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Tradimento e bugie (2)

Oggi è una giornata particolare. Nonostante la mia ultima relazione si sia chiusa a dicembre 2017, ogni tanto mi capita di andare li con la mente, magari in maniera un po’ infantile e nostalgica, a chiedersi il perché far male a chi ti vuole bene. Conobbi la mia ex circa due anni e mezzo fa, lei separata con un bambino di 7, e siamo stati insieme per due anni. Ho fatto molto per lei; gli sono stata vicino nei momenti difficili, ho cercato di farla andare d’accordo con l’ex marito per l’educazione del figlio, ho cercato con il sorriso di instaurare un rapporto di complicità con il bambino. L’ho aiutata soprattutto economicamente: dove non arrivava mensilmente c’ero io a darle un aiuto; mi sono anche esposto in maniera importante quando lei ha avuto la causa di divorzio pagandole interamente la somma pattuita con l’avvocato. Tra noi c’era amore, complicità, o perlomeno questo era quello che sembrava a me. Mai un tradimento, ho cercato di fare la persona seria, per rispetto suo ed anche di quel bambino a cui volevo veramente bene; non meritava un altra delusione nella vita.

Conclusa la causa di divorzio in maniera positiva, ho trovato di fronte a me un altra persona. Non più una persona che voleva crescere in una coppia sana ed equilibrata, ma una persona che pretendeva sempre di più, non gli bastava mai. E qui arriva la parte dolente: nessuno dice che nella vita l’amore non può finire, o che una persona non possa sentire il desiderio di non percorrere il percorso insieme. Massima libertà di decidere per la propria vita. Non capisco cosa porti però a far soffrire l’altro con bugie, tradimenti, sensi di colpa, se non la pura cattiveria. Ci siamo voluti bene: non te la senti più di stare insieme? Bene, me lo comunichi di persona, a quattr’occhi, e continui per la tua strada. Non sopporto chi invece usa i sotterfugi, chi inizia a flirtare con altri, magari ci va pure a letto, valuta il da farsi, e la sera con la massima naturalezza di bacia e ti dice ti amo. Chi ti fa sentire in colpa di non riuscire più a capirla, quando invece ti fai in quattro per essere un buon partner, e non si rende conto che il problema è lei che ha la testa da un altra parte. Odio chi ti lascia per sms, senza aver nessun rispetto di te, ne dei sentimenti che hai avuto nei suoi confronti; in quel momento sei un intralcio e devi levarti dalle palle, e alla svelta. Quando bastava dire non ti amo più.

E mentre loro il giorno dopo sono sorridenti e felici, tu la notte non dormi. Impari a fare a meno di certe persone, ma ormai ti sei scottato. Non ti fidi più, hai sempre il sentore di prendere qualche fregatura, in ogni ambito della vita. Perdi quella naturalezza che dovrebbe contraddistinguere i rapporti, e diventi un calcolatore. Le persone non nascono stronze, ci diventano avendo amato e rispettato e gli hanno sputato sopra. Ed ecco che a dicembre 2017, pochi giorni prima di natale, mi lascia per sms. La sua unica spiegazione è quella di aver cambiato i sentimenti verso di me. Non mi vuole incontrare, mi blocca su facebook, non mi risponde alle chiamate, mi blocca su hangout. Sparisce completamente. La sento per caso su whatsapp verso febbraio perché ha ricevuto la lettera del mio avvocato per la restituzione della somma relativa al divorzio. Mi sento una merda per aver dato fiducia e rispetto a chi non lo meritava; ma non ho rabbia verso di lei, ma verso me stesso. Rabbia perché nonostante sia un uomo sulla trentina, ancora mi fido delle persone, sono disponibile e di cuore, le aiuto e le supporto, le aiuto a realizzarsi e a farle stare bene. Ho ancora nella mente l’immagine di mio nonno, un ufficiale degli alpini che per cinquant’anni ha amato mia nonna in maniera sana ed equilibrata, con la semplicità di quei sentimenti e la bontà d’animo di chi a 75 anni si faceva accompagnare dalla moglie ai raduni nazionali. Coppie solide, di chi ne ha passate tante nella vita ma ha sempre stretto i denti; coppie che si rispettavano, parlavano, si confrontavano.

Che senso ha tradire, mentire, schifare chi hai di fronte, negargli ogni spiegazione , quando prima di umiliare l’altro basta dire “voglio essere single”?

Lettera pubblicata il 27 Aprile 2018. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 17 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Yog -

    Vabbè, condivisibile la tua posizione, ma i soldi dall’avvocato te li ha ridati o li vedi cor binocolo??? Secondo me non li vedi più.

  2. 2
    Nicola -

    Ti rispettano se ti temono, non quando ti prodighi per loro.
    E’ una legge universale che non risparmia nessuno, uomini e donne cadono tutti nella stessa trappola.

