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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 21.303 commenti

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  1. 6801
    Viveur -

    Ciao, simpatico Yog.
    La pasticciera ha una terza pienotta, piuttosto gratificante; ma soprattutto a letto ti fa divertire.

    Io preferisco una-carina-con-qualche-difetto-che-sa-stare-a-letto, piuttosto che una gnocca-pazzesca-che-però-non-è-in-grado-di-sostenere-una-tresca.

    La mia pasticciera ha famiglia, e si libera il sabato sera o il lunedì mattina (quando non lavora). Gliel’accenno, se dice sì ce la dividiamo e tu mi paghi con una bocca di narda.

    Stamattina comunque niente frittelle, è uscita dalla palestra e mi ha portato una piccola cheesecake con base non di biscotto ma di bacio di dama: eccellente! E pure la sco.....

  2. 6802
    Acqua -

    Golem, immagino che tu mi stia consigliando una sbornia di sesso intraconiugale (perché quello extra sai che non potrei affrontarlo). Sì , potrebbe essere che aumentandone la frequenza vada meglio, ma sul piano mentale la mia fantasia continuerà a viaggiare altrove perché quelle che mi stanno mancando sono affinità di altro tipo che non troveranno un’adeguata compensazione da una “ginnastica prolungata”, seppur molto gradevole…
    Stamattina mentre guidavo avevo una tachicardia peggio di quella che avrei avuto prima di parlare davanti a una platea di mille persone. Al bar ho un po’ tergiversato al bancone con le cameriere perché ero indecisa sul da farsi. Alla fine ho deciso di andare da lui che era come al solito, da solo, intento a guardare il cellulare (non era vestito di nero, ma inutile dire che anche in bianco era divino), per cui ho dovuto interromperlo salutandolo e chiedendogli come stava. Il tutto suonava del tutto innaturale.

  3. 6803
    Acqua -

    Ho iniziato a fargli futili domande sulla situazione lavorativa (sua e mia) e si capiva benissimo che non sapevo dove andare a parare. Inoltre sono rimasta in piedi, come se stessi per andare via da un momento all’altro, ma in realtà il mio corpo stava lì inchiodato e lo guardavo negli occhi facendo finta di interessarmi alle sue risposte, quando invece ero interessata a lui in generale. Lui aveva un’aria sorpresa come se si stesse chiedendo i motivi di quella conversazione (inutile)e mi rispondeva gentilmente.
    Poi,siccome non sapevo se il mio linguaggio corporeo stava comunicando altro ho detto improvvisamente “beh ciao ora devo andare, buona giornata” e ho girato i tacchi. Insomma un disastro totale. Poi mi sono sentita come una bambina che ha messo le mani nella marmellata impiastricciandosi tutta. Sono stata sconcentrata per tutto il pomeriggio con adrenalina a mille e mi veniva quasi da piangere dall’autosuggestione. Adesso mi merito astinenza visiva totale per almeno un mese.

  4. 6804
    maria grazia -

    Boss, ti posto qui la risposta che avevo destinato a un altro thread, il quale è stato chiuso.

    Purtroppo tanti non hanno capito che la vita terrena altro non è che un teatro, anzi un TEATRINO, nel quale ognuno di noi fondamentalmente recita una parte. Prendere troppo sul serio tutto ciò è molto più demenziale di certi commenti squisitamente irriverenti.

  5. 6805
    Acqua -

    Mary G., si è piuttosto deludente. Soprattutto constatare che non sempre la razionalità interviene come dovrebbe o con la forza necessaria per sedare certi eccessi di impulsività.
    I legami sono destinati a durare nella misura in cui ci si impegna a conservarli e si desidera tale stabilità, non potendone, a volte, più farne a meno. Ognuno valuta qual è la strada migliore per se stesso e per la propria felicità, tenendo conto che quando si prova amore o affetto per una persona tale felicità è anche spesso condizionata dalla felicità dell’altro.

