benessere globale della persona, cosí come esistono fasi della vita in cui chiunque si può sentire insabbiato e una mano estranea a volte può aiutare. Senza miracoli, per quelli gita organizzata della domenica a…

  7. 617
    marc -

    Suzanne, sono d’accordo con te un psicoterapeuta non può difendere assolutamente i comportamenti di una certa gravità delle storie qui raccontate.
    Che cosa possono dirci? che in ogni categoria ci sono le mele marce e che sono esseri umani e possono sbagliare e che forse a sbagliare siamo noi che li sopravvalutiamo troppo.
    Forse questo però va sottolineato, in modo che si sappia che andare dallo psicoterapeuta non significa sempre migliorare o addirittura guarire da problemi psicologici. Ti consiglio di rileggere il commento 559 di Rossana per capire meglio di cosa stiamo parlando.
    Ripeto se io fossi un psicoterapeuta sarei intervenuto e aiutato chi ha chiesto consiglio.
    Lo avrei fatto perchè sarebbe stato naturale perchè in fondo è il mio lavoro.
    Se un medico dopo il suo lavoro per strada vede una persona che sta male deontologicamente è tenuto ad intervenire, ma penso lo farebbe in ogni caso per senso di responsabilità e contro la sofferenza altrui.

  8. 618
    Suzanne -

    No Marc, ti sbagli, non fa parte del lavoro dello psicoterapeuta dare sostegno psicologico su un forum anonimo anzi, sarebbe abbastanza ridicolo. Se parliamo di professionalitá competenti e non di ciarlatani che psicoanalizzano sulle riviste in base a due righe, allora questa non è la sede idonea.
    Il problema però è anche l’ignoranza di tanta gente, che crede di andare dal mago anziché da qualcuno che ci pone gli strumenti per guarirCI. Una differenza abissale direi. Inutile stare a puntare il dito su chi non ha saputo curarci se non capiamo che tutto lo sforzo è nostro, e dalla nostra capacità di modificare schemi mentali autolesivi dipende il miglioramento.
    Siamo la società della deresponsabilizzazione; è sempre colpa degli altri o del mondo intero.
    Escludiamo ovviamente i casi di incompetenti o furbatti, ma quelli ci sono ovunque.

  9. 619
    marc -

    Io ho parlato di consigli non ho parlato di psicoanalizzare nessuno, forse non hai seguito bene gli ultimi avvenimenti.
    Il fatto è che rispondi a modo tuo al mio commento 617 e non capendo che cosa dice il Organizzazione Mondiale della Sanità mi fa obbligatoriamente pensare che sei fortemente orientata a difendere tutta la categoria.
    Avrai i tuoi buoni motivi, oppure è la tua opinione. No problem. Ma penso che molti senza pregiudizi hanno ben capito cosa c’è scritto in questa lettera.
    Personalmente per me l’argomento è molto più chiaro, in fondo era questo l’obbiettivo che volevo raggiungere.

  10. 620
    Golem -

    Prendiamo il numero di lamentele verso categorie medico psicologiche, anche solo quelle che sono state citate su questo forum. Solo due sono state richiamate per quelle ragioni: dentisti e psicologi, con una netta prevalenza dei secondi. Anche se l’ambito è limitato, come può esserlo un forum come questo, è pur sempre un’indicazione statistica no? Quindi il problema c’è eccome. I fatti sono evidenti, o ci mettiamo a discutere anche sui numeri?
    I dettagli del problema si possono trattare, non che gli psicologi siano una categoria “carente” professionalmente. Le eccezioni ci sono, non è neppure il caso di dirlo, ma è gente sopravvalutata. Non a caso il grande Charles Schulz (un sicuro Premio Nobel della Letteratura per me) nei Peanuts ne ha fatto un comic con la figura di Lucy e del suo banchetto “Psichiatric help. 5 cent.”
    Tutti possono fare gli psicologi. E c’è anche chi pur non essendolo lo fa meglio. Per riuscire a guarire le anime bisognerebbe amarle quelle anime, o almeno volergli bene.

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