  3. 3
    Angwhy -

    Hai fatto,come si dice,il “capolavoro”.quello che non capisco è come mai tu,e tanti altri,ci state ancora a pensare.l’esempio dei nonni è molto bello ma quel mondo non esiste piu

  4. 4
    Suzanne -

    Da quanto scrivi non posso che essere d’accordo con te, eccetto alcuni punti. Tutta la prima parte della lettera sembra volta a spiegare perché avresti dovuto meritarti rispetto e considerazione. No, anche se non le avessi prestato un euro, anche se avessi avuto delle mancanze, una persona corretta lo è a prescindere dall’altro. Non si compra l’amore e la considerazione, né coi soldi, né comportandosi bene. Poi, non credo molto nella favoletta dei nonni sempre felici di amarsi, anche se io stessa li porto a volte come esempio. Ma poi, se vado a scavare bene, c’erano mille interessi che lo tenevano uniti, non propriamente romantici.
    Comunque, hai avuto a che fare con una persona piuttosto triste ( visto che ti ha pure cancellato dalla vita del figlio), ma ogni caso è a sé. Non rinchiuderti nella tua lecita rabbia e vai avanti.

  5. 5
    Rossella -

    Le difficoltà fanno parte della vita. Ci sono questioni che anche se non riguardano direttamente la tua famiglia finiscono per creare un’ambiente in cui ti senti sempre l’ultima ruota del carro. Questo è il discorso che mi è capitato di fare ieri a proposito della vita religiosa come alternativa per il recupero della propria umanità. Ci sono situazioni di per sé difficili da gestire e la presenza di persone concentrate sulle apparenze non consente di vedere la normalità nella debolezza umana perché i loro sbagli si legano ad un rischio. Praticamente non sbagliano mai. Si tratta di una cosa difficile da spiegare perché dall’esterno la realtà potrebbe sembrare capovolta dal momento che pretendi di creare l’armonia mentre altri la ricercano. In realtà si tratta di due cose molto differenti.

  6. 6
    Maestoso -

    @Nicola

    Cosa intendi con “ti rispettano se ti temono”?. Mi farebbe piacere se ti spiegassi meglio.

  7. 7
    Gabriele -

    Caro Maestoso, la tua vicenda la conosco bene, e credimi mi dispiace e forse un pò ti capisco. Pensa che io l’ho vissuta per tre volte, ma dal punto di vista del bambino. Si è comportata così, proprio Perchè le hai dato sicurezza ed appoggiò soprattutto economico: grazie a te, poteva sentirsi in una coppia come si deve, e non una spiantata/divorziata col figlio piccolo. Quel tipo di donna deve sempre lamentarsi di qualcosa, se la vuoi felice, Perchè se le dai tutto, si comporta come la mantide religiosa: una volta finita la copula, taglia la testa al maschio, ed è quello che è successo a te. L’aspetto terribile, è che questa donna non si rende conto di ciò che ha perso, e di come sta danneggiando suo figlio, che quando crescerà le dimostrerà tutta la rabbia che ha in corpo.

  8. 8
    Maestoso -

    @Gabriele
    Ciao ed intanto ti ringrazio del commento. Se ti va ed hai tempo mi farebbe piacere se provassi a spiegarti meglio e con più dettagli, in particolare sulla parte relativa alla sicurezza economica

  9. 9
    Gabriele -

    Certo Maestoso, ma ho necessità di farti percorrere delle tappe.
    1) Quando vi siete incontrati lei era in una situazione di difficoltà oggettiva: figlio piccolo e un divorzio da gestire. Lei già all’epoca aveva subodorato la tua indole, di uomo generoso e soprattutto desideroso di farsi una famiglia (lei aveva già un figlio piccolo), così, fintamente in modo ingenuo e del tutto disinteressato ha cominciato a parlarti dei suoi problemi e di come sia preoccupata, soprattutto per il piccolo.
    2) Situazione lavorativa asimmetrica fra voi due: lei si, ha un lavoro, ma coglieva sempre l’occasione per dirti “guarda che non posso fare/comprare tutto io”, mentre tu avevi la posizione più solida, e come un rubinetto che perde goccia a goccia dell’acqua; parementi anche tu hai cominciato con delle spese modeste (magari le facevi proprio la spesa) per arrivare a spendere cifre ben più importanti, magari per il vestiario del figlio.
    3) In ogni caso comunque si lamentava: non aveva mai tempo per niente, a volte neanche stava dietro alla casa (curiosità: ad un certo punto ti ha fatto prendere la donna delle pulizie?).
    E poi puntuale arriva la richiesta balorda: orecchini di madreperla da 4500€ solo per lei è solo per i suoi 45 anni.

  10. 10
    Gabriele -

    Ho chiarito/spiegato abbastanza?
    Senza contare, che l’hai salvata, mettendoti insieme a lei dal compatimento generale, che sarebbe derivato se fosse stata da sola, con un figlio, divorziata, con un ex marito che non vuole saperne di lei. Si è vero siamo nel 2018, ma una donna sola con un figlio, qualcosa ha sbagliato, se non riesce ad avere un minimo di rapporto con l’ex anche per il bene del figlio.
    Il figlio crescerà, senza padre, o peggio con figure che si alterneranno di tanto intanto, arrivando ai vent’anni strafatto di alcol e canne.
    P.s. Io ti dico queste cose Perchè è un film che ho visto tre volte, il tuo è diciamo una specie di spin off

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