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Sensi di colpa (inutili?)

Buongiorno a tutti,

cercherò di essere sintetico e più oggettivo possibile. Io 24 anni, lei 22 appena compiuti. 2 anni e mezzo insieme, lei mi ha lasciato il 15 dicembre, con il Natale alle porte, una meraviglia.

Fino a fine settembre-inizio ottobre andava tutto bene, mi diceva che mi amava tanto, che mi voleva sempre, che mi pensava sempre (e io uguale, l’amavo intensamente, mai data per scontata). Ovviamente ogni tanto scappava qualche discussione ma nulla di rilevante, come in tutte le coppie. Da ottobre invece qualche litigio in più del solito, incomprensioni, discussioni, ovviamente non una al giorno, al massimo due volte a settimana ecco. Delle volte le cercava lei, altre volte io, e una volta finite le dicevo sempre che per me era messa alle spalle, che l’amavo. Un primo periodo di “””crisi””” della coppia, un periodo stressante per entrambi ma che non ha scalfito minimamente il mio sentimento. A novembre invece quasi nessun “conflitto”, solo delle mie domande alla sua freddezza (vedi premessa n°3).

Premessa n°1: mai una violenza fisica, mai una parolaccia nei suoi confronti, mai gelosie o paranoie strane, mai tradimenti, solo RISPETTO, amore e tanta voglia di nuove avventure insieme. 

Premessa n°2: il 15 dicembre quando ci siamo lasciati mi ha detto che è stata bene per più di due anni e che il bene verso di me rimane, che non mette in dubbio la sincerità dei miei sentimenti verso di lei.

Premessa n°3: per tutto novembre l’ho vista freddissima e meno affettuosa, mai vista così e infatti le chiedevo il perchè. Non penso di essere impazzito in quel mese, se le ho chiesto diverse volte il come mai fosse così è perché sentivo che qualcosa in lei non andava. Lei inizialmente negava, poi dava la colpa al periodo di “stress” e infine mi disse di andare avanti in tranquillità per vedere come andava… in quel mese ero spaventato e cercavo di parlarne ma mi smentiva sempre. Non vorrei averle messo un tarlo nella testa a chiederle perché fosse così fredda, come se le avessi fatto un lavaggio di cervello, ma non penso proprio.

Qui arriviamo alle frasi contrastanti che mi ha detto, in ordine cronologico:

  1. 1 dicembre: “è colpa tua! voglio una pausa”, rinfacciandomi TUTTO, qualsiasi cosa, dai miei difetti alle mie risposte “sgarbate” a qualsiasi altra cosa che l’ha dato noia, come se si fosse segnata su un quaderno tutte le cose negative di me (addirittura di un film al cinema che l’ho portata a forza, mi vien da ridere). Io mi scusai per tutto dalla disperazione, le dissi che non avrei più sbagliato e che sarei cambiato diventando una persona migliore (non ero lucido, ora che lo sono un po’ di più tante cose che mi ha rinfacciato non hanno proprio senso). Posso averci i miei pregi come i miei difetti, nessuno è perfetto, come aveva anche lei (molti) ma io l’ho sempre amata e non ho mai rinfacciato i suoi punti deboli perchè l’amavo così com’era. Per esempio, lei non era per niente empatica, rispondeva male e si teneva tutto dentro, anche quando la spronavo a risolvere e parlare. E potrei elencarne altri di difetti. Ma cosa me ne fregava? amavo lei e il suo “pacchetto” di debolezze.
  2. “in questi giorni ho pensato ed è un mio problema non è colpa tua… i miei sentimenti, non so quello che voglio, ho paura di sbagliare a farla finita” dopo qualche giorno di no contact nella pausa.
  3. “non ho l’input per ricominciare, un po’ la routine recente, da ottobre sono un po’ stanca…” frase riportata a me da una sua amica nella nostra pausa, mai detta a me ovviamente.
  4. “molto probabilmente siamo incompatibili, abbiamo punti di vista differenti e gusti diversi” (BAH, è sempre andato tutto bene per queste cose) quando ci siamo visti per parlare, sempre nella pausa.
  5. “non avevo intenzione di lasciarti, non avevo in mente nulla, proprio niente, sennó non avrei avuto problemi a farlo prima” nell’ultimo giorno di pausa.
  6. “ora come ora sto bene per conto mio non me la sento più di ricominciare, siccome le cose si fanno in due io ora non ci sto” risposta al mio messaggio da sottomesso di ripensarci, mandato pochi giorni fa.