  6. 6806
    Golem -

    No Acqua, era proprio una “sbornia” con l’oggetto della passione. So che non potresti affrontarla, ma so anche che lo vorresti. Forse non lo ammetterai mai, ma chiunque ti osservasse con “serenità” non avrebbe nessun dubbio al riguardo. Qui si tratta di sapere quale potrebbe essere la cura più adatta al tuo stato di “alterazione” emotiva, ma la cui origine è sin troppo chiara, al di là dei pendoli ermetici e delle medaglie bifacciali. Tu hai tutti i sintomi dell’innamoramento, e se ne hai remoti ricordi, come penso, non puoi non trovarvi analogie evidenti. È anche ovvio che mai la sbornia di sesso potrebbe essere smaltita con la semplice azione meccanica di un maschio non desiderato, perchè la liberazione orgasmica “vera” bisogna di quel “desiderato” specifico, che solo la donna sa elaborare ai livelli che stai mostrando tu. Quando mi arrapavo io, non andavo tanto per il sottile; in me non c’era passione, nè la richiesta di un “domani”, come la natura femminile “richiede” per le implicazioni ancestrali che attengono>>>

  7. 6807
    Golem -

    >>> agli inconsci esiti che quel pressante bisogno potrebbe dare. Anche se non li darà mai, l’attrazione verso il maschio da parte di una femmina “naturale” non si può fermare al “gesto” della fecondazione, ma deve preoccuparsi anche del dopo per la gestione del recondito frutto di quel desiderio, letto appunto con le lenti della natura. Ma questo dovresti saperlo già per quante volte ne abbiamo parlato. Quindi come hai confermato, tu fai l’amore con A pensando a B, e non ci sono madonne che tengano, oggi tu solo così puoi “giungere”. Io e qualunque maschio “non innamorato”, della mia generazione, poteva farlo con chiunque respirasse e fosse passabile. Devi prenderne atto, se vuoi risolvere qualcosa è con D che devi “ubriacarti”. Il problema è che dopo potresti vedere tutto più “chiaro” nella tua vita. E allora inizierebbero altri dolori.
    Domani parliamo del tuo “asintoto” di oggi. Ciao.

  8. 6808
    maria grazia -

    Boss devo però ammettere che sta faccenda della sibilla cumana mi sta piacevolmente riportando indietro nel tempo, in un periodo spensierato della mia vita quando, per la prima volta ( intorno ai 19/20 anni ) mi avvicinai al mondo dell’ occulto. Da quel momento cominciò per me un interessante “viaggio” nelle sfere della teoria esoterica, secondo la quale è possibile, per esempio, conquistare il corpo e il cuore di una persona preparando qualche intruglio e recitando qualche formula magica. A un certo punto però dovetti prendere atto mio malgrado della realtà, e RISVEGLIARMI da quei consolanti sogni che ti cullano in un mondo che non c’è. E lo stesso dovetti fare con le persone disperate che si rivolsero a me in qualità di consultanti per la lettura delle carte. Mi toccò spiegare loro che un amore non corrisposto non si risolve con un incantesimo. un compito ingrato, credimi. Perchè la verità non appare mai accattivante come la fantasia. Lo possiamo notare anche qui..

  9. 6809
    maria grazia -

    ..E comunque ero meno pericolosa io come fattucchiera che lo stato italiano come “fatturatore”. I patti di sangue che io avrei proposto non sono rovinosi come i patti di governo.

    Alla nostra simpaticissima Acqua invece non posso che consigliare il non contatto ( anzi in questo caso la non-vista ) in via definitiva, se vuole lasciarsi tutta questa faccenda con M e con D alle spalle e ricomporre il suo puzzle coniugale. Lì per lì sembrerà doloroso e insopportabile ma in realtà è un pò come le cure dimagranti: basta riuscire a superare le prime tre settimane.

  10. 6810
    Golem -

    MG, abbiamo già il Mago prof. Silva che ci porta una ventata di esoterismo, direi che può bastare no? Il fatto è che si crede di poter trovare una formula magica che riassuma il tutto della vita, cosa impossibile, mentre è possibile trovare una ragione per il particolare, come fu nel mio caso e come può essere per quello di Acqua. È l’applicazione di quella soluzione che come vediamo diventa ardua, ma non si può sentire che ogni situazione ha il suo contrario, che al caldo subentra il freddo e che i neri hanno il ritmo nel sangue. Le ovvietà servono a rincuorarci, non a vedere le verità, che come ripeto è il risultato di una “spoliazione” non di un addobbo, per questo si cita spesso la verità come “nuda”. Il resto è come cercare un cacciavite in un cesto che contiene stumenti alla rinfusa e, non trovandolo, si usa una pinza al posto per “svitare”.
    È interessante notare come la tendenza femminile a fantasticare spinga verso l’occulto, come in quel “cesto” dove si crede di trovare lo strumento giusto per aggiustare le situazioni.

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