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Annoiarsi a lavoro

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Lettera pubblicata il 2 Maggio 2018. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 444 commenti

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  1. 51
    Dolly -

    Ti capisco molto bene, Chibi. 8 ore passate in apatia a fine giornata ti pesano più che averle effettivamente lavorate a pieno. Lo so perchè quando ho degli ordini da evadere e cose concrete da fare non mi accorgo del tempo che passa e alle 18 torno a casa soddisfatta! Peccato che una giornata simile mi capiti una volta al mese. Guardarsi attorno, mandare CV e provare a trovare opportunità migliori è la soluzione…Poi mal che vada uno rimane dov’è se non capita di meglio. Ovviamente si parla di stipendi più alti e concrete possibilità di crescita professionale (acquisire competenze concrete). Nella mia postazione attuale in ufficio, posso permettermi di navigare su internet quando non ho proprio una mazza da fare (generalmente il pomeriggio) e di non essere notata, ma tra pochi giorni mi sposteranno e chiunque passando potrà vedere cosa sto facendo a pc…Ho già l’ansia, dovrò apparire sempre occupata e so già che sarà faticoso. Non so se reggerò

  2. 52
    Chibi -

    Ti capisco Dolly,anche per me la parte peggiore è il pomeriggio ( tieni conto che io ne ho solo due) ma, rimanendo in azienda in pausa pranzo ti assicuro che sono interminabili.
    Ho iniziato anche ad avere un calo di autostima importantebe l’umore ne sta risentendo…
    Guarda è difficile, ho anche rinunciato a rendermi utile con i colleghi perché non sembra che sia apprezzato.
    Quindi, nel limite del possibile, mi faccio gli affari miei.

  3. 53
    Dolly -

    Sul calo di autostima ne so qualcosa…Vedere i propri colleghi sempre indaffarati e io che faccio cose inutili per far passare il tempo mi fa sentire male. Anche i miei colleghi si lamentano che han troppo da fare, sono sempre nervosi e schizzati, ma non si fanno aiutare! Il massimo del compito che mi è stato affidato è di rispondere al telefono…Wow. Il bello è che questa esperienza (la mia prima in ambito lavorativo) mi sta facendo detestare l’ufficio in generale e lo starci dentro, oggi pomeriggio ho chiesto un permesso perchè altre 4 ore lì non le potevo reggere. Ho bisogno di staccare, ne sento proprio la necessità. Spesso ho pensato di parlarne con il mio titolare ma 1) provo un forte imbarazzo 2)ho paura apra gli occhi e mi possa licenziare anzichè darmi qualcosa di concreto da fare. Confrontarmi con chi conosco è difficile, o non credono alle mie parole o sottolineano come loro siano oberati di lavoro e non sappiano da che parte prendere.

  4. 54
    Chibi -

    Ciao Dolly, il nostro è un lavoro nel lavoro!
    Le mie colleghe sono oberate, sbuffano dalla mattina alla sera che non stanno dietro a tutto… però, io non posso aiutarle, tranne che nell’archivio e altre robette così.
    È successo anche a me di stare a casa, perché non sapevo più dove sbattere la testa.
    Per quanto riguarda il discorso se parlarne con il titolare non saprei….sono situazioni che non vengono mai ben capite.. personalmente evito.. perché so che i miei titolari non capirebbero..
    Io poi mi domando, quella che c’era prima di me faceva 8 ore tutti i giorni..ma cosa faceva, un giorno glielo chiederò perché sono troppo curiosa della risposta.

