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Avete amici per i quali sareste disposti a dare la vita?

Ciao carissimi, in quest’ultimo periodo mi passano per la mente questi pensieri.
Sono un ragazzo di 23 anni, attualmente sto passando un periodo un po’ difficile, grazie a dio ho un lavoro che mi permette di avere una vita molto molto dignitosa, ho la salute (la più importante) e ho due cari genitori che mi amano ed io amo loro.
Dopo un lungo periodo di sofferenza dove non mi accorgevo di essere in realtà così ricco, oggi posso dire di rendermene conto invece, sono stato molto fortunato, anzi talvolta mi rimprovero perchè questo pensiero scivola in secondo piano, come è normale che sia credo, la vita e gli impegni fanno succedere anche questo, farci dimenticare quanto di positivo abbiamo, però è li, basta cercare un po’ tra i pensieri ed eccolo subito tornare alla luce.

In ogni caso però, adesso il cielo si è riannuvolato un po’ nell’ultimo periodo, e i pensieri negativi tornano.
Sostanzialmente sono solo, non ho amici, anzi Amici.
Si perchè di amici ne abbiamo tutti qualcuno, chi più chi meno, ma di Amici con la lettera maiuscola, quanti possono dire di averne almeno uno?
Una persona che ho conosciuto qui su questo blog con la quale ogni tanto ci sentiamo via mail (chissà che non legga questo messaggio) mi ha detto una cosa una volta che non mi è più andata via dalla testa perchè penso che abbia ragione.
L’Amicizia e l’Amore sono un po’ lo stesso sentimento, si assomigliano molto, sono diversi tra loro solo per il fatto che in Amore subentrano tante altre variabili che con un amico non faresti, in primis fare l’amore per l’appunto, o costruire una famiglia con dei bambini. Condividere un emozione così dolce, così personale, effettivamente non ha prezzo.
Ma a parte questo cosa cambia?
Un amico non lo abbracceresti per fargli sentire che ci sei? Per dargli protezione? Proprio come faresti in amore?
Non saresti disposto a sacrificare qualcosa per lui proprio come in amore?
Non saresti forse disposto ad aiutarlo con tutti i mezzi a tua disposizione come per la donna o l’uomo che ami?
E come in amore, non saresti disposto a morire per un amico?

Detta così è molto estremizzata, anche gli altri gesti sono molto profondi e importanti, ma è giusto per far capire bene il concetto.

Io personalmente, a parte i miei genitori, che rientrano un po’ in entrambe le categorie (amore e amicizia) più qualcosa che non so come definire, non ho nessuno per il quale sarei disposto a sacrificarmi o a dare la vita.
Questo un po’ mi rattrista, nella mia vita non ho mai avuto una figura di questo tipo ne so se mai l’avrò.

Fino a poco tempo fa pensavo di dover basare tutto sull’amore, trovarmi una compagna da amare per il resto della mia vita con la quale condividere tutte le gioie e i dolori che questa ci avrebbe offerto, aiutarsi a vicenda e vivere le più grandi esperienze insieme.
In parte lo credo ancora, ma ho capito, secondo me, che non bisogna puntare tutto e solo su quello.
Mi sono lasciato da poco e sento che mi manca qualcosa che negli anni non ho coltivato, non solo per colpa mia, una o due persone che con me ci passerebbero intere giornate, che si getterebbero nel fuoco per me, Amici.
Sono stato insieme a questa ragazza neanche un anno, le cose non hanno funzionato, non sto dicendo che mi sono dedicato a lei tutta una vita e ora mi ritrovo solo, lo sono sempre stato, ma grazie a quest’ultima esperienza ho capito che seppur è tra le cose che più desidero amare, non è la sola a cui devo ambire.
Insomma con un paio di buoni amici ora la vita avrebbe decisamente un altro sapore, non avrei l’amore ma avrei qualcuno per il quale darei tutto me stesso proprio come se amassi.
E invece non è così.
Ho qualche sporadica amicizia, mi frequento ogni tanto, ma spesso sono da solo e la cosa si fa sentire soprattutto nei weekend quando stacco dal lavoro e trovo un po’ di tempo libero.
Ho decisamente un carattere particolare, selettivo, ma non troppo in realtà, mi basterebbe solo avere a che fare con persone normali, ora non capisco se sono io a non accettare niente e nessuno o se sono gli altri che si accontentano troppo facilmente.
Non pretendo la perfezione, non esiste lo sappiamo tutti e io stesso ho difetti, eppure cerco sempre di dare il massimo con le persone nuove quando le conosco.
Ma finiscono sempre per deludermi, in una maniera o nell’altra, così non le scarto del tutto, nè le allontato se non mi hanno fatto nulla di grave, le perdono anche e do altre possibilità, ma puntalmente tornano a deludermi, così mi passa la voglia di crederci in loro.
Ad esempio sono stato rimproverato di essermi fatto i fatti miei quando ho conosciuto la ragazza con cui stavo prima tralasciando gli amici, ma la realtà io la so e non è questa, la verità è che mi è stato detto di no quando volevo uscire con questa persona e così non l’ho più cercata aspettando si facesse vivo lui  (forse sono troppo orgoglioso?) ma siccome lui non lo ha fatto se non dopo mesi, caso vuole che nel frattempo stavo conoscendo la mia ex ragazza, così il messaggio che è passato è che volessi farmi i fatti miei, non era la prima volta di un comportamento simile da parte sua, per questo ho combattuto poco questa volta per riavvicinarlo a me subito.
Oppure sono anni che stiamo parlando di organizzare una vacanza insieme ad un altro gruppo di conoscenti, ma poi uno è impegnato in quella cosa e l’altro in quell’altra così non si è mai fatto nulla.
Anche io ho degli impegni, ma che ci vuole ad organizzarsi e trovare qualche giorno da dedicare a quelli che reputi amici?
Alla fine dopo tanto tempo finalmente farò quattro giorni insieme a solo una persona, e perché mi sono messo io al pc a cercare le mete altrimenti saremmo ancora qui fermi al punto di partenza.
Così mi stufo e mi stanco di dover dare tutto me stesso e credere in relazioni che non sono come vorrei, quindi alla fine sono quasi io ad “usare” loro se mi va.
Ho mille idee in testa, mille progetti, ma non so con chi realizzarli, vorrei si viaggiare e qualche volta in piccolo l’ho fatto anche da solo, ma in buona compagnia è sempre meglio, così alle volte mi faccio andar bene quello che ho e cerco di accontentarmi, altre volte invece ci rinuncio.