Ecco, mi chiedo, tutte questi punti contrastanti potevano essere convertiti in un “mi dispiace ma non ti amo più, mi è finita”? Visto che non me l’ha mai detto e so che è difficile da dire ma l’avrei presa con filosofia, capita. Invece ora sto malissimo perchè mi addosso tutte le colpe, che è stata colpa mia se è finita, come se l’avessi spinta a lasciarmi per il mio comportamento. Come se lei volesse stare con me ma gliel’ho impedito con il mio carattere e modi di fare, il tutto nel giro di DUE mesi e mezzo perchè prima era sempre andato tutto bene (veramente, ricordo benissimo quei tempi andati). Come se avesse preso uno spicchio della torta (l’ultimo periodo “no”) e avesse buttato via tutto il resto che è stato stupendo. Come se mi fosse scivolata tra le mani una persona stupenda da tutti i punti di vista. Come se non riuscissi a farmi amare o fare felice una persona che amavo. La sto idealizzando? ci può stare. Da diverse fonti lei non ha nessuno in questo momento, chi lo sa. Sono a detta di tutti una persona fin troppo buona e che non si merita questa qua (frase di circostanza ?), che ci sono coppie che litigano da anni e vanno avanti perchè legati da un sentimento, oppure coppie che perdonano tradimenti e tornano insieme, sempre perchè si amano. Purtroppo averla persa non mi da pace, non per il fatto che se ne sia andata via, ma per il fatto di averla mandata via i miei atteggiamenti. Come posso combattere questi sensi di colpa? Autostima sotto le scarpe, senso di inadeguatezza, paura di commettere errori (errori?) con una futura ragazza. Non mi resta che sparire e non scriverle più? Sicuramente mi farebbe male risentirla.

Grazie per i consigli…

Marco

Lettera pubblicata il 22 Dicembre 2017. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Michelle -

    Ciao Marco,
    Come hai detto tu stesso, tutti abbiamo pregi e difetti, cose belle e cose e brutte. Se si ama una persona si passa sopra ai difetti, purché ci sia rispetto.
    Se non si riesce a fare questo é perché non c’é vero amore. Per cui mi dispiace ma questa ragazza non ti amava davvero e non é colpa tua. Questo non ti toglierá il dolore ma almeno i sensi di colpa si, perché ti assicuro che non hanno senso.
    Magari ripensandoci troverai anche qualche altro segnale, dei suoi comporatmenti nei tuoi confronti a cui non hai dato peso ma che non esprimevano amore, anzi..
    In conclusione lei ha sbagliato a non essere diretta con te, non ne ha avuto il coraggio e ti ha voluto addossare colpe come spesso accade.

  2. 2
    Gabriele -

    Tu proprio tu, non sei il solo responsabile della fine(?) della vostra storia. A me Marco, mi darebbe molto fastidio, se mia ragazza per lasciarmi usasse argomenti, o questioni che entrambi riteniamo superati. Vuoldire essere immaturi, vuoldire non avere rispetto, vuoldire non amare. Ricordati che sei un uomo e gli uomini non corrono dietro a donne di questo genere, che recitano la parte delle santarelline, e poi chissà? Chi la conosce questa ragazza, per aspettarsi certi comportamenti? Che aspettative avevate l’uno verso l’altra, e viceversa? Esattamente che cosa dovevi fare? Legarti ad un palo e farti fustigare, perchè l’hai spronata ad andare al cinema? Ma andiamo, mi fanno imbestialire queste cose, cioè il rinfacciare la cosa di quella volta lì. Si deve solo che vergognare

  3. 3
    Yog -

    “Non ho l’input per ricominciare, un po’ la routine recente”, questa è la frase chiave. Si è annoiata, si vede che è fatta così, a me piace il gelato alla vaniglia ma dopo tre giorni lo schifo. Invece con la narda ho un rapporto che si prefigura eterno, è un “piacere rinnovabile”. Quindi dipende. Tu sei stato per lei come il gelato alla vaniglia.
    Che ci vuoi fare, la tua autostima conta nulla, il problema e che lei (giustamente per l’età) cerca stimoli e aborre la monotonia.

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