  5. 55
    Dolly -

    Se avrai occasione chiediglielo Chibi, vediamo cosa ti risponde! Spesso io e la mia collega ci chiediamo: “già una persona per l’ufficio estero sarebbe troppa data la mole minima di lavoro che c’è, come ha fatto ad assumerne addirittura due?”. Il piano del mio titolare era di costituire un ufficio estero completo, capace di fare piani export e aumentare il numero di clienti. Peccato che a me sia stata promessa una formazione in azienda che non è mai avvenuta. Sin dal primo giorno sono stata messa davanti ad un computer e basta. Io potrei non fare nulla tutto il giorno e nessuno se ne accorgerebbe…Però non è nel mio stile e provo comunque a fare qualcosa di mia iniziativa, ricontattare quei pochi clienti che abbiamo, promuovere l’azienda e i prodotti…Tutto questo con scarso successo e mi demotivo molto. Spesso mi sento un’incapace, mi chiedo se sia colpa mia o della gestione aziendale. Poi mi ripiglio e mi convinco che la mia autostima non può dipendere da un posto di lavoro!

  6. 56
    Dolly -

    La mia collega non ha titoli di studio o esperienze pregresse all’interno di un ufficio esterno, quindi la situazione le pesa meno e inoltre ha un part-time con due rientri pomeridiani. Prima di lei, però, c’era una persona molto competente che aveva lavorato come Export manager per delle Spa…è durato tipo qualche mese e poi si è licenziato. Ora ho visto su linkedin che sono 3 anni che lavora per un’altra azienda (stavolta una PMI). Che dire, posso immaginare benissimo il perchè abbia resistito così poco! Uno si sente davvero sprecato, figuriamoci poi se ha una certa esperienza e competenza.

  7. 57
    Chiara -

    Ciao Dolly capisco le tue perplessità, un ufficio estero non si mette in piede così solo perché c’è qualcuno che parla qualche lingua.. è un po’ complesso, dietro devono esserci dei commerciali, un piano aziendale, del titolare o del direttore estero..non so, mi sembrano le classiche cose improvvisate..
    Sicuramente tu stai facendo meglio che puoi..ma senza un affiancamento o direttive aziendali è difficile capire in che direzione muoversi.
    Sinceramente non so come fai a fare 8 ore così..
    Io sono in crisi con un part-time..

  8. 58
    Dolly -

    Hai ragione e su una cosa in particolare: l’improvvisazione. Il prossimo anno vorrei chiedere una riduzione d’orario, stare a casa quei due pomeriggi a settimana in cui è presente la mia collega in ufficio…Già questo mi farebbe sentire più sollevata probabilmente. Non so neanche io come faccio ora, se non fosse per lo stipendio che mi serve campare sarei rimasta già a casa. Col senno di poi mi conveniva forse cambiare quando ancora vivevo con i miei, ora con una casa da mantenere è più complicato. C’è di buono che quest’occupazione, seppur squallida, mi ha permesso di mettere da parte qualche soldo e di rendermi autonoma…Ma soddisfazione in ciò che faccio dal punto di vista lavorativo ce n’è poca! Gli anni scorsi facevamo circa due fiere l’anno e io ero felicissima di parteciparvi perchè movimentavano un po’ il tutto, ma da febbraio è tutto fermo ed è una gran palla.

  9. 59
    Chiara -

    Ciao Dolly, stranamente, in questi ultimi giorni sono stata impegnata… sicuramente anche domani e venerdì..
    In effetti devo dire che le giornate sono volate e il mio umore in ufficio era diverso.. decisamente migliore.
    Loquace e collaborativa.
    A te come è andata?
    Farai un po’ di ferie?
    ( Io sto facendo le croci sul calendario..)

    😅😅😅

  10. 60
    Dolly -

    Ciao Chiara, sono contenta di sapere che sei stata più impegnata, l’umore migliora decisamente quando ci si sente utili e produttivi 🙂 Io sono stata benissimo a casa per il ponte dell’Immacolata e una volta rientrata ho avuto 3 richieste da gestire, cosa che non mi capita quasi mai ahaha quindi anche io ho avuto maggiormente da fare, sebbene su 8 ore ne lavoro circa la metà 🙂 Sto comunque fremendo per la chiusura invernale, quest’anno sarà dal 24 dicembre al 6 gennaio e non vedo l’ora! Ormai manca poco. Voi fate la chiusura lunga?

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