Non so come cercare di conoscere nuova gente, mi sono iscritto a un corso ma non ho conosciuto nessuno, tra un po’ ne comincerò un altro di una cosa che mi piace, magari conoscerò qualcuno magari no chi lo sa, però mi sembra che mi stanno scappando dalle mani troppe occasioni, sono molto giovane ancora è vero, inoltre penso che sia un po’ un luogo comune dire che i migliori anni della vita siano questi, la vita è tutta bella e magari lo sarà ancora di più tra 10 o 20 anni, o meno… boh!
Ma intanto io vivo questo, mi accontento di poca roba mentre quello che vorrei davvero vivere in compagnia di qualcuno per il quale darei la vita ancora non posso farlo.
Voi che cosa fareste? Vi trovate in una situazione analoga? Come state reagendo?

Grazie

Lettera pubblicata il 29 Marzo 2016. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amicizia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 26 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    Rossella -

    Lo farei per la mia migliore amica perche’ dare la propria vita nel quotidiano significa sacrificare una parte del proprio orgoglio per guadagnare una vita nuova. Poi ci sono altri tipi di sostegno (morale e materiale) ma penso che sia importante avere qualche affinita’ per comprendersi nel vero senso della parola… altrimenti si puo’ restare comunque uniti perche’ ci sono cose che non dipendono dalla nostra volonta’! Ad esempio la mia amica del cuore ha una sensibilita’ leggermente diversa dalla mia… ma sarebbe riduttivo ricondurre tutto alle idee. Si tratta di un suo sentire.In questo caso il rapporto e’ molto piu’ “puro” perche’ si razionalizzano le delusioni e si trova sempre un motivo per volersi bene. Ma penso che in tutte le relazioni si dovrebbero fondare sullo stesso principio.

  2. 2
    Golem -

    Il Saggio, sei ancora qui a chiedere come fanno “gli altri” in certe situazioni. Non ci cavi un ragno dal buco con questo sistema, giacché è ovvio che ogni situazione è troppo soggettivamente vissuta per essere usata come riferimento. Devi sentirti come Robinson Crusoe su questa terra, e costruirti la tua vita contando solo su te stesso. Se ti dice bene incontrerai il tuo Venerdì e potrai condividere “l’isola” con lui o lei. Non aspettarti altro.

  3. 3
    maria grazia -

    si, ho tre amici così, tutti e tre uomini. due abitano dalle mie parti, l’ altro a 500 chilometri da me.

  4. 4
    Diego -

    Saggio, quando sei andato a mollo non contare mai sugli altri naufraghi, finiresti per annegare mentre loro galleggiano sulla tua testa.

  5. 5
    ILSaggio -

    Beh beate voi ragazze! Avete qualcosa di molto importante.

    Golem, hai ragione ma è solo curiosità, non voglio che qualcuno mi illumini il cammino, voglio solo sapere i punti di vista di voi che rispondete.
    Ho sempre percorso la strada da solo facendo da me, come è normale che sia, eppure ad oggi non ho nessuno che sia rimasto con me.
    Le persone vanno e vengono nella vita, ma è qui un lungo periodo che tutte quelle che entrano e ci restano sono solo figure, non c’è nessun protagonista.
    Forse ho preso dai miei, loro, soprattutto mio padre colgono sempre le opportunità che gli si parano davanti, però poi per qualche motivo le persone che conoscono sono solo di passaggio e va bene mettere da parte l’orgoglio, ma fare da “zerbini” o accontentarsi troppo non fa bene, così rimangono soli per dei periodi, ma la loro fortuna è quella di amarsi e sostenersi anche in quei momenti senza soffrire.
    Io invece una figura al mio fianco così non ce l’ho, e quindi quando mi ritrovo come ora in queste situazioni mi trovo spaesato.
    Penso di comportarmi come devo, senza fretta di conoscere qualcuno per forza ma nemmeno non creandomi possibilità, esco vado al parco, giro da solo ma non è facile così.
    Non voglio avere una soluzione a questo, voglio capire se sto sbagliando però, perché se ora prendo il telefono e consulto la rubrica non penso che troverei nessuno per proporre una birra insieme questa sera.
    Potrei forse farmi andar bene qualche cane sciolto con la quale forse è meglio stare a casa a quel punto piuttosto che uscirci insieme.
    Quelli un po’ più validi sono molto molto pochi, bastano tre dita per contarli ma so che hanno impegni.
    Davanti a questa realtà non so come comportarmi, a volte mi faccio andare bene di tutto, altre volte proprio non ce la faccio perché non sento il piacere.
    Forse dovrei comunque farmi andare bene tutto? Come quando non si ha lavoro che bisogna cogliere ogni occasione?
    Io non penso.

    Passo tanto tempo a farmi venire in mente idee di cosa poter far da solo la sera e dopo il lavoro o nei week end, qualche volta ci riesco ed elaboro buone iniziative, tante altre no.

    Cerco di non abbattermi e provo comunque ad assaporare le belle cose che mi capitano, e a volte nonostante tutto mi sento soddisfatto, ma sono rare.

    Non sto cercando una soluzione qua, lo ripeto, è un pensiero condiviso, non posso che far altro che continuare così, inventare o trovarmi qualcosa da fare.

  6. 6
    ILSaggio -

    In risposta a Diego, vuol dire che tu hai smesso di credere che possa esistere anche un solo vero Amico nella tua vita?
    Bisogna sicuramente amare se stessi e innamorarsi della vita così com’è, però penso che se condivisa abbia un altro sapore.
    Io non posso crederci che sarò “solo” per una vita intera.

  7. 7
    Diego -

    E non sei contento? “Beati i soli”, se restano tali per l’aumento della loro selettività, in quanto se la gente ha da fare o non è in grado di ricambiare la tua amicizia non vale proprio la pena considerarla, si rischia di degradarsi.

  8. 8
    ILSaggio -

    No non sono contento Diego, mi spiego meglio.
    Da un lato, senza peccare di presunzione, riconosco quella parte del mio carattere che preferisce stare solo piuttosto che accontentarsi troppo, starmi vicino non è facile, ho un sacco di difetti e un sacco di pregi, sembro proprio una persona normale (lo sono in realtà) eppure vedo che quelli con i quali io non riesco ad andare pienamente d’accordo tra loro pare esserci invece un’intesa che con me non ci sarà mai.
    Magari è apparenza, magari no, non mi importa io vorrei solo avere qualcuno con me.
    Questo è il lato che mi rattrista, il fatto che essendo contento di non stare con persone che non fanno per me, sono solo.

  9. 9
    maria grazia -

    “vedo che quelli con i quali io non riesco ad andare pienamente d’accordo tra loro pare esserci invece un’intesa che con me non ci sarà mai.”

    caro Saggio, è semplicissimo. quelle persone le vedi così “affiatate” tra loro perchè si somigliano, probabilmente si somigliano perchè hanno lo stesso livello di inconsistenza e di mediocrità. se tu non ti riconosci in questo tipo di persone, non ti ci rispecchi, è più che normale che non riesci a entrarci in sintonia. quello che dovresti fare è smetterla di invidiare queste situazioni pensando che sono isole felici di profondo affetto e di armonia, non è così. O perlomeno non è così nella maggior parte dei casi. E’ invece più facile che si tratti di persone che si appoggiano ipocritamente l’ una all’ altra per fini opportunistici o di facciata, mentre mi sembra che tu aspiri a ben altro: un’ amicizia vera, leale, sincera e profonda. consolati: non la puoi trovare in quelle situazioni che hai citato, e dalle quali ti senti escluso.

  10. 10
    Cassandra -

    Io non darei la mia vita nemmeno per i figli, figuriamoci per gli amici!!!!

    La mia vita è mia e me la tengo strettissima.

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